Salve, vorrei chiedere un parere riguardo la mia situazione attuale. È da poche settimane che ho ini

17 risposte
Salve, vorrei chiedere un parere riguardo la mia situazione attuale. È da poche settimane che ho iniziato un percorso di psicoterapia soprattutto per la mia ansia e le mie fobie e so che è troppo presto per ammettere che i consigli della psicologa non funzionano, ma noto che nonostante cerchi in tutti i modi di mettere in atto tecniche di rilassamento e combattere questa mia ansia, le emozioni prendono il sopravvento, come se mi vincessero sempre. Per cui vorrei chiedere ad un esperto quando sarebbe il caso di rivolgersi ad uno psichiatra nel caso in cui non la sola psicoterapia non faccia effetto sulla mia persona (e non perché la psicologa non sia professionale)
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso qui con noi il suo vissuto emotivo. Quello che mi sento di dirle è che non ci sono dei tempi stabiliti che definisco quando sia opportuno rivolgersi ad un altro specialista quale lo psichiatra. Nel suo caso avendo da poco iniziato un percorso si dia la possibilità di affidarsi al suo terapeuta e scoprire insieme a lui quali sono i suoi tempi e se sia necessario un intervento farmacologico.
Quello che mi colpisce dalle sue parole è come parla delle sue emozioni: " è come se mi vincessero sempre". Magari potrebbe esserle utile condividere ed esplorare in terapia il significato di tali parole e cercare di cogliere cosa tali vissuti vogliono dirle.
Più si cerca di combattere le emozioni e più essere prenderanno il sopravvento della nostra vita, esse non si posso combattere ma è importante ascoltarle poiché sono come una bussola, ci dicono di cosa abbiamo realmente bisogno, quale è la strada da percorrere. Quello che è importante non è sconfiggere l'ansia ma sentire cosa essa ha da dirle, quale messaggio ha per lei. Inoltre le tecniche di rilassamento utilizzate possono essere un valido strumento per ascoltarsi e rimanere in contatto con ciò che sente e sta accadendo nel suo corpo. Si dia la possibilità di sperimentarsi e di affidarsi al suo terapeuta condividendo con lui anche le sue paure e le sue perplessità.
Cordiali saluti.
Dottoressa Nicoletta Morrone

