Sento che il mio ragazzo sia troppo legato a sua madre. Buonasera Dottori, sono una ragazza di 29 an

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Sento che il mio ragazzo sia troppo legato a sua madre. Buonasera Dottori, sono una ragazza di 29 anni e sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo di 33 anni. Ho sin quasi da subito sofferto del suo modo di includere la madre in ogni, o quasi, nostra cosa di coppia. A partire dal fatto che passiamo sempre tantissimo tempo a casa di lui con i suoi genitori, perché ancora vice con i suoi e si dice non pronto per una convivenza, poiché sua mamma ha avuto problemi di salute e vuole starle vicino, per poi proseguire negli anni con diversi episodi, ad esempio: litigavamo spesso per cose nostre, spesso dentro casa sua e con i suoi genitori presenti anche se in un altra stanza, perché si rifiutava di uscire di casa a discutere, e appena il gioco "si faceva duro" andava dalla mamma a dirle che stavo esagerando e di parlare lei con me, quindi io finivo a parlare delle nostre cose con sua madre. Piano piano questa cosa della madre è diventata sempre più pesante, un'estate l'ha portata in vacanza con noi anche se solo per pochi giorni, dicendomelo all'ultimo e passando gran parte del tempo con sua madre, gli avevo detto che non mi andava bene ma mi ha detto "o così o te ne stai a casa, mia madre viene con noi, punto". Da lì ho deciso di non frequentare più casa sua e dato che loro hanno una sorta di depandance vicino casa, semmai di incontrarci li. Mi faceva pesare che venivo a casa sua e non passavo a salutare la madre. Tante volte, mi fermavo a dormire da lui e lui magari usciva il pomeriggio con amici dicendomelo all'ultimo, scusandosi con "starò via massimo un paio di ore, tu intanto magari fai compagnia a mia madre". Ha girato sempre tutto troppo intorno a lei, e ho iniziato a prendere male la cosa, nutrendo antipatia per la madre, anche molto invadente se devo dire come persona. Ora la mamma è ricoverata per alcuni accertamenti da qualche mese (nulla di grave), e lui non fa altro che parlarmi di lei più volte a settimana, rievocandola in qualsiasi discorso e dicendomi "quanto mi manca mia madre, non vedo l'ora che torni". Io non so se sto esagerando, ma sento di stare a stufarmi di questo suo essere così "mammone". Ho provato a parlargli di questo fastidio e sa solo dirmi che sono insensibile e che non voglio bene a sua madre, che sono irriconoscente perché lei mi ha sempre trattato come una figlia. Da qualche mese si parla di convivenza, ma lui guarda caso ha declinato le mie proposte e ha scelto un appartamento vicino casa della madre, per poter stare vicino a lei. Lui inoltre, apparte il fatto che io sono sì molto legata alla mia famiglia ma non così morbosa, ogni qualvolta mi è capitato di parlare con i miei o di palesargli la voglia di trascorrere un pò di tempo con loro, mi ha sempre schernita dandomi della bambina infantile che ancora sta sotto l'ala di mamma chioccia. Sento che questo suo attaccamento sta minando seriamente dopo anni la mia visione di lui come uomo con cui poter avere un futuro. Vorrei avere qualche parere su questa situazione, se sono io esagerata e su come potermi comportare, perché non c'è verso di aprire il discorso "mamma" con lui, che si offende e mi da addosso dandomi dell'insensibile. Grazie a tutti per la vostra attenzione.
Salve,
Capisco la sua preoccupazione e il disagio che sta vivendo in questa situazione. È chiaro che il legame del suo ragazzo con la madre sta influenzando la vostra relazione in modi significativi e, se non affrontato, potrebbe portare a conflitti più profondi.

È comprensibile sentirsi a disagio quando un partner include costantemente un genitore nelle dinamiche della coppia, specialmente quando ciò porta a situazioni scomode come discutere di questioni personali in presenza della madre. La sua necessità di stabilire una relazione romantica sana e autonoma è legittima, e il fatto che lui sembri non riconoscere questa necessità è motivo di preoccupazione.

Il suo ragazzo potrebbe non rendersi conto di come il suo attaccamento alla madre stia influenzando il rapporto e potrebbe anche temere di deluderla se si allontana da lei. Tuttavia, è fondamentale che in una relazione ci sia un equilibrio tra le responsabilità verso i genitori e l'impegno verso il partner. Le sue preoccupazioni riguardo alla convivenza e alla scelta di un appartamento vicino a casa della madre sono valide e meritano di essere esplorate ulteriormente.

