Salve volevo sapere come non pensare al lavoro sempre,anche quando sono a casa, soprattutto in quest
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Salve volevo sapere come non pensare al lavoro sempre,anche quando sono a casa, soprattutto in questo che sto facendo un lavoro ripetitivo che non mi piace.
Gentile Utente,
Cosa renda il pensiero del lavoro così persistente nella sua mente? in altri termini, che succede se prova ad auto istruirsi a rivolgere altrove la sua attenzione? riferisce che il lavoro non incontri il suo gusto, e forse il suo pensiero persistente potrebbe essere espressione di un'ansia anticipatoria, ma sono tutte ipotesi che andrebbero approfondite in un colloquio vis a vis. Più generalmente comunque, la mente non è un organo passivo, ed abbiamo la capacità (che va allenata) di dirottare l'attenzione dove vogliamo. Ciò non rimuove la presenza di problemi, ma aiuta la mente a non lasciarsene invadere, concedendo loro il giusto spazio. Se ritiene che il suo stile di pensiero preveda frequentemente una fusione così intensa con i problemi quando si verificano, valuti la possibilità di parlarne ad uno psicoterapeuta, per comprendere cosa modificare di questo stile. Le emozioni si alimentano di attenzione, e la capacità di dirigerla è un eccellente strumento di gestione. Un caro saluto
Cosa renda il pensiero del lavoro così persistente nella sua mente? in altri termini, che succede se prova ad auto istruirsi a rivolgere altrove la sua attenzione? riferisce che il lavoro non incontri il suo gusto, e forse il suo pensiero persistente potrebbe essere espressione di un'ansia anticipatoria, ma sono tutte ipotesi che andrebbero approfondite in un colloquio vis a vis. Più generalmente comunque, la mente non è un organo passivo, ed abbiamo la capacità (che va allenata) di dirottare l'attenzione dove vogliamo. Ciò non rimuove la presenza di problemi, ma aiuta la mente a non lasciarsene invadere, concedendo loro il giusto spazio. Se ritiene che il suo stile di pensiero preveda frequentemente una fusione così intensa con i problemi quando si verificano, valuti la possibilità di parlarne ad uno psicoterapeuta, per comprendere cosa modificare di questo stile. Le emozioni si alimentano di attenzione, e la capacità di dirigerla è un eccellente strumento di gestione. Un caro saluto
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Caro utente,
probabilmente dando a questo pensiero la libertà di esistere e magari indagando cosa la porta a provare tale insofferenza.
Probabilmente il fatto di dover fare un lavoro ripetitivo che non le piace la porta a spendere tante energie senza trovare una soluzione. Sicuramente il periodo storico ha portato anche ad una rivisitazione dei contesti lavorativi e questo ha modificato in parte o del tutto il modo di vivere la nostra identità lavorativa.
Magari potrebbe esserle d’aiuto cercare di comprendere emozioni e pensieri che si celano dietro questo pensiero costante.
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Tardio
probabilmente dando a questo pensiero la libertà di esistere e magari indagando cosa la porta a provare tale insofferenza.
Probabilmente il fatto di dover fare un lavoro ripetitivo che non le piace la porta a spendere tante energie senza trovare una soluzione. Sicuramente il periodo storico ha portato anche ad una rivisitazione dei contesti lavorativi e questo ha modificato in parte o del tutto il modo di vivere la nostra identità lavorativa.
Magari potrebbe esserle d’aiuto cercare di comprendere emozioni e pensieri che si celano dietro questo pensiero costante.
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Tardio
Salve, cercherò di essere semplice e chiara. A mio parere riuscirebbe realmente a distaccarsi dal pensiero del lavoro, se riuscisse, anche facendo uno sforzo, a dedicarsi ad un'attività piacevole e motivante per lei, che la conduca altrove con la mente.
Non una distrazione forzata, ma un qualcosa che la trasporti veramente.
Spero di esserle stata utile.
Cordiali saluti
Non una distrazione forzata, ma un qualcosa che la trasporti veramente.
Spero di esserle stata utile.
Cordiali saluti
Gentile Signore/a potrebbe essere una possibilità non tanto ragionare sul come fare ma sul perché avviene questo evento. Solitamente avendo una maggiore consapevolezza su questo perché si possono trovare delle risposte diverse e nuove. Un cordiale saluto
Salve. Concordo con il dottor Ungaro.
Indagherei sul perché proprio il pensiero del lavoro è totalizzante nella sua mente.
Cercherei di scoprire cosa altro si nasconde dietro questo pensiero intrusivo. Provi a verificare se possano esserci emozioni celate.
Saluti
Indagherei sul perché proprio il pensiero del lavoro è totalizzante nella sua mente.
Cercherei di scoprire cosa altro si nasconde dietro questo pensiero intrusivo. Provi a verificare se possano esserci emozioni celate.
