Soffro di strani pensieri, che mi assalgono a ciel sereno e mi gettano in una profonda inquietudine;

19 risposte
Soffro di strani pensieri, che mi assalgono a ciel sereno e mi gettano in una profonda inquietudine; pensieri dai contenuti molto vari, ma accomunati dal senso di paura che mi procurano sempre. L'ultimo, ieri mattina, mentre lavavo i pavimenti: fissavo le mattonelle (fino a un attimo prima ero tranquillo, anzi stavo bene...), e a un tratto iniziai ad accorgermi di stare provando una insensata angoscia nel notare che il colore di quelle mattonelle presentava delle sfumature. Non capisco nemmeno io cosa ci sarebbe da aver paura, e infatti me lo ripeto di continuo, e non mi spiego perché una percezione così banale dovrebbe collegarsi nella mia mente a un'idea di pericolo: sono cosciente che non ci sia nulla di minaccioso, a livello razionale, nel colore del marmo, e che quindi non dovrei nemmeno soffermarmi su quella sensazione; eppure ciò non basta a liberarmi di quella paura, per fugare la quale mi sento quasi obbligato a ribadirmi che so che non c'è pericolo, che quello che ho davanti è solo il pavimento di casa mia e non nasconde nulla di 'altro' e di terribile.... Dovrebbe essere superfluo un tale ragionamento, ma il mio timore è che se non lo porto a termine in maniera corretta potrei dubitare del mio esame di realtà e sospettare che quella assurda paura delle mattonelle sia l'esordio di una schizofrenia, proprio perché nata da una deformazione in chiave delirante di una sensazione... Premesso che ero in cura per doc, spesso mi riaffiora il timore che esso nasconda uno scompenso ancora più grave, sfuggito finora ai miei curanti... Ieri ho provato una forte angoscia, pensando che dovrò convivere in questa casa con il costante timore di essere spaventato dai pavimenti, e di non riuscire a ricondurre più le mie percezioni in un'ottica normale...
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno
Ho provato a chiedermi se fissare le mattonelle della casa la potesse riportare indietro nel tempo fino a mettersi in connessione con qualcuno evento o trauma vissuto.
Per fare ciò occorre fare un bel percorso di psicoterapia individuale.
Sicuramente approfondendo l'argomento chissà cosa verrà fuori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, mi spiace molto per la sua situazione. Credo potrebbe giovarle confrontarsi con uno specialista in modo da capire insieme come affrontare le sue difficoltà. Un caro saluto
Gentile utente, la ringrazio per aver scritto la diagnosi di DOC poichè descrive inequivocabilmente la sintomatologia, ma in questo contesto per noi specialisti non è semplice lasciare etichette diagnostiche senza conoscere bene la persona. Fa riferimento ei "suoi dottori" quindi presumo sia già in cura. Saprà bene che i suoi sono pensieri negativi automatici, indotti dalla preoccupazione di un pericolo = ansia e seguiti dalla paura di arrecare un danno. Spero stia seguendo un percorso di psicoterapia specifica per il DOC, i farmaci da soli non bastano. La psicoterapia cognitivo comportamentale è adatta a questo disturbo insieme alle tecniche ERP, Minfulness e altre. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti. Saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Buongiorno, ho l'impressione che lei, notando per la prima volta la sfumatura delle piastrelle, si sia resa conto del fatto che qualcosa le può sfuggire. Questo spiegherebbe il suo timore di perdere il controllo della sua mente e di impazzire.Teme che anche ai professionisti che l'hanno avuta in cura siano sfiggiti degli importanti dettagli sulla sua personalità e che abbiano sbagliato la diagnosi. Sarebbe importante che lei potesse lavorare sul suo bisogno di mantenere tutto sotto controllo e sull'attenzione disfunzionale per i dettagli.
Resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dottoressa Lorena Menoncello
Gentile utente, le paure possono nascere da associazioni inconsapevoli per le quali è necessario rivolgersi ad uno specialista. Ciò che lei priva e che le ha suscitato un evento apparentemente banale è del tutto personale e non c'è una risposta univoca. Qualche colloquio potrebbe rasserenerala.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, mi spiace per la sua situazione. Potrebbe giovarle parlare con uno specialista per capire da dove nascono questi pensieri angoscianti.
Cordiali saluti
Rossella Neri
Buongiorno,

