Salve, vorrei chiedere un consiglio. Il mio ragazzo fa parte di una famiglia un po "aggressiva": si
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Salve, vorrei chiedere un consiglio. Il mio ragazzo fa parte di una famiglia un po "aggressiva": si arrabbiano spesso tra di loro e quando lo fanno tendono a urlarsi contro in modo anche molto violento (madre, padre e due figli maschi). La madre soprattutto tende ad arrabbiarsi per ogni cosa con lui, soprattutto per quanto riguarda le faccende domestiche, accusandolo di essere inutile e di non contribuire mai (cosa non vera). Lo conosco da 5 anni e 2-3 volte (l'ultima pochi giorni fa) sono accaduti degli episodi violenti tra loro due in cui lei gli urlava ogni tipo di insulto senza motivo e lui alla fine scoppiava finendo per spintonarla e, in questo ultimo episodio, mettergli le mani al collo per poi ritrarle subito. premetto che lui non è mai stato aggressivo con me o con altre persone ma, come lui stesso dice, solo con i suoi genitori prova questi attacchi di rabbia quasi incontrollabili di cui ha paura. Cosa potrebbe fare per migliorare questa situazione? So che da un quadro così riassuntivo è difficile capire qualsiasi dinamica, ma vorrei davvero aiutarlo in qualche modo perchè è una cosa che gli causa profondo disagio
Salve, potrebbe aiutare il suo partner consigliandoli di intraprendere un percorso di psicoterapia per riuscire a gestire meglio questa spiacevole situazione che si è venuta a creare. Cosa ne pensa?
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Salve. Condivido quanto detto dal collega. Può consigliare di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Ma deve essere convinto lui, altrimenti lei non può fare molto. Distinti saluti
Buonasera, comprendo la situazione non facile, le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per trovare delle strategie per fronteggiare la situazione. Cordiali saluti. Dott.ssa Giulia Proietti
Buongiorno,capisco che da sola non può risolvere il problema del suo compagno,ma può diplomaticamente indirizzarlo verso un percorso psicologico che lo aiuti ad elaborare questa grande rabbia verso una famiglia così "aggressiva " e inadeguata.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera. Concordo con quanto già rappresentato dai colleghi. Ritengo che dei colloqui psicologici o psicoterapici possano aiutare il suo ragazzo.. ad ogni modo reputo sia importante, al fine di permettere al suo ragazzo di individuarsi, di interagire con un terapeuta (donna o uomo che sia), che sia disposto ad accogliere il concetto di madre "faticosa".. in ogni caso insista, affinché il suo ragazzo intraprenda un percorso psicologico.
buona serata
buona serata
Gentilissima,
La sua preoccupazione è più che giustificata.
I danni di un clima familiare violento sono sempre in azione, e se il suo ragazzo non trova il modo di elaborare ed affrontare questa rabbia, potrebbe prima o poi in qualche modo agirla.
Gli stia vicino e lo convinca a provare quanto meno a fare alcuni colloqui che gli facciano sentire che c'è un altro modo di comunicare.
A disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello
Buonasera, comprendo quanto può essere difficile e preoccupante per lei assistere o semplicemente ascoltare quanto accade nella famiglia del suo ragazzo. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutare il suo ragazzo ad elaborare i traumi dati dagli agiti violenti esperiti in famiglia e a differenziarsi da queste modalità. Saluti, Monica D'Elia
Cara ragazza,
la rabbia è un sentimento particolarmente distruttivo, e tende ad alimentarsi come il fuoco all' interno di alcuni sistemi familiari in cui prevalgobo aggressività violenza e dinamiche disfunzionali. Lei personalmente può fare poco per cambiare questa situazione, ma può chiedersi se la relazione con questo ragazzo la preoccupa e crede possa determinare una situazione di malessere. Rifletta si questo, potrebbe esser importante farlo.
Saluti
Dottor. Diego Ferrara
la rabbia è un sentimento particolarmente distruttivo, e tende ad alimentarsi come il fuoco all' interno di alcuni sistemi familiari in cui prevalgobo aggressività violenza e dinamiche disfunzionali. Lei personalmente può fare poco per cambiare questa situazione, ma può chiedersi se la relazione con questo ragazzo la preoccupa e crede possa determinare una situazione di malessere. Rifletta si questo, potrebbe esser importante farlo.
Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buongiorno,
È una situazione complessa che riguarda non solo il suo ragazzo, ma l'intero sistema familiare.
