Salve, Vorrei raccontarvi della mía experienzia… Con la mía ragazza ho 5 anni di relazione tra alt
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Salve,
Vorrei raccontarvi della mía experienzia… Con la mía ragazza ho 5 anni di relazione tra alti e bassi abbiamo vacillato molte volte ma non è mai sfociato in qualcosa di grave. Purtroppo settimana scorsa essendo usciti con un altra coppia di amici e la mia ragazza dopo qualche bicchiere di troppo a fine serata tardi ho scritto alla ragazza della nostra coppia di amici messaggi molto spinti sessuali. Io non mi riconosco più penso di essermi perso e la mia ragazza ovviamente lo è venuto a sapere e ha voluto rompere con me. Io so che potrebbe essere la solita solfa come te la sei cercata io lo prendo come un tradimento da parte mia infatti me ne vergogno un sacco e mi faccio pure schifo. Molte volte mi sono ubriacato anche quando ero con lei ma mai mi sono permesso di fare una roba del genere. Mi sento perso perché non riconosco la persona che ero, Sono un ragazzo di 25 anni e la mia ragazza ne ha 28
Vorrei raccontarvi della mía experienzia… Con la mía ragazza ho 5 anni di relazione tra alti e bassi abbiamo vacillato molte volte ma non è mai sfociato in qualcosa di grave. Purtroppo settimana scorsa essendo usciti con un altra coppia di amici e la mia ragazza dopo qualche bicchiere di troppo a fine serata tardi ho scritto alla ragazza della nostra coppia di amici messaggi molto spinti sessuali. Io non mi riconosco più penso di essermi perso e la mia ragazza ovviamente lo è venuto a sapere e ha voluto rompere con me. Io so che potrebbe essere la solita solfa come te la sei cercata io lo prendo come un tradimento da parte mia infatti me ne vergogno un sacco e mi faccio pure schifo. Molte volte mi sono ubriacato anche quando ero con lei ma mai mi sono permesso di fare una roba del genere. Mi sento perso perché non riconosco la persona che ero, Sono un ragazzo di 25 anni e la mia ragazza ne ha 28
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Buonasera,
comprendo quanto possa essere difficile per lei affrontare questa situazione e quanto il senso di colpa e di vergogna stiano pesando sul suo stato emotivo. È importante riconoscere il proprio errore, come sta facendo, ma altrettanto necessario comprendere a fondo le ragioni che l’hanno portata a questo comportamento, per evitare che situazioni simili possano ripetersi e per ritrovare un senso di equilibrio e identità personale.
L’episodio che ha descritto potrebbe riflettere non solo un momento di disinibizione legato all’uso di alcol, ma anche qualcosa di più profondo: insoddisfazioni, tensioni latenti o un senso di disconnessione con se stesso o nella relazione. Può essere utile prendersi del tempo per esplorare questi aspetti. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a fare chiarezza sulle dinamiche che influenzano i suoi comportamenti e i suoi desideri, oltre a fornirle strumenti per gestire meglio emozioni complesse come il senso di colpa e la vergogna.
Allo stesso tempo, è importante riflettere sulla relazione con la sua compagna. La rottura che sta affrontando, per quanto dolorosa, potrebbe offrirle uno spazio per riconsiderare non solo ciò che desidera dalla relazione, ma anche il modo in cui costruire relazioni più consapevoli e rispettose in futuro. Se ritiene che valga la pena tentare un confronto con la sua ex compagna, potrebbe esserle utile esprimere sinceramente i suoi sentimenti, assumendosi la piena responsabilità di quanto accaduto, senza aspettarsi necessariamente un perdono immediato.
Infine, consideri anche il suo rapporto con l’alcol, dato che sembra essere un elemento ricorrente in episodi che la mettono a disagio. Potrebbe valere la pena esplorare se questo aspetto abbia un ruolo nel favorire comportamenti che normalmente non metterebbe in atto, e prendere misure per gestirlo in modo più consapevole.
Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che possa accompagnarla in questo percorso di crescita personale. Qualora avesse difficoltà economiche, esistono servizi pubblici o associazioni che offrono consulenze a prezzi accessibili. È importante prendersi cura di sé per ritrovare serenità e costruire un percorso più solido per il futuro.
Resto a disposizione se desidera approfondire o ricevere ulteriori indicazioni.
comprendo quanto possa essere difficile per lei affrontare questa situazione e quanto il senso di colpa e di vergogna stiano pesando sul suo stato emotivo. È importante riconoscere il proprio errore, come sta facendo, ma altrettanto necessario comprendere a fondo le ragioni che l’hanno portata a questo comportamento, per evitare che situazioni simili possano ripetersi e per ritrovare un senso di equilibrio e identità personale.
L’episodio che ha descritto potrebbe riflettere non solo un momento di disinibizione legato all’uso di alcol, ma anche qualcosa di più profondo: insoddisfazioni, tensioni latenti o un senso di disconnessione con se stesso o nella relazione. Può essere utile prendersi del tempo per esplorare questi aspetti. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a fare chiarezza sulle dinamiche che influenzano i suoi comportamenti e i suoi desideri, oltre a fornirle strumenti per gestire meglio emozioni complesse come il senso di colpa e la vergogna.
Allo stesso tempo, è importante riflettere sulla relazione con la sua compagna. La rottura che sta affrontando, per quanto dolorosa, potrebbe offrirle uno spazio per riconsiderare non solo ciò che desidera dalla relazione, ma anche il modo in cui costruire relazioni più consapevoli e rispettose in futuro. Se ritiene che valga la pena tentare un confronto con la sua ex compagna, potrebbe esserle utile esprimere sinceramente i suoi sentimenti, assumendosi la piena responsabilità di quanto accaduto, senza aspettarsi necessariamente un perdono immediato.
Infine, consideri anche il suo rapporto con l’alcol, dato che sembra essere un elemento ricorrente in episodi che la mettono a disagio. Potrebbe valere la pena esplorare se questo aspetto abbia un ruolo nel favorire comportamenti che normalmente non metterebbe in atto, e prendere misure per gestirlo in modo più consapevole.
Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che possa accompagnarla in questo percorso di crescita personale. Qualora avesse difficoltà economiche, esistono servizi pubblici o associazioni che offrono consulenze a prezzi accessibili. È importante prendersi cura di sé per ritrovare serenità e costruire un percorso più solido per il futuro.
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Gentile utente,
a volte può succedere di commettere atti che non ci spieghiamo o che non rientrano in quello che abbiamo sempre ritenuto giusto.
Non si colpevolizzi ma cerchi di comprendere i motivi che hanno portato a questo gesto.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Chiara Roselletti.
a volte può succedere di commettere atti che non ci spieghiamo o che non rientrano in quello che abbiamo sempre ritenuto giusto.
Non si colpevolizzi ma cerchi di comprendere i motivi che hanno portato a questo gesto.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Chiara Roselletti.
Salve gentile utente.
Lei stesso sta riconoscendo di aver commesso un errore. Volontario, o meno, ha poca importanza. Se da sobrio non avrebbe mai scritto quei messaggi, è pur vero che nessuno le impediva di non ubriacarsi, ben sapendo che ciò può comportare azioni inopportune.
Detto ciò, errare è parte della natura umana ed è necessario imparare a riconoscere tale fragilità. Al contempo, è fondamentale saper gestire le conseguenze dei propri errori e degli effetti che hanno sull'ambiente e sulle persone circostanti. Non basta, molte volte, chiedere scusa e aspettarsi che tutto magicamente sparisca. Come non serve a nulla autoflagellarsi cercando di cambiare un passato che, evidentemente, non può tornare.
Credo che lei possa rielaborare quanto accaduto per capire molte cose che la riguardano personalmente e che riguardano la sua relazione sentimentale.
Prendere consapevolezza degli errori compiuti consente di crescere e migliorarsi: forse, questa è una buona occasione per farlo.
Deve, necessariamente, cominciare da se stesso. Non c'è un momento preciso per diventare adulti, ma è proprio quando si comincia ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni e porvi rimedio, che si può dire di essere maturi. Spesso, farlo da soli può essere complicato. Valuti, in tal senso, la possibilità di rivolgersi a uno psicologo/a che possa supportarla ed indirizzarla verso una corretta gestione delle emozioni che sta vivendo, come l'imbarazzo, il senso di colpa e il rimorso.
Attraverso il giusto aiuto potrà valutare anche la natura delle sue abitudini e dei suoi comportamenti, compresi quelli nell'ambito della coppia. Imparerà che il peso del giudizio può essere alleggerito coltivando sentimenti profondi come la gratitudine, la compassione e la gentilezza.
Mettersi nella condizione di voler cambiare in meglio è una nobile intenzione. Se ha deciso di scrivere su questo forum, probabilmente, ha già iniziato a mettersi in dubbio e desiderare di crescere come persona.
Se lo desidera sono a sua disposizione come potrebbe svolgersi un percorso psicologico di questo tipo.
Con cordialità, Dott. Antonio Cortese
Lei stesso sta riconoscendo di aver commesso un errore. Volontario, o meno, ha poca importanza. Se da sobrio non avrebbe mai scritto quei messaggi, è pur vero che nessuno le impediva di non ubriacarsi, ben sapendo che ciò può comportare azioni inopportune.
Detto ciò, errare è parte della natura umana ed è necessario imparare a riconoscere tale fragilità. Al contempo, è fondamentale saper gestire le conseguenze dei propri errori e degli effetti che hanno sull'ambiente e sulle persone circostanti. Non basta, molte volte, chiedere scusa e aspettarsi che tutto magicamente sparisca. Come non serve a nulla autoflagellarsi cercando di cambiare un passato che, evidentemente, non può tornare.
Credo che lei possa rielaborare quanto accaduto per capire molte cose che la riguardano personalmente e che riguardano la sua relazione sentimentale.
Prendere consapevolezza degli errori compiuti consente di crescere e migliorarsi: forse, questa è una buona occasione per farlo.
Deve, necessariamente, cominciare da se stesso. Non c'è un momento preciso per diventare adulti, ma è proprio quando si comincia ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni e porvi rimedio, che si può dire di essere maturi. Spesso, farlo da soli può essere complicato. Valuti, in tal senso, la possibilità di rivolgersi a uno psicologo/a che possa supportarla ed indirizzarla verso una corretta gestione delle emozioni che sta vivendo, come l'imbarazzo, il senso di colpa e il rimorso.
Attraverso il giusto aiuto potrà valutare anche la natura delle sue abitudini e dei suoi comportamenti, compresi quelli nell'ambito della coppia. Imparerà che il peso del giudizio può essere alleggerito coltivando sentimenti profondi come la gratitudine, la compassione e la gentilezza.
Mettersi nella condizione di voler cambiare in meglio è una nobile intenzione. Se ha deciso di scrivere su questo forum, probabilmente, ha già iniziato a mettersi in dubbio e desiderare di crescere come persona.
Se lo desidera sono a sua disposizione come potrebbe svolgersi un percorso psicologico di questo tipo.
Con cordialità, Dott. Antonio Cortese
Gentile,
ringrazio per la sua condivisione perché nonostante l'emozione di vergogna è importante parlarne e far emergere ciò che sta vivendo. Un percorso di supporto psicologico potrebbe essere utile per elaborare le emozioni che sta provando e per fare chiarezza sulle sue intenzioni e sulle sue scelte. Potrebbe inoltre aiutarla ad affrontare non solo la chiusura relazionale che sta vivendo, ma anche gli alti e bassi legati alla relazione che ha avuto. Resto a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
ringrazio per la sua condivisione perché nonostante l'emozione di vergogna è importante parlarne e far emergere ciò che sta vivendo. Un percorso di supporto psicologico potrebbe essere utile per elaborare le emozioni che sta provando e per fare chiarezza sulle sue intenzioni e sulle sue scelte. Potrebbe inoltre aiutarla ad affrontare non solo la chiusura relazionale che sta vivendo, ma anche gli alti e bassi legati alla relazione che ha avuto. Resto a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Gentilissimo, grazie per la sua condivisione. Sicuramente non deve essere un periodo molto semplice quello che sta affrontando.
