Siamo una coppia nata da un amore particolare: lui era il testimone di mio marito. Abbiamo passato (

16 risposte
Siamo una coppia nata da un amore particolare: lui era il testimone di mio marito. Abbiamo passato (giustamente) momenti bui ma sempre con tanto amore. Lui ha sempre parlato di matrimonio. Col passare del tempo e’ emersa una paura dell’eterno, del matrimonio come “punto di arrivo”, “sedersi” nella relazione anche se non ho mai smesso di dargli attenzioni. Posso senza problemi dire che il mio amore per lui (anche coi suoi difetti) e’ crescente. Mi ha detto chiaramente che lui non crede nel matrimonio, e’ un discorso che lo urta, che non vede l’utilita’. Mi sento un po’ presa in giro, gli ho parlato di questa sua “non trasparenza”, di questo “cambiar rotta” incoerente e non per il matrimonio in se’, ma per la paura che in lui sia cambiato qualcosa verso di me. Ho provato a chiederglielo anche “che cosa e’ cambiato in te verso di me”, ricordandogli com’era, mostrando i messaggi e lui si e’ trincerato nel silenzio. Non so che cosa fare. Credo che a oltre 40 anni si debba anche crescere e dare spiegazioni.
Potete darmi un consiglio?
Salve,
posso immaginare quanto sia difficile affrontare la paura che la persona che amiamo non provi più gli stessi sentimenti per noi e possa cambiare qualcosa all'interno del rapporto di coppia. Alle volte, nonostante i sentimenti restino intatti, si intersecano molte variabili e sembra non si riesca più a sapere da cosa partire per risolvere le cose. Mi sembra che per lei sia arrivato il momento di fare chiarezza sulla situazione e potrebbe essere utile chiedere nuovamente maggior chiarezza al suo compagno. In caso non riusciate più ad avere una comunicazione efficace nella coppia, molto comune quando c'è un momento di criticità, potrebbe essere utile valutare l'idea di un percorso psicologico di coppia. In tal modo, potreste ricevere aiuto nel comunicare rispettivi bisogni e aspettative in un luogo sicuro e con una prospettiva esterna e professionale che possa aiutarvi a risolvere le difficoltà.
Le auguro di riuscire a trovare un percorso comune con il suo compagno per ritrovare la serenità di coppia.
Saluti.

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Salve, evidentemente qualcosa è cambiato nella mente del suo compagno,alla fine venite da una esperienza particolare.
Per stare con lui si sono rotti dei legami, legami di cui lui aveva contribuito a sancire il suggello
Ora, se anche ci fossero dei timori, di cui peraltro sembra che non riusciate a parlare, allora si renderebbe necessaria una terapia di coppia.
Quello diventerebbe un buon terreno nel quale condividere eventuali paure, angosce abbandoniche o qualsiasi altro ostacolo possa essersi generato nel corso della vostra relazione.
Aggiungo anche anche che sarebbe anche un’ottima modalità per rinsaldare il legame crescendo anche come coppia.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, i momenti bui a cui lei fa cenno spesso tornano ciclicamente, specialmente se la relazione dura da tanti anni.
Il fatto che voi siate riusciti a superare gli ostacoli (“le correnti gravitazionali”, come diceva Battiato) grazie al vostro amore è la testimonianza del vostro legame, reso ancora più unico proprio dalla sua stessa genesi, come lei scrive.
Proseguire e mantenere viva una storia d’amore è uno sforzo quotidiano, che ci chiama a una responsabilità anche quando - come è giusto che sia - siamo soggetti ai cambiamenti che la storia della nostra vita ci obbliga a sostenere.
Sta alla coppia poi cercare di intersecarsi e bilanciarsi nonostante tutto, tuttavia a volte accade che una persona resti incagliata nelle proprie difficoltà, e che al contempo l’altra persona non veda quello scoglio che impedisce il percorso.
Per tale motivo ritengo che nel vostro caso sia utile un percorso di coppia, al fine di aiutarvi entrambi nella comunicazione con l’altro e raccogliere quanto di bello e forte avete costruito in questi anni, per gettare nuove basi verso la rispettiva felicità di ognuno di voi.

