Solitudine troppo forte. Purtroppo ho l'umore bassissimo e non ce la faccio più nel quotidiano. Sono
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Solitudine troppo forte. Purtroppo ho l'umore bassissimo e non ce la faccio più nel quotidiano. Sono già seguito ma sto male tra una seduta e l'altra. Anche distraendomi nel lavoro o con amici non cambia, sento sempre la solitudine e vedere realizzato un desiderio sembra troppo difficile. La mia psicoterapeuta mi ha consigliato di provare app di incontri, ho avuto solo un contatto con una ragazza tedesca, niente di più. Conoscere persone fuori sarebbe bello ma è troppo complicato per le mie caratteristiche e per il mondo d'oggi. Farmaci antidepressivi prendo già da tanti anni. Ma alla fine sembra che il mondo sia distante da me e pur facendo passi verso di esso non riesco mai a intrecciare una persona.
So che bisogna avere pazienza però finora è andata così e il dolore è nel presente. Nei periodi che sono stato meglio solo non è cambiato nulla, anche se non me l'aspettavo non è arrivato niente. Al momento sento di aver bisogno di aiuto ogni giorno ed è come se il mio umore si stabilizzi in base alle opportunità e al fatto di poterle "sfruttare", ma da tanti anni non sembra andare dal verso giusto, anzi da sempre.
So che bisogna avere pazienza però finora è andata così e il dolore è nel presente. Nei periodi che sono stato meglio solo non è cambiato nulla, anche se non me l'aspettavo non è arrivato niente. Al momento sento di aver bisogno di aiuto ogni giorno ed è come se il mio umore si stabilizzi in base alle opportunità e al fatto di poterle "sfruttare", ma da tanti anni non sembra andare dal verso giusto, anzi da sempre.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buongiorno,
comprendo la sua sofferenza e la difficoltà del momento che sta affrontando. Ritengo pertanto importante che lei condivida i suoi pensieri e vissuti all'interno di un setting di terapia che possa darle lo spazio adeguato per affrontarli.
Il percorso terapeutico unitamente all'assunzione di farmaci è sicuramente la via migliore da seguire, non si scoraggi se i tempi non sono congrui alle sue aspettative ma sono più lunghi.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Filippi
comprendo la sua sofferenza e la difficoltà del momento che sta affrontando. Ritengo pertanto importante che lei condivida i suoi pensieri e vissuti all'interno di un setting di terapia che possa darle lo spazio adeguato per affrontarli.
Il percorso terapeutico unitamente all'assunzione di farmaci è sicuramente la via migliore da seguire, non si scoraggi se i tempi non sono congrui alle sue aspettative ma sono più lunghi.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Filippi
Buonasera,
mi sembra di capire che sia seguito sia farmacologicamente che psicologicamente, forse c'è da fermarsi un attimo con la sua terapeuta o tentando con un altro approccio per capire esattamente cosa le impedisce di stare bene e in che direzione vuole orientarsi nella sua vita per stare meglio.
A presto
Dott.ssa Michela Romano
mi sembra di capire che sia seguito sia farmacologicamente che psicologicamente, forse c'è da fermarsi un attimo con la sua terapeuta o tentando con un altro approccio per capire esattamente cosa le impedisce di stare bene e in che direzione vuole orientarsi nella sua vita per stare meglio.
A presto
Dott.ssa Michela Romano
Gentile utente, la ringrazio per aver esposto il suo malessere. La narrazione è già di per sè un atto terapeutico, nonchè un fattore di sensibilizzazione e condivisione del problema. Mi sembra di aver letto che segue una terapia farmacologica da anni. Le consiglio di fare una revisione e di valutare lo stato attuale delle cose in quanto l'assunzione prolungata potrebbe dare assuefazione e ridurre l'effetto benefico. Sarebbe auspicabile, inoltre, ritagliarsi uno spazio personale con un terapeuta che possa sostenere il peso della sua sofferenza e aiutarla a riorientarsi rispetto ai compiti vitali.
