Salve, Vorrei chiedere informazioni riguardo una problematica che ho avuto ultimamente e non solo.
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Salve,
Vorrei chiedere informazioni riguardo una problematica che ho avuto ultimamente e non solo. L'estate scorsa ho passato un periodo molto difficile, che ha portato tanti cambiamenti alla mia persona e soprattutto alle mie emozioni. Durante quei giorni, mi capitò di sentire un dolore molto forte al centro del petto, tanto che iniziai a cercare su internet e pensai quasi di star avendo un infarto. Data la paura di un possibile attacco di cuore, mi iniziava a mancare il respiro, saliva l'ansia e, a volte, sentivo anche la sensazione di svenimento. Mi succedeva anche abbastanza frequentemente, di solito la sera o la notte, ma ciò che mi fece dubitare fu il fatto che mi veniva in momenti totalmente casuali, in cui ero apparentemente tranquilla e rilassata (ad esempio guardando la tv, prima di dormire, ecc..., ma non nei momenti più difficili). Dato questo fattore, iniziai ad escludere la possibilità che si trattasse di un attacco di panico, ma solo dopo mesi scoprì che questi attacchi possono venire anche senza un motivo apparente. La situazione si calmò e non mi vennero più molto spesso. Ultimamente mi è ricapitato, mi sono sentita un forte dolore al petto, ho iniziato a respirare male e mi sentivo molto strana. Mi è capitato raramente di piangere o tremare (come succede a molti), ma questo dolore al petto è veramente fastidioso e porta con sé l'ansia di star avendo un problema cardiaco. Piano piano riesco a calmarmi respirando profondamente (utilizzo la frequenza respiratoria 4 7 8), ma questi episodi avvengono quasi sempre in momenti apparentemente sereni. Volevo chiedervi se può seriamente trattarsi di un attacco di panico ed, in caso, se avete altri consigli per calmare questo problema nel momento stesso in cui mi viene. Vi ringrazio davvero molto e scusate il disturbo.
Vorrei chiedere informazioni riguardo una problematica che ho avuto ultimamente e non solo. L'estate scorsa ho passato un periodo molto difficile, che ha portato tanti cambiamenti alla mia persona e soprattutto alle mie emozioni. Durante quei giorni, mi capitò di sentire un dolore molto forte al centro del petto, tanto che iniziai a cercare su internet e pensai quasi di star avendo un infarto. Data la paura di un possibile attacco di cuore, mi iniziava a mancare il respiro, saliva l'ansia e, a volte, sentivo anche la sensazione di svenimento. Mi succedeva anche abbastanza frequentemente, di solito la sera o la notte, ma ciò che mi fece dubitare fu il fatto che mi veniva in momenti totalmente casuali, in cui ero apparentemente tranquilla e rilassata (ad esempio guardando la tv, prima di dormire, ecc..., ma non nei momenti più difficili). Dato questo fattore, iniziai ad escludere la possibilità che si trattasse di un attacco di panico, ma solo dopo mesi scoprì che questi attacchi possono venire anche senza un motivo apparente. La situazione si calmò e non mi vennero più molto spesso. Ultimamente mi è ricapitato, mi sono sentita un forte dolore al petto, ho iniziato a respirare male e mi sentivo molto strana. Mi è capitato raramente di piangere o tremare (come succede a molti), ma questo dolore al petto è veramente fastidioso e porta con sé l'ansia di star avendo un problema cardiaco. Piano piano riesco a calmarmi respirando profondamente (utilizzo la frequenza respiratoria 4 7 8), ma questi episodi avvengono quasi sempre in momenti apparentemente sereni. Volevo chiedervi se può seriamente trattarsi di un attacco di panico ed, in caso, se avete altri consigli per calmare questo problema nel momento stesso in cui mi viene. Vi ringrazio davvero molto e scusate il disturbo.
