sindrome da fine estate

10 risposte
Buon pomeriggio,
ogni anno, da almeno 3 anni a questa parte, soffro di una sindrome da "fine dell'estate". Premetto che sono amante del mare e del sole, esattamente come mio padre. Verso settembre mi coglie sempre una sorta di depressione: l'umore pessimo e la voglia di non fare nulla prendono il sopravvento. Posso sapere se è una cosa comune legata a qualche evento traumatico, oppure se può essere legata anche al fatto che mio padre vive le mie stesse sensazioni, a fine estate?
Vi ringrazio!
buonasera,
potrebbe essere che questo senso depressivo che lei avverte alla fine dell'estate siano legate a qualche evento della sua vita e, come lei suggerisce, siano in relazione in qualche modo al suo rapporto con suo padre. Tenga presente che dalle poche informazioni che lei ha dato non è sicuramente possibile dare una risposta alla sua domanda, per questo la invito , nel caso in cui le interessasse approfondire questioni come questa a prendere contatto con uno psicoterapeuta. Un percorso di psicoterapia infatti può far luce sul modo in cui gli aspetti della nostra vita infantile e dei legami familiari influiscono sulla nostra vita presente.
Mi contatti pure nel caso in cui desideri fissare un appuntamento.
Cordiali saluti

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Buongiorno. Per rispondere a questa domanda avrei bisogno di più dati. Bisognerebbe capire meglio cosa sia successo prima di questo sintomo, circa tre anni fa. Come dice lei, gli eventi traumatici influiscono molto sul cervello e sulle emozioni. Ha avuto eventi spiacevoli? Che rapporto ha con suo padre? Trovando la causa e lavorando su quella è possibile sradicare il sintomo. Se le va di approfondire non esiti a contattarmi!
In realtà questa esperienza è piuttosto comune, ed è più legata a fattori metabolici che subentrano con i cambiamenti stagionali, il cambio della luce e della temperatura, le giornate "più corte", e anche una minore attivazione di complessi vitaminici, come il complesso D, che avviene proprio con l'esposizione al sole. A seconda della tipologia alla quale apparteniamo possiamo risentire più di altri di questi effetti che portano una diminuzione dela generale attivazione organica con influenze sulla psiche e sull'umore. A volte basta poco per spostare il delicato equilibrio dei nostri neurotrasmettitori e delle altre sostanze deputate al benessere emotivo. Ma poi ci si adatta, come ogni anno. Il fatto che la medesima cosa capiti anche suo padre indica semplicemente che appartenete alla medesimo tipologia costituzionale e che rispondete in maniera simile ad alcune situazioni ambientali, Mi permetto di suggerire di mettere in campo la volontà positiva che ci permette di scoprire la particolarità e la bellezza di ogni stagione, stimolando così le nostre capacità adattive. Le auguro ogni bene.
Può dirmi quanto dura questa sindrome da fine estate?
salve,
dalle sue parole emerge la presenza di un legame molto forte tra lei e suo padre. Sicuramente avete una passione molto forte che vi accomuna e quando entrambi ne siete privati proprio per la fine dell'estate emerge in entrambi un senso di nostalgia che rafforza ancor più il vostro legame e vi avvicina facendovi sentire simili. Sarebbe utile conoscere altre informazioni su questa bellissima relazione che lei porta dentro, cos'altro vi unisce? In cosa vi somigliate? in cosa differite? Mi verrebbe anche da chiederle Cosa prova quando vede suo padre provare queste sensazioni? Ci sono altri membri della famiglia che vedono in voi queste sensazioni?
Buongiorno, esiste un tipo di stato depressivo definito "stagionale", che si manifesta, appunto, a cicli legati al cambio di stagione. Non posso dirle con esattezza se sia il suo caso specifico, ma la invito a rivolgersi ad uno specialista della sua zona per meglio comprendere quali siano le dinamiche di questo stato d'animo e quale sia per lei la migliore maniera di affrontarlo. Cordialmente, dr.ssa Amanda Rossini
L'estate simboleggia l'evasione dalla routine, un momento di relax, la possibilità di poter fare ciò che si vuole e si desidera quando lo si vuole. La fine dell'estate è per tutti un momento di "ritorno alla vita quotidiana", ciò viene vissuto quasi come un passaggio dalla fase "infantile" di gioco alla fase di "crescita" e responsabilità. Ciò non fa parte di una sfera psicopatologica finchè non si tramuta in una vera e propria depressione. Lei che sintomi crede di manifestare oltre al cattivo umore e l'apatia? Io rifletterei sulla sua vita quotidiana, su ciò che la preoccupa e che durante le vacanze riesce ad allontanare dai suoi pensieri, sulla sua sfera familiare e al rapporto con le figure genitoriali. Ci sono poi dei fenomeni depressivi che possono accentuarsi in particolari periodi, ma prima di autodiagnosticarsi un disturbo le consiglierei di rivolgersi ad uno specialista per escludere un eventuale disturbo dell'umore. Auguri
Buona sera, in alcune persone ci può essere una maggiore tendenza a reagire negativamente ai cambiamenti dati dallo stile di vita e soprattutto dalle stagioni, che, comportando modifiche nella quantità ed intensità della luce solare e nelle temperature, influiscono direttamente sui livelli di seratonina, e tra i fattori che contribuiscono ci sono la familiarità per la depressione, oltre a specifici tratti di personalità. Quindi, ci può stare e non è necessariamente indice di patologia, che lei possa essere più sensibile in questi periodi, andrebbe capito quanto intensi, frequenti e duraturi sono questi sintomi, e se dopo l'estate, alternati a periodi di remissione, tendono a ripresentarsi, nel qual caso si configurerebbe una situazione più patologica e degna di attenzione.

Cordiali saluti
Dott.ssa Nazaria Palmerone Psicologa
Salve! Una lieve nostalgia per la fine di un periodo di svago e relax rientra assolutamente nella normalità. Tuttavia se ciò si trasforma in totale apatia e grave umore disforico, può essere sintomo che forse il lavoro che lei svolge o la sua routine quotidiana, non la soddisfano pienamente .
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