Aldilà dell'accaduto, che immagino la faccia soffrire, mi focalizzerei sulle sue sensazioni, ovvero il suo "sentirsi perso" e il suo "non riconoscersi" che sembrano causarle un certo malessere. Da un racconto così breve è complicato comprendere cosa sta succedendo, come mai si sente così e cosa (oltre a questo accaduto) le crea tristezza e preoccupazione.
Le persone negli anni cambiano, crescono, maturano e si comportano e relazionano in modo diverso, cambiare non è sempre una cosa negativa, anzi. Ma da ciò che riporta sembra soffrire questo suo cambiamento, al punto che, perfino lei stesso, non riesce a comprendersi ed accettarsi.
Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista, con il quale possa sentirsi libero di raccontare ciò che sta vivendo senza il timore di essere giudicato, che riporti le sue emozioni e sensazioni, dando significato a quest'ultime e inserendole all'interno del suo vissuto e della sua storia personale (passata e presente).
Cerchi di darsi la possibilità di stare meglio.
Nel caso in cui le facesse piacere rimango a disposizione per una prima consulenza (anche online). La saluto e le auguro un buon proseguimento.
Cordialmente,
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
Aldilà dell'accaduto, che immagino la faccia soffrire, mi focalizzerei sulle sue sensazioni, ovvero il suo "sentirsi perso" e il suo "non riconoscersi" che sembrano causarle un certo malessere. Da un racconto così breve è complicato comprendere cosa sta succedendo, come mai si sente così e cosa (oltre a questo accaduto) le crea tristezza e preoccupazione.
Le persone negli anni cambiano, crescono, maturano e si comportano e relazionano in modo diverso, cambiare non è sempre una cosa negativa, anzi. Ma da ciò che riporta sembra soffrire questo suo cambiamento, al punto che, perfino lei stesso, non riesce a comprendersi ed accettarsi.
Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista, con il quale possa sentirsi libero di raccontare ciò che sta vivendo senza il timore di essere giudicato, che riporti le sue emozioni e sensazioni, dando significato a quest'ultime e inserendole all'interno del suo vissuto e della sua storia personale (passata e presente).
Cerchi di darsi la possibilità di stare meglio.
Nel caso in cui le facesse piacere rimango a disposizione per una prima consulenza (anche online). La saluto e le auguro un buon proseguimento.
Cordialmente,
Dott.ssa Carlotta Cazzin.
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Sono cose che capitano quando si è ubriachi, si perde il controllo di quello che si fa (e si scrive), per questo (e per altri motivi) sarebbe importante moderare l'alcol, ma non per questo lei è una brutta persona. Se lo desidera, possiamo parlarne, io ricevo anche online.
Dott.sa Elena Bonini
Dott.sa Elena Bonini
Salve. Lei scrive più volte di sentirsi perso. Bisognerebbe ascoltare questa sensazione di smarrimento e confusione, senza giudicarla, e partire da essa per creare le condizioni in cui possa svilupparsi un senso di identità più stabile, integro che possa donarle una sensazione di maggiore sicurezza e di maggiore equilibrio. Tutto ciò si rifletterà in modo positivo all'interno delle sue relazioni e nella sua vita sentimentale
Salve,
grazie per aver condiviso la sua esperienza, immagino quanto possa essere difficile parlarne. È evidente che sta vivendo un momento di grande turbamento, e il suo senso di colpa dimostra quanto tenga alla relazione e ai valori che la guidano.
Scrivere quei messaggi potrebbe essere il risultato di un momento di confusione e perdita di controllo, amplificato dall'alcol, ma è importante prendersi del tempo per riflettere sulle ragioni più profonde dietro questo comportamento. Il fatto che non si riconosca più e che provi vergogna per quanto accaduto può rappresentare un'opportunità per comprendere meglio se stesso, i suoi bisogni e le sue emozioni.
Le relazioni attraversano momenti complessi, e situazioni come questa possono essere molto dolorose, ma anche occasioni di crescita personale. Potrebbe essere utile esplorare perché si sente "perso" e quali siano le dinamiche interiori o relazionali che l'hanno portato a questo punto.
Rivolgersi a uno specialista, come uno psicoterapeuta, le permetterebbe di affrontare questi temi in uno spazio sicuro e senza giudizio, aiutandola a ritrovare equilibrio e chiarezza emotiva.
Dottoressa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso la sua esperienza, immagino quanto possa essere difficile parlarne. È evidente che sta vivendo un momento di grande turbamento, e il suo senso di colpa dimostra quanto tenga alla relazione e ai valori che la guidano.
Scrivere quei messaggi potrebbe essere il risultato di un momento di confusione e perdita di controllo, amplificato dall'alcol, ma è importante prendersi del tempo per riflettere sulle ragioni più profonde dietro questo comportamento. Il fatto che non si riconosca più e che provi vergogna per quanto accaduto può rappresentare un'opportunità per comprendere meglio se stesso, i suoi bisogni e le sue emozioni.
Le relazioni attraversano momenti complessi, e situazioni come questa possono essere molto dolorose, ma anche occasioni di crescita personale. Potrebbe essere utile esplorare perché si sente "perso" e quali siano le dinamiche interiori o relazionali che l'hanno portato a questo punto.
Rivolgersi a uno specialista, come uno psicoterapeuta, le permetterebbe di affrontare questi temi in uno spazio sicuro e senza giudizio, aiutandola a ritrovare equilibrio e chiarezza emotiva.
