Salve ,vorrei delle delucidazioni ,ho 43 anni da un po' di tempo ho dei problemi con il cibo ,da pri

13 risposte
Salve ,vorrei delle delucidazioni ,ho 43 anni da un po' di tempo ho dei problemi con il cibo ,da prima stavo bene nel senso mangiavo qualsiasi cosa ,poi ho perso il lavoro e credo di essere cascato in depressione ,ho smesso di mangiare un po' perché non avevo i soldi per la spesa un po' non mi andava ,in tutto il giorno mangio solo cracker ho 15 kg in un fisico già magro adesso sono 49 kg ,bevo tanto caffè avvolte sto senza mangiare ma bevo caffè ,anche 2 ,3 giorni solo caffè ,il problema per cui vi ho scritto è che quando mangio vomito non reggo più il cibo ,se sono arrivato a questo livello è anche per questo ,i secondi no ,ma soprattutto la pasta vomito subito ,il pane no ,ho provato quella integrale uguale ,ho provato a ricominciare a mangiare ma tutte le volte mi si mette in mezzo questo problema e pur di non star male preferisco non mangiare,spero mi possiate dare un indicazione , grazie dottori per quello che fate in generale .
In attesa una risposta .
Da come descrivi la situazione c'è davvero bisogno di un supporto psicologico da parte di uno specialista della salute mentale...il cibo è solo un tassello di ciò che non va nella tua vita.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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Buongiorno
Sicuramente ha bisogno di un supporto psiconutrizionale, non basta un nutrizionista per risolvere questo suo problema. Le consiglio di rivolgersi alla asl
Cordiali saluti
Paola Resasco Dietista Nutrizionista
Buonasera, il rapporto con il cibo è spesso legato allo stato mentale, probabilmente in questo momento uno stato mentale poco sereno non le consente di tornare a nutrirsi bene. Come nutrizionista le consiglio di fare piccoli pasti frequenti, alimentandosi con proteine (carne, uova, pesce, formaggi, legumi) piccole quantità di carboidrati (pasta, pane, cereali) per far riabituare gradualmente l'organismo, verdure crude e cotte e spuntini con frutta secca o frutta. Se le è possibile si faccia aiutare da uno psicologo che le aiuti a superare questo momento e molto probabilmente migliorando il benessere mentale riuscirà ad accogliere nuovamente il cibo.
Mi contatti se ha bisogno
Buona serata
Gentile paziente, è importante che lei riconosca il bisogno di farsi aiutare da uno o più professionisti. Come dicono i colleghi, un sano rapporto col cibo è conseguenza naturale di benessere mentale!
L'importante è che lei non perda troppo peso in poco tempo (e soprattutto massa magra), quindi consiglio in questo tempo di sforzarsi un po' a introdurre sempre una minima e adeguata quantità di proteine nobili ad ogni pasto (ricotta, pollo, pesce, uova, frutta secca...), oltre che a un po' di verdura e carboidrati (pane, riso, patate).
Cordialmente
Dott.ssa Caliari Maria
Gentile paziente, data la situazione le consiglio di rivolgersi al più presto possibile ad un centro specializzato in disturbi dell'alimentazione. In questi centri curano sia la parte psicologica che la parte nutrizionale del problema, approccio necessario per avere una guarigione completa.
Cordialmente
Dott.ssa Colciago
Buonasera, prima di sistemare l'aspetto nutrizionale, che sicuramente va sistemato, deve essere seguito da un esperto nel settore psicologico, psicologo.
Poiché tutto quello che le succede che le è successo parte dalla mente. Poi da lì, segue l'alimentazione sana.
Mi ascolti si faccia seguire perché da come ne parla e da quello che descrive ne ha veramente bisogno.
Buonasera, da quanto descrive, il suo rapporto con il cibo è chiaramente influenzato da una componente emotiva legata al periodo difficile che sta attraversando. È importante affrontare la situazione sia dal punto di vista psicologico che nutrizionale per poter ristabilire un equilibrio e migliorare il suo benessere. Resto a disposizione per qualsiasi necessità. Cordialmente, Dott.ssa Stefania Susca
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Gentilissimo,
Mi dispiace molto che sta attraversando un momento difficile. È importante affrontare sia la questione della sua alimentazione che il suo stato emotivo. La perdita di peso rapida e una dieta così limitata possono avere effetti negativi sulla sua salute fisica e mentale.