Quando cerca di esprimere i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni, è importante farlo in un modo che incoraggi un dialogo aperto. Potrebbe essere utile parlare di come si sente rispetto al suo attaccamento alla madre, senza accusarlo direttamente, ma piuttosto esprimendo come questa dinamica stia influenzando la sua percezione del futuro insieme. Ad esempio, potrebbe dire che comprende il legame con la madre, ma sente che il loro rapporto potrebbe beneficiare di un maggiore equilibrio.

Se il suo ragazzo continua a rispondere con insulti o a minimizzare le sue preoccupazioni, potrebbe essere necessario riflettere su quanto sia disposto a comprometterti per far funzionare la relazione e se è in grado di accettare e lavorare sulle sue emozioni.

Se desidera approfondire ulteriormente questa situazione o trovare strategie specifiche per affrontare la comunicazione con lui, sono disponibile a supportarla in questo percorso.

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Buongiorno, quella che racconta è una situazione che le porta a vivere molta sofferenza e anche a sentirsi quasi senza via di uscita. Mi colpisce il fatto che in questa situazione si interroghi sulla legittimità delle sue emozioni e dei suoi vissuti che in quanto tali hanno diritto di "esistere" e di essere ascoltati. Credo sia importante ascoltare questa sofferenza e vedere, accompagnata da uno psicoterapeuta, cosa le sta comunicando.
Un caro saluto
Sara Genny Chinnici
Buongiorno, la situazione di cui parla è senza dubbio emotivamente molto impegnativa per Lei, che si trova a contendersi le attenzioni di un uomo proprio con sua madre, una figura certamente importante ma che in età adulta dovrebbe ragionevolmente essere posta in un giusto piano proprio per il fatto che la vita adulta presuppone l'autonomia e l'apertura verso il mondo. Ciò che Lei prova è legittimo ed è palese quanto questa relazione tra il Suo fidanzato e sua madre metta a dura prova la vostra, di relazione. Nella mia opinione sarebbe per Lei importante esplorare, in un percorso psicoterapeutico, cosa La lega ad uomo che le fa provare questi sentimenti che descrive, non certo positivi e che minano la Sua autostima. Mettere in primo piano, quindi, come Lei si sente e perché porta avanti questo tipo di relazione.
Gentile utente è vero che la mamma del suo compagno è davvero parecchio ingombrante nelle vostre vite, tanto che ad un certo punto viene anche in vacanza con voi. Dal canto suo, dal racconto, sembra che il suo compagno definisca infantile la relazione che lei ha con la sua famiglia di origine. Da anni mi occupo di terapia di coppia e di intrusioni spesso all' interno della coppia della famiglia di uno o di entrambi i partner, per cui il mio consiglio è quello di iniziare una percorso terapeutico di coppia che possa rendere più fluida la comunicazione tra voi, anche perché si avvicina la convivenza e dissipare i vincoli, che sembrano essere ancora presenti, rispetto alle vostre famiglie di origine. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buonasera,
da quello che descrive, sembra che la relazione tra il suo compagno e sua madre sia molto stretta e, in alcuni momenti, stia interferendo con la vostra relazione di coppia. È naturale desiderare uno spazio di autonomia e intimità nella vita di coppia, ma quando uno dei partner mantiene un legame troppo forte con la propria famiglia di origine, può risultare difficile creare un equilibrio sano.
Non sta esagerando nel provare disagio rispetto a questo attaccamento. Le relazioni con i genitori sono importanti, ma è altrettanto importante che, in una relazione di coppia, si riesca a stabilire una certa indipendenza emotiva e pratica. Le reazioni che sta vivendo, come l'antipatia nei confronti della madre del suo compagno o la frustrazione per i continui riferimenti a lei, sono normali quando si sente che lo spazio di coppia non è rispettato.
Ciò che potrebbe aiutarla è cercare di affrontare questo problema con il suo compagno in modo delicato ma fermo, magari iniziando con l’esprimere come questa situazione la faccia sentire senza attaccare direttamente il legame che lui ha con la madre. Potrebbe provare a spiegargli che non è questione di affetto o di mancanza di rispetto verso la madre, ma di un bisogno di spazio per voi due come coppia. È fondamentale trovare un equilibrio tra il rispetto per la famiglia di origine e la costruzione di un legame forte e indipendente con il partner.
Se lui continua a reagire in modo difensivo o offensivo, può essere utile considerare un supporto esterno, come una consulenza di coppia, per affrontare la questione con maggiore chiarezza e senza tensioni emotive.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore approfondimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Pinella Chionna
Gentile utente, grazie per aver condiviso questa delicata situazione. Effettivamente, la figura di questa madre risulta essere piuttosto ingombrante, entrando, addirittura sotto richiesta del figlio, nelle vostre discussioni - sostituendosi al figlio - e nei vostri momenti di coppia. Ipotizzerei, fondandomi sulle sue parole, che il suo compagno potrebbe non essere pienamente consapevole del carattere particolarmente invadente di questo rapporto simbiotico. Non per nulla, accusa lei di infantilismo davanti a sue validissime richieste di trascorrere del tempo con la propria famiglia. E' sicuramente una situazione complessa che avrebbe bisogno di uno spazio adeguato. La invito a considerare un percorso di coppia: lei non può, e non deve, prendersi cura da sola di questo rapporto morboso del suo compagno con la madre. Non corra il rischio di entrare in una sorta di competizione malsana. E' una dimensione che riguarda esclusivamente loro, il loro passato e il modo in cui hanno costruito il loro legame madre-figlio negli anni. In quanto compagna è più che valido che lei ponga il suo partner davanti alle conseguenze che ciò avrà e sta già avendo sul vostro rapporto e alle sue responsabilità in merito. Rimango a sua disposizione. Un caro saluto! Dott.ssa Federica Bertucci
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto. Indubbiamente è una situazione che crea numerose difficoltà: il rapporto che il suo partner ha instaurato con sua madre influisce negativamente sul vostro rapporto, delegittimandola nel suo vissuto e provocando l'insorgenza di problematiche comunicative che minano la vostra relazione di coppia. Ritengo che sia molto importante che lei si conceda la possibilità di indagare ed esplorare le emozioni che prova rispetto alla sua situazione relazionale e le motivazioni che la spingono a restare all'interno di essa. Una modalità comune di pensiero riguarda la necessità di raggiungere dei compromessi per instaurare e mantenere una sana e funzionale relazione di coppia, ma quanto si è disposti a rinunciare oppure a cambiare per mantenere la coppia unita? Molte volte queste dinamiche portano ad annullare sé stessi e a non ascoltarsi, mettendo da parte i propri bisogni in favore dell'altro. In una relazione di coppia è fondamentale un equilibrio tra le proprie necessità, quelle del partner e della coppia, oltre che nel rapporto con il contesto familiare e sociale. Un percorso psicoterapeutico/psicologico individuale o di coppia potrebbero sicuramente aiutarla nell'affrontare questi interrogativi. Un caro saluto, Dott. Ciampone Emanuele
Gentile Signora,

