Salve, vorrei sapere cosa si intende per insulino-resitenza. Mi potrebbe dare più informazioni possi

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Salve, vorrei sapere cosa si intende per insulino-resitenza. Mi potrebbe dare più informazioni possibili a riguardo? Grazie mille.
Gentile paziente,
l'insulino-resistenza consiste in un'alterazione del metabolismo energetico dovuta ad una "ridotta" capacità di determinati tessuti (ad esempio tessuto adiposo, fegato, muscoli) di "rispondere" al segnale trasmesso dall'ormone insulina. E' un tratto comune a diverse patologie endocrino-metaboliche quali il diabete tipo 2, la ridotta tolleranza al glucosio, la sindrome metabolica o la sindrome dell'ovaio policistico. Molto spesso, ma non esclusivamente, l'insulino-resistenza è associata al sovrappeso, e in tali casi sono di primaria importanza un'alimentazione ipocalorica e l'attività fisica aerobica come base per il trattamento.
Spero di esserle stato utile, dovendo necessariamente essere anche sintetico...
Un cordiale saluto

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L'insulino-resistenza, si concretizza in una resistenza periferica all'azione dell'ormone che può riconoscere una causa genetica, ormonale o farmacologica. Si diagnostica con un test da carico orale di glucosio.
Nel mondo endocrinologico questa alterazione glico-metabolica funge da primum movens per lo sviluppo di alcune patologie particolarmente incidenti sul nostro territorio, tra cui Diabete Mellito tipo 2, sindrome dell'ovaio policistico, alterata tolleranza ai carboidrati.
Per insulino-resistenza si intende l'incapacità di alcuni tessuti di rispondere correttamente allo stimolo dell'insulina. Nello specifico l'insulina veicola il glucosio nei tessuti, oltre ad altre attività essendo un ormone anabolizzante con effetti sul metabolismo lipidico. Comunemente ciò che si tende a chiamare insulino-resistenza è in realtà ciò che ne consegue, l'iperisulinismo che viene diagnosticato con con un semplice esame del sangue o con una curva glicemico-insulinemica e che, in realtà mostra solo l'aumento rispetto a "range di normalità" dell'ormone. Diagnosticare l'insulino-resistenza è più complicato e non standardizzato ( non esistono range di riferimeto comunemente accettati). Per quanto riguarda l'aspetto clinico è associato a cause diverse, quali sovrappeso/obesità, ovaio policistico, stile di vita (attività fisica e alimentazione), ma soprattutto genetica. Può essere associato ad attacchi di fame, con particolare predilezione per dolci e carboidrati in genere, vere e proprio crisi ipoglicemiche, spossatezza tendenza all'aumento di peso o difficoltà a perdere peso, disturbi dell'umore, disturbi mestruali, e la lista potrebbe essere ancora più lunga. La conseguenza più grave, che non si verifica in tutti i casi ed è sempre legata alla predisposizione e alla familiarità, è il diabete mellito di tipo 2
L'insulino resistenza consiste nella diminuzione della capacità delle cellule di rispondere all'azione dell'insulina, in particolare di quelle del tessuto muscolare e adiposo. L'insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas. Dopo ogni pasto vengono normalmente rilasciate in circolo piccole quantità di insulina, con lo scopo di aiutare l'ingresso del glucosio nelle cellule, dove può essere utilizzato come fonte energetica. Le cellule per poter vivere necessitano del glucosio; per questo motivo in presenza di insulino-resistenza, l'organismo cerca di compensare la diminuzione dell'ingresso di glucosio nelle cellule, producendo quantità maggiori di insulina. Ne consegue un innalzamento dei livelli di insulina e l'iperstimolazione dei tessuti ancora sensibili all'azione dell'ormone. Nel tempo, questo processo comporta uno sbilanciamento dell'equilibrio tra glucosio e insulina che, se non trattato, può portare a complicanze in varie parti dell'organismo.
L'insulino resistenza è spesso associata ad alterazioni della concentrazione e della quantità dei vari tipi di lipidi, con aumento significativo della quantità di trigliceridi e colesterolo LDL e diminuzione del colesterolo HDL nel sangue. L'insulino resistenza è definita come l'anticamera del diabete di tipo 2. Quindi per evitare il conclamarsi di tale patologia è consigliabile rivolgersi ad un nutrizionista per migliorare lo stile alimentare e di vita in modo personalizzato. Per ulteriori informazioni non esiti a contattarmi. Cordiali Saluti

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