SI PUò SCOPRIRE UN DISTURBO DELL'APPRENDIMENTO O UN DEFICIT DELL'ATTENZIONE IN ETA' ADULTA? Un sa

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SI PUò SCOPRIRE UN DISTURBO DELL'APPRENDIMENTO O UN DEFICIT DELL'ATTENZIONE IN ETA' ADULTA?

Un saluto ai medici dello staff. La domanda può apparire un po' bizzarra, ma è un dubbio che mi attanaglia da un po', ma per spiegarvelo devo partire da lontano, e mi scuso in anticipo per la lunghezza.

Sono un uomo di 41 anni. Sono sempre stato un brillante studente, fino al liceo scientifico. In prima elementare il mio maestro mi portava in giro per le altre classi, per far vedere come sapevo le tabelline e leggere bene. Allo stesso tempo però mi "bacchettava spesso" per farmi star seduto, perche ero un bimbo piuttosto irrequieto, avevo bisogno di alzarmi e andarmene a passeggio per la classe, mi era difficile stare seduto e concentrato per tante ore di fila. Ma nessuno ci ha mai fatto caso.
Alle medie sono uscito con "Ottimo", e ho mantenuto una media alta (media dell'8) per tutto il liceo scientifico. All'esame di maturità però "si è rotto qualcosa".
Mi sono diplomato con 83/100 , io che aspiravo a un voto almeno dal 95 in su e ho avuto un crollo emotivo. Mi ero ripromesso di non voler studiare piu, ma dato che il diploma di liceo notoriamente non offre possibilità di lavoro, mi iscrissi a giurisprudenza, senza un reale interesse per quella materia, ma solo perche all'epoca mia era la facoltà piu gettonata tra gli indecisi.

Mettermi sui libri e cercare di memorizzare tutte quelle nozioni di diritto è stata impresa ardua. Ne sono uscito come Rocky dagli incontri di pugilato. Mi sono laureato (alla triennale) in 6 anni, con un voto basso, al prezzo di un esaurimento nervoso che mi ha visto andare in psicanalisi per 2 anni.

Non nascondo che piu volte ero stato sul punto di lasciarla, ma è stata l'insistenza dei miei a farmi continuare. Frasi come "dove vai senza laurea, a fare il fallito? " o "Proprio a noi doveva capitare un figlio cosi", sono frasi che mi rimbombano nella testa ancora oggi, e fanno male. Solo dopo che sono finito a psicofarmaci, mi hanno chiesto scusa, ma il rapporto da parte mia non è mai stato piu lo stesso.

Inutile dire che, una triennale in legge, presa fuori corso, con un voto basso, non mi è servita per lavorare, ho sempre fatto lavori per cui bastava il diploma, se non la 3° media.

Proprio di recente nelle pause da lavoro, mi sono rimesso a studiare per un concorso all'agenzia delle entrate. Materie molto tecniche, tributario stretto, ecc. Ogni volta che mi metto sul libro, mi viene sempre voglia di alzarmi e fare altro. E arrivo a fine giornata con la sensazione, parecchio frustrante, di non ricordare nulla di tutto cio che ho studiato.

Quando andai in psicanalisi, la Vs collega mi disse che ero molto riconducibile al "disturbo affettivo di personalità", perche cerco sempre l'approvazione degli altri (cosi è stato coi miei genitori, ho finito l'università solo per non deluderli).
Ma non vorrei ci sia altro. Sicuramente sarò un essere amorfo, che non ha interessi - o meglio i miei interessi sono magari andare allo stadio, al cinema, andare a ballare, nulla di riconducibile a un qualcosa di nozionistico, che possa sfruttare per studio o lavoro -, ho sempre studiato per senso del dovere, non mi appassionava nessuna materia. MA mi bastava lo sguardo schifato di mio padre quando gli portavo un 6 (non una insufficienza, eh, un 6, in materie come matematica o italiano e latino dove avevo 8 e 9),che mi sentivo piccolo piccolo come una mosca in procinto di essere schiacciata. E anche al liceo stesso, dove andavo bene, dovevo fare comunque delle pause, alzarmi, ascoltare un po' di musica, tra una materia e un'altra. Infatti i compiti li finivo molto tardi, anche alle 9/10 di sera, proprio per queste lunghe pause che DOVEVO concedermi. Ma fino al liceo memorizzavo, dopo non piu.

Non ci ho mai fatto caso fino a poco tempo fa, quando un mio amico che ha vinto il concorso come insegnante di sostegno ha cominciato a parlarmi di tutti questi disturbi (di cui nemmeno ne ero a conoscenza) che affliggono diverse persone e spesso non vengono diagnosticati. Come fare e a chi rivolgersi, per capire se possa essere affetto da DSA o ADHD? Grazie a tutti.
Salve,
i disturbi che cita si possono indagare, anche se con difficoltà, nell'adulto.
Tuttavia dalla sua storia, dai termini che utilizza per descrivere se stesso e le sue relazioni con i familiari lascia trasparire un quadro ben più complesso di un disturbo specifico di apprendimento, con una notevole rilevanza anche sul piano del tono dell'umore. In prima ipotesi il consiglio è quello di effettuare un consulto psichiatrico e di proseguire (o riprendere se è stato interrotto) il percorso con uno psicoterapeuta.
Saluti

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