Buongiorno,
La sintomatologia che ha descritto sembra proprio quella di un attacco di panico. Le consiglio di escludere cause organiche con esami spacifici e di intraprendere un percorso con un collega. Riguardo alla sua domanda sulle tempistiche con cui gli attacchi si manifestano le rispondo che, molto spesso, si presentano nei momenti di maggiore tranquillità, quelli in cui le nostre difese sono più basse. Gli esercizi di respirazione sono utili per gestirli quando si presentano ma l'unico modo per risolvere il problema alla radice è intraprendere un percorso con uno psicologo e comprenderne le cause profonde.
Dott. Marco Cenci
La sintomatologia che ha descritto sembra proprio quella di un attacco di panico. Le consiglio di escludere cause organiche con esami spacifici e di intraprendere un percorso con un collega. Riguardo alla sua domanda sulle tempistiche con cui gli attacchi si manifestano le rispondo che, molto spesso, si presentano nei momenti di maggiore tranquillità, quelli in cui le nostre difese sono più basse. Gli esercizi di respirazione sono utili per gestirli quando si presentano ma l'unico modo per risolvere il problema alla radice è intraprendere un percorso con uno psicologo e comprenderne le cause profonde.
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Buongiorno.
I sintomi che lei descrive sono descritti da persone con attacchi di panico. Ma è comunque importante escludere eventuali problematiche di competenza medica.
In ogni caso le propongo un colloquio conoscitivo online, potremo quindi stabilire insieme come fare.
I sintomi che lei descrive sono descritti da persone con attacchi di panico. Ma è comunque importante escludere eventuali problematiche di competenza medica.
In ogni caso le propongo un colloquio conoscitivo online, potremo quindi stabilire insieme come fare.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, ho letto con attenzione la sua problematica. I sintomi dai lei descritti possono essere quasi sicuramente causati da un disturbo di attacco di panico. La paura insorge spesso in momenti di tranquillità perchè le emozioni hanno la libertà di potersi esprimere trasformandosi in un'unica emozione forte, la paura. Spesso è un accumulo emotivo non espresso e per troppo tempo rinchiuso in un "baule" o in altri termini si nascondono come la polvere sotto al tappeto. L'ansia è una nostra alleata perchè ci permette di poter capire cosa c'è che non va, infatti bisogna ascoltarla per poter capire al meglio tutti quegli aspetti che non riusciamo a tirar fuori. Sono disponibile per una consulenza psicologica. Cordiali saluti dott.ssa Valentina Pisciotta.
Buonasera, è importante fare dei controlli, per escludere l'origine organica dei suoi dolori, è il suggerimento che consiglio sempre in questi casi. Esclusa l'origine organica, gli esercizi con la respirazione possono essere di aiuto ma a volte un lavoro personale ci da la possibilità di entrare più a contatto con noi stessi.
Grazie per aver condiviso la sua difficoltà con persone che non conosce.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Grazie per aver condiviso la sua difficoltà con persone che non conosce.
Dott.ssa Nicoletta Gentile
Ciao, comprendo la tua preoccupazione riguardo a questi episodi che ti hanno causato dolore al petto e sensazioni di ansia. Sì, ciò che descrivi potrebbe effettivamente essere associato ad attacchi di panico.
Gli attacchi di panico possono manifestarsi in vari modi e possono colpire anche in momenti inaspettati, anche quando sembra che tutto stia procedendo normalmente. È comune che le persone che soffrono di attacchi di panico provino sensazioni di oppressione al petto, difficoltà respiratorie, sensazione di svenimento e ansia intensa.
La tecnica di respirazione che hai menzionato, 4-7-8, è un ottimo modo per calmarti durante un attacco di panico. Continua a praticare questa tecnica e cerca di concentrarti sul respiro profondo e lento per calmare il sistema nervoso.