Dott.ssa Laura Pia Altieri
Dott.ssa Laura Pia Altieri
Mi rendo conto che l'accettazione di sé e delle proprie emozioni può essere una strada importante da percorrere. Lavorare sull'autostima e sull'accettazione di ciò che si è potrebbe aiutare, insieme al supporto di un professionista. Sembra che lei stia affrontando un periodo molto difficile e vorrei farle sapere che non è solo. Il percorso può essere lungo e faticoso, ma è importante continuare a cercare aiuto e supporto. Resti aperto alle possibilità che potrebbero presentarsi e cerchi di essere gentile con se stesso in questo momento così delicato. Spero che riesca a trovare la forza e la serenità necessarie per superare questo momento difficile. Per qualsiasi informazione resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Danila Bardi
Gentile utente, lei si trova già in una relazione terapeutica ed è importante che comunichi alla sua terapeuta il suo stato di malessere percepito, affrontando paure e preoccupazioni. Sicuramente la sua sofferenza andrebbe approfondita e “guardata più da vicino” per essere maggiormente compresa. È inoltre utile capire quale approccio terapeutico può aiutarla.
Non esiti a contattarmi qualora ne avesse bisogno.
Saluti, dott.ssa Micco Paola
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Saluti, dott.ssa Micco Paola
gentile utente il periodo che sta affrontando ormai da molto tempo richiede inevitabilmente uno spazio terapeutico dove lei posso sentirsi compreso empaticamente e ascoltato, ma anche comprendere i motivi del suo constante senso di solitudine, questo però non basta bisognerebbe riportare in luce tutto quello che le piace e che le crea interesse, che la fa stare bene e sentire vivo. Parlo di hobby, interessi vari da scoprire o riscoprire e coltivare nuovamente. La fiamma spenta dentro di lei deve riaccendersi. Il lavoro da fare è senza dubbio quello legato alla presa di consapevolezza del suo valore e di come possa vivere una vita che merita. Arriverà poi anche la persona giusta che la farà stare bene, ma non abbia fretta per questo. Tutto arriverà al momento giusto. Non esiti a contattarmi qualora ne avesse bisogno. La saluto. Dott.ssa Colantoni Antonella
Gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta attraversando. Ritengo sia utile condividere questi aspetti con la sua terapeuta. Le sarebbe utile poter lavorare sui pensieri rigidi e disfunzionali che la portano a distorsioni cognitive, ovvero delle modalità distorte nel dare significato a ciò che la circonda. Resto a Sua disposizione. Dott.ssa Carla Flavia Campolongo
Se sei qui a scrivere nonostante tu abbia già persone di riferimento, immagino che stai soffrendo veramente tanto e mi dispiace. Mi permetto di darti un consiglio: quando la sofferenza è così, spesso riempie il palcoscenico e acceca i tuoi occhi ed anche quelli di chi ti osserva, nascondendo cose importanti, fondamentali. Che rapporto hai con la rabbia? Spero ti possa essere utile rifletterci insieme alla tua terapeuta. Un abbraccio
Gentile utente, grazie per la sua condivisione
Ognuno ha il proprio modo di intraprendere relazioni: c'è chi usa app, chi è un po' "più tradizionalista", ma gli incontri accadono, e difficilmente saranno casuali...
Ognuno ha il proprio modo di stare al mondo e di approcciarsi ad esso: con i propri tempi e con i propri ritmi!
Aldilà dei consigli pratici, le consiglierei un percorso psicoterapeutico che possa esserle d'aiuto per guardarsi dentro, e non solo in superficie!
Pertanto, le consiglierei un percorso di tipo psicodinamico!
Spero di averle dato qualche spunto e resto a disposizione, anche online!
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Ognuno ha il proprio modo di intraprendere relazioni: c'è chi usa app, chi è un po' "più tradizionalista", ma gli incontri accadono, e difficilmente saranno casuali...
Ognuno ha il proprio modo di stare al mondo e di approcciarsi ad esso: con i propri tempi e con i propri ritmi!
Aldilà dei consigli pratici, le consiglierei un percorso psicoterapeutico che possa esserle d'aiuto per guardarsi dentro, e non solo in superficie!
Pertanto, le consiglierei un percorso di tipo psicodinamico!
Spero di averle dato qualche spunto e resto a disposizione, anche online!
