Si puo fare un test di inteligenza a un bambino di 5 anni e 4 mesi e dare una prognosi clinica con t
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Si puo fare un test di inteligenza a un bambino di 5 anni e 4 mesi e dare una prognosi clinica con tre incontri?
Gentile utente, si può sottoporre un bambino di 5 anni a test che permettono di valutare le abilità cognitive (ad esempio di memoria, di attenzione, di percezione, logiche, di risoluzione di problemi, linguistiche) ma anche la situazione relazionale ed emotiva. Di solito i test vengono accompagnati da un'osservazione del bambino, anche nel suo contesto familiare e scolastico. Inoltre, non di rado a quest'età le problematiche familiari e/o genitoriali possono portare nel bambino a quadri cognitivi e/o emotivi difficilmente valutabili e distinguibili. A quest'età solitamente non si parla di diagnosi vera e propria, o di prognosi, ma di ipotesi diagnostica che va monitorata e approfondita nel tempo valutando i molteplici fattori intervenienti.. Credo sia difficile fornire un quadro approfondito con 3 incontri; salvo casi particolari, di solito vengono consigliati periodi di osservazione più lunghi. Spero di esserle stata utile. Con i migliori saluti dr Luisa Morassi
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Salve, ci si può servire di svariati test per misurare il livello cognitivo, le capacità mnemoniche, affettive e le capacità del bambino per la risoluzioni di semplici problemi. Non di rado si somministrano dei test a bambini di 5 anni, anche se di norma a questa età è consigliato non fare una diagnosi definitiva e non avventurarsi in prognosi, perchè le variabili che possono intervenire a cambiarla sono molteplici. Oltre ai test è molto importante l'osservazione diretta del bambino per comprenderne le capacità e lo sviluppo intellettivo e affettivo, per questo motivo è sempre consigliato una serie di incontri anche superiore a tre.
Buongiorno, si possono tranquillamente somministrare dei test cognitivi "globali" a tale età ed anche prima, come anche dei test che valutino competenze più specifiche. Attualmente però un singolo test cognitivo ha poco valore se non accompagnato anche dalla valutazione delle "funzioni adattive", delle capacità cioè, di quel bambino, con quel dato funzionamento cognitvo ,di adattarsi all'ambiente ed a sua volta dell'ambiente di " adattarsi" a lui. Tre osservazioni possono pure bastare, è chiaro che hanno maggior valore in tutti gli ambienti dove vive il bambino piuttosto che in un singolo studio. Una volta posta la diagnosi, considerata l'età, può essere suscettibile di variazioni nel tempo, maggiormente se il ritardo è lieve, molto può dipendere dalle variabili come l'ambiente, la scuola, la riabilitazione. Cordiali saluti, dr Andrea Faberi
Salve! Mi sento di dire che generalmente, la fase di assessment ( analisi della domanda, raccolta di informazioni anamnesiche, osservazione clinica, eventuale somministrazione di test di intelligenza, di personalità etc..) consiste in 3/4 incontri + l'incontro di restituzione in cui il professionista spiega ai genitori e a volte anche al bambino, cosa ha osservato e se c'è una diagnosi o meglio un quadro diagnostico. Insieme all'ipotesi diagnostica, si fa un'ipotesi prognostica per avere un'idea anche dell'urgenza e dei tempi in cui intervenire. La prognosi non è una sentenza, ma da un'idea di come le cose potrebbero andare con o senza intervento. spero di essere riuscita a chiarire il dubbio rispetto ai tempi di valutazione, aggiungendo che quelli che variano sono i tempi terapeutici e di riabilitazione, a seconda dei diversi approcci, ma la valutazione, nella maggior parte delle strutture pubbliche e private, segue questi ritmi! Cordialmente Dott.ssa Ilaria Raia
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