Oltre alla respirazione controllata, potresti trovare utile impegnarti in altre tecniche di rilassamento, come la meditazione, lo yoga o l'ascolto di musica rilassante. Trova ciò che funziona meglio per te e pratica queste tecniche regolarmente, anche quando non stai vivendo un attacco di panico, per costruire una migliore resilienza al lo stress.
Tuttavia, è importante anche consultare un professionista della salute mentale per valutare meglio la situazione e discutere delle tue esperienze. Un terapeuta può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sintomi, fornirti supporto emotivo e insegnarti strategie per gestire meglio gli attacchi di panico.
Inoltre, è sempre consigliabile consultare anche un medico per escludere eventuali cause fisiche dei tuoi sintomi, specialmente se il dolore al petto persiste o peggiora.
Non esitare a chiedere aiuto e sostegno quando ne hai bisogno. Prenditi cura di te stesso e cerca le risorse necessarie per affrontare questa sfida. Spero che tu possa trovare sollievo e benessere. Dottor Benjamin Collins
Gli attacchi di panico possono manifestarsi in vari modi e possono colpire anche in momenti inaspettati, anche quando sembra che tutto stia procedendo normalmente. È comune che le persone che soffrono di attacchi di panico provino sensazioni di oppressione al petto, difficoltà respiratorie, sensazione di svenimento e ansia intensa.
La tecnica di respirazione che hai menzionato, 4-7-8, è un ottimo modo per calmarti durante un attacco di panico. Continua a praticare questa tecnica e cerca di concentrarti sul respiro profondo e lento per calmare il sistema nervoso.
Oltre alla respirazione controllata, potresti trovare utile impegnarti in altre tecniche di rilassamento, come la meditazione, lo yoga o l'ascolto di musica rilassante. Trova ciò che funziona meglio per te e pratica queste tecniche regolarmente, anche quando non stai vivendo un attacco di panico, per costruire una migliore resilienza al lo stress.
Tuttavia, è importante anche consultare un professionista della salute mentale per valutare meglio la situazione e discutere delle tue esperienze. Un terapeuta può aiutarti a comprendere meglio i tuoi sintomi, fornirti supporto emotivo e insegnarti strategie per gestire meglio gli attacchi di panico.
Inoltre, è sempre consigliabile consultare anche un medico per escludere eventuali cause fisiche dei tuoi sintomi, specialmente se il dolore al petto persiste o peggiora.
Non esitare a chiedere aiuto e sostegno quando ne hai bisogno. Prenditi cura di te stesso e cerca le risorse necessarie per affrontare questa sfida. Spero che tu possa trovare sollievo e benessere. Dottor Benjamin Collins
Gentile utente, le consiglio di effettuare esami strumentali per escludere patologie organiche, se negativi, può prenotare una consulenza psicologica per vedere se iniziare un percorso di supporto psicologico.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, anzitutto grazie per aver condiviso questa sua esperienza con noi. Le consiglierei, in primis, di fare degli accertamenti, magari confrontandosi prima con il suo mmg, per andare ad escludere una causa organica al suo fastidio/dolore al petto. Comunque, la sintomatologia che descrive potrebbe far pensare a degli attacchi, o crisi, di panico. Deve tenere a mente, però, che l'attacco di panico ha delle caratteristiche fondamentali: la prima, nonchè la più importante, è la presenza di attacchi ricorrenti ed inaspettati, che sono seguiti da almeno un mese di preoccupazione persistente di avere un altro attacco. In secondo luogo, gli attacchi di panico, vanno a condizionare la quotidianità della persona: si innescano così, dei comportamenti di evitamento di tutte quelle situazioni potenzialmente ansiogene, o che potrebbero comunque far scaturire una crisi. Tutto questo potrebbe portare la persona ad un senso di frustrazione dovuto anche al fatto che i familiari si vanno ad adeguare di conseguenza alle sue esigenza. Inoltre, ci sono i cosiddetti attacchi paucisintomatici, per cui gli attacchi si manifestano solo con una parte dei sintomi tipici del panico, senza esplodere in una vera e propria crisi (e forse questo è il suo caso). Le consiglio comunque di approfondire la questione con un professionista, in modo tale da poter affrontare queste situazioni nel miglior modo possibile , cercando di vivere serenamente la quotidianità.