Dottoressa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, capisco la confusione e il senso di smarrimento. La funzione dell'alcol è quella di ridurre l'inibizione e alterare il senso del giudizio dando spazio a comportamenti che non si attuerebbero in condizione di sobrietà. Quindi il senso di colpa e vergogna che può emergere dopo sono del tutto legittimi. A questo punto sarebbe importante per te provare a comprendere meglio l'episodio, chiedendoti cosa provavi mentre pensavi di scrivere quei messaggi e se è successo qualcosa prima, nella vostra relazione, che potrebbe aver influenzato questo comportamento. Inoltre, prova a ricordare se in quella serata i tuoi comportamenti avevano un obiettivo particolare rivolto all'amica, oppure indirettamente alla tua ragazza. Infatti, anche sotto l'effetto i alcol, i nostri comportamenti hanno uno scopo, quella che viene a mancare è sicuramente una valutazione accurata delle conseguenze delle azioni. Spero che queste riflessioni rappresentino uno spunto per aiutarti a comprendere meglio quello che è successo. Resto a disposizione. Dott.ssa Anna Tosi
Gentile utente, prima di tutto grazie per aver condiviso con noi un pezzo della sua vita che le reca cos' tanto malessere. Ciò che è accaduto a prescindere dal fatto che sia giusto o sbagliato, racconta forse qualcosa di ciò che accade dentro di lei. A mente fredda, senza esprimere un giudizio cosa crede stia accadendo ed è accaduto dentro di lei? Forse questo è sintomo di una sua insoddisfazione, che emerge e trova spazio in momenti dove le difese di abbassano e non ci sono più filtri. Lei oggi si sente in colpa, emozione legittima, sente di aver fatto una cosa che non la rappresenta. Quindi cosa può fare ora... Può ripartire da questo episodio e capire cosa le sta accadendo, porsi delle domande sui suoi desideri e sui suoi scopi. Ricominciando da una maggior consapevolezza di sé. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Capisco quanto questa situazione la stia facendo soffrire e quanto si senta confuso rispetto al suo comportamento. Il senso di colpa e la vergogna che sta provando mostrano che è ben consapevole della gravità di ciò che è accaduto e dell'impatto che ha avuto sulla sua relazione. Questo è un punto di partenza importante: riconoscere l'errore e provare disagio di fronte ad esso significa che desidera capire se stesso e assumersi la responsabilità delle sue azioni. Quando dice che non si riconosce più e che si sente "perso", è probabile che stia vivendo un momento di profonda difficoltà personale. L'episodio che racconta, come anche l'abitudine di bere in passato, potrebbe essere un campanello d’allarme: forse sta cercando inconsciamente di gestire delle emozioni che fatica a riconoscere o affrontare. L’uso dell’alcol, in particolare, può ridurre le inibizioni e portare a comportamenti che, in uno stato di sobrietà, non avrebbe mai messo in atto. Questo non significa giustificare quanto accaduto, ma è importante riflettere sul contesto e su cosa potrebbe esserci dietro questa esperienza. Potrebbe chiedersi: cosa stava cercando di comunicare o di colmare con quei messaggi? Ci sono emozioni, insicurezze o bisogni che sta vivendo nella relazione o nella sua vita personale e che forse non ha ancora esplorato? Dal punto di vista Cognitivo-Comportamentale, episodi come questo possono essere analizzati per individuare quali pensieri e schemi sottostanti abbiano portato a un comportamento così fuori controllo. Ad esempio: quali erano i pensieri in quel momento? È possibile che ci sia una parte di lei che stava cercando attenzioni o una sorta di conferma di sé? Che ruolo ha avuto l’alcol nell'abbassare la soglia di controllo e di autoconsapevolezza? Il senso di "perdita di sé" che descrive potrebbe indicare una crisi di identità, un momento in cui si sente distante dai suoi valori o da chi desidera essere. Riflettere su questo può aiutarla a capire meglio ciò che sta attraversando e a recuperare un senso di integrità e coerenza con se stesso. Forse c’è qualcosa che sta vivendo in questa relazione (o nella sua vita personale) che la sta facendo sentire in conflitto o insoddisfatto, e questo potrebbe essere emerso in modo disfunzionale attraverso questo episodio. Un aspetto importante, però, è anche il perdono verso se stesso. Non significa dimenticare o sminuire quanto accaduto, ma lavorare per comprendere l’errore, imparare da esso e trovare delle risorse per non ripeterlo in futuro. Non è raro che in momenti di difficoltà personali si agisca in modi che non ci appartengono: l’importante è usare questa esperienza per crescere e diventare una versione più consapevole di sé. Se sente di non riuscire a fare chiarezza da solo, un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a esplorare le sue emozioni, le sue fragilità e i comportamenti che fatica a comprendere. La psicoterapia può fornirle strumenti concreti per gestire meglio le emozioni e lavorare sull’autocontrollo e sull’autostima, soprattutto in momenti in cui si trova vulnerabile. Infine, la rottura con la sua ragazza è comprensibilmente dolorosa e potrebbe far emergere in lei ulteriori sensi di colpa e di vuoto. Rispetti il suo spazio e i suoi tempi, ma si concentri anche su di sé: questo è un momento in cui può prendersi cura della sua crescita personale, riconoscendo le parti di sé che hanno bisogno di attenzione e guarigione. Guardi a questa esperienza non solo come a un errore, ma come a un'opportunità per conoscersi meglio e per costruire relazioni future più solide e autentiche. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Salve, le direi di farsi aiutare al fine di poter processare i suoi pensieri quando arrivano, evitando di passare all'atto per poi pentirsene. Lei dice di non riconoscersi in quello che ha fatto, ma che è già successo altre volte di ubriacarsi per cui una parte di lei fa una cosa che un'altra parte aborrisce. A questo punto, lei direi di pensare ad un aiuto psicoterapeutico al fine di integrare le parti. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Dott.ssa Marina Bonadeni
Grazie per aver condiviso la tua storia. Hai descritto una situazione che ti sta mettendo fortemente in crisi, non solo per ciò che è accaduto, ma anche per le domande che ti stai ponendo su chi sei e su come sei arrivato a questo punto. Voglio dirti che è normale sentirsi smarriti in un momento simile, ma questa può anche essere un’opportunità per comprendere meglio te stesso e per affrontare gli aspetti della tua vita che potrebbero aver bisogno di attenzione e cambiamento.
