Salve, vorrei farvi una domanda. A me piace ogni qualvolta ho un rapporto sessuale con una donna , i

Buongiorno,

In generale, il concetto di normale e anormale non è qualcosa di definibile scientificamente (se non dal punto di vista meramente statistico), ma deriva da norme culturali. Per cui non sono qualcosa di oggettivo, ma sono costruite e perpetuate da noi stessə, infatti anche il concetto di normale e anormale è qualcosa che viene costantemente ridefinito.
Detto questo una pratica erotica può includere tutti gli elementi da cui traiamo piacere finché ci sia il consenso delle parti. Il fatto che una pratica possa essere più frequente di un’altra non rende più o meno valida.

Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Lissandrello

Gentile Utente,
Avere una fantasia o una preferenza per una parte del corpo del proprio partner che porta all’eccitamento non viene considerata una “devianza”. La domanda che ci si potrebbe porre è quanto è per lei necessario avere questo tipo di stimolazione per poter avere un rapporto completo. Se può farne anche a meno ma è una sua preferenza allora non è nulla di invasivo e sicuramente non comprometterà i suoi rapporti sessuali. In caso contrario, ovvero nel momento in cui è strettamente necessario e NON riesce ad avere eccitazione o desiderio, allora potrebbe prendere in considerazione di contattare uno degli specialisti.
Cordiali saluti.

Gentile utente, assolutamente non è considerata una " devianza".
Avere delle fantasie in merito a parti del corpo, oggetti e situazioni è auspicabile.
Se esse diventano l'unica attrazione erotica ai fini dell' eccitazione sostituendolo di fatto all' atto sessuale questo può definirsi un disturbo.
Questo da quello che lei racconta non accade e trattasi , evidentemente, di una semplice fantasia .
Resto a disposizione come spazio d'ascolto.
Un caro saluto.
Dr. Luca Russo

Giocare con i piedi in sé e per sé non ha nulla di patologico e non va considerata come una devianza sessuale: è una pratica, direi anche abbastanza diffusa, della vita sessuale. Detto ciò, ci tengo a precisare però che non è tanto ciò che si fa a dover stimolare la nostra riflessione, ma il perché lo si fa e il come. Quanto tempo occupa questa fantasia nella sua mente? Quanto la limita, se lo fa, nella vita di tutti i giorni o nel rapporto sessuale? Quanto spazio occupa all'interno di un rapporto sessuale? Cosa aggiunge o toglie alla sua vita personale e alla relazione di coppia? Quanto l'aiuta ad avvicinarsi fisicamente e/o emotivamente a sé stesso e al suo partner? Quanto può essere considerato una fuga da eventuali ansie sessuali? E quanto le consente di esprimere delle parti di sé che solitamente rimangono sommerse nella quotidianità? Quello che sto cercando di sottolineare è che non ha molto senso porsi unicamente la domanda se una pratica simile è sana o patologica, normale o anormale, o se vada considerata una deviazione o no. Ciò su cui dovrebbe porre maggiormente l'attenzione è la comprensione del suo significato psicologico all'interno della sua vita psichica, al fine di coglierne gli aspetti evolutivi (di crescita) e le eventuali limitazioni che tale pratica sessuale può comportare o esprimere nella sua quotidianità. Non che questo sia fondamentale, si può vivere anche abbastanza bene anche senza porsi troppe domande ma certamente ogni fantasia sessuale è uno specchio della nostra psiche: nulla accade per caso. Se ha questa fantasia o preferenza erotica, ci saranno delle ragioni e il comprenderle potrebbe far luce sui suoi bisogni più profondi. L'analisi dell'immaginario erotico è una meravigliosa opportunità di crescita personale. Le suggerisco la lettura del romanzo "Ai tuoi piedi" di Andrea B. Sabri