Saluti,
Dott.ssa D'Alessandro Jessica
Saluti,
Dott.ssa D'Alessandro Jessica
Salve, mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. Le sensazioni fisiche che descrivi, insieme all'ansia e alla preoccupazione, possono essere molto angoscianti. È possibile che tu stia sperimentando attacchi di panico, ma è importante ricordare che solo un professionista della salute mentale può fare una diagnosi accurata. Come psicoterapeuta, posso offrirti un ambiente sicuro e confidenziale in cui esplorare questi problemi e lavorare insieme per trovare strategie efficaci per affrontarli. Ti invito a prenotare un appuntamento online con me per discutere più dettagliatamente della tua situazione. Non sei solo in questo, sono qui per aiutarti. Ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza con me. Dott.ssa Ilaria Ungheri
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Buongiorno gentile utente, leggendo la sua condivisione mi sono interrogato sul livello di aiuto che si possa ottenere nell'utilizzo di internet. Probabilmente le informazioni che acquisirei sarebbero generalizzate e potrebbero incrementare (più che ridurre) uno stato di confusione e dello stato ansioso. E' molto importante consultare uno specialista non solo per la sua preparazione e competenza ma sopratutto per il "distacco" emotivo e la capacità di costruire un campo pensabile e funzionale su cui produrre valore: i tentativi di comprendere e quindi risolvere le nostre problematiche sono inevitabilmente contaminate dalla nostra esperienza. Sarebbe importante consultare altresì un medico per escludere ogni problematica organica. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Salve,
Capisco quanto sia preoccupante e angosciante affrontare episodi di dolore al petto accompagnati da sensazioni di ansia e difficoltà respiratorie. È importante considerare diverse possibilità quando si tratta di sintomi come quelli che descrivi.
Il dolore al petto associato a difficoltà respiratorie e sensazioni di ansia potrebbe essere causato da diversi fattori, tra cui il più comune è l'attacco di panico. Gli attacchi di panico possono manifestarsi in diversi modi e possono verificarsi anche in situazioni apparentemente tranquille. È possibile che tu abbia sperimentato un attacco di panico durante questi episodi di dolore al petto.
Tuttavia, è importante anche escludere altre cause fisiche che potrebbero causare questi sintomi, come problemi cardiaci o respiratori. Pertanto, ti consiglierei vivamente di consultare un medico per una valutazione completa. Un medico sarà in grado di esaminare i tuoi sintomi, eseguire eventuali test necessari e fornire una diagnosi accurata.
Nel frattempo, ci sono diverse strategie che potresti provare per gestire gli episodi di ansia e dolore al petto nel momento in cui si verificano:
1. **Respirazione profonda**: Come hai già menzionato, la respirazione profonda può essere molto utile per calmare l'ansia e ridurre la tensione. Prova a concentrarti sulla respirazione lenta e profonda, inspirando attraverso il naso per contare fino a 4, trattenendo il respiro per contare fino a 7 e quindi espirando lentamente attraverso la bocca per contare fino a 8.
2. **Pratica della consapevolezza**: Cerca di essere consapevole del tuo corpo e delle sensazioni che stai sperimentando, senza giudizio. Accetta le sensazioni senza cercare di resistere ad esse o controllarle.
3. **Distrazione**: Cerca di distrarti da pensieri ansiosi concentrandoti su attività che ti piacciono o che ti rilassano, come leggere un libro, ascoltare musica tranquilla o fare una passeggiata all'aria aperta.
4. **Raggiungere il supporto**: Parla con qualcuno di fiducia, come un amico o un familiare, delle tue sensazioni e preoccupazioni. Avere il supporto di qualcuno che ti ascolta e ti comprende può essere molto utile.