Le consiglio di consultare un professionista, poiché è fondamentale parlare con un nutrizionista. Questi esperti possono aiutarla a comprendere meglio la sua situazione e fornirle un piano alimentare adeguato. Inoltre, consideri di rivolgersi a uno psicologo o a un terapeuta, poiché la depressione può influenzare profondamente le sue abitudini alimentari e un professionista può aiutarla a lavorare su questi aspetti.
Se ha difficoltà a mangiare, provi a reintrodurre gli alimenti in modo molto graduale. Inizi con porzioni piccole e cerchi di mangiare cibi che le piacciono e che non le causano disagio. È anche importante assicurarsi di bere acqua oltre al caffè, poiché quest'ultimo può contribuire alla disidratazione.
Infine, potrebbe provare cibi più leggeri e facilmente digeribili, come zuppe, frullati o yogurt, per aiutarla a reintegrare i nutrienti senza sentirsi sopraffatto. È fondamentale non sottovalutare quanto sta vivendo.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentile paziente, mi dispiace moltissimo per la situazione che sta vivendo. In questo periodo così delicato della sua vita mi sento vivamente di consigliarle di affidarsi ad un professionista della salute mentale per iniziare un percorso terapeutico e solo successivamente collaborare con un nutrizionista. In questi casi è fondamentale correlare la terapia nutrizionale con quella psicologica, e viceversa. Mente e corpo si influenzano continuamente. Spero che possa trovare la sua strada quanto prima, in bocca al lupo!
Dott.ssa Lara Gargano
Buongiorno, penso anche io che in questo periodo lei abbia necessità di un supporto psicologico. Per quanto riguarda la nutrizione, le consiglio al momento succhi di frutta ba bere a piccoli sorsi, tè giapponese,purè di patate, parmiggiano e cereali integrali, da assumere in piccole dosi e più volte al giorno ; sentire quindi un nutrizionista che lavori in sinergia con lo psicoterapeuta. Se vuole qualche consiglio mi chiami pure . Cordiali saluti
Buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione.
Personalmente ritengo che il primo passo sia rivolgersi ad un professionista che possa darle un supporto a livello psicologico.
Successivamente può affiancare al suo percorso terapeutico la figura del nutrizionista, in modo tale da creare un lavoro sinergico tra i due professionisti che possa condurla ad una migliore condizione.
Le auguro di trovare la strada giusta.
Cordiali saluti - Dott.ssa Gabri Martina
Salve, il rapporto con il cibo è molto spesso legato allo stato emotivo in cui si trova.
Mi dispiace moltissimo per questo brutto momento che sta affrontando e come i colleghi le consiglio prima di tutto un percorso di psicoterapia e poi affiancare un professionista della nutrizione per iniziare un percorso di educazione alimentare.
Le faccio i miei migliori auguri
Gentile paziente mi rendo conto della situazione difficile che sta vivendo a livello psichico, per cui necessità farsi supportare da un psicoanalista, per rimuovere la causa scatenante che determina il suo disturbo alimentare La maggior parte dei disturbi alimentari sono di origine psichica Come nutrizionista mi sento di suggerirle il consumo di piccoli e frequenti pasti nella giornata in modo da riabituare l'organismo ad alimentarsi ed a non rigettare, oltre ad idratarsi bevendo lentamente. Quindi iniziare a consumare piccole porzioni di carne, legumi come proteine e carboidrati, come patate, pane, riso, fibre, verdura e frutta distribuiti nell'arco della giornata Inoltre fermarsi per fare piccoli intervalli Partire anche da alimenti più gustosi per stimolare l'appetito In tale modo si rieduca l'organismo ad accettare il cibo Essenziale evitare di non perdere massa magra a causa del calo drastico di peso. Resto a disposizione Dottoressa Domenica Tallarico

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