Salve, Vorrei cortesemente informazioni per assistenza psicologica per mia.mamma che viene da un

18 risposte
Salve,

Vorrei cortesemente informazioni per assistenza psicologica per mia.mamma che viene da un intervento chirurgico per carcinoma al seno. Dalla prima diagnosi e dopo l'intervento vive in uno stato di paura totale, e da pochi giorni purtroppo abbiamo ricevuto notizia di recidiva, per cui si prevede un periodo molto duro per lei e vorrei che venisse aiutata. Per cui chiedo se per questo tipo di casi c'è una psicoterapia specifica. Grazie
Gentile utente, mi dispiace tanto per sua mamma e per quello che state vivendo. La psicologia e la psicoterapia rappresentano un'importante risorsa di supporto per i pazienti oncologici. Attraverso un percorso di cura personalizzato, i pazienti possono sviluppare abilità e strategie per affrontare l'esperienza del cancro in modo più equilibrato. Le consiglio di informarsi se, dove si è operata sua mamma, ci sono psicologi specializzati nell'oncologia, in quanto possono lavorare in sinergia con l'equipe medica per garantire un supporto globale e mirato sia alla paziente che ai suoi familiari. L'obiettivo finale è quello di promuovere una migliore qualità di vita, un benessere emotivo e un processo di guarigione completo. Le auguro di poter trovare quanto prima un valido professionista. Rimango a disposizione. Dott.ssa Chiara Caprarelli

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Buongiorno, mi spiace per la condizione di salute di Sua madre. Lo stato di paura in cui si vive con una diagnosi di questo tipo è comprensibile e spesso una notizia di recidiva non fa che acuire le angosce e le paure provate durante la prima diagnosi.
Sarebbe utile rivolgersi ad un/una psiconcolgo/a, qualora fosse presente nella struttura sanitaria ha ha preso in carico Sua madre, che offre supporto psicologico ai pazienti e ai familiari o ad un/una psicoterapeuta che possa creare un luogo sicuro in cui condividere le paure e poter ricevere un buon sostegno.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Tilotta
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
Mi dispiace molto per Sua madre.
Importante chiarire da chi viene la richiesta di aiuto, di chi avverte il problema, Lei o Sua madre.
Poi per affrontare questa problematica è indicata una psicoterapia che tiene conto del rapporto con il proprio corpo e del suo cambiamento e le emozioni ad esso connesse come il modello strumentale integrato.
Con questa consapevolezza si può acquisire maggiore forza in questa situazione difficile e molto nuova.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Gentile utente, un supporto psicologico potrebbe essere di grade aiuto per sua madre. Può anche chiedere ai curanti che seguono sua madre. Alle volte i centri ove viene fatta diagnosi hanno attivo anche un servizio di supporto psicologico al paziente e alle famiglie. Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, comprendo la situazione che sta vivendo e il desiderio di aiutare sua madre sostenendola attraverso un aiuto specialistico.
La comunicazione di recidiva, ancor di più della comunicazione della diagnosi di cancro, è un evento che genera una frattura nell'esperienza di vita della persona (ancora una volta confronta con l'angoscia di morte e l'ansia per il futuro). E' molto importante trovare uno spazio in cui poter esprimere queste paure, preoccupazioni, rielaborare quanto sta vivendo..ciò per aiutarla ad affrontare al meglio questa nuova fase di malattia. Certamente è importante trovare uno psicologo specializzato in psiconcologia che è la branca della psicologia che se ne occupa. Inoltre, esistono anche delle associazioni di pazienti, a livello nazionale, che forniscono materiale informativo e psicoeducativo (libricini su tematiche specifiche), che può essere integrato al lavoro terapeutico. Se desidera avere maggiori informazioni mi contatti pure per una consulenza. Cordialmente Dott.ssa Rossella Valotta
Gentile utente, generlamente i centri di diagnosi e cura dei tumori hanno in attivo il supporto psicologico, chieda maggiori informazioni.
In merito al suo secondo quesito: "se per questo tipo di casi c'è una psicoterapia specifica", la branca della psicologia che se ne occupa è la psicologia oncologica. Saluti
Buonasera, comprendo la preoccupazione per sua madre e il desiderio di aiutarla. In genere i servizi che si occupano di malattie oncologiche hanno un servizio di psiconcologia, che appunto è specializzato nell'assistenza psicologica ai pazienti e qualora fosse necessario anche il supporto farmacologico, soprattutto per ansia e depressione. Può chiedere al centro dove seguono mamma. Ha condiviso con lei questo progetto? E' importante per la riuscita di un eventuale supporto psicologico che sua mamma sia convinta e lo scelga in prima persona i Durante il percorso di una malattia oncologica si possono passare delle fasi emotive particolari, caratterizzate da rabbia, negazione, depressione a seconda del momento. I familiari non possono essere preparati a gestire questi stati emotivi che si ripercuotono anche su di loro. Per questo a volte è previsto anche un percorso per i familiari, sia per sostenerli, sia per fornire strumenti di gestione dei momenti critici. Può chiedere anche se c'è questo servizio. Per mamma il lavoro psicologico sarebbe utile in presenza, per lei figlia potrebbero esistere, ma non ne sono certa, dei gruppi di sostegno dei familiari, on line, un gruppo di auto-mutuo aiuto, che sono molto utili. in gruppo infatti, tra persone che condividono la stessa problematica, ci si può aiutare molto in termini di sostegno e informazione. Le faccio tanti auguri per mamma e le auguro tanta forza, lei in questo momento è il caregiver di sua madre ed è importante che stia in equilibrio. Nella ricerca che farà per mamma cerchi un sostegno anche per lei, le tornerà molto utile. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, sua madre ha sicuramente ricevuto la notizia che nessuno vorrebbe ricevere.
Le consiglio di cercare o un centro dedicato oppure una associazione che raccolga molte donne con problemi oncologici.
Di solito è presente anche lo psicologo che si occupa di seguire le donne durante il loro percorso di terapia.
Inoltre incontrare donne con problematiche simili potrebbe mettere maggiormente in agio sua madre.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Grazie per la sua dolorosa condivisione che può essere di aiuto a tante/i. Se non è possibile fare un percorso nella struttura che vi segue, bisogna rivgersi a colleghe/hi che si occupano di psico-oncologia o psicoterapia oncologica. Un caro saluto
Gentile Amica,