La tua ragazza, sentendosi tradita, ha scelto di interrompere la relazione, e tu ti senti non solo responsabile, ma anche carico di un senso di vergogna che rischia di sopraffarti. È importante distinguere tra il fatto che hai commesso un errore e il timore che questo errore definisca interamente chi sei. Quello che è successo non deve diventare il tuo “biglietto da visita” come persona. Piuttosto, possiamo trasformarlo in una lente attraverso cui osservarti, capire meglio chi sei, e perché sei arrivato a quel comportamento.
Una psicoterapia strategica-integrata può aiutarti a trasformare questo momento difficile in un’occasione per crescere e migliorare la qualità della tua vita e delle tue relazioni, lavorando sulle tue emozioni, sui tuoi obiettivi e sui tuoi schemi di pensiero.
Dott. Tommaso Giovannetti
La tua ragazza, sentendosi tradita, ha scelto di interrompere la relazione, e tu ti senti non solo responsabile, ma anche carico di un senso di vergogna che rischia di sopraffarti. È importante distinguere tra il fatto che hai commesso un errore e il timore che questo errore definisca interamente chi sei. Quello che è successo non deve diventare il tuo “biglietto da visita” come persona. Piuttosto, possiamo trasformarlo in una lente attraverso cui osservarti, capire meglio chi sei, e perché sei arrivato a quel comportamento.
Una psicoterapia strategica-integrata può aiutarti a trasformare questo momento difficile in un’occasione per crescere e migliorare la qualità della tua vita e delle tue relazioni, lavorando sulle tue emozioni, sui tuoi obiettivi e sui tuoi schemi di pensiero.
Dott. Tommaso Giovannetti
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Capisco quanto sia difficile affrontare una situazione come questa e quanto la confusione che provi possa rendere tutto ancora più doloroso. Il fatto che ti stia prendendo la responsabilità di quanto accaduto e che ti senta colpevole dimostra una consapevolezza importante, che è il primo passo per affrontare ciò che stai vivendo.
Quello che stai attraversando sembra essere un momento di crisi, ma anche un'opportunità per riflettere su alcuni aspetti della tua vita. Il tuo comportamento sotto l’effetto dell’alcol è una delle cause di quanto accaduto, e questo può capitare quando i freni inibitori vengono abbassati, portandoci a fare cose che normalmente non faremmo. Sebbene l’alcol abbia influito, è importante riconoscere che le tue azioni sono comunque sotto la tua responsabilità. La consapevolezza di questo è fondamentale, ma è altrettanto importante cercare di capire cosa ti ha spinto ad agire in quel modo, in modo da evitare che accada ancora in futuro.
Il senso di perdita che provi è comprensibile quando ci si comporta in modo contrario ai propri valori. La vergogna che provi in questo momento è una reazione naturale, ma attenzione a non lasciarti sopraffare da essa. Se non affrontata in modo sano, la vergogna può portarti a un circolo vizioso di auto-svalutazione, che rende ancora più difficile affrontare la situazione e migliorare. Sarebbe utile cercare di esplorare i motivi sottostanti al tuo comportamento, per capire meglio le emozioni e le dinamiche che ti hanno portato a questa situazione, così da poterle gestire in modo più sano in futuro.
Riguardo alla tua relazione, è chiaro che questo è un momento difficile, ma anche un'opportunità per riflettere sul futuro. La tua ragazza ha reagito in modo comprensibile, data la situazione, e il suo desiderio di porre fine alla relazione è una risposta legittima al tradimento che ha vissuto, anche se non fisico. È importante riconoscere il dolore che ha provato, ma allo stesso tempo cercare di affrontare la situazione in modo costruttivo. Questo potrebbe essere il momento per entrambi di fare un bilancio della vostra relazione, capire cosa funziona e cosa no, e decidere insieme cosa fare.
A volte, comportamenti come quello che hai descritto possono anche essere segnali di difficoltà emotive più profonde, come la paura dell'intimità o la difficoltà a gestire le emozioni. Se ti senti confuso o perso, potrebbe essere utile esplorare questi temi con il supporto di un terapeuta, che ti possa aiutare a comprendere meglio te stesso e a trovare soluzioni per evitare che simili comportamenti si ripetano.
Se la tua ragazza è disposta a parlarne, un confronto sincero potrebbe aiutarvi a chiarire i vostri sentimenti e capire se c'è la possibilità di ricostruire la relazione. In ogni caso, sarebbe utile esprimere il tuo rimorso, ma anche provare a esplorare insieme le cause più profonde del tuo comportamento. Tuttavia, è importante anche rispettare le sue emozioni e la sua decisione, qualunque essa sia.
In definitiva, il passo fondamentale in questo momento è affrontare la situazione con consapevolezza. Che tu decida di lavorare sulla relazione o di concentrarti su te stesso, il supporto psicologico può essere davvero utile per aiutarti a navigare questo periodo e crescere come persona.
Quello che stai attraversando sembra essere un momento di crisi, ma anche un'opportunità per riflettere su alcuni aspetti della tua vita. Il tuo comportamento sotto l’effetto dell’alcol è una delle cause di quanto accaduto, e questo può capitare quando i freni inibitori vengono abbassati, portandoci a fare cose che normalmente non faremmo. Sebbene l’alcol abbia influito, è importante riconoscere che le tue azioni sono comunque sotto la tua responsabilità. La consapevolezza di questo è fondamentale, ma è altrettanto importante cercare di capire cosa ti ha spinto ad agire in quel modo, in modo da evitare che accada ancora in futuro.
Il senso di perdita che provi è comprensibile quando ci si comporta in modo contrario ai propri valori. La vergogna che provi in questo momento è una reazione naturale, ma attenzione a non lasciarti sopraffare da essa. Se non affrontata in modo sano, la vergogna può portarti a un circolo vizioso di auto-svalutazione, che rende ancora più difficile affrontare la situazione e migliorare. Sarebbe utile cercare di esplorare i motivi sottostanti al tuo comportamento, per capire meglio le emozioni e le dinamiche che ti hanno portato a questa situazione, così da poterle gestire in modo più sano in futuro.