le manifestazioni di cui parla sono l'espressione di un disturbo d'ansia importante. I disturbi d ansia sono trattabili attraverso l ausilio della psicoterapia e della farmacoterapia. La mia indicazione è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di poter approfondire e risolvere le problematiche qui esposte. Nella speranza con queste poche righe di aver orientato la sua richiesta di aiuto.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi dispiace per la sua “insensata angoscia” e per il senso di pericolo che ad essa sembra collegarsi. Dice di essere stato in cura per una diagnosi che, per alcuni versi, sembra averla rassicurata. Dal suo racconto, ritengo che possa esserLe utile riprendere i contatti con i suoi curanti per fugare, o meglio alleggerire, i suoi timori e connotare sempre più le sue percezioni come percezioni reali. La ringrazio e La saluto cordialmente. Ignazio Gioia
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. Ciò che lei ci racconta sembra essere collegato alla parte ossessiva che ha già avuto modo di affrontare e conoscere con i suoi passati trattamenti. Allo stesso tempo, il riemergere di queste problematiche potrebbe essere collegato a particolari eventi e situazioni che si sono manifestate in quest'ultimo periodo. Ognuna di queste traumatizzazioni hanno spesso dei blocchi interiori e inconsci, delle paure non affrontate o dei discorsi mai del tutto portati a galla alla coscienza. Affrontare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Caro utente,
da quanto esposto sembra evidente che lei continui ad avere problematiche ossessivo-compulsive.
A tal proposito si possono intraprendere dei percorsi relativamente brevi per uscire da queste dinamiche.
Non esiti a ricominciare un percorso psicologico, le sarebbe di estremo aiuto.

Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buonasera è necessario soffermarsi sull'angoscia che lei prova come stato d'animo invasivo e quando insorge possono intervenire pensieri intrusivi che s'innescano con alcune situazioni che possono fare da "trigger "per la manifestazione di questo stato di sofferenza.. come sta accadendo a lei... è necessario partire da questa emozione precisa meno cronica dell'ansia ma più invasiva e penalizzante. Io sono a disposizione per aiutarla.
Buongiorno,
mi dispiace per il periodo che sta vivendo. Una consulenza con un/una psicologo/a può aiutarla a comprendere meglio cosa le sta accadendo e a recuperare un benessere maggiore. E' infatti importante approfondire ulteriormente quanto da lei descritto.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Laura Castellan
Buongiorno, immagino che sia pesante sopportare questi pensieri e angosce. A volte gli "oggetti" esterni ci permettono di tirare fuori vissuti, paure e sentimenti che abbiamo dentro e che altrimenti non riescono ad affiorare a livello della nostra coscienza. A volte, potrebbe essere più facile indirizzare i nostri vissuti e le nostre ansie nel mondo esterno, perchè più "tollerabile" per noi in un determinato periodo di vita. Se ha bisogno sono disponibile a Torino. Un saluto,
Francesca
Caro Utente, senza operare particolari interpretazioni sembra che quello che potrebbe essere un banale dettaglio le abbia causato una serie di pensieri profondi e angosciosi. Valuterei la possibilità di ricontattare lo specialista che l'ha vista per il Doc e di integrare con un percorso che la sostenga nel momento presente a debellare i pensieri intrusivi. Le auguro il meglio!
Buonasera,
per il problema specifico che riporta è fondamentale fare un percorso con un professionista, e vista la sofferenza che le provoca una forte paura di poter peggiorare è fondamentale lavorare sul sintomo e trovare alcune strade più funzionali per arginarlo rispetto alle soluzioni già tentate.
La premessa fondamentale ad ogni buon esito terapeutico è tenere a mente che le modalità con cui si presenta il problema riflettono un funzionamento sottostante più complesso, perciò vanno valutate strade differenti ed introdotti stimoli che la aiutino a sviluppare strategie più efficaci per gestire questi pensieri. Dott. Lorenzo Atti
Buongiorno. L'angoscia si presenta in varie forme. Se può esserle utile, sono disponibile ad un colloquio conoscitivo online, per una prima riflessione condivisa su quello che le accade e su quanto si può provare a fare.
Caro, mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile e che i tuoi pensieri ti causino così tanta angoscia. Comprendo che queste esperienze siano molto spaventose e disturbanti per te. È importante anche ricordare che i pensieri ansiosi non sono necessariamente un segno di schizofrenia o di uno scompenso mentale più grave. Non esitare a cercare il supporto di cui hai bisogno e a prenderti cura di te stesso. Ti consiglio di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale (CBT), esperti nell'individuare strategie pratiche ed efficaci per affrontare le difficoltà attuali. La CBT si concentra sul comprendere e modificare i pensieri e i comportamenti che influenzano le emozioni, offrendo strumenti concreti per migliorare il tuo benessere psicologico. Resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento o supporto aggiuntivo.
Un caro saluto,
Dott. Moro
Gentilissimo, come già indicato dai colleghi, è molto complesso poter aiutare a identificare una situazione o causa o anche solo semplicemente una soluzione in questa sede. Quello che descrive è molto particolare e necessita di essere approfondito in sede psicoterapeutica. E' necessario comprendere che cosa in particolare la infastidiva e creava ansia, se ci sono altri momenti che sembrano riprodurre la stessa sensazione/emozione e se alcuni di questi sono o possono essere legati al DOC. E' fondamentale quindi che vi sia un confronto con uno psicoterapeuta e/o psichiatra in modo tale da comprendere cosa sta accadendo e che soluzioni proporre. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini

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