quello che sta attraversando sua mamma (e lei) è una grandissima prova: vorrei farvi subito i miei auguri di superare al meglio questo momento. Abbiate coraggio!Le consiglio di rivolgersi ad associazioni e gruppi che si occupano di psico-oncologia. Sapranno indirizzarla la meglio.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Nessuna terapia specifica, solo la professionalità di una persona competente che può offrirle il supporto di cui ha bisogno.
Un caro saluto
Buongiorno,
ritengo sia opportuno che sua madre richieda stesso alla struttura che la tiene in cura un supporto psicologico. All' interno di alcune strutture ospedaliere sono presenti colleghi che potrebbero accogliere e orientare la sua specifica richiesta.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, mi dispiace molto per lei e per la sua mamma. Vedere un genitore in sofferenza e tollerare anche la propria non è cosa semplice. Direi che può informarsi in ospedale se è previsto un sostegno ai familiari e ai pazienti, molte strutture offrono questo servizio. In merito ad un percorso specifico direi che può provare con uno psicooncologo. In alternativa va bene una o uno psicoterapeuta con il quale sua madre riesca a sentirsi accolta e a suo agio. In bocca al lupo e forza!
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
Innanzitutto esprimo la mia comprensione per la difficile situazione che, presumibilmente, sta vivendo lei, come sua mamma.
Purtroppo, il percorso di cura di una malattia come il cancro non è qualcosa da sottovalutare, per cui riterrei necessario che sua madre venisse effettivamente supportata da un professionista. Esiste una branca specifica ad hoc, per l'appunto la psiconcologia, rintracciabile in aiuti privati oppure offerti dal sistema sanitario, talvolta anche in contesti ospedalieri.
Infine, valuterei la possibilità che anche lei, come qualsiasi caregiver intorno alla figura di sua mamma, consideri la possibilità di essere supportato: talvolta, l'assistenza ad una persona cara può diventare qualcosa di difficile e gravoso da tollerare, specie se a lungo andare.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Gentile utente, non credo che ci sia una terapia specifica per affrontare questo genere di difficoltà. E' certo però che è necessario sempre un supporto psicologico per le donne che devono affrontare un tumore al seno. Nella mia esperienza ho avuto modo di svolgere diversi colloqui con donne che avevano sviluppato tale patologia. A livello psicologico questo problema influisce su numerosi fattori come l'immagine di sè, l'umore, la paura di non uscire mai da questa situazione. Per questo consiglio di parlare con sua madre e aiutarla a cercare il professionista giusto per lei.
Dott. Paolo Di San Diego
Buongiorno gentile utente, sì esiste una formazione psicologica dedicata ad assistere pazienti con una diagnosi oncologica ed è la branca della psico-oncologia, che è uno degli aspetti di cui mi occupo. La malattia tumorale comporta dei vissuti specifici da affrontare quali innanzitutto l'angoscia di morte, propria del malato e dei familiari, il rapporto con la famiglia stessa, ossia quanto e come si riesce a condividere la propria sofferenza all'interno di essa, la gestione della quotidianità, l'accettazione della malattia, il porsi domande sul senso della vita, questi solo per elencarne alcuni. Può cercare psico-oncologi nella sua zona oppure chiedere anche in ospedale se esiste un servizio dedicato di psico-oncologia. Un supporto psicologico è indubbiamente necessario in un momento così difficile. Rimango a disposizione per domande o chiarimenti. Cordialmente, dott.ssa Chiara Tumminello.
Salve, le direi che la Terapia ad Orientamento Cognitivo-comportamentale è sicuramente d'aiuto in questi casi. Si può utilizzare anche l'approccio EMDR per desensibilizzare il trauma passato e presente. Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni

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