Sento tutto troppo intensamente, mi affeziono in poco tempo a qualsiasi persona ma soprattutto perch
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Sento tutto troppo intensamente, mi affeziono in poco tempo a qualsiasi persona ma soprattutto perché nonostante so di non sbagliare e non essere quella sbagliata nei rapporti mi auto convoco del contrario fino ad arrivare al punto di farmi del male?
Gentile utente, non ho compreso bene la sua domanda ma sento che sta raccontando qualcosa di molto forte da un punto di vista emotivo.
Dovrebbe intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire meglio ciò che ha cercato di descrivere in maniera moto generica.
Se ne avesse voglia, può scrivermi per una prima seduta completamente gratuita.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno,
Sento che stai vivendo un momento di grande intensità emotiva, caratterizzato da una profonda sensibilità nelle tue relazioni e da un conflitto interno che ti porta a mettere in discussione te stessa. Affezionarsi rapidamente alle persone e poi dubitare di te stessa fino al punto di farti del male è un segnale che c’è qualcosa che necessita di attenzione e cura.
È importante riconoscere che l’iper-sensibilità e l’auto-sabotaggio nelle relazioni possono avere radici profonde, spesso legate a esperienze passate e alla maniera in cui hai imparato a percepire te stessa e gli altri. Questo processo di autoconvinzione negativa può essere alimentato da insicurezze e da una bassa autostima, portandoti a credere di essere la causa dei problemi nelle tue relazioni.
Alcuni passi che potrebbero aiutarti a gestire meglio queste emozioni includono:
1. **Riconoscere e validare i tuoi sentimenti**: È importante permetterti di sentire le tue emozioni senza giudicarle. Riconoscere che è normale provare sentimenti intensi può essere il primo passo verso la gestione di essi.
2. **Esplorare le radici dei tuoi pensieri negativi**: Chiediti da dove provengono questi pensieri auto-sabotanti. Potrebbero essere legati a esperienze passate o a messaggi che hai ricevuto da altre persone nel corso della tua vita.
3. **Sviluppare l’auto-compassione**: Impara a trattarti con la stessa gentilezza e comprensione che offriresti a un amico. L’auto-compassione può aiutarti a interrompere il ciclo di autocolpevolizzazione e a costruire una maggiore autostima.
4. **Stabilire confini emotivi**: Imparare a stabilire limiti emotivi può aiutarti a proteggerti dall’eccessiva intensità nelle relazioni. Questo non significa chiudersi, ma piuttosto trovare un equilibrio che ti permetta di essere aperta senza sentirti sopraffatta.
5. **Ricerca di supporto professionale**: Parlare con un terapeuta può offrirti uno spazio sicuro per esplorare questi temi e sviluppare strategie efficaci per gestire le tue emozioni e migliorare le tue relazioni. La terapia può aiutarti a lavorare sulle tue insicurezze e a costruire una maggiore fiducia in te stessa.
Se desideri approfondire questi aspetti e ricevere supporto personalizzato, sono disponibile per discuterne ulteriormente in un contesto terapeutico. Questo potrebbe essere un passo importante per comprendere meglio te stessa e per trovare modi efficaci per migliorare il tuo benessere emotivo.
Cordiali saluti.
Sento che stai vivendo un momento di grande intensità emotiva, caratterizzato da una profonda sensibilità nelle tue relazioni e da un conflitto interno che ti porta a mettere in discussione te stessa. Affezionarsi rapidamente alle persone e poi dubitare di te stessa fino al punto di farti del male è un segnale che c’è qualcosa che necessita di attenzione e cura.
È importante riconoscere che l’iper-sensibilità e l’auto-sabotaggio nelle relazioni possono avere radici profonde, spesso legate a esperienze passate e alla maniera in cui hai imparato a percepire te stessa e gli altri. Questo processo di autoconvinzione negativa può essere alimentato da insicurezze e da una bassa autostima, portandoti a credere di essere la causa dei problemi nelle tue relazioni.
Alcuni passi che potrebbero aiutarti a gestire meglio queste emozioni includono:
1. **Riconoscere e validare i tuoi sentimenti**: È importante permetterti di sentire le tue emozioni senza giudicarle. Riconoscere che è normale provare sentimenti intensi può essere il primo passo verso la gestione di essi.
2. **Esplorare le radici dei tuoi pensieri negativi**: Chiediti da dove provengono questi pensieri auto-sabotanti. Potrebbero essere legati a esperienze passate o a messaggi che hai ricevuto da altre persone nel corso della tua vita.
