Salve , volevo sapere se fosse possibile che uno psicoterapeuta si affezioni al proprio paziente.

17 risposte
Salve , volevo sapere se fosse possibile che uno psicoterapeuta si affezioni al proprio paziente.
Buon pomeriggio, certo ci affezioniamo ai nostri pazienti, è normale che accada, siamo esseri umani che lavorano con la relazione, e con le emozioni, elementi fondamentali del processo di cura. Ogni psicoterapeuta lavora su di sè per mantenere confini chiari e solidi ed impara ad utilizzare questi sentimenti ed emozioni (controtransfert) per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici. Un abbraccio

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Caro utente in un percorso terapeutico si parla di alleanza terapeutica in quanto senza la costruzione di un rapporto di fiducia e di empatia non può iniziare nulla. E' importante quindi che si crei un legame e che il paziente impari ad affidarsi e fidarsi del proprio terapeuta. Si parla anche di ascolto attivo che lo psicoterapeuta deve mettere in atto nei confronti del proprio paziente, ma si parla di due persone che provano ovviamente emozioni ed è pertanto inevitabile che ci si affezioni questo porterà a degli esiti positivi nella crescita del percorso e nel raggiungimento di risultati. Per qualsiasi chiarimento può contattarmi. un caro saluto
Buongiorno, È possibile, ma deve fare il conto con questa possibilità fin dall'inizio del suo lavoro
Sono disponibile per colloqui online .
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, la terapia è innanzitutto un incontro tra persone in cui circolano pensieri, emozioni e sentimenti e in cui è possibile stabilire un legame anche di affetto. Saluti
Buongiorno, durante il percorso di terapia è fondamentale che si crei una buona alleanza terapeutica, in cui la persona possa sentirsi a suo agio nell'esprimere il proprio malessere e le proprie emozioni senza mai sentirsi giudicato. Chiaramente, anche da parte del terapeuta ci sono emozioni, sensazioni che fanno sì che egli si affezioni al paziente, ma in senso utile e sano che consenta un buon lavoro supportato da una buona alleanza. Se invece si intende un'affezione di tipo amichevole, romantico o comunque in senso stretto, questo di norma non dovrebbe accadere in quanto non porterebbe giovamento alla terapia (ma il terapeuta è anche formato perchè ciò non accada). Un caro saluto, dott.ssa Micaela Bastia
Buonasera, in che senso?
Buongiorno,
Si, capita che ci si affezioni molto più spesso di quanto si pensi.
Buongiorno, se per affezionarsi intende che il terapeuta mostra empatia e vicinanza emotiva, certo, perché è alla base di una buona relazione terapeutica e di una alleanza tra professionista e paziente. E' importante però che il terapeuta mantenga comunque i confini e il ruolo e sappia utilizzare nel setting tutte le emozioni che fluiscono (comprese le sue) per le finalità terapeutiche del caso. Cordiali saluti
Buongiorno, si capita. Sarebbe curioso capire come mai le è venuta in mente questa domanda!
Cordiali saluti
AV
Buongiorno,
La sua domanda è molto complessa, una questione che ha riempito e continua a riempire diversi volumi di psicologia.
Pertanto, non avendo altre info più specifiche a riguardo, le posso dire che tra paziente e terapeuta si crea una relazione d'affetto, ma è una forma d'affetto molto particolare ed unica.
Detto ciò è importante che lei si chieda come mai si pone tale quesito. Ha svolto o sta svolgendo la psicoterapia? Ha provato su di sé quella forma di affetto tipica della relazione terapeutica?
Salve, si chieda perché ha bisogno di avere una risposta a questa domanda; quale paura o ansia si nasconde dietro. Siamo umani e come tali anche noi Psicoterapeuti proviamo emozioni e commozione di fronte ai vissuti dei nostri pazienti. La relazione di fiducia è essenziale per lo stesso processo terapeutico ma rimane il fatto che rimaniamo figure di passaggio e di supporto nel limite di un rapporto professionale.
Spero di essere stata utile, rimango a disposizione per altri consulti, anche online. Buona serata.
I.L.
Salve, ovviamente si crea un rapporto contraddistinto anche dall'affetto visto il tipo di rapporto che si va a stabilire. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Affezionarsi nel senso di prendersi cura della persona che ho di fronte. L'empatia è fondamentale nel percorso terapeutico.
Ma non si diventa amici dei propri pazienti !
Questo nuoce alla terapia
Siamo persone, sì, certo che è possibile. Tutto però all'interno del sistema di ruoli definito dal lavoro psicoterapeutico. Cordiali saluti, Paolo Mirri
Salve, sì certo . Gli psicoterapeuti lavorano su se stessi per mantenere i sentimenti verso i pazienti entro ruoli ben circostanziati dal momento che, diversamente, il lavoro terapeutico fallirebbe.
Assolutamente si, aggiungo che lo psicoterapeuta ha fatto dei training perché questa affezione non sovrasti il rapporto terapeutico. Detto questo nella relazione terapeutica siamo assolutamente in due.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente, è certamente possibile.
Se però questo affetto incide sulla qualità del percorso, allora potrebbe rappresentare un problema.
Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa

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