Riguardo alla tua relazione, è chiaro che questo è un momento difficile, ma anche un'opportunità per riflettere sul futuro. La tua ragazza ha reagito in modo comprensibile, data la situazione, e il suo desiderio di porre fine alla relazione è una risposta legittima al tradimento che ha vissuto, anche se non fisico. È importante riconoscere il dolore che ha provato, ma allo stesso tempo cercare di affrontare la situazione in modo costruttivo. Questo potrebbe essere il momento per entrambi di fare un bilancio della vostra relazione, capire cosa funziona e cosa no, e decidere insieme cosa fare.
A volte, comportamenti come quello che hai descritto possono anche essere segnali di difficoltà emotive più profonde, come la paura dell'intimità o la difficoltà a gestire le emozioni. Se ti senti confuso o perso, potrebbe essere utile esplorare questi temi con il supporto di un terapeuta, che ti possa aiutare a comprendere meglio te stesso e a trovare soluzioni per evitare che simili comportamenti si ripetano.
Se la tua ragazza è disposta a parlarne, un confronto sincero potrebbe aiutarvi a chiarire i vostri sentimenti e capire se c'è la possibilità di ricostruire la relazione. In ogni caso, sarebbe utile esprimere il tuo rimorso, ma anche provare a esplorare insieme le cause più profonde del tuo comportamento. Tuttavia, è importante anche rispettare le sue emozioni e la sua decisione, qualunque essa sia.
In definitiva, il passo fondamentale in questo momento è affrontare la situazione con consapevolezza. Che tu decida di lavorare sulla relazione o di concentrarti su te stesso, il supporto psicologico può essere davvero utile per aiutarti a navigare questo periodo e crescere come persona.
Grazie per aver condiviso ciò che stai vivendo. Da quello che scrivi traspare un forte senso di colpa e disorientamento per quello che è accaduto, e questo dimostra che sei consapevole dell’impatto delle tue azioni, sia su di te che sulla tua ragazza.
A volte, mettiamo in atto dei comportamenti che non ci rappresentano nei momenti in cui ci sentiamo persi o in conflitto con noi stessi, anche se non sempre ne siamo del tutto consapevoli. Potrebbe essere utile chiederti: cosa stavi provando davvero quella sera? E quali emozioni o insicurezze potrebbero aver contribuito a quel gesto?
Questo potrebbe essere un momento per riflettere e capire meglio te stesso. Lavorare su ciò che ti ha portato a questo comportamento potrebbe aiutarti a fare chiarezza, e potrebbe darti anche gli strumenti per affrontare le relazioni future in modo più consapevole.
Rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
Dott.ssa Alice Bressana
A volte, mettiamo in atto dei comportamenti che non ci rappresentano nei momenti in cui ci sentiamo persi o in conflitto con noi stessi, anche se non sempre ne siamo del tutto consapevoli. Potrebbe essere utile chiederti: cosa stavi provando davvero quella sera? E quali emozioni o insicurezze potrebbero aver contribuito a quel gesto?
Questo potrebbe essere un momento per riflettere e capire meglio te stesso. Lavorare su ciò che ti ha portato a questo comportamento potrebbe aiutarti a fare chiarezza, e potrebbe darti anche gli strumenti per affrontare le relazioni future in modo più consapevole.
Rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
Dott.ssa Alice Bressana
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza, non è facile mettere a nudo i propri errori e i sentimenti che ne derivano. Vorrei partire da una cosa importante: fare qualcosa di cui ci pentiamo non ci definisce come persone "brutte" o "schifose". Siamo umani, e tutti commettiamo errori, a volte anche grandi, soprattutto quando ci troviamo in situazioni di vulnerabilità o di poca lucidità, come nel tuo caso.
Hai definito ciò che è successo come un errore, e questo è già un passo importante: riconoscere la responsabilità e sentirsi dispiaciuti dimostra che tieni ai tuoi valori e alla relazione che hai avuto con la tua ragazza. L'unica cosa che si può fare in questi casi è chiedere scusa, in modo sincero, e offrire all'altra persona la libertà di decidere se perdonare o meno. Il perdono non è qualcosa che possiamo pretendere, ma possiamo mostrarci disponibili a riparare, nel limite del possibile, e ad imparare da quanto accaduto.
Un altro punto che vorrei sottolineare è che spesso l'**io reale** è distante dall'**io ideale** che immaginiamo o vorremmo essere, ed è normale. È una parte dell'essere umano. Non possiamo sempre agire perfettamente in linea con i nostri ideali, ma questo non significa che dobbiamo identificarci unicamente con i nostri errori. Quello che possiamo fare, invece, è guardarli per ciò che sono: occasioni per riflettere e crescere.
Ti incoraggio a iniziare da te stesso: **perdonare i tuoi errori** non significa giustificarli, ma accettare che sono parte del tuo percorso di crescita. Cerca di capire cosa ti ha portato a comportarti in un modo che ora non riconosci: c'era un bisogno non espresso, una difficoltà che non hai affrontato? Questo può essere un momento per riflettere su te stesso e su come vuoi affrontare le tue relazioni in futuro, con più consapevolezza e rispetto per te stesso e per gli altri.
Infine, è importante che tu sappia che riparare il rapporto con te stesso è un passo fondamentale, a prescindere da come andrà con la tua ragazza. Solo da questa base potrai costruire relazioni più solide e autentiche. Se hai bisogno di supporto o di un confronto più approfondito, non esitare a chiedere aiuto: affrontare gli errori non è facile, ma è un atto di grande forza e coraggio.
Hai definito ciò che è successo come un errore, e questo è già un passo importante: riconoscere la responsabilità e sentirsi dispiaciuti dimostra che tieni ai tuoi valori e alla relazione che hai avuto con la tua ragazza. L'unica cosa che si può fare in questi casi è chiedere scusa, in modo sincero, e offrire all'altra persona la libertà di decidere se perdonare o meno. Il perdono non è qualcosa che possiamo pretendere, ma possiamo mostrarci disponibili a riparare, nel limite del possibile, e ad imparare da quanto accaduto.
