sindrome dell' abbandono
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risposte
Possibile che la sindrome dell' abbandono faccia scattare stati di umore quali ira, rabbia per cose e problemi poco rilevanti poca autostima e dignità di se stessi in eta adulta che porta a fare cose senza ragione e pericolose per se stessi?
La sindrome dell'abbandono è di fatto riferita ad esperienze dirette o indirette che fanno parte del nostro passato e del legame affettivo e di relazione che si è instaurato con le figure primarie (mamma, papa o qualsiasi care giver importante).
Dall'abbandono vero e proprio, come nei casi dell'adozione a prescindere dall'età in cui l'evento sia accaduto a vissuti abbandonici legati a modalità di relazioni con la mamma insicure, depressive, evitanti o ambivalenti di fatto sono vissuti che incidono sulla persona come delle ferite mai rimarginate che si riattivano a fronte di episodi attuali anche se come tali questi possano sembrare irrilevanti.
L'umore, rabbia, tristezza, impotenza, solitudine insieme a disistima di se stessi ma anche degli altri sono compatibili con un quadro di questo tipo e vanno affrontati attraverso una psicoterapia EMDR.
Dall'abbandono vero e proprio, come nei casi dell'adozione a prescindere dall'età in cui l'evento sia accaduto a vissuti abbandonici legati a modalità di relazioni con la mamma insicure, depressive, evitanti o ambivalenti di fatto sono vissuti che incidono sulla persona come delle ferite mai rimarginate che si riattivano a fronte di episodi attuali anche se come tali questi possano sembrare irrilevanti.
L'umore, rabbia, tristezza, impotenza, solitudine insieme a disistima di se stessi ma anche degli altri sono compatibili con un quadro di questo tipo e vanno affrontati attraverso una psicoterapia EMDR.
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Buongiorno. La sindrome dell'abbandono è derivata da una serie (o uno solo) esperienze vissute come abbandoni, trascuratezza, privazioni nella fase infantile. Il bambino quando vive queste esperienze prova una serie di emozioni (rabbia, delusione, paura) che sono spesso accantonate per affrontare la situazione stessa. Queste stesse emozioni vengono amplificate nell'adulto quando egli fa un'esperienza simile a quella infantile: in questo modo le emozioni infantili represse emergono e si aggiungono a quelle legate alla situazione "attuale". Spero di essere stata chiara.
Buonasera, con l'espressione "sindrome dell'abbandono" possiamo intendere un insieme di "sintomi" e sensazioni di disagio/paura/angoscia innescati dall'assenza (reale o solo minacciata, temporanea o definitva) dell'altro verso cui si è strutturata una vicinanza affettiva e vissuta come una riedizione di esperienze abbandoniche della propria infanzia.
Vivere ripetutamente esperienze di questo tipo nel corso della propria infanzia, infatti, innesca e mantiene ansie abbandoniche per un senso di sfiducia verso l'altro che può ripercuotersi nelle relazioni adulte: l'altro viene considerato, più o meno consapevolmente, come inaffidabile, mai del tutto rassicurante, sempre a rischio di assenza, alcuni comportamenti dell'altro vengono spesso interpretati con intenzione di disconferma e di abbandono, con conseguenti vissuti di rabbia e depressivi.
Persone con questo genere di esperienze alle spalle non si sono sentite adeguatamente protette nelle loro varie fasi evolutive e questo non ha consentito loro di sviluppare un'Identità stabile e sicura, con conseguente bassa autostima, senso di inadeguatezza e senso di incapacità di affrontare, in condizioni di solitudine, gli eventi della vita.
Tutto questo, se messo adeguatamente in evidenza e riletto alla luce di nuovi significati, può essere affrontato e superato al fine di rinforzare sè e costruire relazioni più sane ed appaganti.
Vivere ripetutamente esperienze di questo tipo nel corso della propria infanzia, infatti, innesca e mantiene ansie abbandoniche per un senso di sfiducia verso l'altro che può ripercuotersi nelle relazioni adulte: l'altro viene considerato, più o meno consapevolmente, come inaffidabile, mai del tutto rassicurante, sempre a rischio di assenza, alcuni comportamenti dell'altro vengono spesso interpretati con intenzione di disconferma e di abbandono, con conseguenti vissuti di rabbia e depressivi.
Persone con questo genere di esperienze alle spalle non si sono sentite adeguatamente protette nelle loro varie fasi evolutive e questo non ha consentito loro di sviluppare un'Identità stabile e sicura, con conseguente bassa autostima, senso di inadeguatezza e senso di incapacità di affrontare, in condizioni di solitudine, gli eventi della vita.