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Gent. Utente, immagino la solitudine che descrive possa causarle molta sofferenza. Credo sia di beneficio condividere nel suo percorso terapeutico tali pensieri. Questo tema può essere affrontato attraverso il suo percorso di psicoterapia, che l'aiuterà, coi suoi tempi, a comprenderne i significati, permettendole così di raggiungere un maggior benessere. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni
Il suo vissuto di solitudine e sofferenza si manifesta tra una seduta e l'altra con la sua terapeuta e le soluzioni che ha adottato non le hanno ancora portato un incontro significativo, il mondo le appare distante. Condividere questo con la sua dottoressa di riferimento è il percorso che la può fare elaborare nuove comprensioni e strategie, anche aver scritto a noi e mettersi così in relazione è una apertura che può modificare lo stato in cui si sente attraverso il dialogo. Le auguro di trovare nuovi significativi interlocutori e di avere beneficio dal percorso terapeutico. Cordiali saluti.
Buongiorno,
ha parlato con il/la terapeuta della posisbilità di effettuare due sedute settimanali, anche per un breve periodo (un mese o due) per rinforzarla in questo periodo difficile e faticoso?
Non conosco la sua situazione, da quanto leggo sembra riguardi la socializzazione, l'incontro e l'amore.
Forse con le app non sempre è facile, ma continui a seguire le indicazioni terapeutiche e gli stimoli che riceve da chi la conosce bene, come anche la partecipazione ad attività di volontariato e di altre associazioni culturali, i corsi artistici (ballo, pittura ecc.).
ha parlato con il/la terapeuta della posisbilità di effettuare due sedute settimanali, anche per un breve periodo (un mese o due) per rinforzarla in questo periodo difficile e faticoso?
Non conosco la sua situazione, da quanto leggo sembra riguardi la socializzazione, l'incontro e l'amore.
Forse con le app non sempre è facile, ma continui a seguire le indicazioni terapeutiche e gli stimoli che riceve da chi la conosce bene, come anche la partecipazione ad attività di volontariato e di altre associazioni culturali, i corsi artistici (ballo, pittura ecc.).
Sono molti anni che si sente solo anzi da sempre, non in grado di stabilire una relazione, un' amicizia significativa. E' importante che continui il suo percorso psicoterapeutico, anche se, a volte, quando esce dalla seduta, cade ancora di più nella disperazione.
Grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Salve, la ringrazio per aver scritto.
Bene cha abbia già delle terapie in corso e delle figure di cura di riferimento.
La sfera amorosa talvolta può non essere l’unica sfera vivificante e talvolta può rivelarsi prezioso pluralizzare le sfere di interesse andando verso ciò che può darci anche solo della piacevolezza.
Abbia fiducia nel processo di cura che procede in avanti anche se per piccoli passi, ciascuno fondamentale per risollevarsi.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Di Costanzo
Bene cha abbia già delle terapie in corso e delle figure di cura di riferimento.
La sfera amorosa talvolta può non essere l’unica sfera vivificante e talvolta può rivelarsi prezioso pluralizzare le sfere di interesse andando verso ciò che può darci anche solo della piacevolezza.
Abbia fiducia nel processo di cura che procede in avanti anche se per piccoli passi, ciascuno fondamentale per risollevarsi.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Di Costanzo
Le app di incontri non eliminano il senso di solitudine. Non parlo del senso di solitudine legato alla semplice questione di non avere una partner. Mi riferisco piuttosto alla parte autentica di lei che si sente sola, inutilizzata e non vista. Accantonata nel buio della sua anima dal pregiudizio e dalla critica stagnante nella quale lei è impantanato. Non è la voglia o il desiderio di conoscere e incontrare una persona che le manca. Sarebbe opportuno invece lavorare su quanto l'approccio relazionale che lei ha con le sue conoscenze, sia in linea con ciò che davvero è presente in sé stesso, sia dentro che fuori. Un lavoro terapeutico di tipo relazionale e familiare è ben raccomandato. Lungi dall'intraprendere ulteriori relazioni virtuali, sarebbe la conferma del fatto che "lei è meglio se non viene visto".
Dott. Festa Simone
Dott. Festa Simone
Salve , la invito ad andare avanti con il suo percorso e a trovare per esempio hobby da praticare, per esempio la fotografia, un’arete o uno sport.
Ha bisogno di recuperare contatto con se stesso prima che con gli altri, sviluppi i suoi interessi e il resto verrà da sé.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Ha bisogno di recuperare contatto con se stesso prima che con gli altri, sviluppi i suoi interessi e il resto verrà da sé.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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