salve, vorrei sapere se la sospensione di alonzapina crea il ritorno dell'appetito più basso o si ri

19 risposte
salve, vorrei sapere se la sospensione di alonzapina crea il ritorno dell'appetito più basso o si rischia che rimanga lo stesso e non si ritorni più come prima.vorrei evitare di danneggiare in modo permanente il mio fisico soffro di ipercolesterolemia e non so se prendere il farmaco o meno, inoltre mi chiedo che senso ha prendere un farmaco che non cura il problema ma lo risolve solo finchè lo si prende.
grazie
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Buona sera,
immagino che l'olanzapina sia stata prescritta da uno specialista per una buona ragione e cioè che lei abbia avuto un periodo di scompenso psichico che ne abbia richiesto l'uso. Quindi, si rivolga al suo psichiatra per eventualmente sostituire olanzapina con altro farmaco. Ricordo che ci sono altre patologie che richiedono l'assunzione di farmaci per molti anni. e che occorre sempre valutare con lo specialista il rapporto costi/benefici. Anche avere periodici scompensi psichici è molto dannoso e riduce la qualità della vita e anche la durata della stessa. L'olanzapina è uno dei farmaci antipsicotici che più stimola l'appetito, non si può negare. ma l'assunzione di farmaci, a qualsiasi classe appartengano, richiede il cambiamento del proprio stile di vita per favorire il miglioramento e il recupero della salute possibile. Nessun farmaco risolve una patologia complessa, tanto più se non si cambia stile di vita: Cioè, alimentazione sana e moderata, attivazione metabolica attraverso attività fisiche costante e quotidiana (il tipo di attività fisica si può scegliere con il proprio medico insieme alla quantità giornaliera), igiene del sonno, riduzione dei fattori di stress, ove possibile. integrazione con percorso psicologico, tecniche di rilassamento, meditazione, ma anche passatempi ludici e socializzanti. Auguri!
Buonasera, come anticipato dalla collega, nessun farmaco risolve patologie complesse da solo. Sarebbe opportuno un cambiamento dello stile di vita, magari sostenuto da una psicoterapia (anche on-line). La letteratura consiglia approcci affiancati da ipnosi ed autoipnosi.
Per il farmaco le suggerisco comunque di parlarne anche con il suo medico curante.
Per qualsiasi informazione sono a disposizione.
Un cordiale saluto Antonella
Gent. utente, è risaputo che il farmaco da solo non basta perchè, come ha potuto constatare, tampona i sintomi ma non va alle cause profonde del problema. Per cui va affiancato da una psicoterapia adeguata. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera. Sono approcci diversi quello psichiatrico e quello psicoterapeutico.
L ‘uno, lo psichiatra, non entra nei contenuti, nelle dinamiche, nel sostegno e guida alla rielaborazione dei traumi e dei disagi., ma attraverso il farmaco, risolve la sintomatologie.; l’altro lo psicologo psicoterapeuta propone un intervento che l’accompagna ad intraprendere un percorso legato appunto alle dinamiche che sottendono al problema o alla sintomatologia ed e’ focalizzato sul raggiungimento degli obiettivi legati alla cura delle problematiche.
Di solito la psicoterapia e gli psicologi non sono contrari ad una collaborazione con lo psichiatra , nel caso se ne ravvisi la necessità consapevoli entrambi che l’obiettivo e’ il benessere del cliente.
Un cortese Saluto
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Buonasera! I farmaci sono di competenza medica, le raccomando di non variare posologia o molecola se non dopo aver contattato chi glielo ha prescritto. In merito alla sua domanda su cosa serva una medicina, le dico che è necessario sempre valutare costi e benefici della singola persona e che qualsiasi effetto collaterale è sempre soggettivo.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, per quanto riguarda gli psicofarmaci dovrebbe rivolgersi al professionista che glieli ha prescritti. Inoltre potrebbe consultare un dietologo ed iniziare un buon regime alimentare e sicuramente potrà recuperare la sua forma fisica. Per quanto riguarda il suo dubbio che si sta ponendo riguardo al farmaco potrebbe aver ragione, perchè il farmaco sicuramente all'inizio la potrebbe aiutare a superare i suoi sintomi, ma siccome non si possono prendere a vita, pian piano li dovrà scalare ed il sintomo potrebbe ripresentarsi, xchè non ha elaborato il perchè, tramite una psicoterapia. Quindi dovrebbe iniziare un percorso psicologico per elaborare e superare il perchè del suo malessere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buonasera, dovrebbe sottoporre questa domanda ad un medico psichiatra. Un caro saluto
Guido Rutili
Per quello che riguarda l'uso della olanzapina bisogna rivolgersi la domanda al medico curante che l'ha prescritta, in seguito una consulenza da un dietologo sarebbe opportuna. Considerando che il farmaco agisce sui sintomi e non sulla causa, il lavoro con uno psicoterapeuta sarebbe utilissimo. Cordiali saluti
Buongiorno. Tutto ciò che riguarda il farmaco deve essere riportato al medico che lo ha prescritto; solo lui, sia per competenza professionale sia per conoscenza diretta della Sua specifica e individuale anamnesi, saprà rispondere con coscienza di causa alle Sue domande. E' possibile invece rispondere all'ultima. Come Lei giustamente sottolinea, la sola cura farmacologica, in quanto sintomatica, tampona il problema, senza risolverlo alla radice. Spesso il farmaco viene dato come "appoggio", creare le condizioni di possibilità per cominciare un percorso psicoterapeutico laddove la sintomatologia sia molto invalidante e infici il lavoro. Molte linee guida di intervento suggeriscono l'associazione farmaco + terapia proprio perché, assieme, consentono risultati sul lungo termine. Senza l'integrazione con la psicoterapia, però, il rischio di ricaduta quando il farmaco viene tolto esiste (fermo restando che ogni situazione individuale è unica e come tale va valutata). Il consiglio è associare una psicoterapia. Saluti. DMP
Buongiorno, la terapia farmacologica deve essere sempre gestita da un medico. Immagino che la prescrizione le sia stata fatta da un medico psichiatra o dal medico di medicina generale, quindi per la sospensione e/o la modulazione è necessario che contatti suo riferimento.