Ricorda che è importante cercare assistenza medica per escludere cause fisiche sottostanti e ricevere un trattamento appropriato. Parla con il tuo medico di fiducia riguardo a questi sintomi per ottenere una guida e un sostegno adeguati.
Ti auguro sinceramente tutto il meglio e spero che tu possa trovare sollievo dai tuoi sintomi il prima possibile.
Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Capisco quanto sia preoccupante e angosciante affrontare episodi di dolore al petto accompagnati da sensazioni di ansia e difficoltà respiratorie. È importante considerare diverse possibilità quando si tratta di sintomi come quelli che descrivi.
Il dolore al petto associato a difficoltà respiratorie e sensazioni di ansia potrebbe essere causato da diversi fattori, tra cui il più comune è l'attacco di panico. Gli attacchi di panico possono manifestarsi in diversi modi e possono verificarsi anche in situazioni apparentemente tranquille. È possibile che tu abbia sperimentato un attacco di panico durante questi episodi di dolore al petto.
Tuttavia, è importante anche escludere altre cause fisiche che potrebbero causare questi sintomi, come problemi cardiaci o respiratori. Pertanto, ti consiglierei vivamente di consultare un medico per una valutazione completa. Un medico sarà in grado di esaminare i tuoi sintomi, eseguire eventuali test necessari e fornire una diagnosi accurata.
Nel frattempo, ci sono diverse strategie che potresti provare per gestire gli episodi di ansia e dolore al petto nel momento in cui si verificano:
1. **Respirazione profonda**: Come hai già menzionato, la respirazione profonda può essere molto utile per calmare l'ansia e ridurre la tensione. Prova a concentrarti sulla respirazione lenta e profonda, inspirando attraverso il naso per contare fino a 4, trattenendo il respiro per contare fino a 7 e quindi espirando lentamente attraverso la bocca per contare fino a 8.
2. **Pratica della consapevolezza**: Cerca di essere consapevole del tuo corpo e delle sensazioni che stai sperimentando, senza giudizio. Accetta le sensazioni senza cercare di resistere ad esse o controllarle.
3. **Distrazione**: Cerca di distrarti da pensieri ansiosi concentrandoti su attività che ti piacciono o che ti rilassano, come leggere un libro, ascoltare musica tranquilla o fare una passeggiata all'aria aperta.
4. **Raggiungere il supporto**: Parla con qualcuno di fiducia, come un amico o un familiare, delle tue sensazioni e preoccupazioni. Avere il supporto di qualcuno che ti ascolta e ti comprende può essere molto utile.
Ricorda che è importante cercare assistenza medica per escludere cause fisiche sottostanti e ricevere un trattamento appropriato. Parla con il tuo medico di fiducia riguardo a questi sintomi per ottenere una guida e un sostegno adeguati.
Ti auguro sinceramente tutto il meglio e spero che tu possa trovare sollievo dai tuoi sintomi il prima possibile.
Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Buonasera, sembra da quanto abbia descritto che stia vivendo episodi di intensa ansia e panico che possono essere trattati efficacemente attraverso la psicoterapia cognitivo-comportamentale (TCC). Escluderei prima problemi di origine organica consultando inizialmente il tuo medico di base. La TCC ti aiuterebbe a comprendere e a gestire meglio i tuoi pensieri e le tue reazioni fisiche durante questi episodi. Inoltre, impareresti tecniche pratiche per gestire l'ansia nel momento stesso in cui si verifica, come la respirazione profonda che già stai utilizzando. Ti consiglierei di cercare un terapeuta esperto in TCC per affrontare queste preoccupazioni e ricevere il supporto di cui hai bisogno. Spero che tu possa trovare sollievo e stabilità attraverso questo percorso.