Capisco quanto questa situazione possa essere difficile per Lei. Il forte legame del Suo fidanzato con la madre sta influenzando negativamente la vostra relazione, ei tentativi di comunicare il Suo disagio non hanno portato ai risultati sperati. Potrebbe essere utile considerare un dialogo aperto, magari con l'aiuto di un professionista, per affrontare insieme queste dinamiche e capire se esistono margini per il migliorare la situazione.

Cordiali saluti,
d.ssa Raileanu
La tua frustrazione è comprensibile, e il legame del tuo ragazzo con sua madre sembra interferire con la vostra relazione, creando uno squilibrio. Non sei esagerata nel provare disagio se senti che i confini tra la relazione di coppia e quella familiare non sono chiari.

È importante che in una relazione di coppia ci sia spazio per l'individualità e per un legame intimo tra i partner, senza un'influenza eccessiva di terzi, anche dei genitori. La sua reazione difensiva al tema potrebbe indicare una difficoltà a separarsi emotivamente da sua madre, una dinamica che spesso è complessa e delicata.

Potresti provare ad affrontare il discorso da una prospettiva diversa, evidenziando come desideri costruire con lui una vita più autonoma, piuttosto che criticare direttamente il suo legame con la madre. Se la situazione non cambia e continua a ignorare i tuoi sentimenti, potrebbe essere utile riflettere su cosa vuoi e meriti in una relazione a lungo termine. Un supporto professionale potrebbe anche aiutare a gestire meglio queste dinamiche.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente,

grazie per aver condiviso la tua situazione. Quello che descrivi sembra essere un tema centrale in molte relazioni di coppia, soprattutto quando uno dei partner ha un legame molto forte con i genitori, in questo caso con la madre. È comprensibile che ti senta messa da parte, soprattutto se percepisci che il legame tra il tuo ragazzo e sua madre interferisca con la vostra vita di coppia e con la possibilità di progettare un futuro insieme.

