Soffro di Ernia del disco ho sentito tanti specialisti. Chi dice che non sono da operare, chi dice c
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risposte
Soffro di Ernia del disco ho sentito tanti specialisti. Chi dice che non sono da operare, chi dice che sono da operare.. io volevo chiedervi se con la chiropratica, posso risolvere il problema? Grazie mille
Salve,
sì, c'è una grossa mole di studi a conferma che la chiropratica è molto efficace nel trattamento di ernia discale. Io stesso tratto quasi esclusivamente dischi e oltre il 90% con successo. Ovviamente la situazione specifica varia da caso a caso dopo aver visionato eventuali risonanze e fatto tutti i test del caso, ma le consiglio di consultare comunque un collega nella sua zona.
Cordialmente
sì, c'è una grossa mole di studi a conferma che la chiropratica è molto efficace nel trattamento di ernia discale. Io stesso tratto quasi esclusivamente dischi e oltre il 90% con successo. Ovviamente la situazione specifica varia da caso a caso dopo aver visionato eventuali risonanze e fatto tutti i test del caso, ma le consiglio di consultare comunque un collega nella sua zona.
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Salve,
per quanto di competenza ortopedica/neurochirurgica la scelta dell'intervento o meno, oggi fortunatamente non si opta più per la soluzione chirurgica con la stessa frequenza di ieri. Questo avviene solo quando c'è una compromissione importante del midollo tale da rischiare seri problemi.
La terapia manuale può essere un buon intervento terapeutico ma solo se effettuata da mani esperte e una giusta valutazione dello stato generale. Ciò in settori diverse rispetto a dove è presente l'ernia. Non esiste manovra che ripristini lo stato di salute precedente.
Molto utile è un lavoro di scarico delle forze che hanno generato questa situazione e di rinforzo muscolare del cingolo pelvico in modo da avere sempre un sostegno importante da parte di questo.
Per eventuali chiarimenti resto a disposizione
Dott Granata Raffaele
per quanto di competenza ortopedica/neurochirurgica la scelta dell'intervento o meno, oggi fortunatamente non si opta più per la soluzione chirurgica con la stessa frequenza di ieri. Questo avviene solo quando c'è una compromissione importante del midollo tale da rischiare seri problemi.
La terapia manuale può essere un buon intervento terapeutico ma solo se effettuata da mani esperte e una giusta valutazione dello stato generale. Ciò in settori diverse rispetto a dove è presente l'ernia. Non esiste manovra che ripristini lo stato di salute precedente.
Molto utile è un lavoro di scarico delle forze che hanno generato questa situazione e di rinforzo muscolare del cingolo pelvico in modo da avere sempre un sostegno importante da parte di questo.
Per eventuali chiarimenti resto a disposizione
Dott Granata Raffaele
più che risolvere il problema c'è da capire la causa della sintomatologia...l'ernia del disco ormai è una cosa MOLTO comune ma bisogna vedere se è realmente l'ernia che sta causando i dolori che hai...ti consiglio un check up chiropratico per farti rimuovere le interferenze e ripristinare la capacità innata del tuo corpo di guarire da solo :)
Dipende da quanto l ernia é esposta
Salve, a meno che l'ernia non sia espulsa e voluminosa le consiglio delle terapie conservative, inquanto l'operazione è l'ultima spiaggia. È importante lavorare sulla postura e sbloccare muscoli e articolazioni per ridurre il dolore.
Caro paziente,
La chiropratica può essere utile per gestire i sintomi dell'ernia del disco e migliorare la qualità della vita, ma non è sempre la soluzione definitiva. La decisione di operare o meno dipende dalla gravità dell'ernia del disco e dalla presenza di sintomi neurologici persistenti e limitanti. È necessario comprendere bene quali siano i movimenti che hanno causato questo problema, creare una serie di movimenti alternativi per svolgere l’attività quotidiane e creare un programma di esercizi terapeutici che aumentino la competenza della muscolatura addominale per supportare le parti scheletriche danneggiate.
Le consiglio di consultare un chiropratico che lavora in team di medici per una valutazione individuale e per discutere tutte le opzioni di trattamento.
La chiropratica può essere utile per gestire i sintomi dell'ernia del disco e migliorare la qualità della vita, ma non è sempre la soluzione definitiva. La decisione di operare o meno dipende dalla gravità dell'ernia del disco e dalla presenza di sintomi neurologici persistenti e limitanti. È necessario comprendere bene quali siano i movimenti che hanno causato questo problema, creare una serie di movimenti alternativi per svolgere l’attività quotidiane e creare un programma di esercizi terapeutici che aumentino la competenza della muscolatura addominale per supportare le parti scheletriche danneggiate.
Le consiglio di consultare un chiropratico che lavora in team di medici per una valutazione individuale e per discutere tutte le opzioni di trattamento.
Salve,
Dipende molto dalla sua sintomatologia e quindi se oltre al dolore, vi sono associati dei deficit di natura neurologica (alterazione della sensibilità e dei riflessi, deficit di forza); consultare in prima istanza un bravo fisioterapista specializzato in disturbi muscolo-scheletrici / chiropratico è sicuramente il primo passo.
Con la prima accurata valutazione (anamnesi approfondita ed esame obiettivo comprensivo di esame neurologico) - il collega saprà dirle se trattandola con delle sedute manuali e di esercizio terapeutico, la sua condizione può migliorare o addirittura regredire totalmente nel tempo.
Inoltre, laddove ce ne fosse la necessità, sicuramente il collega che la visiterà saprà consigliarle lo specialista adatto alla sua situazione per intraprendere il giusto percorso terapeutico/chirurgico.
Cordialità
Dipende molto dalla sua sintomatologia e quindi se oltre al dolore, vi sono associati dei deficit di natura neurologica (alterazione della sensibilità e dei riflessi, deficit di forza); consultare in prima istanza un bravo fisioterapista specializzato in disturbi muscolo-scheletrici / chiropratico è sicuramente il primo passo.
Con la prima accurata valutazione (anamnesi approfondita ed esame obiettivo comprensivo di esame neurologico) - il collega saprà dirle se trattandola con delle sedute manuali e di esercizio terapeutico, la sua condizione può migliorare o addirittura regredire totalmente nel tempo.
Inoltre, laddove ce ne fosse la necessità, sicuramente il collega che la visiterà saprà consigliarle lo specialista adatto alla sua situazione per intraprendere il giusto percorso terapeutico/chirurgico.
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