Sarebbe utile chiedere una consulenza a uno Psicoterapeuta a indirizzo sistemico familiare.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
È una situazione complessa che riguarda non solo il suo ragazzo, ma l'intero sistema familiare.
Sarebbe utile chiedere una consulenza a uno Psicoterapeuta a indirizzo sistemico familiare.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Buonasera. Capisco la sua preoccupazione. Penso che la cosa migliore che potrebbe fare sia quella di consigliare al suo partner di intraprendere un percorso psicoterapeutico per provare a capire e superare le dinamiche che si attivano all'interno della sua famiglia. Per essere più sereno e meno preoccupato di poter perdere il controllo.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Gentile ragazza,
L’aiuto che cerca per il suo ragazzo, glielo può offrire come sua fidanzata, ad esempio attraverso l’ascolto e la condivisione con lui di quello che lei stessa pensa, sente e vede che questa situazione genera in lui.
Un altro aiuto che gli può dare è consigliargli di poter ricevere un sostegno terapeutico per il disagio che prova. Ma questa scelta, eventualmente, spetta a lui.
Un saluto.
Dr.ssa Marta Fuscà
L’aiuto che cerca per il suo ragazzo, glielo può offrire come sua fidanzata, ad esempio attraverso l’ascolto e la condivisione con lui di quello che lei stessa pensa, sente e vede che questa situazione genera in lui.
Un altro aiuto che gli può dare è consigliargli di poter ricevere un sostegno terapeutico per il disagio che prova. Ma questa scelta, eventualmente, spetta a lui.
Un saluto.
Dr.ssa Marta Fuscà
Buonasera, penso che l'atmosfera che si è venuta a creare non credo che vada bene nè x il suo ragazzo e neanche x il vostro rapporto. Lei gli dovrebbe consigliare di farsi aiutare da uno psicoterapeuta per poter elaborare la sua rabbia nei confronti dei suoi genitori. Sicuramente ci saranno delle dinamiche passate che non sono state ancora elaborate, è arrivato il momento per farlo per non rovinare ulteriormente il rapporto con i suoi genitori, cordiali saluti, dott, Eugenia Cardilli.
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finchè, questo giovanotto pensa che i suoi genitori sono liberi e ragionevoli e lui si aspetta da loro un trattamento ragionevole si arrabbierà fino alle mani quando non si sentirà trattato secondo un modo ragionevole
Buongiorno mi spiace molto per la situazione di sofferenza che ha esposto, tra l'altro in modo molto chiaro. Sicuramente ci sono delle dinamiche disfunzionali che andrebbero penso approfondite in ambito terapeutico possibilmente anche da parte dei genitori e soprattutto dalla madre. Forse sarebbe difficile coinvolgere i genitori perchè vorrebbe dire mettere in discussione una modalità relazionale che in qualche modo garantisce loro un equilibrio. Però un percorso psicoterapeutico potrebbe davvero aiutarlo a vivere la rabbia e la sofferenza in modo più adattivo, gestendo meglio le reazioni esplosive che tale vissuto gli provoca. Un caro saluto
Gentile utente potrebbe consigliare al suo fidanzato di intraprendere un percorso di psicoterapia, uno spazio dove portare la sua rabbia, comprendere cosa la fa innescare e trovare strategie per gestire i rapporti con i suoi familiari che lo proteggano dalla messa in atto di agiti più fisici. Un caro saluto
Gentile ragazza, capisco bene il tuo desiderio di aiutare il tuo fidanzato, ma penso che, indidipendentemente da un percorso personale, che lui potrebbe intraprendere per dare voce alla sua rabbia, la cosa migliore che potresti fare, è iniziare a progettare una vita assieme a lui, dove la sua famiglia abbia sempre più meno peso , in modo tale da diradare gli episodi potenzialmente di scontro. Le famiglie "aggressive", come le nomini tu, sono famiglie che tendono a tenere i figli legati a sè, più che a lasciarli andare, anche se apparentemente sembra il contrario. Un caro saluto L.C.
Salve,
sembra che il suo compagno abbia degli aspetti profondi e irrisolti rispetto alle relazioni familiari.
Una psicoterapia ad orientamento sistemico-relazionale potrebbe essere d'aiuto. EP
sembra che il suo compagno abbia degli aspetti profondi e irrisolti rispetto alle relazioni familiari.
Una psicoterapia ad orientamento sistemico-relazionale potrebbe essere d'aiuto. EP
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