Resto a disposizione per un eventuale sostegno. Un caro slauto,
Dott. Moro
Resto a disposizione per un eventuale sostegno. Un caro slauto,
Dott. Moro
Buongiorno, la sintomatologia che descrive sembra essere compatibile con quella di un attacco di panico; infatti, non è raro che questi episodi si verifichino proprio quando si è tranquilli e senza un motivo apparente. Credo possa essere utile escludere eventuali cause organiche, consultando un medico. Oltre a questo, potrebbe intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa aiutarla ad approfondire la causa di questi attacchi. Con l'aiuto di un professionista potrà trovare altre strategie efficaci per affrontare questi momenti, da associare alla respirazione profonda che sta già praticando.
Gentilissima credo che i sintomi che ci riporta sono compatibili con attacchi di panico. Ma le suggerisco in primis di fare un approfondimento medico o almeno di parlarne con il medico di base. Una volta esclusa una causa medica le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapico che l'aiuti nella gestione dell'ansia. Cordialmente
Gentile utente, escludendo cause organiche, dai sintomi che lei descrive sembrerebbe trattarsi di un disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo proprio in momenti di calma. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad individuare la natura della sua ansia, capire il meccanismo degli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e del disturbo di panico. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Buona sera gentile utente, non si scusi per il disturbo, anzi sii fiera di sé stessa e della consapevolezza che l'ha posta in ascolto del suo corpo. Credo che quest'ultimo attraverso questi episodi voglia invitarla ad ascoltarsi sempre più e a prendersi cura del suo mondo emotivo. La sintomatologia che
descrive è sicuramente correlata a un vissuto di un'attacco d'ansia o di panico, ma non è di per sè questo il problema.
Anzi è un momento di contatto importante con la sua interiorità che la invita a prendere coscenza di quelle che possono essere preoccupazioni sottese, scelte da compiere e bisogni da realizzare.
Il mio consiglio è di chiedere aiuto a una figura professionale come la nostra che possa esserle accanto e accompagnarla nel delicato compito di dar voce a cio che ha dentro, al fine di giungere a costruire un rapporto d'amore e di fiducia nei confronti della vita e di sé stessa, perché nè ha tutte le
capacità e sopratutto il pieno diritto.
Per qualsiasi cosa resto a sua disposizione,
Un caro saluto.
Dott.ssa Alice Marinucci
descrive è sicuramente correlata a un vissuto di un'attacco d'ansia o di panico, ma non è di per sè questo il problema.
Anzi è un momento di contatto importante con la sua interiorità che la invita a prendere coscenza di quelle che possono essere preoccupazioni sottese, scelte da compiere e bisogni da realizzare.
Il mio consiglio è di chiedere aiuto a una figura professionale come la nostra che possa esserle accanto e accompagnarla nel delicato compito di dar voce a cio che ha dentro, al fine di giungere a costruire un rapporto d'amore e di fiducia nei confronti della vita e di sé stessa, perché nè ha tutte le
capacità e sopratutto il pieno diritto.
Per qualsiasi cosa resto a sua disposizione,
Un caro saluto.
Dott.ssa Alice Marinucci
Gentil utente, gli attacchi di panico e l'ansia, anche se sembrano essere insorti senza un motivo apparente, sono in realtà dei segnali che indicano che qualcosa - anche se all'apparenza di scarsa importanza - ha alterato degli equilibri interni. Con l'aiuto di un professionista potrebbe sicuramente rintracciare la causa di tale malessere, passo fondamentale per la risoluzione dello stesso.
Cordialmente,
Dott.ssa Ninonà
Cordialmente,
Dott.ssa Ninonà
Buongiorno, non azzardo a fare diagnosi di attacco di panico senza aver incontrato la persona, ma da quello che descrive, potrebbe essere che si tratti di qualcosa di psicologico, ovviamente, sempre se accertato che non ci siano altri tipi di patologie mediche. Se dovessimo trovarci in campo psicologico, il fatto che accada in momenti "tranquilli", non significa che non possa essere uno sfogo tardivo del sintomo, quindi non va escluso che sia relativo a fattori stressanti.
