Se il mio intestino soffre particolarmente gli alimenti contenenti zolfo, nel caso delle verdure con

14 risposte
Se il mio intestino soffre particolarmente gli alimenti contenenti zolfo, nel caso delle verdure contenenti questo elemento - che non voglio eliminare completamente - sarebbe meglio consumarle cotte o crude?
Grazie in anticipo per la risposta.
Buongiorno, sicuramente è preferibile il consumo previa cottura.

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Gentile paziente, in questi casi è spesso meglio consumarle cotte piuttosto che crude, poiché la cottura rende generalmente le verdure più digeribili. Può provare a cuocerle al vapore o lessarle leggermente per mantenere il più possibile le loro proprietà nutrizionali. Un altro consiglio potrebbe essere quello di frullarle leggermente, magari per farci delle vellutate, minestroni o mixarle con altri ingredienti per farci delle polpette. Infine la invito a prestare attenzione a mangiarne una giusta porzione senza eccedere eccessivamente con le quantità. Se i sintomi persistono, potrebbe essere utile valutare insieme ad un nutrizionista altre strategie per gestire la sensibilità intestinale e avere una valutazione del quadro più completa.
Cordialmente, Dott.ssa Beatrice Carlini
Salve, sicuramente la cottura può aiutare la digestione di questi alimenti.
Ad ogni modo bisognerebbe valutare se il problema è effettivamente lo zolfo, e quindi un intolleranza ai solfiti, o un quadro intestinale compromesso che puà aumentare la sensibilità ai solfiti. Ovviamente in base alla valutazione dello stato nutrizionale, abitudini alimentari e/o un infiammazione cronina sistemica, si potrebbe intervenire per riequilibrare l'intestino ed evitare questo tipo di fastidi.
Si ricordi che ogni valutazione nutrizionale è sempre paziente-specifica e che le cause di un fastidio possono essere molteplici, cosi come la risoluzione.
Cordialmente
dr Annie Zappone
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Concordo con le risposte dei colleghi nel cuocere tali verdure.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentile paziente,
ha svolto apposite indagini per sapere che sia proprio lo zolfo a darle fastidio?
Ad ogni modo, la cottura dovrebbe consentirle di tollerare meglio l'alimento.
Se la sintomatologia persiste, e nel caso non lo abbia già fatto, si rivolga ad uno specialista per comprendere l'origine del problema e successivamente ad un nutrizionista per avere maggiore supporto nella scelta degli alimenti.
Cordialmente, Dott.ssa Katia Solano
Gentilissima,
Se il suo intestino è sensibile agli alimenti contenenti zolfo, potrebbe essere meglio consumare le verdure contenenti questo elemento cotte piuttosto che crude. La cottura può aiutare a ridurre il contenuto di zolfo e rendere le verdure più digeribili. Inoltre, cuocere le verdure può anche mantenere i loro nutrienti e migliorare il sapore.
Alcuni metodi di cottura delicati, come la cottura a vapore o la bollitura, possono essere particolarmente utili. Le consiglio di ascoltare sempre il suo corpo e osservare come reagisce ai diversi metodi di preparazione. Se ha dubbi, potrebbe essere utile consultare un nutrizionista.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentile paziente,
le consiglio di cuocere le verdure per circa 15 minuti, il che le rende più digeribili poichè diminuisce il contenuto di zolfo in esse presenti.
In ogni caso cerchi di non mangiarne grandi quantità nel medesimo pasto e non le accompagni a proteine di per sè già ricche di zolfo (es. tuorlo d'uovo).
Saluti
Dott.ssa Domiziana
Gentile paziente, il primo consiglio che le posso dare è di rivolgersi a uno specialista in nutrizione, qualora non l'avesse già fatto, per valutare la sua effettiva tolleranza nei confronti di zolfo e dei relativi alimenti, escludendo altre condizioni che potrebbero darle sintomi e segni clinici simili.
In generale, la cottura favorisce la perdita dei micronutrienti (vitamine e minerali, zolfo compreso) presenti negli ortaggi. Si tratta comunque di un aspetto negativo e per questo motivo si devono prediligere metodi di cottura che possano preservare il più possibile le proprietà nutrizionali degli alimenti. Non esiste ovviamente un metodo di cottura che possa selezionare l'eliminazione di determinati micronutrienti, ma nel suo caso specifico la cottura a vapore potrebbe essere la soluzione migliore, rendendo più digeribile il suo ortaggio ma preservando al contempo le caratteristiche nutrizionali.
Salve, meglio consumarle assolutamente cotte piuttosto che crude