3. **Sviluppare l’auto-compassione**: Impara a trattarti con la stessa gentilezza e comprensione che offriresti a un amico. L’auto-compassione può aiutarti a interrompere il ciclo di autocolpevolizzazione e a costruire una maggiore autostima.
4. **Stabilire confini emotivi**: Imparare a stabilire limiti emotivi può aiutarti a proteggerti dall’eccessiva intensità nelle relazioni. Questo non significa chiudersi, ma piuttosto trovare un equilibrio che ti permetta di essere aperta senza sentirti sopraffatta.
5. **Ricerca di supporto professionale**: Parlare con un terapeuta può offrirti uno spazio sicuro per esplorare questi temi e sviluppare strategie efficaci per gestire le tue emozioni e migliorare le tue relazioni. La terapia può aiutarti a lavorare sulle tue insicurezze e a costruire una maggiore fiducia in te stessa.
Se desideri approfondire questi aspetti e ricevere supporto personalizzato, sono disponibile per discuterne ulteriormente in un contesto terapeutico. Questo potrebbe essere un passo importante per comprendere meglio te stessa e per trovare modi efficaci per migliorare il tuo benessere emotivo.
Cordiali saluti.
Salve, vivere "intensamente" od affezionarsi in poco tempo agli altri non credo sia un problema di per sè, ciò che andrebbe indagato sono invece le conseguenze che ne scaturiscono. Le difficoltà potrebbero nascere qualora tale atteggiamento non le consentisse di vivere serenamente una relazione, le creasse problemi nel normale svolgimento delle attività di vita o compromettesse il suo equilibrio psico-fisico (es.: farsi del male). Le ragioni di questa grande sensibilità emotiva potrebbero essere diverse, sicuramente hanno un'origine profonda che andrebbe indagata con attenzione. Parlare con un professionista le potrebbe essere di aiuto per comprendere al meglio la funzione emotiva, le dinamiche interne di valutazione ed apprezzamento di se stessi, la struttura di personalità, ecc. Sinceri Saluti.
Buongiorno, sarebbe interessante analizzare quali siano le ragioni che la portano a darsi la colpa, possiamo ipotizzare che lei abbia un locus of control interno, dunque attribuisce la causa del proprio fallimento a uno o più fattori interni a sé.
Parlare con un professionista le potrebbe essere di aiuto per comprendere le ragioni di questo meccanismo.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Manzini Martina.
Parlare con un professionista le potrebbe essere di aiuto per comprendere le ragioni di questo meccanismo.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Manzini Martina.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve,
quello che descrive viene definito autosabotaggio ed è una convinzione più o meno consapevole che determina il fallimento di una relazione.
Spesso nella vita quotidiana si verificano situazioni che prendono il nome di "profezia che si autoavvera": sono idee e convinzioni che inconsapevolmente guidano l'andamento delle situazioni in modo tale che gli eventi abbiano gli esiti che abbiamo immaginato.
Questi giochi cognitivi ed emotivi hanno una ricaduta sulle relazioni ma per meglio gestirli occorre andare a riflettere e verbalizzare alcune dinamiche che favoriscono queste idee prevalenti o premesse interiori.
Occorre un lavoro psicologico conoscitivo di tipo relazionale.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
quello che descrive viene definito autosabotaggio ed è una convinzione più o meno consapevole che determina il fallimento di una relazione.
Spesso nella vita quotidiana si verificano situazioni che prendono il nome di "profezia che si autoavvera": sono idee e convinzioni che inconsapevolmente guidano l'andamento delle situazioni in modo tale che gli eventi abbiano gli esiti che abbiamo immaginato.
Questi giochi cognitivi ed emotivi hanno una ricaduta sulle relazioni ma per meglio gestirli occorre andare a riflettere e verbalizzare alcune dinamiche che favoriscono queste idee prevalenti o premesse interiori.
Occorre un lavoro psicologico conoscitivo di tipo relazionale.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Cara utente,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Sembra che lei stia attraversando un momento difficile e che la sua sensibilità e il modo in cui gestisce le relazioni le stiano causando sofferenza.
Essere una persona sensibile e affezionarsi rapidamente agli altri può avere aspetti positivi e negativi. La sua capacità di connettersi profondamente con le persone è un dono, ma è importante anche proteggere se stessi emotivamente.
Spesso, le persone molto sensibili tendono a essere autocritiche e a dubitare di se stesse. Impari a riconoscere i suoi pensieri negativi e a sostituirli con pensieri più compassionevoli e realistici. Si ricordi che non è "sbagliata" solo perché sente le cose intensamente.
