Salve, vorrei fare una domanda.. ieri sono stata in macchina e ho avuto il pensiero intrusivo dello

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Salve, vorrei fare una domanda.. ieri sono stata in macchina e ho avuto il pensiero intrusivo dello sportello.. sono stata malissimo, mi sono girata di spalle, ho indossato le cuffie e mi sono distratta con un gioco ma nella mia testa pensavo continuamente “ma sto così male perché voglio farlo davvero? non voglio vivere più?” ,quando siamo arrivati a destinazione sono scoppiata a piangere, avevo tanta ansia e tutto il giorno sono stata male, già a pensare al ritorno.. al ritorno in auto mi sono messa al centro, ho indossato di nuovo le cuffie e sono stata più tranquilla.. già il fatto che io stia scrivendo per chiedere un parere, significa che è una cosa che voglio davvero fare, ovvero togliermi la vita, oppure è una cosa che mi terrorizza così tanto?
Buonasera, capisco quanto possa essere angosciante vivere situazioni come quella che descrivi, e il fatto che tu abbia cercato supporto per parlarne dimostra coraggio e un desiderio profondo di capire meglio ciò che stai attraversando. Spesso, questi pensieri intrusivi (come il pensiero improvviso e inquietante legato allo sportello) colpiscono proprio perché sono completamente lontani da ciò che desideriamo davvero. L’impatto emotivo che hai provato, con l’ansia e le lacrime, indica quanto questo pensiero ti abbia spaventata e quanto sia qualcosa che non senti parte di te. I pensieri intrusivi sono un fenomeno molto diffuso e, benché possano apparire casuali e incontrollabili, in realtà ci danno segnali su come la nostra mente reagisce a certe situazioni di stress o ansia. Di fatto, più sono disturbanti, più tendiamo a temere che riflettano un desiderio o una volontà nascosta, ma è importante sapere che ciò non è vero: questi pensieri non significano affatto che si desidera agire su di essi. Spesso, sono solo manifestazioni di un nostro timore profondo o di una sensazione di mancanza di controllo. Immagina i pensieri intrusivi come nuvole che passano nel cielo della tua mente: possono essere scuri e minacciosi, ma sono passeggeri, e non hanno la forza di determinare ciò che vuoi o chi sei. Tuttavia, la nostra mente tende a interpretare questi pensieri con paura, creando un circolo vizioso: più temiamo di avere questo tipo di pensieri, più diventano insistenti, e più cresce l’ansia associata. Nella terapia cognitivo-comportamentale, si lavora per distinguere questi pensieri dalla realtà e per ridurre la loro forza imparando a osservarli in modo meno reattivo, senza cercare di allontanarli con sforzo, ma senza nemmeno dare loro peso. Per esempio, ci si potrebbe soffermare a esplorare il significato e la causa di questa ansia, imparando tecniche per ridurre l’impatto emotivo che questi pensieri esercitano. È un percorso che può aiutare a ritrovare fiducia in se stessi e a vivere queste esperienze in modo diverso. Questi pensieri non sono desideri nascosti, né rappresentano una volontà di farsi del male. Il fatto stesso che tu stia cercando di capire e affrontare ciò che ti succede indica la tua forza e il tuo desiderio di stare meglio. Questi sono elementi importanti da cui partire, e se ti sentissi pronta ad approfondire questo percorso in terapia, potrebbe essere un’occasione preziosa per scoprire strumenti per gestire e liberarti da questi pensieri. Sappi che chiedere aiuto non è solo un segno di forza, ma è anche una strada concreta per ritrovare serenità e sicurezza. Non sei sola in questo, e ci sono persone che possono sostenerti mentre fai chiarezza e riprendi il controllo. Qualunque cosa ti senta di fare, passo dopo passo, è assolutamente valida: prenditi il tempo e lo spazio di cui hai bisogno, e ricorda che meriti di stare bene. Rest6o a disposizione. Ti auguro ogni bene. Dott. Andrea Boggero

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Gentile utente, l'essere terrorizzata da un'idea simile, anche se potrebbe scaturire da lei stessa, è la dimostrazione che lei ama la vita, e farebbe di tutto per proteggerla! Però, al contempo, deve ascoltare il campanello della sua mente che l'avvisa di pensieri disfunzionali e pericolosamente intrusivi, che possono danneggiare il suo equilibrio psicologico e la sua armonia interiore, al punto da creare momenti di sgomento e di ansia molto forti, come quello vissuto in auto, ed episodi di panico, difficili da gestire. Per comprendere meglio questi pensieri, le consigli di consultare uno psicologo e valutare l'opportunità di un percorso psicologico. Non rimandi quello che può essere fatto ora e che è importante per il suo benessere mentale. Le auguro il meglio, Dott. Antonio Cortese
Gentile utente, i pensieri intrusivi posso essere assai spaventosi. Ma un pensiero è solo un pensiero, il fatto che una persona pensi qualcosa non significa che questo accade o che la persona lo desideri. La funzione del pensiero-azione è molto frequente quando si tratta di pensieri intrusivi così dolorosi e spaventosi. Il fatto che lei lo scriva qui ci mostra come lei si senta distanze da questo pensiero, non lo sente suo e la preoccupa. Se non è ancora seguita da un professionista potrebbe valutare di iniziare un percorso per riflettere su questi pensieri intrusivi e sui comportamenti di sicurezza che ha messo e potrebbe mettere in atto. Se invece ha già una terapia in atto ne parli con il terapeuta. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, dopo che succedono questi episodi è bene dare che è stato solo un pensiero, prodotto dalla propria mente, e non realtà. lei ha saputo fronteggiare brillantemente il ritorno, e questo lo deve considerare una sua risorsa che sa intervenire nel momento critico. Se questi pensieri intrusivi si ripetono spesso potrebbe pensare ad una psicoterapia, per affrontarli. Un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Buonasera cara utente,
innanzitutto voglio dirle che è stata molto brava a condividere i suoi pensieri e le sue emozioni su questo spazio sicuro. È un passo importante e coraggioso! È comprensibile sentirsi sopraffatti da pensieri intrusivi e il fatto che lei stia cercando di capire ciò che prova è un segno di grande forza e di estraneità dai suoi stessi pensieri. Si ripeta questo mantra: La Mente mente!