In questi casi, è importante riconoscere che i legami familiari possono essere molto forti e, a volte, difficili da modificare. Tuttavia, questo non significa che non ci sia spazio per un dialogo e per un confronto all’interno della coppia. L’obiettivo non è “rompere” il legame tra lui e sua madre, ma trovare un equilibrio che permetta a voi due di costruire una relazione solida e indipendente. Il fatto che il tuo compagno non riesca a distaccarsi completamente potrebbe essere legato a dinamiche familiari più profonde, che andrebbero esplorate.

Un percorso di coppia o individuale potrebbe aiutare a comprendere meglio questi legami, e anche a lavorare su come comunicare i tuoi bisogni e desideri in modo che il tuo compagno possa capirli senza sentirsi attaccato o in difesa. Spesso, quando si toccano temi così delicati, può emergere un senso di colpa o il timore di “tradire” il genitore, ed è proprio su queste emozioni che potrebbe essere utile lavorare. Anche tu, nel frattempo, puoi trovare delle strategie per gestire queste sensazioni di frustrazione e cercare di esprimere i tuoi sentimenti in modo assertivo e non giudicante.

La terapia può offrire uno spazio sicuro in cui esplorare questi aspetti, comprendere come le dinamiche familiari influenzano la vostra relazione e, al contempo, trovare insieme delle soluzioni che vi permettano di costruire un futuro basato sulle vostre esigenze e non solo su quelle delle famiglie di origine.

Grazie ancora per aver condiviso, sono a disposizione per approfondire se desidererai esplorare meglio la tua situazione e capire come andare avanti.

Un caro saluto,
dott.ssa Riccadonna
Carissima, l'esperienza che sta vivendo le risulta di difficile gestione a causa del legame che il suo ragazzo ha stabilito con la figura materna. Questa relazione affettiva interferisce nell'espressione libera del vostro sentimento e rende difficoltosa la comunicazione nella coppia. Le suggerisco di chiedere aiuto ad un professionista della salute mentale per osservare le criticità da altri punti di vista in modo da cogliere le opportunità di un cambiamento. Mi rendo disponibile per ulteriori chiarimenti in merito. La saluto con affetto.
Dott.ssa Chiara Lagi
Buongiorno cara utente la ringrazio di aver condiviso il suo vissuto con noi. Da quello che ci racconta sento che la situazione che sta vivendo sia davvero pesante da affrontare. Il legame con i genitori è un legame molto importante per tutti noi, e spesso da semplice legame di appartenenza questo può diventare un vero e proprio legame di dipendenza. Da ciò che ci scrive, non mi sento di giudicare o azzardare ipotesi sul tipo di legame che il suo ragazzo vive con la mamma, poiché non li conosco; ma ciò che sicuramente mi sento di consigliarle è di cercare di parlare chiaramente con il suo ragazzo del disagio e del fastidio che lei prova. Sicuramente includere un genitore negli affari che riguardano la propria coppia non è un atteggiamento sano quindi se lei sente che la presenza di questa mamma stia minando il vostro rapporto è perché molto probabilmente è così. Quindi ciò che le posso dire è di fidarsi di queste sue sensazioni e di cercare di provare a proporre soluzioni per creare un legame sano con il suo ragazzo. Per qualsiasi dubbio o chiarimento resto a disposizione dott.ssa Alessia Vanzi
Gentile utente,

comprendo profondamente il disagio e l'antipatia che ha sviluppato nei confronti della madre del suo compagno. È importante riconoscere che le sue emozioni sono valide e possono essere il risultato di una situazione complessa, in cui il suo partner mostra difficoltà nel separare la sua relazione romantica da quella con la famiglia d'origine. Questa dinamica può generare frustrazione e sentimenti di esclusione.

È evidente che il legame che il suo ragazzo ha con sua madre influisce notevolmente sulla vostra relazione, non solo per la presenza costante della madre nella vostra vita di coppia, ma anche per l'incapacità di affrontare i conflitti in modo autonomo. La sua difficoltà nel separarsi dalla figura materna e nel comprendere le sue esigenze emotive rende difficile la costruzione di una partnership equilibrata e soddisfacente.

