Sono circa sei mesi che mi prende durante la giornata paura della morte e delle malattie. Ho carcin

9 risposte
Sono circa sei mesi che mi prende durante la giornata paura della morte e delle malattie.
Ho carcinoma alla prostata che curo con ENANTONE e inoltre diverticoli che a volte si infiammano . Che prevengono con antibiotici mensili
Questi problemi mi creano ansia e preoccupazione che contengono con Xanax 1 mg 3 volte di e inoltre prima di dormire 10 gocce di ELOPRAM , vorrei se possibile ulteriori suggerimenti. Grazie per la risposta.
Buongiorno,
da quanto scrive il problema dell'ansia potrebbe ragionevolmente essere legato alle sue condizioni di salute e quindi assolutamente comprensibile.
In questo caso la cura farmacologica avrebbe lo scopo di sostenerla durante le cure oncologiche.
In aggiunta a quanto sta già facendo potrebbe valutare un supporto psicologico (spesso offerto dai servizi di oncologia durante le cure).
Cordiali saluti

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Se tali problemi non erano presenti prima della scoperta del tumore, è ipotizzabile una reazione normale alla malattia oncologica. La sua reazione fisiologica deve però essere supportata sia farmacologicamente ( elopram potrebbe essere aumentato su prescrizione del suo psichiatra/ medico) sia psicologicamente, tramite una figura specifica. Molti ospedali hanno ormai un servizio di psiconcologia ( o, almeno, di psicologia) dove potrebbe rivolgersi per affrontare la sua attuale crisi esistenziale.
Auguri di guarigione
Sembrerà un po forte e pur concordando con la ragionevolezza dei miei colleghi le voglio dire che la strada principale da percorrere è quella che in questo caso sembra la più impervia. Andare verso la paura piuttosto che evitarla e sopprimerla. Conoscerla, fino in fondo. La vita l'ha messa di fronte a questa sfida. La mia esperienza è che oltre ogni paura c'è una grande espansione della nostra coscienza. Se cerca un sostegno, cerchi qualcuno che la possa sostenere in questa direzione.
Gentile Signore,
La sua situazione di patologia fisica la costringe inevitabilmente a rapportarsi quotidianamente con le enormi questioni della malattia e della morte. E' più che comprensibile, nel suo caso, essere spaventati. Nonostante il supporto farmacologico, l'angoscia permane: sarebbe opportuno, perciò, associarvi un percorso di consulenza psicologica ed eventualmente di psicoterapia. Le sarebbe utile per avere uno spazio in cui parlare apertamente delle sue paure e della sua ansia e comprendere come gestirle nel quotidiano. Potrebbe provare, per iniziare, a chiedere se il reparto presso cui è in cura per il carcinoma ha uno psicoterapeuta all'interno della propria èquipe.
Cordialmente
Buonasera, concordo con i colleghi circa la possibilità di affiancare un sostegno psicologico alle cure che sta facendo. L’ansia è assolutamente comprensibile di fronte a una malattia severa come la sua, ma potendo elaborare i vissuti di dolore e angoscia che la affliggono potrebbe trovare un po’ di sollievo nel gestire la quotidianità della sua vita. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Buonasera, le consiglio di affiancare alle cure farmacologiche anche un percorso terapeutico per aiutarla a gestire l'ansia che spesso si accompagna ad una malattia oncologica come la sua. Cordialmente, Dott.ssa Stocco
Buongiorno, le rispondo da psicoterapeuta, quindi non posso entrare nel merito della terapia farmacologica che assume, ma mi permetto di suggerirle, se la terapia con Xanax e Elopram che assume non le è stata prescritta di recente (da quanto scrive non mi è chiaro se è una terapia di lunga data oppure recente), di tornare dal medico che la segue e fare con lui (o con lei) una valutazione aggiornata della sua terapia farmacologica. Mi aggiungo inoltre ai colleghi che già le hanno suggerito di affiancare un percorso psicoterapeutico al sostegno farmacologico. Comprensibilmente i problemi di salute scatenano spesso angosce profonde e proprio per questo è molto utile poter avere uno spazio di espressione e sostegno all'interno di cui potersi confrontare con le proprie paure e i propri vissuti. Le faccio i miei migliori auguri per questo percorso. Dott.ssa Sara Zamperlin
Gentile utente,
deve essere davvero faticoso trovarsi alle prese con questi pensieri quotidianamente. Mi chiedo se
l'equipe che la segue per il carcinoma, riesca anche a seguirla da un punto di vista psicologico. Se cosí non fosse, o se non fosse sufficiente il sostegno che riceve (incontri troppo distanziati o troppo brevi?) allora le consiglio di intraprendere un percorso di sostegno psicologico, perché credo potrebbe trarne molto giovamento.
Per quanto riguarda i farmaci, potrebbe chiedere un nuovo consulto (anche dallo specialista che glieli ha prescritti) per valutare se sia il caso di effettuare qualche cambiamento.
Un caro saluto,
Marcella
Buonasera, quello che sta passando è molto forte e difficile. Accanto ai farmaci, le consiglio se non ha ancora iniziato un sostegno psicologico che le possa permettere di condividere il dolore psichico.
Cordialmente. dr.ssa Marina Gori

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