Si chieda da dove proviene la convinzione di essere "sbagliata" nei rapporti. Può essere utile riflettere su esperienze passate, traumi o messaggi ricevuti durante l'infanzia che potrebbero aver contribuito a questa percezione di se stessa.
Affezionarsi rapidamente può portare a mettere alte aspettative sulle relazioni. Cerchi di essere consapevole di questi sentimenti e di bilanciare il suo desiderio di connessione con la necessità di rispettare i suoi limiti e di dare tempo alle relazioni per svilupparsi in modo naturale.
Si prenda cura di se stessa sia fisicamente che emotivamente. Attività come la meditazione, l'esercizio fisico, la scrittura di un diario e altre pratiche possono aiutarla a gestire meglio le sue emozioni intense.
Quando si sente sopraffatta dalle emozioni, provi a distinguere tra i fatti (ciò che è realmente accaduto) e i sentimenti (le sue reazioni emotive). Questo può aiutarla a ottenere una prospettiva più equilibrata e a reagire in modo più razionale.
Parlare con un professionista può essere molto utile per aiutarla a esplorare le sue emozioni, a lavorare sulle sue convinzioni e a sviluppare strategie per gestire le relazioni in modo sano.
Un caro saluto, dott.ssa Eleonora Mocetti
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Sembra che lei stia attraversando un momento difficile e che la sua sensibilità e il modo in cui gestisce le relazioni le stiano causando sofferenza.
Essere una persona sensibile e affezionarsi rapidamente agli altri può avere aspetti positivi e negativi. La sua capacità di connettersi profondamente con le persone è un dono, ma è importante anche proteggere se stessi emotivamente.
Spesso, le persone molto sensibili tendono a essere autocritiche e a dubitare di se stesse. Impari a riconoscere i suoi pensieri negativi e a sostituirli con pensieri più compassionevoli e realistici. Si ricordi che non è "sbagliata" solo perché sente le cose intensamente.
Si chieda da dove proviene la convinzione di essere "sbagliata" nei rapporti. Può essere utile riflettere su esperienze passate, traumi o messaggi ricevuti durante l'infanzia che potrebbero aver contribuito a questa percezione di se stessa.
Affezionarsi rapidamente può portare a mettere alte aspettative sulle relazioni. Cerchi di essere consapevole di questi sentimenti e di bilanciare il suo desiderio di connessione con la necessità di rispettare i suoi limiti e di dare tempo alle relazioni per svilupparsi in modo naturale.
Si prenda cura di se stessa sia fisicamente che emotivamente. Attività come la meditazione, l'esercizio fisico, la scrittura di un diario e altre pratiche possono aiutarla a gestire meglio le sue emozioni intense.
Quando si sente sopraffatta dalle emozioni, provi a distinguere tra i fatti (ciò che è realmente accaduto) e i sentimenti (le sue reazioni emotive). Questo può aiutarla a ottenere una prospettiva più equilibrata e a reagire in modo più razionale.
Parlare con un professionista può essere molto utile per aiutarla a esplorare le sue emozioni, a lavorare sulle sue convinzioni e a sviluppare strategie per gestire le relazioni in modo sano.
Un caro saluto, dott.ssa Eleonora Mocetti
Buongiorno,
mi perdoni ma il suo messaggio è poco chiaro.
Penso possa prendere un appuntamento con un professionista che le corrisponda, per aprirsi veramente e permettere così alle sue difficoltà di essere trasformate e di andare via.
Un caro saluto
Lavinia
mi perdoni ma il suo messaggio è poco chiaro.
Penso possa prendere un appuntamento con un professionista che le corrisponda, per aprirsi veramente e permettere così alle sue difficoltà di essere trasformate e di andare via.
Un caro saluto
Lavinia
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Gentile utente, le informazioni che ha offerto necessitano di un approfondimento e raccolta di maggiori dettagli per poter comprendere al meglio la sua condizione. Dalle sua parole si capisce che ciò che vive ha un forte impatto emotivo su di lei per questo la invito a iniziare un percorso di psicoterapia dove poter approfondire la problematica riportata e comprendere quali dinamiche la portano a ritrovarsi nei soliti schemi relazionali e cosi, una volta compreso il senso può apprendere in psicoterapia un nuovo modo di relazionarsi. Resto a disposizione per ulteriori informazioni se desidera. Cordialmente Dott.ssa Valentina Biddau
Le consiglio di lavorare sulla sua autostima poichè le relazioni di tipo dipendente spesso sono innescate da bassi livelli di autostima.