Tutto questo, se messo adeguatamente in evidenza e riletto alla luce di nuovi significati, può essere affrontato e superato al fine di rinforzare sè e costruire relazioni più sane ed appaganti.
salve, se per sindrome dell'abbandono intendiamo quella paura constante di essere abbandonati, la tendenza a vivere l'allontamanento delle persone che amiamo come un abbandono vero e proprio, la risposta é sí. L'emozione della paura può scatenare in alcuni caso comportamenti di rabbia e, se percepiamo che la persona a cui vogliamo bene ci possa abbandonare, possiamo sentite un calo dell'autostima. é importante accettare queste emozioni e farsi supportare per diventare poi autonomi e poter vivere l'amore in modo maturo e più soddisfacente
Mi sembra che più che un'ansia da separazione, in questi sintomi siano in causa dei sentimenti di rabbia che ovviamente possono conseguire ad un abbandono.
La terapia presumibilmente dovrebbe facilitare l'elaborazione del trauma da abbandono e ciò dovrebbe portare ad una diminuzione o scomparsa anche dei comportamenti e stati emotivi descritti. Esistono vari strumenti che possono facilitare questa elaborazione che solitamente sono efficaci e rapidi nell'ottenere risultati.
Cordiali saluti
La terapia presumibilmente dovrebbe facilitare l'elaborazione del trauma da abbandono e ciò dovrebbe portare ad una diminuzione o scomparsa anche dei comportamenti e stati emotivi descritti. Esistono vari strumenti che possono facilitare questa elaborazione che solitamente sono efficaci e rapidi nell'ottenere risultati.
Cordiali saluti
Buona giorno, non sono sicuro che si tratti di sindrome da abbandono, quello che sembra abbia vissuto sembra essere un tipico trauma, non compreso e non elaborato, che quindi ci porta a reagire con una grande reazione spesso esagerata di Rabbia decontestualizzata, poiché lo stimolo esterno rappresenta solo un 10% dell'episodio stesso, il restante 90% e' il risultato del mostro trauma.
Buona giornata, dr. Massimo.
Buona giornata, dr. Massimo.
Aver vissuto un'infanzia in cui si è sperimentato, in particolare in modo ripetuto e da parte di figure che dovrebbero prendersi cura del bambino, esperienze di rifiuto, abbandono, svalutazione e/o richieste inadeguate alla sua età, possono far emergere sentimenti di rabbia, scarsa autostima, un agire impulsivo e che mette in pericolo se stessi. Porsi tale domanda è già una presa di consapevolezza importante e un primo passo verso un'elaborazione delle proprie emozioni. Dott.ssa Colucci
Sì, è possibile, può essere che tali emozioni siano state sperimentate proprio nel o nei momenti in cui si è sentito/a abbandonato/a e che nel momento attuale, ogni qualvolta rivive quel senso di abbandono, le emozioni vengono espresse in modo dirompente.
Quando si parla di sindrome dell'abbandono si intende un quadro psicologico caratterizzato da un insieme di sensazioni di disagio che vanno dal semplice fastidio ad un'angoscia forte, fino a manifestazioni depressive di tipo psichiatrico. Tale condizione che nei bambini può essere inquadrata come "ansia da separazione" e può presentarsi come vero e proprio disturbo psichiatrico, può avere delle ripercussioni importanti nella strutturazione della personalità andando ad interessare le aree di sviluppo da lei menzionate (rabbia, autostima, comportamenti a rischio). Per intervenire su tali aspetti potrebbe essere molto utile intraprendere un percorso Psicoterapeutico orientato a breve termine alla gestione dei sintomi e a medio termine alla ridefinizione di alcuni aspetti della personalità, soprattutto rispetto alle dinamiche relazionali.
Buongiorno, la sindrome dell'abbandono può scatenare i problemi da lei descritti. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per essere aiutata/o a comprendere e superare questa problematica
La rabbia è un sentimento che interviene all’interno delle relazioni significative per protestare quando si sente minacciato il legame di attaccamento presumibilmente con la funzione di ripararlo e di punire la persona che si è allontanata, nel tentativo di evitare ulteriori separazioni. La rabbia può essere rivolta anche a se stessi se si ritiene di avere un ruolo nel motivo della separazione o che mettersi in pericolo possa attivare l’accudimento e il riavvicinamento della figura di attaccamento
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