salve vorrei capire se ho un disturbo psicologico, da quando i miei genitori si separarono quando er

21 risposte
salve vorrei capire se ho un disturbo psicologico, da quando i miei genitori si separarono quando ero piccola le mie giornate sono diventate tristi, non ho amici e mio padre non lo vedo mai tutt'ora, mia madre non c'e mai e ho 16 anni ormai è come vivere sola, non mi sento apprezzata da nessuno, i prof mi prendono di mira, alle medie mi iniziarono a picchiare e prendere in giro, smisi di mangiare e adesso mi sento in colpa se lo faccio, non posso mai uscire perchè sono sola e sono chiusa a casa, fumo, bevo anche se non eccessivamente, ho scoperto l'autolesionismo in prima media quando iniziò tutto, ho avuto molti pensieri suicidi, non riesco a controllare le mie emozioni, piango quasi ogni giorno e mi manca l'affetto, mi arrabbio facilmente e inizio a tirare pugni o calci ovunque anche se mi faccio male, ho ansia improvvisa senza motivazione perciò ho attacchi di tachicardia, ho sofferto di depressione leggera e non so se la ho ancora, non sorrido ne rido mai, ho paura ad uscire per gli altri ragazzi, ho paura dell'abbandono e mi ucciderei se qualcuno mi lasciasse come mio padre, mi taglio ancora anche se meno spesso, capita quando qualcuno mi da la colpa per qualcosa a cui tengo, ho tremori e non riesco a controllare le emozioni, ho tante paranoie che non mi lasciano mai la testa e vivo stando male, ho paura di non essere amata e sono chiusa in me stessa, la notte non riesco a dormire vedo cose che non ci sono oppure sento voci, mi paralizzo e non riesco a muovermi per la paura, potete dirmi cosa potrei avere vi prego..
Gentilissima, la sofferenza che si trova a vivere è davvero grande. E’ importante che lei parli con uno psicoterapeuta che possa aiutarla. Essendo minorenne però occorre avere il consenso scritto da parte di entrambi i suoi genitori. Ha provato a parlarne con loro? Crede che sia possibile? In alternativa può iniziare a provare a chiedere se nella sua scuola ci sia un servizio di ascolto psicologico, oppure può provare a rivolgersi ad un consultorio della sua città. Non e’ possibile tenersi tutto questo dolore dentro. Si dia la possibilità di farsi aiutare. Peraltro lei coglie già dei nessi importanti nella sua storia, che connettono e in qualche modo sono alla base della sua sofferenza. Si coglie quindi il fatto che abbia cercato di lavorare su di se’ in autonomia, di farsi delle domande e di cercare di darsi delle risposte. Aspetto questo che rappresenta un aspetto assolutamente favorevole nell’iniziare un percorso terapeutico. La consapevolezza e’ un ingrediente molto importate. Resto a disposizione per dubbi o chiarimenti. Coraggio. Un saluto, Marta Corradi