Un altro punto che vorrei sottolineare è che spesso l'**io reale** è distante dall'**io ideale** che immaginiamo o vorremmo essere, ed è normale. È una parte dell'essere umano. Non possiamo sempre agire perfettamente in linea con i nostri ideali, ma questo non significa che dobbiamo identificarci unicamente con i nostri errori. Quello che possiamo fare, invece, è guardarli per ciò che sono: occasioni per riflettere e crescere.
Ti incoraggio a iniziare da te stesso: **perdonare i tuoi errori** non significa giustificarli, ma accettare che sono parte del tuo percorso di crescita. Cerca di capire cosa ti ha portato a comportarti in un modo che ora non riconosci: c'era un bisogno non espresso, una difficoltà che non hai affrontato? Questo può essere un momento per riflettere su te stesso e su come vuoi affrontare le tue relazioni in futuro, con più consapevolezza e rispetto per te stesso e per gli altri.
Infine, è importante che tu sappia che riparare il rapporto con te stesso è un passo fondamentale, a prescindere da come andrà con la tua ragazza. Solo da questa base potrai costruire relazioni più solide e autentiche. Se hai bisogno di supporto o di un confronto più approfondito, non esitare a chiedere aiuto: affrontare gli errori non è facile, ma è un atto di grande forza e coraggio.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, è chiaro che stai vivendo un conflitto profondo con te stesso, cercando di capire come hai potuto oltrepassare un limite che, fino ad ora, sembrava solido. Questo gesto non è solo un errore da condannare, ma anche un segnale di qualcosa dentro di te che merita di essere esplorato: forse un’insoddisfazione latente, una ricerca di conferme o un bisogno di evasione.
La vergogna che provi è una reazione naturale, ma può anche essere il punto di partenza per comprendere meglio chi sei e perché hai agito in quel modo. Ti invito a riflettere su come affronti il tuo rapporto con te stesso, con l’alcol e con la tua relazione. Questo momento di crisi potrebbe essere un’occasione per intraprendere un percorso di crescita e cambiamento. Guardare dentro di te con onestà e senza giudizio è il primo passo per ritrovarti.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
La vergogna che provi è una reazione naturale, ma può anche essere il punto di partenza per comprendere meglio chi sei e perché hai agito in quel modo. Ti invito a riflettere su come affronti il tuo rapporto con te stesso, con l’alcol e con la tua relazione. Questo momento di crisi potrebbe essere un’occasione per intraprendere un percorso di crescita e cambiamento. Guardare dentro di te con onestà e senza giudizio è il primo passo per ritrovarti.
Buona giornata.
Dott. Paolo Cavallin
SALVE,CAPITA QUALCHE SBANDATA ESSENDO ANCORA GIOVANI E SOPRATTUTTO ESSENDO SOTTO EFFETTI DI ALCOOL. L'IMPORTANTE è CHE ABBIA RICONOSCIUTO IL SUO SBAGLIO E CHE ABBIA LA CONSAPEVOLEZZA DI AVERLO FATTO NON COSCIENTEMENTE. COMUNQUE PER QUALSIASI APPROFONDIMENTO O CONSIGLIO PUO' CONTATTARMI.
Buongiorno,
mi sembra che lei descrive una situazione di sofferenza piuttosto marcata. I motivi per cui la relazione sia stata in questi alti e bassi potrebbero essere diversi però la modalità di affrontarli è del tutto personale. Tutta la dinamica della relazione, la sua modalità di gestione e la modalità che lei porta di riferirsi a sé potrebbero essere discussi insieme con uno psicologo per tentare di capire cosa genera la sofferenza che lei sta portando in modo che questa sensazione di essersi perso possa attenuarsi e lei possa ritrovare sé stesso
mi sembra che lei descrive una situazione di sofferenza piuttosto marcata. I motivi per cui la relazione sia stata in questi alti e bassi potrebbero essere diversi però la modalità di affrontarli è del tutto personale. Tutta la dinamica della relazione, la sua modalità di gestione e la modalità che lei porta di riferirsi a sé potrebbero essere discussi insieme con uno psicologo per tentare di capire cosa genera la sofferenza che lei sta portando in modo che questa sensazione di essersi perso possa attenuarsi e lei possa ritrovare sé stesso
Salve gentile Utente, mi dispiace che stia vivendo questo momento così difficile e carico di rimorso. Riconoscere il proprio errore e sentire il peso delle conseguenze è sicuramente doloroso, ma è anche un passo importante per comprendere meglio se stesso e affrontare ciò che è accaduto.
Lei parla di non riconoscersi più e di sentirsi "perso". Questo potrebbe essere il segnale che qualcosa dentro di lei merita di essere esplorato più a fondo: quali bisogni, emozioni o conflitti potrebbero averla portata a compiere un gesto che non sente appartenerle? L'alcol, sebbene possa disinibire, non "crea" comportamenti dal nulla, ma amplifica dinamiche già presenti, magari inconsapevoli. Riflettere su ciò che è emerso potrebbe aiutarla a capire meglio se stesso e le sue relazioni.
Per quanto riguarda la sua relazione, è naturale che la sua ragazza si sia sentita ferita e che abbia voluto prendersi del tempo per allontanarsi. Anche se in questo momento potrebbe sembrare impossibile recuperare la fiducia, ciò che può fare è dimostrarle con i fatti, più che con le parole, che sta lavorando su se stesso per evitare che qualcosa di simile accada di nuovo, indipendentemente dall'esito del vostro rapporto.
La vergogna e il disprezzo che prova verso se stesso sono comprensibili, ma restare bloccati in queste emozioni non aiuta né lei né chi le sta intorno. È importante che trasformi questo dolore in un'opportunità per crescere, magari con il supporto di un professionista che possa aiutarla a indagare sulle cause di questo episodio e a sviluppare strumenti per gestire situazioni future in modo più consapevole.