In periodi particolarmente intensi, al di là di quali siano le motivazioni che ne stanno alla base, è assolutamente normale vivere momenti in cui ci si sente persə e spaventatə dai pensieri che possono presentarsi, e il suo desiderio di distrarsi con la musica e delle attività dimostra che sta già cercando dei modi per affrontare la situazione. I pensieri di voler fuggire da un dolore così intenso possono essere spaventosi, ma non significa necessariamente che lei voglia davvero farlo.

Se si sente in pericolo o se questi pensieri diventassero molto intensi, la invito a parlare con un professionista della salute mentale e con qualcunə di fiducia. Se sta già seguendo un percorso, ne parli con il/la suo/a terapeuta. Non è da sola e ci sono persone pronte ad aiutarla ad affrontare il possibile dolore che sta provando.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Buttacavoli
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima utente, molto spesso la nostra mente ci propone pensieri intrusivi e fastidiosi che non vorremmo avere, ma questo non significa che questi pensieri debbano guidare le nostre azioni. Imparare a distinguere un pensiero automatico da ciò che realmente vogliamo è molto importante e per questo motivo, se questi pensieri intrusivi dovessero permanere, il mio consiglio è di rivolgersi ad un professionista per affrontare al meglio questa sua difficoltà. Restando a disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questo pensiero: è un atto di grande coraggio. Comprendo bene la paura e la confusione che possono emergere da esperienze come questa, ma è importante ricordare che un pensiero non rappresenta necessariamente un desiderio reale.

Il pensiero intrusivo di cui parla può risultare molto scomodo, ma non va interpretato come una verità assoluta. Quando emergono pensieri di questo tipo, può essere utile fermarsi un attimo e restare ancorati a ciò che ci sostiene fisicamente (una sedia, un divano o le proprie gambe), accompagnandosi con respiri profondi per ritrovare un punto di contatto interiore. Questo semplice gesto può innescare un processo di autoregolazione che aiuta a ristabilire l’equilibrio, prevenendo l’innesco di uno stato di panico.

Se questi pensieri intrusivi dovessero ripresentarsi spesso, considerare un percorso terapeutico potrebbe rivelarsi un valido supporto per comprendere meglio le proprie emozioni e vissuti.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Tilotta
Buongiorno,
i pensieri intrusivi sono micidiali. Difficili da gestire e davvero disturbanti.
Ci sono appositi protocolli per imparare come trattarli al meglio.
Sicuramente una buona terapia cognitivo comportamentale può essere di risoluzione!
Carissima, da quel poco che hai raccontato e che mi arriva sicuramente ti consiglierei di rivolgerti ad uno psicologo di fiducia per esaminare bene le tue emozioni e i tuoi pensieri. Se non hai la possibilità economica ci sono sicuramente sportelli nella tua scuola/università o consultori pubblici. Il primo gesto di amore verso se stessi è avere il coraggio di chiedere aiuto. Potresti scrivere un diario e mettere su carta le tue emozioni, anche la scrittura può essere di estremo aiuto. Coraggio, non sei sola. Per qualsiasi dubbio chiedi pure. Un caro saluto, Dott.ssa Roberta Evangelista
Buongiorno gentile Utente, mi rendo conto di quanto il pensiero intrusivo di cui parla possa averla turbata e generato un'ansia profonda. È molto importante comprendere che i pensieri intrusivi, soprattutto quelli legati alla paura di fare qualcosa contro la propria volontà, sono più comuni di quanto si immagini e non necessariamente riflettono i propri desideri o intenzioni. Anzi, il fatto che lei senta la necessità di chiedere un parere su questo disagio, e che la preoccupazione principale sia stata legata al pensiero di "volerlo davvero fare," indica quanto valore lei dia alla sua vita e quanto sia consapevole di ciò che vuole davvero per se stessa.