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Cara Ragazza,
mi dispiace per le esperienze dolorose che hai dovuto affrontare e che stai vivendo tutt'ora. Non esiste mente che a fronte di sollecitazioni tanto gravi non cederebbe a comportamenti estremi. Nel tuo caso hanno assunto la forma di tanti sintomi, quali il tagliarsi, il bere, le esplosioni di rabbia e di tristezza, l'ansia, che dobbiamo considerare come tentativi infruttuosi di ritrovare controllo, piuttosto che come un disturbo psicologico; è una dicitura che presa letteralmente non farebbe altro che patologizzarti ancora di più. E' un passo importante quello che hai compiuto scrivendoci, dando voce ad una parte di te che nonostante tutto cerca aiuto perché se lo aspetta, crede che possa arrivare e tenta di annullare la solitudine che vivi. Ed ha ragione. Cerca di comunicare il malessere che provi ai tuoi genitori e con il loro consenso (perché sei ancora minorenne) chiedi il supporto di uno psicoterapeuta che ti aiuti a rimettere ordine in un quadro di vita così doloroso, e del quale sei sfortunata protagonista. Coraggio!
Cara giovane ragazza la tua situazione merita di essere presa in carico. Stai soffrendo molto e questo non è giusto. Parlane con la mamma e convincila a farti intraprendere un percorso psicoterapeutico, serve anche il consenso paterno. Vedrai che riuscirai a sentirti meglio...in bocca al lupo!
Dott.ssa Milvia Verginelli
Gentile ragazza, comprendo la sofferenza che provi rispetto a una serie di situazioni che stai vivendo e che metterebbero a dura prova chiunque. Descrivi molto bene e in dettaglio la tua situazione che non puoi affrontare da sola; la consapevolezza di aver bisogno di aiuto è un primo passo molto importante. Parla con i tuoi genitori e rivolgiti ad uno psicoterapeuta che possa seguirti. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Un abbraccio forte.
Cara ragazza, la rabbia è un'emozione che tutti noi proviamo e ha diritto di sentirla e di tirarla fuori. Dovrebbe però imparare a direzionarla nel modo giusto, si affidi ad uno/a psicoterapeuta che possa aiutarla in questo momento di grande sofferenza per lei. Ha mai provato a parlare con sua madre nello stesso modo in cui è riuscita a farlo qui? Dovrebbe farle capire come si sente.
Mi contatti per qualsiasi domanda o dubbio.
Dott.ssa Federica Leonardi
Cara giovane donna, il tuo dolore è grande ed emerge come una voce forte attraverso tutto quanto hai agito su di te in primo luogo e sugli altri. Tuttavia non esiste una strada che ti sollevi da tale sofferenza che non includa un lavoro interiore, un impegno nuovo e costante verso la tua salute ed il tuo benessere. Devi sentirti pronta ad intraprendere un percorso che porti nella tua esperienza così limitata, vista la tua giovane età, eppure così profonda e intensa, nuovi significati e ricchezza. La consapevolezza che tu hai rispetto al bisogno di aiuto è un primo passo importante ma adesso potresti accogliere di impegnarti in modo più attivo verso la ricerca di modalità più funzionali di quelle che hai usato fino ad oggi per affrontare le tue ansie e le tue paure, in direzione di nuovi valori che potrai scoprire in un percorso ad hoc per te. Mi occupo di adolescenti, come sei tu, da molto tempo e credo, perchè l'ho visto accadere, che quando ci si lascia aiutare le possibilità e le prospettive si ampliano in modi prima sconosciuti ed anche il passato diventa strumento di azione impegnata nel presente, verso un futuro sicuramente più positivo.
Sono a disposizione per dubbi o chiarimenti.
Un caro saluto, dott.ssa Iolanda Santalucia
Buongiorno. Mi pare ci sia una brutta tempesta. Credo che tu debba trovare uno spazio più degno rispetto a un sito internet. Solo là il tuo dolore potrà ricevere ciò che merita. Il suggerimento è quello di cercare o nel pubblico o nel privato un buon terapeuta, magari confrontati con un familiare adulto anche per motivi legali sul consenso
Una giovane ragazza alle prese con un periodo difficile della vita - l’adolescenza - senza poter far leva su basi solide, perché già molto provata da esperienze infantili avverse. Per poter ricapitolare esperienze di vita difficili come quelle che descrivi, occorre fare un lavoro interiore. I tuoi sintomi, mi sembra, Esprimano il dolore provato all’interno di un nucleo familiare complesso dove probabilmente ti sei sentita poco accolta e poco amata. Scrivere su ‘mio dottore’ e stato un atto importante. Spero che pian piano maturerà una richiesta di aiuto più completa e che tu possa iniziare un percorso terapeutico all’Interno del quale imparare a curare le ferite dell’anima e crescere in modo sano.
In bocca al lupo
Maria Paola Nazzaro
Salve, "Ho paura dell'abbandono" scrive e ancora "Ho paura di non essere amata". Paure che accompagnano e condizionano i suoi comportamenti rivolti tutti contro se stessa come se quanto accaduto nella sua vita ( la separazione dei suoi genitori, il non vedere mai suo padre, non essere apprezzata da nessuno) fosse colpa sua e non meritasse di vivere serena. Penso sia importante per lei trovare un professionista che la supporti a gestire il suo dolore e le sue paure.
Un saluto
Buongiorno. Lo sfogo d’ira non aiuta a migliorare la situazione, anzi crea incomprensioni e ferisce la persona o le persone che abbiamo davanti. Le consiglio innanzitutto di rivolgersi ad uno sportello di ascolto, dove verrà eventualmente valutata la necessità di un supporto maggiore per incanalare nella giusta direzione questa emozione.

Cordialità

MT
Gentile ragazza,
La sua scrittura, intrisa di sofferenza, risulta esser un vero e proprio grido di aiuto. Ritengo che la sua solitudine ed il suo disagio lo debba far presente ai suoi genitori.
Cerchi il dialogo con questi ultimi, e provi a parlare con loro così come ha fatto con noi, utilizzando lo stesso linguaggio e lo stesso tono adottato qui. Potrebbe esser utile intraprendere un percorso di psicoterapia familiare. Quest' ultimo potrebbe ricollocare la sua sofferenza, ridimensionarla attraverso un sguardo che la possa contestualizzare.
Non perda altro tempo, proponga ai suoi quanto indicatole e non esiti a contattarmi privatamente qualora ne avesse bisogno.