Un sincero augurio, cordiali saluti.
Dott.ssa
Laura Rostiti
Gentilissima, comprendo il suo profondo dispiacere, il disorientamento che le causa questa situazione con il suo compagno. Lei ha iniziato la lettera proprio con la genesi del vostro rapporto. E lo capisco. Una situazione difficile, spinosa, che genera conflitti con gli altri, che crea molta complicità e solidarietà nella coppia nascente che probabilmente si è sviluppata dalla clandestinità. Che succede quando tutto si appiana? Non ci si sente più perseguitati? Lì possono cadere dei momenti di tensione che alimentavano un amore speciale. Può essere che io abbia scritto un mio romanzo, e che non ci sia nulla di vostro in tutto questo. Nel caso mi scuso, ma conoscendo altri amori nati da "tradimenti" conosco diverse esperienze che il suo racconto mi ha richiamato. Si sente che lei è molto ferita, le suggerisco senz'altro di tornare con calma con suo marito a riparlare di voi, in modo amorevole e senza rimproveri. Se lui continua nel silenzio le proponga senz'altro una terapia di coppia. In nome della scelta che avete fatto di stare insieme, i sacrifici e le difficoltà è giusto prendersi cura di questa "creatura"che avete insieme. E poi come dice lei dopo i 40 vogliamo crescere e dare spiegazioni? Rimango a disposizione se posso esserle utile, la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Carissima grazie per la sua testimonianza.
Capisco che nn è semplice affrontare alcuni cambiamenti.
Bisogna capire se sono solo paure o pensieri ricorrenti quelli che prova il suo compagno.
Le consiglio di effettuare anche un consulto di coppia per poter meglio affrontare le vostre preoccupazioni. Troverete nella psicoterapia molte risposte.
La saluto cordialmente
Buongiorno,
parlare di "matrimonio", come avete fatto voi, può voler dire affrontare un grande tema, un temone, oserei dire, in quanto il matrimonio non è solo una parola utilizzata nel nostro senso comune per parlare di una relazione di coppia che si vuole ufficializzare, concretizzare, rendere pubblica, anziché meramente privata ed intima, ma vuol dire anche parlare di un'istituzione. Ed è spesso questa scarsa consapevolezza che porta le persone a dialogare dei propri sentimenti reciproci, fondati sulla fiducia e la poetica dell'accudimento e/o passione, omettendo tuttavia vari capitoli del grande libro dell'amore sociale. Quel che le sto dicendo, in altri termini, è che occorre aumentare le informazioni che avete, entrambi, al riguardo, per comprendere a fondo come poter risolvere bene problemi dei vivere insieme e scegliere quella forma di unione che vi fa star bene in modo condiviso. A volte la delusione è prodotto di una mancanza di comunicazione e chiarezza.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno. Credo che la situazione venutasi a creare tra voi, possa essere esplorata attraverso un percorso di coppia al fine di uscire da questo stallo che rischia di fare inaridire ulteriormente la vostra relazione. Aggiungo qualora ne sentisse l’esigenza ed il bisogno, di lavorare singolarmente su se stessa, con una psicoterapia individuale al fine di prendere maggiore consapevolezza sul senso di questa relazioni e sui suoi più profondi desideri. Un cordiale saluto.
Buongiorno cara utente, si tratta di una situazione particolare che sicuramente andrebbe approfondita. Dalle sue righe mi sembra di capire che lei vorrebbe delle cose diverse, arrivati a questo punto della relazione. Le suggerirei di provare ad esplorare i significati di questo desiderio di compiere "passi in avanti" dentro di lei, provare a capire cosa rappresenterebbero per lei, in primis. A disposizione, dott.ssa Angela Ricucci
Salve, faccia chiarezza in se stessa con l'aiuto di un esperto. Elabori le sue esperienze e i suoi vissuti e rifletta su che cosa realmente vuole. Qualche seduta le gioverà. Un saluto
Buonasera, probabilmente siete come coppia e come persone in un momento di cambiamento e confermarsi e ritrovarsi non è mai cosa semplice. Forse potreste parlare e parlare per tirar fuori anche tanti non detti che magari in un coppia nascono con il passare del tempo. Se lui fosse poi concorde potreste intraprendere un percorso di coppia ma se lui non volesse forse allora lei potrebbe approfondire maggiormente in maniera individuale ciò che la sta facendo soffrire. Se desidera sono disponibile. Cordialità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buongiorno, penso che la domanda sia mal posta in quanto troppo incentrata sull'altro, sul cosa fare con lui, come convincerlo a parlare ecc. In quanto psicoterapeuta, parlo quantomeno a mio nome, non posso fare altro che provare a capire il suo di mondo interno, non degli altri. Lei invece crede nel matrimonio? Com'è andato il rapporto con suo marito? Come ha vissuto il tradirlo con la persona che massimamente avrebbe dovuto risultare "di fiducia", il testimone dell'amore tra lei e suo marito e che poi è diventato il suo amante, partner e possibile nuovo marito. Insomma, ci sarebbe da comprendere meglio la sua di storia, se anche a lei il matrimonio e il restare per sempre con una sola persona le va "stretto"; se questa "paura dell'eterno" e del matrimonio come un "sedersi" riguardi solo il suo nuovo partner o entrambi. Dott. Alessio Antonucci
La situazione che lei ci racconta, il modo in cui è nata la vostra coppia per esempio, sono particolari complessi e dare una risposta così, su due piedi, può essere complicato. Inoltre lei chiede l'altro cosa debba fare, ma mancano altri elementi del racconto (e chiedere una cosa del genere per messaggio è già una cosa complicata, me ne rendo conto). Si potrebbe pensare di chiedere un consulto di coppia, se è la coppia a chiedere aiuto, ciò vuol dire che lei potrebbe eventualmente scegliere per lei e iniziare a chiarire la situazione con se stessa con l'aiuto di un professionista se lo ritiene opportuno.
Salve,