Riflettendo su ciò che ha descritto, le suggerirei di considerare un percorso di comunicazione aperta e onesta. Potrebbe essere utile affrontare il tema in un contesto più neutro e sereno, lontano da momenti di conflitto. Esprimere i suoi sentimenti senza accusare il suo ragazzo, ma piuttosto sottolineando come la situazione la faccia sentire, potrebbe favorire un dialogo più costruttivo. Utilizzare frasi in prima persona, come "mi sento trascurata quando", può essere un modo efficace per comunicare il suo vissuto.

Inoltre, è fondamentale chiarire le sue aspettative e desideri per il futuro della vostra relazione. Se i suoi bisogni non vengono accolti, potrebbe essere necessario riflettere se questo tipo di dinamica familiare sia compatibile con il suo benessere e il tipo di relazione che desidera costruire.

Infine, sebbene sia un passo più difficile, potrà considerare l'idea di coinvolgere un professionista, come un terapeuta di coppia, per aiutarvi a navigare queste problematiche. Un mediatore neutrale potrebbe facilitare la comunicazione e aiutare entrambi a comprendere meglio le proprie posizioni.

Le auguro di trovare il giusto equilibrio e di riuscire a vivere una relazione che soddisfi le sue esigenze.

Un caro saluto
Gentile utente, lei ha mai pensato su che cosa è fondato il vostro rapporto e che cosa le dà questo ragazzo? Penso che sono aspetti da prendere in considerazione, soprattutto in vista della convivenza. Valuti bene cosa è in grado di accettare ( e cosa no). Confini, paletti, come vogliamo chiamarli? Se desidera che le cose cambino fra voi, è necessaria una "ristrutturazione". Non so se può farcela da sola. Potrebbe proporre al suo ragazzo una terapia di coppia, in modo da avere un contesto neutro e superpartes in cui confrontarvi. Se lui non accetta, le consiglio di fare, prima della convivenza, una psicoterapia personale, in modo da chiarirsi pensieri e sentimenti rispetto a questo rapporto, e prendere delle decisioni opportune a quello che sono i suoi bisogni, che vanno assolutamente rispettati. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Gentilissima, la situazione che descrive riflette una complessità emotiva comune, ma non per questo meno dolorosa. Il legame tra il suo compagno e sua madre, sebbene comprensibile, sembra aver generato una dinamica che potrebbe ostacolare il vostro equilibrio di coppia. La sua sensazione di essere messa in secondo piano è valida, e l'incapacità del suo compagno di affrontare questo tema potrebbe denotare una difficoltà nel gestire la separazione emotiva dalla madre. È essenziale che lei continui a esprimere i suoi bisogni con calma e determinazione. Una consulenza di coppia potrebbe essere un'opportunità per ridefinire i confini e migliorare la comunicazione. Rimango disponibile per ulteriori confronti. Un caro saluto, Dott. Fabio di Guglielmo.
Buonasera, La ringrazio per aver condiviso con noi una parte così delicata della sua esperienza relazionale. È evidente che si trova in una situazione che sta generando un crescente senso di frustrazione e insoddisfazione, soprattutto in relazione al rapporto tra il suo fidanzato e sua madre. Dalle sue parole, mi sembra che stia vivendo un conflitto interiore: da un lato c’è il suo affetto per il suo ragazzo e il desiderio di costruire qualcosa insieme, dall’altro il peso che avverte riguardo alla centralità che la madre riveste nella vostra relazione. Questa dinamica sembra creare una distanza tra ciò che desidera in una relazione di coppia e ciò che sta effettivamente vivendo.
Laddove dovesse sentirsela, un percorso di psicoterapia potrebbe essere utile per riflettere su ciò che desidera per se stessa all’interno di una relazione: quali sono i suoi bisogni, i suoi confini e quanto sente che questi vengano rispettati. Potrebbe essere importante per lei affrontare queste tematiche in un contesto neutro, ma che ponga l’accento sui suoi sentimenti e desideri, così da facilitare una comunicazione più aperta e costruttiva con il suo partner. Qualora ritenga che questo dialogo sia difficile da gestire da sola, un percorso di coppia potrebbe essere di grande supporto.
Infine, non è affatto esagerato sentire che qualcosa non funziona per lei. Ognuno ha il diritto di esprimere i propri bisogni emotivi e di aspettarsi che questi vengano riconosciuti all'interno di una relazione.
Laddove ne sentisse il bisogno, resto a sua disposizione per approfondire ulteriormente la situazione.
Un saluto, Dott. Gianluca Pignatelli
Buonasera gentile Utente, la situazione che descrive è sicuramente complessa e comprensibilmente la sta mettendo a dura prova. Il legame forte che il suo compagno ha con la madre, unito al fatto che lui la coinvolga eccessivamente nella vostra relazione di coppia, sembra essere diventato un ostacolo significativo per il vostro benessere emotivo e per la crescita della vostra relazione.