Un caro saluto.
Dott. Diego Ferrara
Carissima, quanto dolore dalle tue parole. Immagino tu non veda via d'uscita nella tua situazione, ma ti assicuro che c'è: questo sfogo, giustamente indirizzato a degli psicoterapeuti, può essere il primo passo di un percorso verso un miglioramento della tua sofferenza. Essendo minorenne, c'è bisogno del consenso dei tuoi genitori per poter effettuare un percorso psicoterapeutico, che sarebbe adeguato intraprendere per stare meglio. Prova a parlarne con tua mamma. Se tu non riuscissi, ti consiglio di chiedere a scuola se esiste uno sportello di ascolto oppure di contattare un consultorio nella tua zona di residenza. Dovresti trovare i numeri su internet. In bocca al lupo e scrivi nuovamente se hai bisogno!
Buongiorno, la completezza delle informazioni e la capacità di evocare il grande dolore che sta vivendo possono mettere in risalto quante risorse ci sono ancora in lei oltre una situazione generale complessa. L’inizio di un percorso psicoterapeutico sarebbe molto utile, serve comunque il consenso firmato dei genitori. Esistono però anche sportelli d’ascolto dedicati agli adolescenti che possono gestire e indirizzare alle opportune indicazioni di supporto di cui ha bisogno. Se vive a Roma può scrivermi in privato, sarò felice di fornirle i riferimenti Adeguati. Un caro saluto Dottsa Elisa Galantini
Ciao, mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età. Ci scrivi che vuoi capire se hai un disturbo psicologico, ma questo è molto poco importante secondo me.
Sei stata molto coraggiosa a scriverci la tua esperienza e la tua sofferenza e questo mostra, a mio parere, la tua forza, la tua volontà a prenderti cura di te stessa e a ritrovare benessere e serenità, diritti fondamentali di tutte le persone e a maggior ragione se giovani come te. Ti consiglio di rivolgerti quanto prima ad uno/a Psicologo/a per avere un sostegno concreto e coinvolgere anche i tuoi genitori in questo percorso (sei minorenne quindi per intraprendere un percorso psicologico serve il loro consenso). Un forte abbraccio. Dott.ssa Sara Strufaldi
Gentile utente, da ciò che scrive traspare tutta la sua sofferenza e descrive vari episodi che potrebbero essere correlati fra loro. Non si può fare una diagnosi in questa sede, occorrerebbe un periodo di valutazione di 3 o 4 sedute e solo dopo il consenso firmato di entrambi i suoi genitori. Non so che tipo di dialogo ha con questi ultimi, forse si è chiusa in se stessa anche con loro ma le consiglierei di provare a richiedere un aiuto il prima possibile perché le forme di autolesionismo non vanno sottovalutate.
Dott.ssa Valeria Randisi
Il suo dolore e il suo spavento arrivano intensamente. Si trova in fase delicata della sua vita e avrebbe bisogno di sostegno per stare bene ed affrontare il suo percorso di crescita con maggior serenità. La situazione che descrive va attenzionata e credo che dovrebbe cominicarlo ai suoi genitori per cercare insieme un professionista o un centro clinico che possa accogliere il suo grido di dolore. La sua consapevolezza nel percepire di stare male le darà il coraggio per cercare aiuto. Un caro saluto
Gentile il quadro che descrivi è molto preoccupante, fatto di dolore, solitudine difficoltà emotive pervasive che se non trattate possono trascinarsi per anni. Si affidi ad uno psicoterapeuta, solo così potrà migliorare la sua condizione attuale e associ a questo un nutrizionista che segua la sua alimentazione. Saluti.
Ciao, essendo giovane ti do del tu.
Mi dispiace per la situazione che stai vivendo, a quest'età una persona non dovrebbe essere così sola.
Ho lavorato e lavoro tutt'ora con i ragazzi e ti posso assicurare che sfogandoti con un professionista le cose miglioreranno.
Chiaramente essendo minorenne devi parlarne prima con un responsabile.
Finora la vita non ti ha sorriso, è vero, ma hai tutta la vita davanti.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Ciao!
La situazione che descrivi è davvero molto seria e posso solo immaginare quanto possa farti stare male. In questa sede è davvero complicato dire con precisione di cosa si tratti; io ti consiglio di contattare al più presto uno psicoterapeuta della tua zona che si occupa di disturbi di personalità. Essendo tu minorenne avrai bisogno del consenso dei genitori, ma vista la tua situazione famigliare il professionista valuterà come fare, non ti preoccupare. Non aspettare ancora!
Un forte augurio di buona fortuna!
Salve,
cerca di far comprendere ai tuoi genitori che hai bisogno di essere sostenuta e rivolgiti a uno psicologo.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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