Gentilissima ,mi sento di dirle che non deve colpevolizzarsi . Quello di cui parla è del tutto normale . Quello che le occorre è un supporto . Ha bisogno di esplorare le sue emozioni e non di reprimerle . Nel suo percorso avrà modo di comprendere come mai attua determinati comportamenti . Ma cerchi di lasciare il giudizio oltre . Non chieda scusa per i suoi sentimenti ma ha la "responsabilità " di conoscerli . Resto a disposizione anche online
Buon pomeriggio,
quanto scritto mi fa riflettere su quanto sia importante affezionarsi prima a se stessi e poi agli altri. Uno spazio individuale con un professionista potrebbe essere una buona occasione per fare "pace" con alcuni aspetti più boicottanti e quindi relazionarsi con se stessi e gli altri in modo differente.
Saluti
quanto scritto mi fa riflettere su quanto sia importante affezionarsi prima a se stessi e poi agli altri. Uno spazio individuale con un professionista potrebbe essere una buona occasione per fare "pace" con alcuni aspetti più boicottanti e quindi relazionarsi con se stessi e gli altri in modo differente.
Saluti
Buonasera, grazie per la condivisione, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, mi rendo conto che ciascuno di noi ha una storia di vita difficilmente descrivibile in poche righe, e poiché ci sono elementi mancanti, non so se una risposta approssimativa Le possa essere utile in questo momento. Capisco quanto sia difficile gestire sentimenti intensi e affezionarsi rapidamente agli altri. È importante riconoscere che questi sentimenti non ti rendono sbagliata. In un percorso di psicoterapia si potrebbe lavorare sulla propria autostima e praticare l'auto-compassione, questo da permetterci di avere una visione più positiva di se stessi. Importante anche imparare a stabilire dei confini emotivi sani e potrebbe essere molto utile condividere questo pezzettino molto personale con un professionista. buonaserata
Gentile utente, il suo quesito appare alquanto confuso e pertanto le poche informazioni non consentono di fornire una spiegazione esaustiva.
Cosa intende per farsi del male? E come, dalla sensazione di "non essere sbagliata", si convince del contrario? Quando accade questo, nell'ambito del rapporto che stabilisce con l'altr*?
Cosa intende per farsi del male? E come, dalla sensazione di "non essere sbagliata", si convince del contrario? Quando accade questo, nell'ambito del rapporto che stabilisce con l'altr*?
Gentile utente,
grazie per aver condiviso le sue difficoltà. È evidente che vive le emozioni in modo molto intenso e che questo la porti a sviluppare legami profondi in tempi brevi. Potrebbe essere il segno di una profonda sensibilità e di un bisogno di sentirsi accettata e valorizzata. Le consiglio di esplorare questi sentimenti con un professionista che possa aiutarla a comprendere meglio le sue dinamiche interiori e a sviluppare strategie per gestire l'intensità delle sue emozioni, in modo da non dover sperimentare poi senso di inadeguatezza e dolore. Buona fortuna per il suo futuro,
Cordiali saluti
grazie per aver condiviso le sue difficoltà. È evidente che vive le emozioni in modo molto intenso e che questo la porti a sviluppare legami profondi in tempi brevi. Potrebbe essere il segno di una profonda sensibilità e di un bisogno di sentirsi accettata e valorizzata. Le consiglio di esplorare questi sentimenti con un professionista che possa aiutarla a comprendere meglio le sue dinamiche interiori e a sviluppare strategie per gestire l'intensità delle sue emozioni, in modo da non dover sperimentare poi senso di inadeguatezza e dolore. Buona fortuna per il suo futuro,
Cordiali saluti
Buongiorno, le consiglio di approfondire la sua questione rivolgendosi ad uno psicologo. Se ne sentisse le necessità potrà intraprendere un percorso di supporto per esplorare le sue sensazioni ed individuare strategie utili nella gestione delle sue emozioni. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno!
Da quanto scrive sento che sta affrontando qualcosa di molto forte da un punto di vista emotivo e di cui non ha ancora compreso del tutto le cause.
Per questo motivo le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire meglio che cosa sta accadendo dentro e fuori di se.
Se volesse approfondire la questione può prenotare una per una prima seduta online che sarà completamente gratuita.
Rimango a disposizione! Buona giornata!
Dott.ssa Giulia Siri
Da quanto scrive sento che sta affrontando qualcosa di molto forte da un punto di vista emotivo e di cui non ha ancora compreso del tutto le cause.
Per questo motivo le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per capire meglio che cosa sta accadendo dentro e fuori di se.
Se volesse approfondire la questione può prenotare una per una prima seduta online che sarà completamente gratuita.
Rimango a disposizione! Buona giornata!
Dott.ssa Giulia Siri
Buonasera, la ringrazio per la condivisione e mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Cosa intente per "sento tutto troppo intensamente"?