È importante innanzitutto sottolineare che il legame con i genitori, soprattutto quando si tratta di questioni di salute, può essere comprensibilmente forte e importante. Tuttavia, ciò che sembra creare disagio in questo caso è l'invasività di questo legame nella vostra intimità come coppia. È come se non ci fosse un confine chiaro tra il rapporto che ha con la madre e quello che dovrebbe avere con lei, portandola a sentirsi trascurata o messa in secondo piano.

Le dinamiche che descrive, come il fatto che lui coinvolga la madre nei vostri litigi o che preferisca trascorrere il tempo con lei anche in situazioni che dovrebbero essere solo vostre, indicano una difficoltà nel differenziarsi come individuo e come partner. Questo comportamento può essere percepito come immaturità emotiva, poiché il suo compagno sembra fare affidamento sulla madre non solo per questioni familiari, ma anche per gestire le difficoltà nella vostra relazione.

In ogni relazione, è fondamentale stabilire confini chiari tra la coppia e le famiglie di origine. La sua frustrazione potrebbe derivare dal fatto che questi confini non esistono, e che il suo compagno sembra mescolare continuamente il suo rapporto con la madre con quello che dovrebbe essere uno spazio esclusivo per voi due. Senza confini, è difficile che la coppia possa crescere e svilupparsi in modo sano.

Lei ha già cercato di esprimere il suo disagio, ma il fatto che il suo compagno reagisca con difensiva, accusandola di insensibilità, suggerisce una resistenza da parte sua ad affrontare il problema. Questo tipo di risposta tende a chiudere ogni possibilità di dialogo, impedendo così una soluzione condivisa. È essenziale che i problemi di coppia vengano affrontati in modo collaborativo, piuttosto che minimizzati o evitati.

È significativo il fatto che, quando lei cerca di avvicinarsi alla sua famiglia, il suo compagno la accusi di essere "infantile", mentre lui continua a mantenere un attaccamento forte alla madre senza fare lo stesso tipo di riflessione su di sé. Questa disparità di atteggiamento può portare a sentirsi giudicata o svalutata, il che aumenta il disagio all'interno della relazione.

L'idea che lui voglia convivere vicino alla madre potrebbe essere un segnale del fatto che questa dinamica rischia di perdurare anche in futuro, rendendo difficile per voi costruire un'indipendenza come coppia. Questo potrebbe essere un punto chiave da discutere: qual è la vostra visione comune del futuro e come immaginate la vostra vita insieme?

Potrebbe essere utile riflettere su quanto è disposta a tollerare questa situazione nel lungo termine e su come questa dinamica influisce sul suo benessere emotivo. Se il suo compagno non è aperto al dialogo, potrebbe essere difficile trovare un equilibrio. È importante anche che si chieda se la relazione, così com'è ora, risponde ai suoi bisogni e aspettative per il futuro.

Un confronto più profondo e pacato, magari con l'aiuto di una consulenza di coppia, potrebbe aiutare entrambi a esplorare queste dinamiche e capire se ci sono possibilità di cambiamento o se la situazione attuale è destinata a rimanere immutata.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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Gentile utente, per diventare adulti è necessario innanzitutto differenziarsi dalla famiglia di origine.Il grado di maturità emotiva di una persona dipende dall’autonomia psichica che è capace di raggiungere nei confronti della propria famiglia di origine. I genitori iperprotettivi o eccessivamente presenti trasmettono ai propri figli il messaggio che la loro presenza è necessaria, e questo può suscitare nel figlio,seppur "adulto" la percezione di non essere in grado di cavarsela da solo. Altresì il figlio si sente in debito nei confronti dei genitori per le cure ricevute immaginandosi che il proprio compito sia quello di assisterli. Idem per quanto riguarda il tradimento delle eventuali aspettative genitoriali che impediscono ad alcuni figli di trovare la propria voce. Difficile offrire soluzioni a buon mercato perchè ogni persona è un universo a sè, ma iniziare a rendersi conto che non è un obbligo morale corrispondere agli ideali dei propri genitori, è già un primo passo.Resta inteso che la coppia è sacra e che deve essere costituita unicamente dai membri che la compongono. La famiglia di origine può avere un ruolo di supporto ma non dovrebbe mai arrivare ad intromettersi nelle questioni di coppia, prendendo le veci dei figli come se fossero loro stessi i membri della coppia.
Un caro saluto.
Dott.ssa A.Mustatea

Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta vivendo. Da ciò che racconta, sembra che la presenza della madre del suo compagno influenzi molto la vostra vita di coppia, sia quando è fisicamente presente sia quando non lo è. Il legame tra il suo compagno e la madre appare molto stretto, e questo crea delle interferenze nelle dinamiche della vostra relazione, dove lei si trova coinvolta su richiesta del figlio.
È comprensibile il senso di frustrazione che traspare dalle sue parole, e la reazione difensiva del suo compagno non facilita il confronto su questo tema delicato, che ha un impatto significativo sul vostro rapporto. Potrebbe essere utile condividere con lui come si sente in queste situazioni, avvicinandolo al suo disagio emotivo e sottolineando l'importanza di mantenere un’autonomia all'interno della coppia, necessaria per costruire una relazione equilibrata.
Riguardo al suo rapporto con la sua famiglia di origine, credo sia fondamentale che lei esprima apertamente il suo disagio, ma con fermezza, affinché lui comprenda quanto sia importante per lei che la sua sfera familiare venga rispettata e valorizzata. Nessuna relazione familiare dovrebbe essere considerata più importante di un’altra, ed è essenziale preservare la dignità di tutti i rapporti senza sminuirli.
Un caro saluto, Dott.ssa Federica Tilotta
La situazione che descrivi è complessa e riesce a toccare diversi aspetti delle dinamiche familiari e relazionali.
La mia impressione è che tu stia vivendo un disagio significativo rispetto al legame che il tuo ragazzo ha con sua madre, e questo è del tutto legittimo.
I legami familiari, in particolare tra madre e figlio, possono essere molto forti e variabili. È importante considerare che un certo grado di attaccamento è normale, ma quando questo si traduce in una dipendenza emotiva e in un'interferenza nelle relazioni sentimentali, può diventare problematico.
Sembra che la tua necessità di costruire una relazione con il tuo ragazzo sia ostacolata dalla sua continua dipendenza dalla madre. È fondamentale che all'interno di una coppia ci sia uno spazio per la coppia stessa, lontano dalle interferenze familiari.
Hai menzionato di aver provato a parlargli del tuo fastidio, ma sembra che non ci sia stato un ascolto adeguato da parte sua, il che è un punto critico. La comunicazione è essenziale in una relazione. Ti suggerirei di cercare di esprimere i tuoi sentimenti in modo chiaro e calmo, senza accusarlo, ma sottolineando come queste dinamiche ti fanno sentire.
È valido desiderare tempo e spazio per la tua relazione di coppia, e sarebbe importante che anche lui riconoscesse questo bisogno. La tua proposta di una convivenza è un passo importante, ma se lui continua a declinare in favore della vicinanza alla madre, questo può creare ulteriori tensioni.
Se hai l'impressione che questo attaccamento "mammone" stia minando la tua visione del futuro insieme, potrebbe essere utile considerare quello che desideri veramente da questa relazione. È importante avere una chiara visione dei tuoi bisogni e di ciò che desideri per il tuo futuro, e a volte è necessario prendere decisioni difficili in base a tali considerazioni.
Ogni famiglia ha le proprie dinamiche e i propri stili relazionali. Potrebbe essere utile riflettere anche sul tuo rapporto con la tua famiglia e su come queste dinamiche influenzano il tuo punto di vista su quello che stai vivendo.
Se la situazione continua a essere insostenibile, potresti prendere in considerazione l'idea di chiedere supporto a un professionista (un terapeuta di coppia, ad esempio) che possa aiutarvi a esplorare queste dinamiche in un ambiente sicuro e costruttivo.
In sintesi, non stai esagerando: le tue emozioni sono valide e meritano attenzione. È importante essere in grado di discutere spesso e in modo aperto in una relazione. Spero che questi spunti ti possano dare qualche idea su come procedere.
Rimango a completa disposizione. Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli

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