Per quanto concerne i disturbi dell'appetito, a volte può accadere, ma anche in questo caso, è più opportuno la condivisione con il medico da cui è in carico a livello farmacologico, per una corretta gestione.
Infine, per la sua ultima affermazione, è risaputo a livello scientifico come la migliore gestione delle problematiche psicologiche sia data dall'integrazione di una eventuale terapia farmacologica con una psicologica, al fine di poter comprendere e gestire la problematica. Come accennava lei, purtroppo il farmaco non è risolutore, spesso è la via più semplice e breve per la gestione nell'immediato della problematica, ma affrontarla scongiura un cronicizzarsi della situazione di difficoltà e una rimodulazione del problema. A differenza del farmaco, non è definibile il tempo e le risorse da impegnare, ma sarà sempre una crescita e un investimento sulla propria persona. Un caro saluto
Gentile utente,
La consiglio di consultare chi lo psichiatra che le ha prescritto il farmaco. La figura dello psichiatra è il professionista ideale per avere un adeguato piano terapeutico, in base alle sue necessità e per essere ben informato circa i dettagli della cura. Sono d'accordo con lei che farmaci di questo tipo hanno un effetto positivo e "risolvono il problema", finché vengono assunti. E' per questo motivo che è consigliabile, affianco ad una terapia farmacologica inserire un percorso di psicoterapia, per poter conoscere quanto accade nel mondo interiore, come questo si manifesta all'esterno e per poter acquisire strumenti adeguati per gestire i disturbi che la affliggono.
In questo periodo sono a disposizione anche i consulti on line. Se valuta possa essere un'alternativa adeguata alle sue necessità, mi contatti.
Cordialmente
Dott.ssa Psicologa Psicoterapeuta
Giorgia Tolio
Salve. Queste considerazioni sono appannaggio di uno Psichiatra. Del resto una terapia farmacologica dovrebbe (nel raggio delle possibilità e delle circostanze) essere sempre accompagnata da un sostegno psicologico anche per aumentare la sua compliance (massimizzare i benefici e minimizzare le criticità).
Le suggerisco di chiedere ogni sua perplessità allo Psichiatra che le ha stilato il protocollo di interve to. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buongiorno, rispetto agli effetti del farmaco ne parli col medico che gliel'ha prescritto. Sono daccordo con lei che se non affianca un percorso psicoterapico al farmaco rischia di curare solo i sintomi ma non le cause. In ogni caso se qualcuno gliel'ha prescitto avrà avuto i suoi motivi quindi segua la prescrizione, il farmaco quando serve aiuta. Ci pensi e magari chieda ulteriore aiuto per approfondire il suo problema.
Cordiali saluti
Salve alla sua domanda può rispondere un medico ma come psicoterapeuta posso dirle che se si associa anche una psicoterapia , perchè un farmaco cura il sintomo ma le cause sono da cercare e può aiutare e sostenere nel momento dell'interruzione . Un saluto
Gentile utente,
rivolga la sua domanda ad uno Psichiatra, ad un Neurologo o, nell'impossibilità dei precedenti, al suo Medico di basa.
Le auguro il meglio,
saluti.
Dr. Antonio Raia
Centro Psicologico del Sannio
Gentile utente,
in qualche modo la sua domanda è una richiesta di aiuto.
Come scrivono i colleghi, la terapia farmacologica viene gestita dallo specialista in psichiatria o in neurologia o dal medico di base che gliel'ha prescritta.
Le rammento che è controproducente per la sua salute sospendere i farmaci senza parlarne prima con il medico.
Sono d'accordo con lei sul fatto che il farmaco allevia i sintomi senza eliminarli definitivamente. Tuttavia , in alcuni casi, è indispensabile per mantenere un buon compenso psichico. Ci tengo ad aggiungere che la terapia farmacologica ottiene maggiori risultati se viene associata a una psicoterapia.
Sono disponibile on line per una valutazione più accurata della sua situazione,
un caro saluto
Buongiorno, chieda al medico prescrivente.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Buon giorno gentile utente, per l'aspetto farmacologico deve rivolgersi ad uno psichiatra. Buon tutto dott. Ssa allocca Annalisa

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