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Gentilissimo, l'ansia si è creata con il tempo e ci vuole del tempo per imparare a gestirla e a ridurla. Bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo, i propri pensieri e le emozioni. Solo allora si potranno individuare le strategie più efficaci per poterli modificare e non sempre funzioneranno tutte e subito. Come per ogni cosa 'ci si deve abituare'. Continui a lavorare su se stesso con l'aiuto della sua psicologa, abbia fiducia che i risultati arriveranno. E anche il ricorso alle tecniche di rilassamento porterà i suoi benefici.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Buongiorno. Per rispondere alla sua domanda e individuare un percorso di cura è necessaria una appropriata valutazione clinica del disagio che vive all'interno della sua più ampia esperienza personale. SG
Gentile utente, in casi di ansia e fobie non sempre è fondamentale la combinazione di farmaci e psicoterapia. Purtroppo non conoscendo il suo quadro psicologico non posso indicarle in modo preciso la strada più opportuna. Ma avendo la sua terapeuta di riferimento può parlare di quello che sta provando circa il percorso e chiedere anche se è opportuno abbinare farmaci. Sono sicura che la sua terapeuta le chiarirà i suoi dubbi.
Le auguro buona giornata.
Dott.ssa Melania Filograna
Salve, capisco il suo malessere ma deve darsi un pò di tempo. Del resto ha cominciato da poco e ci vuole un pò per acquisire gli strumenti per gestire la sua ansia.
Per quel che riguarda il supporto farmacologico ne parli con la sua terapeuta per valutare se è importante che in questa fase sia anche preso in carico ds uno psichiatra.
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno,
Per rispondere alla sua domanda è necessario conoscere lei e la sua problematica più a fondo.
Ciò che mi sento di dirle è di avere un po' di pazienza per la guarigione. Comprendo la sofferenza e la voglia di stare bene, ma i tempi sono sempre soggettivi e, delle volte, anche lunghi.
La cosa migliore da fare penso sia parlarne con la sua psicologa di riferimento e capire che cosa ne pensa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Saccà
Gentile utente, i supporti di tipo farmacologico sono molto utili se affiancati alla psicoterapia, le consiglio di valutare con la sua terapeuta se sia il caso di usarli e, in caso di risposta positiva, può farsi direttamente affiancare da uno psichiatra per la cura farmacologica. Mi permetto di aggiungere che ho notato nelle sue parole una inclinazione a "lottare" contro le proprie emozioni, il che è più che comprensibile e molto comune, tuttavia lottare contro una parte di noi stessi (come le nostre emozioni), porta solo altra sofferenza. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e grazie per la sua domanda. Dr Jacopo Biraschi
Gentile utente, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo "la fretta" che si ha quando una persona sta male, di guarire il più velocemente possibile. Per quanto riguarda la cura farmacologica, si confronti anche con il suo terapeuta, in modo da valutare insieme questa opzione
resto a disposizione!
AV
Buongiorno, grazie per averci contattato. Ogni cambiamento necessita del giusto tempo per attuarsi, detto questo se però la sua situazione le creasse molto disagio, le consiglierei di confrontarsi con il terapeuta in modo da valutare se intraprendere anche una terapia farmacologica. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto
Gentile utente avendo iniziato da poco un percorso di psicoterapia necessita di tempo per poter imparare a gestire in modo appropriato le sue emozioni. Ricordi che molto spesso delle emozioni risultano disfunzionali perchè alla base è presente un pensiero disfunzionale che crea disagio. Ascolti sè stessa, i suoi pensieri, il suo corpo e le sue emozioni. Se crede che sia necessario un consulto di uno psichiatra può confrontarsi con il suo terapeuta per comprendere così da valutare se nel continuare il percorso sia necessaria anche una terapia farmacologica. Resto a sua disposizione
Salve, se esistono motivi per un supporto psichiatrico sarà la sua psicologa a suggerirlo. Se non lo ha fatto non ci sono motivi per chiedere un consulto a uno psichiatra. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile utente, comprendo il suo bisogno di placare l'ansia che vorrebbe prendere spesso il sopravvento, ma proprio come atto terapeutico per Lei è importante che sia dia il tempo necessario per affrontarla insieme alla sua terapeuta. Per quanto riguarda il consulto psichiatrico Le suggerirei di parlarne nel suo percorso di psicoterapia individuale in moda da valutarne i pro e i contro insieme al professionista che la sta seguendo in questo momento. Un caro saluto, Dott.ssa Annastella Garritano
Gentile utente, grazie per aver condiviso le sue perplessità e difficoltà. L'ansia ha bisogno del suo tempo per essere indagata e compresa. Con l'aiuto del suo terapeuta potrà imparare ad affrontarla al meglio con nuove strategie. Consiglio anche di parlare direttamente con il suo specialista rispetto al suo dubbio circa il desiderio di contattare uno psichiatra. Come operatori lavoriamo spesso in rete quindi il suo terapeuta, dopo un'attenta e scrupolosa valutazione clinica, se dovesse riscontrarne la necessità, la invierà presso un medico competente. Nel frattempo provi ad ascoltare il proprio corpo, i propri pensieri e le emozioni e continui a lavorare su se stesso abbia fiducia nelle sue capacità. Consiglio anch'io l'utilizzo di tecniche di rilassamento. I miei migliori auguri Dott.ssa F.Oddi
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo specialista a cui si è affidata, conviene provare con qualcun altro. Ognuno ha un suo metodo professionale e può essere che questo metodo non trovi riscontro con lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Salve, la psicoterapia ha bisogno dei suoi tempi e lei deve ancora costruire un'alleanza con chi la segue. E' prematuro cercare altri specialisti che magari in futuro potrebbero anche esserle utili. Dovrebbe essere il suo psicoterapeuta ad indirizzarla. Cerchi di affrontare l'argomento con lui perché lui o lei deve essere il suo punto di riferimento.
Salve, credo che la sua personale “lotta “ alle emozioni meriti un appunto.
Quando le emozioni sono presenti, diciamo in forma copiosa è perché qualcosa di scomodo è stato messo in un angolo e adesso preme per uscire allo scoperto.
Combattere le emozioni significa cercare di tenere il controllo razionale del disagio, controllo che ha un prezzo molto alto da pagare.
Se vuole prendere i farmaci può farlo, magari si calmerà e non sentirà più il bisogno della psicoterapia.
La invito, qualunque cosa scelga a non dimenticarsi che la causa remota là si gestisce solo nel percorso con lo psicologo e che entrambe possiedono una valenza diversa.
Se prende solo il farmaco risolve magari il sintomo, se non fa anche psicoterapia allo scalaggiovdel farmaco tutto ha la grossa probabilità di tornare come prima.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, comprendo il suo stato d'animo, ma tenga conto di vari fattori: ha iniziato da poco e ci vuole un po' di tempo per sentirne gli effetti. Le emozioni "scalpitano", è piuttosto naturale, sono sollecitate. Più che reprimerle provi ad accompagnarle e ne parli con la terapeuta. Per quanto riguarda l'aspetto farmacologico, anche questo lo discuta in seduta, se ritenete che sia necessario può consultare uno psichiatra. La combinazione di farmaco e psicoterapia è la migliore. Uno lavora sul sintomo, l'altra sulle cause. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

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