Dott. Sebastiano Mangiafico
Dietista Nutrizionista
Buonasera, sicuramente come detto in precedenza anche dai miei colleghi, la cottura delle verdure le rende sicuramente più digeribili e riduce la concentrazione dei composti solforati più volatili. Provi a cuocere le verdure anche con diversi metodi (al vapore, bollite, saltate) e variando anche i tempi di cottura per capire quale metodo le provoca meno fastidi. Naturalmente il consiglio è anche quello di variare sempre il più possibile le verdure, per ridurre la frequenza di quelle a maggiore contenuto di zolfo. Un cordiale saluto, Manuela
Gentile Paziente, se il Suo intestino è sensibile agli alimenti contenenti zolfo, è generalmente meglio consumarli cotti piuttosto che crudi. La cottura può ridurre la quantità di zolfo presente negli alimenti e renderli più digeribili, riducendo potenzialmente l'irritazione intestinale.
Come già saprà, esempi di verdure ricche di zolfo sono le cipolle, l'aglio, i cavoli e le verdure crucifere. Provi a cuocerle bene prima di consumarle e osservi se nota un miglioramento.
Resto a Sua disposizione. Dott.ssa Giuseppina Nucera
Buon pomeriggio,
Bisognerebbe in questi casi capire quali siano le problematiche che causano questi disturbi in base alla sintomatologia e alimenti che più danno fastidio (intestino irritabile, intolleranze o allergie ecc) in modo tale non tanto da andare semplicemente ad escludere a vita poi determinati alimenti o doverli consumare solo in determinati modi, cotture o quantità, bensì agire a monte del problema e poter ripristinare una tolleranza e una adeguata funzionalità intestinale agendo sul microbiota intestinale.
Rimango a disposizione per qualsiasi necessità

Cordialmente,
Dott.ssa Olivia Passaleva
Gentile Utente, in questi casi è preferibile consumare le verdure cotte. La bollitura in abbondante acqua, anche una doppia bollitura, quindi una prima cottura parziale e poi una seconda cottura completa con cambio acqua porta alla dispersione dei micronutrienti come lo zolfo nell'acqua quindi ne abbassa la concentrazione nell'alimento. Le consiglio di approfondire le cause di questa sua sintomatologia con uno specialista per escludere eventuali disbiosi o altro poichè non si possono escludere determinati alimenti a vita e tantomeno privare di micronutrienti importanti le verdure per un periodo troppo prolungato onde evitare carenze.
Cordialmente Dott. Stefano Nicolosi
Gentile utente, in casi come quello da lei descritto è meglio che le verdure contenenti zolfo vengano cotte. Il processo di bollitura, in particolare, è la soluzione più utile: buona parte dello zolfo va a finire proprio nell'acqua di cottura e, una volta separata la verdura dall'acqua, l'alimento non sarà più ricco di zolfo come prima.

Il risultato è che potrà riscoprire il piacere di consumare queste verdure con più tranquillità. Certamente anche altri minerali presenti nelle verdure verranno trasferiti all'acqua di cottura, tuttavia questo metodo resta il più potente ed efficace per evitare che lo zolfo presente nelle verdure possa avere effetti sul suo intestino.

Gli accorgimenti che una persona può prendere per migliorare il benessere del proprio intestino sono numerosi. Un bravo nutrizionista, una volta appreso quali sono i sintomi intestinali da lei percepiti e altre informazioni utili, potrebbe infatti mettere a punto una strategia alimentare mirata che le consentirà di raggiungere la piena serenità a tavola. Qualora desideri saperne di più, può contattarmi liberamente. Cordiali saluti, Dott. Umberto Olivo.

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