Inoltre, credo che per lei sia importante comprendere le motivazioni che la portano a ritenersi "la persona sbagliata". Per questo motivo le consiglierei di intraprendere un percorso individuale che la possa aiutare a conoscersi maggiormente. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto. Irene Moschini
Inoltre, credo che per lei sia importante comprendere le motivazioni che la portano a ritenersi "la persona sbagliata". Per questo motivo le consiglierei di intraprendere un percorso individuale che la possa aiutare a conoscersi maggiormente. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto. Irene Moschini
Salve, sarebbe interessante approfondire insieme cosa la porta a reagire in questo modo per cercare di capire come fare per poterla aiutare. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Cara Utente, capisco che la situazione che descrive le stia causando molta sofferenza, e il fatto che lei abbia una consapevolezza di come si sente è già un primo passo importante. Quello che descrive sembra essere un processo emotivo che, da un lato, le fa provare un’intensità e una connessione profonda con le persone, ma dall’altro la porta a dubitare di se stessa e a ferirla emotivamente.
Questa auto-critica che emerge, che la porta a percepirsi come "sbagliata" o "non meritevole", è una dinamica comune legata alla bassa autostima, e può essere amplificata dalla paura di abbandono o dal timore di non essere accettata per quello che lei è. A volte, quando abbiamo paura di perderci in una relazione o di non essere abbastanza per l'altro, finiamo per metterci in una posizione di vulnerabilità, quasi anticipando la sofferenza per evitare di esser feriti in modo più profondo.
La chiave, in questi casi, sta nel riconoscere il valore delle sue emozioni senza lasciarsi sopraffare da esse. Quello che sta vivendo non è “sbagliato”, ma è un modo in cui il suo cuore e la sua mente cercano di proteggerla da un possibile dolore. Tuttavia, è importante imparare a gestire queste emozioni in modo più equilibrato, distinguendo tra ciò che sente e ciò che effettivamente sta accadendo nella realtà.
Un primo passo potrebbe essere lavorare sulla sua autostima e sulla consapevolezza delle sue emozioni, cercando di separare il "sentire" dal "giudicare". Con il tempo, potrebbe riuscire a riconoscere i momenti in cui la sua mente la sta facendo dubitare di se stessa senza una base reale, e imparare a trattarti con la stessa gentilezza e comprensione che riserverebbe a un'amica che sta vivendo la sua stessa difficoltà.
Se si sente in grado, potrebbe essere utile anche esplorare queste dinamiche con un professionista, per capire meglio le radici di questi comportamenti e imparare a gestirli in modo sano. Non è sola in questo percorso, e c'è sempre spazio per un cambiamento che le permetta di vivere le sue relazioni in modo più sereno e equilibrato.
Se ha bisogno sono qui per aiutarla. Dott.ssa Maria Grazia Salerno
Questa auto-critica che emerge, che la porta a percepirsi come "sbagliata" o "non meritevole", è una dinamica comune legata alla bassa autostima, e può essere amplificata dalla paura di abbandono o dal timore di non essere accettata per quello che lei è. A volte, quando abbiamo paura di perderci in una relazione o di non essere abbastanza per l'altro, finiamo per metterci in una posizione di vulnerabilità, quasi anticipando la sofferenza per evitare di esser feriti in modo più profondo.
La chiave, in questi casi, sta nel riconoscere il valore delle sue emozioni senza lasciarsi sopraffare da esse. Quello che sta vivendo non è “sbagliato”, ma è un modo in cui il suo cuore e la sua mente cercano di proteggerla da un possibile dolore. Tuttavia, è importante imparare a gestire queste emozioni in modo più equilibrato, distinguendo tra ciò che sente e ciò che effettivamente sta accadendo nella realtà.
Un primo passo potrebbe essere lavorare sulla sua autostima e sulla consapevolezza delle sue emozioni, cercando di separare il "sentire" dal "giudicare". Con il tempo, potrebbe riuscire a riconoscere i momenti in cui la sua mente la sta facendo dubitare di se stessa senza una base reale, e imparare a trattarti con la stessa gentilezza e comprensione che riserverebbe a un'amica che sta vivendo la sua stessa difficoltà.
Se si sente in grado, potrebbe essere utile anche esplorare queste dinamiche con un professionista, per capire meglio le radici di questi comportamenti e imparare a gestirli in modo sano. Non è sola in questo percorso, e c'è sempre spazio per un cambiamento che le permetta di vivere le sue relazioni in modo più sereno e equilibrato.
Se ha bisogno sono qui per aiutarla. Dott.ssa Maria Grazia Salerno
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