Avrei piacere nell'approfondire il suo caso nella sede opportuna, se lo ritenesse possibile.
Intanto la saluto cordialmente,
Dott. Filippo Festa
Avrei piacere nell'approfondire il suo caso nella sede opportuna, se lo ritenesse possibile.
Intanto la saluto cordialmente,
Dott. Filippo Festa
Buongiorno, grazie per aver condiviso. La sintomatologia descritta farebbe effettivamente pensare ad un attacco di panico. Sicuramente sono da approfondire molti aspetti, anche riguardo al suo passato e ai cambiamenti a livelli emozionale di cui ha parlato. Le consiglierei di intraprendere un percorso con un professionista. Resto in attesa per ulteriori informazioni, anche online. Cordiali saluti. CP
Gentilissima Utente, mi dispiace sentire che sta affrontando una sfida sia fisicamente che emotivamente.
Lo stimolo che provoca cambiamenti fisici, cellulari e funzionali ha spesso la sua origine in una situazione di vita che può essere meglio descritta come un conflitto emozionale, si può anche dire che un evento conflittuale o una situazione di vita gravosa ha fatto sì che la situazione venga vissuta troppo, troppo velocemente e in modo troppo vasto perché la persona al suo interno sia in grado di gestirla.
Ogni persona sperimenta questo tipo di conflitti attivi ma più deboli, partecipa alla formazione di determinati modi di comportamento, tendenze a malattie, cambiamenti nell'ipersensibilità. Se l'attività conflittuale aumenta improvvisamente possono verificarsi improvvise escalation mentali o sintomatologia corporea a seconda di quale conflitto viene discusso.
In generale ogni persona ha almeno due conflitti attivi, una cosa molto importante è trovare la causa del conflitto, che può essere di vario tipo.
Per eliminare le registrazioni aggravanti nel sistema nervoso è molto importante un'attenta spiegazione della situazione generale e risoluzione del conflitto emozionale, che le consentirà di guardare in modo nuovo la drammatica esperienza conflittuale che è stata codificata nel cervello e nel corpo da un punto di vista emotivo, attribuendo un nuovo significato che le permette di trovare nuove potenzialità, un notevole sollievo, uno stato d'animo pieno di speranza.
Cordiali saluti Dott.ssa Beata Bozena Rozborska.
Lo stimolo che provoca cambiamenti fisici, cellulari e funzionali ha spesso la sua origine in una situazione di vita che può essere meglio descritta come un conflitto emozionale, si può anche dire che un evento conflittuale o una situazione di vita gravosa ha fatto sì che la situazione venga vissuta troppo, troppo velocemente e in modo troppo vasto perché la persona al suo interno sia in grado di gestirla.
Ogni persona sperimenta questo tipo di conflitti attivi ma più deboli, partecipa alla formazione di determinati modi di comportamento, tendenze a malattie, cambiamenti nell'ipersensibilità. Se l'attività conflittuale aumenta improvvisamente possono verificarsi improvvise escalation mentali o sintomatologia corporea a seconda di quale conflitto viene discusso.
In generale ogni persona ha almeno due conflitti attivi, una cosa molto importante è trovare la causa del conflitto, che può essere di vario tipo.
Per eliminare le registrazioni aggravanti nel sistema nervoso è molto importante un'attenta spiegazione della situazione generale e risoluzione del conflitto emozionale, che le consentirà di guardare in modo nuovo la drammatica esperienza conflittuale che è stata codificata nel cervello e nel corpo da un punto di vista emotivo, attribuendo un nuovo significato che le permette di trovare nuove potenzialità, un notevole sollievo, uno stato d'animo pieno di speranza.
Cordiali saluti Dott.ssa Beata Bozena Rozborska.
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