Lei non è definito solo da questo errore, ma dalle azioni che sceglierà di compiere da adesso in avanti. Questo momento può essere un punto di svolta per imparare a conoscersi meglio, lavorare su se stesso e ricostruire non solo la fiducia degli altri, ma anche quella che deve recuperare verso di sé.
Dott. Vocino Luca
Lei parla di non riconoscersi più e di sentirsi "perso". Questo potrebbe essere il segnale che qualcosa dentro di lei merita di essere esplorato più a fondo: quali bisogni, emozioni o conflitti potrebbero averla portata a compiere un gesto che non sente appartenerle? L'alcol, sebbene possa disinibire, non "crea" comportamenti dal nulla, ma amplifica dinamiche già presenti, magari inconsapevoli. Riflettere su ciò che è emerso potrebbe aiutarla a capire meglio se stesso e le sue relazioni.
Per quanto riguarda la sua relazione, è naturale che la sua ragazza si sia sentita ferita e che abbia voluto prendersi del tempo per allontanarsi. Anche se in questo momento potrebbe sembrare impossibile recuperare la fiducia, ciò che può fare è dimostrarle con i fatti, più che con le parole, che sta lavorando su se stesso per evitare che qualcosa di simile accada di nuovo, indipendentemente dall'esito del vostro rapporto.
La vergogna e il disprezzo che prova verso se stesso sono comprensibili, ma restare bloccati in queste emozioni non aiuta né lei né chi le sta intorno. È importante che trasformi questo dolore in un'opportunità per crescere, magari con il supporto di un professionista che possa aiutarla a indagare sulle cause di questo episodio e a sviluppare strumenti per gestire situazioni future in modo più consapevole.
Lei non è definito solo da questo errore, ma dalle azioni che sceglierà di compiere da adesso in avanti. Questo momento può essere un punto di svolta per imparare a conoscersi meglio, lavorare su se stesso e ricostruire non solo la fiducia degli altri, ma anche quella che deve recuperare verso di sé.
Dott. Vocino Luca
Salve, la sua condivisione dimostra che sta riflettendo profondamente su quanto accaduto, e questo è un primo passo fondamentale. È evidente che si senta smarrito e sopraffatto dalle emozioni che sta vivendo, e il fatto che riconosca il peso delle sue azioni indica una forte autoconsapevolezza e un desiderio di comprensione e cambiamento.
Le emozioni di vergogna, disappunto verso se stesso e il senso di perdita che descrive possono essere molto difficili da gestire, ma sono anche segnali di una volontà di affrontare ciò che è accaduto e di dare un significato a questa esperienza. È importante distinguere tra il comportamento che ha avuto – che lei stesso definisce un tradimento – e la sua identità come persona. Il comportamento può essere analizzato, compreso e modificato, mentre l'identità non si riduce a un singolo episodio.
Il fatto che non si riconosca più, che si senta "perso", potrebbe essere un segnale di un malessere più profondo, forse legato a come sta vivendo la relazione con se stesso, con gli altri o con le situazioni stressanti. L'abuso di alcol, che menziona, è un elemento che merita attenzione, in quanto potrebbe avere amplificato impulsi o comportamenti che normalmente non emergerebbero.
Questo evento potrebbe essere l'occasione per intraprendere un percorso di riflessione su di sé, sulle proprie emozioni e su ciò che desidera costruire in futuro, sia a livello personale che relazionale. Un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta, potrebbe aiutarla a esplorare questi aspetti in un ambiente sicuro e non giudicante.
Attraverso il supporto adeguato, può trovare strumenti utili per comprendere meglio ciò che l’ha portata a questo punto, per gestire in modo più consapevole le situazioni difficili e per recuperare un senso di fiducia in se stesso.
La invito quindi a considerare di rivolgersi a un professionista, perché nessuno dovrebbe affrontare da solo il peso di emozioni così complesse. Con il giusto aiuto, è possibile trasformare anche un’esperienza difficile in un’opportunità di crescita personale.
Le emozioni di vergogna, disappunto verso se stesso e il senso di perdita che descrive possono essere molto difficili da gestire, ma sono anche segnali di una volontà di affrontare ciò che è accaduto e di dare un significato a questa esperienza. È importante distinguere tra il comportamento che ha avuto – che lei stesso definisce un tradimento – e la sua identità come persona. Il comportamento può essere analizzato, compreso e modificato, mentre l'identità non si riduce a un singolo episodio.
Il fatto che non si riconosca più, che si senta "perso", potrebbe essere un segnale di un malessere più profondo, forse legato a come sta vivendo la relazione con se stesso, con gli altri o con le situazioni stressanti. L'abuso di alcol, che menziona, è un elemento che merita attenzione, in quanto potrebbe avere amplificato impulsi o comportamenti che normalmente non emergerebbero.
Questo evento potrebbe essere l'occasione per intraprendere un percorso di riflessione su di sé, sulle proprie emozioni e su ciò che desidera costruire in futuro, sia a livello personale che relazionale. Un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta, potrebbe aiutarla a esplorare questi aspetti in un ambiente sicuro e non giudicante.
Attraverso il supporto adeguato, può trovare strumenti utili per comprendere meglio ciò che l’ha portata a questo punto, per gestire in modo più consapevole le situazioni difficili e per recuperare un senso di fiducia in se stesso.
La invito quindi a considerare di rivolgersi a un professionista, perché nessuno dovrebbe affrontare da solo il peso di emozioni così complesse. Con il giusto aiuto, è possibile trasformare anche un’esperienza difficile in un’opportunità di crescita personale.
Buongiorno, giudicarsi non porta a nulla se non a stare peggio. Le è più utile cercare di capire il perché lo abbia fatto. Quali motivi ci sono dietro a questo gesto. Le piace la ragazza in questione, si sente oppresso dalla sua relazione, vorrebbe fare altre esperienze? Le domande potrebbero continuare. Allora se riesce a focalizzare il motivo e il bisogno sottostante, può trovare una risposta. Non contattare questa parte profonda rende spaesati e storditi. Se non riuscite da solo, come è probabile che succeda, dovrebbe richiedere un consulto con uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
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