Capisco quanto possa essere difficile questa situazione per te. La tua storia d’amore è unica e complessa, e la paura del matrimonio del tuo partner può essere vista come una reazione alle aspettative sociali e personali. Dal punto di vista della psicoterapia interazionista, è importante esplorare come le dinamiche della vostra relazione influenzano i comportamenti e le emozioni di entrambi.

Il cambiamento di atteggiamento del tuo partner potrebbe non essere necessariamente un segno di un cambiamento nei suoi sentimenti verso di te, ma piuttosto una riflessione delle sue paure e insicurezze. È fondamentale mantenere un dialogo aperto e onesto, cercando di comprendere le sue preoccupazioni senza giudizio.

Potresti provare a creare uno spazio sicuro dove entrambi possiate esprimere i vostri sentimenti e paure. Questo potrebbe aiutare a chiarire le motivazioni dietro il suo comportamento e a rafforzare la vostra connessione.

Saluti,

Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Gentile utente, mi spiace della situazione che sta vivendo, credo che il suo pensiero che qualcosa sia cambiato è assolutamente lecito e comprensibile. Se prima, il suo compagno ha sempre parlato di matrimonio ed oggi la cosa lo urta ma non si rende disponibile al confronto e rimane silente, è doveroso farsi delle domande. Forse è legato a lei ma ha dei dubbi sul vostro rapporto e parlarne metterebbe in crisi la relazione. Del resto anche non parlarne mette in crisi la relazione, ma quantomeno, permette di andare avanti, per il momento.
Le suggerisco di fare chiarezza, da sola o in coppia, altrimenti lei rischia di ritrovarsi sola anche se è all'interno di una relazione affettiva. Come fare? E' necessario una qualche forma di confronto. Le suggerisco di esplorare altri temi oltre a quello della disponibilità o meno al matrimonio per capire la disponibilità a trovare punti di incontro, ad essere ascoltati e a voler condividere le proprie esperienze con lei. Immagino che qualche elemento di criticità vi sia ma non per forza è legato al sentimento di affetto. Incontro coppie dove il confronto diviene scontro e lo scontro porta ad un senso di oppressione il quale mette in discussione l'affetto. Nella vostra relazione, a parte il tema proposto, vi è serenità, condivisione, disponibilità? Ci sono elementi di criticità?
Spero di averle dato uno spunto di riflessione.
Per qualsiasi altra informazione la prego di sentirsi libera di contattarmi.
Ricevo in studio e on line
Dott. Fabrizio Capra
Buongiorno, comprendo la difficoltà e la sofferenza che sta vivendo. I rapporti evolvono e cambiano, a volte lentamente altre volte in modo repentino, e ritrovare un equilibrio spesso comporta un lavoro di ridefinizione.
Valuti la possibilità di parlarne con un professionista innanzitutto per esplorare maggiormente i suoi vissuti e per meglio elaborare le sue emozioni.
In seguito, se il suo compagno fosse d'accordo, una terapia di coppia potrebbe essere un terreno fertile per promuovere il dialogo e una comprensione reciproca.
Un caro saluto.

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