In situazioni come queste, le strategie che ha già adottato, come distrarsi con un gioco o usare le cuffie per evitare di fissarsi su pensieri spiacevoli, sono risorse molto valide. Tuttavia, dato che questi pensieri hanno avuto un forte impatto emotivo, potrebbe trovare utile approfondire le tecniche per gestire l’ansia e comprendere meglio la natura dei pensieri intrusivi, attraverso un accompagnamento di supporto psicologico.

Se dovesse avere ulteriori dubbi o se il pensiero dovesse ripresentarsi, non esiti a parlarne apertamente.
Dott. Luca Vocino
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Gent.ma, non è possibile rispondere a queste sue domande da qui. Sarebbe utile potesse parlare direttamente con un professionista di questa esperienza. SG
Buongiorno, posso immaginare il turbamento che le ha provocato questa situazione e la sua paura che possa ricapitare è del tutto legittima. Può succedere che sopraggiungano dei pensieri intrusivi e disturbanti anche in contrasto con la nostra volontà, questo non significa che poi portiamo a termine ciò che il pensiero minaccia. Tuttavia questo è sintomo di forte stress e sofferenza che vale la pena attenzionare e prendersene cura. In parte ha già trovato dei rimedi per gestire l'emergenza, ma quello che ora si porta dietro è una forte ansia e angoscia che la può condurre a evitare certe situazioni potenzialmente pericolose e a subirne ancora di più le conseguenze. Per questo è importante che ricerchi l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta che la possa aiutare a comprendere l'origine dei suoi pensieri e a ridurre la sofferenza. Resto a disposizione. Dott.ssa Anna Tosi
Una cosa è certa: se chiedi aiuto è per risorse positive che possiedi.
Se trovi modi validi per distrarti è per risorse positive che possiedi.
Tanta positività vorresti sprecarla?
Buongiorno, capisco la sua preoccupazione riguardo questi pensieri intrusivi e terrificanti.
Ha dimostrato di aver cercato strategie per fronteggiarli e questo è sicuramente positivo, ma allo stesso tempo, giustamente, si chiede il motivo della loro presenza.
Penso che poterne parlare ed elaborare la possa aiutare a dare un senso a ciò che ha sentito e la possa aiutare ad affrontarli se dovessero ricomparire.
Uno spazio psicoterapico credo sia fondamentale per poter comprendere ciò i suoi pensieri e le sue preoccupazioni.
Gentile utente,
intanto grazie per la condivisione di questo vissuto così intenso di emotività.
Le rispondo alla domande che pone: scrivere qui su un portale dove tanti specialisti possono leggerla mi lascia pensare che dentro di lei ci sono delle risorse che le consentono di chiedere aiuto, anche in una forma diversa.
Il consiglio che mi sento di darle è quello di rivolgersi ad uno specialista e intraprendere un percorso psicoterapico per portare alla luce e alla sua consapevolezza le risorse interne che dispone e con queste riuscire a gestire questi vissuti che lasciano spazio a un vivere quotidiano complesso da gestire.
Per qualsiasi cosa resto a disposizione.
Un caloroso abbraccio
Buongiorno, scriverlo o pensarlo non permette di dire che stia pensando di farlo, ne il contrario. Dipende tutto da come lo vive e come sta, che periodo sta affrontando, cosa vorrebbe per lei, quanto spesso le capitano pensieri intrusivi del genere o di altro tipo. Sono tutti aspetti che personalmente le consiglierei di affrontare in un percorso psicologico perchè è importante affrontare questi pensieri, non tanto per i pensieri in sè ma per l'intrusività, pesantezza e paura che lasciano. Se vuole rimango disponibile a tale scopo se vuole contattarmi.
Ciao,
il fatto che tu scriva, vuol dire che ti interessa non tanto morire, ma piuttosto vivere e capire cosa stia accadendo.
In una adeguata terapia potremmo andare a capire perché, quando è iniziato e sopratutto come trasformare questa situazione in una più "gestibile" fono allo stare bene.
Un caro saluto
Lavinia
Gentile utente, la sua preoccupazione è assolutamente comprensibile, e può essere davvero angosciante affrontare pensieri di questo tipo. È importante riconoscere che i pensieri intrusivi e i momenti di forte ansia possono avvenire in situazioni di stress, e ciò non significa necessariamente che desideri fare ciò che sta pensando.
Parlare di queste esperienze, come sta facendo ora, è un passo fondamentale verso la gestione di queste emozioni. Le consiglio vivamente di cercare un supporto professionale. Un terapeuta può aiutarla a esplorare questi pensieri e fornirle gli strumenti necessari per affrontarli in modo più efficace. Non è sola, e ci sono persone disposte ad ascoltarla e supportarla in questo momento difficile.
Un caro saluto
leggo del disorientamento e della preoccupazione che possono nascere da questo sintomo. i pensieri intrusivi purtroppo abbassano la qualità della nostra vita perché sentiamo che ci sovrastano e sono un ostacolo alla nostra autorealizzazione, tuttavia esiste la possibilità di gestirli con grande efficacia e, nel tempo, di migliorare significativamente, l'intensità e la frequenza dei pensieri. purtroppo è una condizione che non è facile gestire da soli per questo le suggerisco di contattare uno psicologo. In bocca al lupo

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