Saluti
Gentile utente concordo con tutte le risposte fornite dai colleghi e per tale ragione non starò qui a ripetermi. Le chiedo però quali sono le sue passioni e hobbies. Provi a cercare qualcosa che le piaccia e che la aiuti a distrarsi. Renda il tempo libero il più costruttivo possibile per lei è vedrà che penserà certamente meno al lavoro. Mi faccia sapere. Cordialmente Gian Piero Dott Grandi
Bella domanda...talvolta può essere complicato lasciare il lavoro fuori dalle nostre vite soprattutto in questo periodo quando molti di noi lavorano da casa. Manca anche semplicemente il tragitto casa-lavoro e viceversa momenti per defaticare e staccare la mente. Ho imparato che è possibile e necessario ricrearsi dei momenti "per staccare la spina" darsi degli orari per esempio simili a quelli del lavoro in ufficio (pausa caffè, pausa pranzo...). Utile non dimenticarsi del corpo quindi passeggiate brevi ma frequenti, osservare orizzonte per alcuni minuti (rilassare al vista se si lavora tanto tempo al PC), trovo molto utili meditazioni Mindfulness valido aiuto per staccare la mente dalle questioni lavorative. Sul mio canale YouTube troverà alcune pratiche. serena giornata
Buongiorno, sarebbe probabilmente utile capire se questo pensiero lavorativo che la affligge sia qualcosa che la attanaglia solo ora, oppure se anche in passato hacostituito per lei un "peso" e un riferimento mentale costante, andrebbe compreso il significato individuale che questo pensiero ha per lei nel presente. Forse il lavoro che fa è diventato insoddisfacente e ha bisogno di rivedersi in altro? Ipotizzo..ma sicuramente attraverso un percorso di psicoterapia potrebbe giungere a delle consapevolezze importanti per uscire da questa idea lavorativa che mi pare di percepire sia diventata come una "trappola" per lei.
Buon giorno concordo con tutti i miei colleghi e anche con la dott.ssa Tenconi che propone la mindfulness e le pratiche di mindfulness sul suo canale YouTube e sito. Provi a fare le pratiche della dottoressa, se fare pratiche invece senza una guida è dispersivo può accedere al corso gratuito di mindfulness che trova sul mio sito .L'ho aggiunto perché fare solo le pratiche su YouTube ( c'è anche un mio canale) e/o sul sito per qualcuno che ha bisogno di essere guidato giorno dopo giorno può non essere sufficiente. E' un corso vero e proprio con una o due pratiche suggerite al giorno, video, dirette Facebook ecc. E' un buon supporto a cui può aggiungere qualche incontro di mindfulness con un professionista online se sente che è buono per lei avere anche un contatto diretto con chi insegna. Buona giornata
Buongiorno, purtroppo non posso darle un antidoto per sopprimere il suo sintomo. Il pensiero ossessivo del suo lavoro può dipendere da molti fattori. Solo parlandone, può arrivare a comprendere il posto che questo pensiero occupa nella sua vita e che forse chiama in causa quello che lei immagina sia il desiderio degli altri, quello che immagina gli venga chiesto di fare e di essere. Cordiali saluti PG
Buongiorno,
certamente le può servire ascoltarsi profondamente e la meditazione può essere una buna strada . Tuttavia le consiglierei di affiancare la pratica ad un percorso di terapia per dare spazio e dignità al suo sintomo che tanto avrà da dire di lei e della sua storia.
certamente le può servire ascoltarsi profondamente e la meditazione può essere una buna strada . Tuttavia le consiglierei di affiancare la pratica ad un percorso di terapia per dare spazio e dignità al suo sintomo che tanto avrà da dire di lei e della sua storia.
Gentile utente di mio dottore,
andrebbero indagate le ragioni per le quali in questo momento il lavoro per lei rappresenta un pensiero ossessivo. Potrebbe esser opportuno consultarsi con uno psicologo per poter effettuare dei colloqui di approfondimento e far si che la dimensione lavorativa rotorni nuovamente ad acquisire un ruolo relativo rispetto al resto della vita, questo affinche possà ritrovare la serenità persa in quest'ultimo periodo. Dovesse aver bisongo di un consulto non esiti a contattarmi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
andrebbero indagate le ragioni per le quali in questo momento il lavoro per lei rappresenta un pensiero ossessivo. Potrebbe esser opportuno consultarsi con uno psicologo per poter effettuare dei colloqui di approfondimento e far si che la dimensione lavorativa rotorni nuovamente ad acquisire un ruolo relativo rispetto al resto della vita, questo affinche possà ritrovare la serenità persa in quest'ultimo periodo. Dovesse aver bisongo di un consulto non esiti a contattarmi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, il suo tempo è occupato da pensieri sul lavoro che non lavorano spazio ad altro. Così mi pare di capire, per cui la domanda potrebbe essere :" da cosa vuole distogliere la sua attenzione?"
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve,
dalle sue parole mi sembra di capire che si senta invaso dal lavoro, che anche quando sono terminate le ore di lavoro la sua mente rimane sempre lì, mentre lei vorrebbe occuparsi di altro. È difficile fornirle una soluzione preconfezionata che possa esserle utile. Penso possa aiutarla l’incontro con un professionista psicologo/psicoterapeuta per poter nell’immediato trovare delle strategie per arginare il pensiero sul lavoro e, a più ampio raggio, collocare l’area lavorativa all’interno della sua vita in modo più funzionale e soddisfacente per lei.
Un caro abbraccio
Paola
dalle sue parole mi sembra di capire che si senta invaso dal lavoro, che anche quando sono terminate le ore di lavoro la sua mente rimane sempre lì, mentre lei vorrebbe occuparsi di altro. È difficile fornirle una soluzione preconfezionata che possa esserle utile. Penso possa aiutarla l’incontro con un professionista psicologo/psicoterapeuta per poter nell’immediato trovare delle strategie per arginare il pensiero sul lavoro e, a più ampio raggio, collocare l’area lavorativa all’interno della sua vita in modo più funzionale e soddisfacente per lei.
Un caro abbraccio
Paola
Gent.mo utente, "non pensare" potrebbe implicare numerosi processi, alcuni dei quali adattivi, se messi in atto con consapevolezza, altri potenzialmente disadattivi e patogeni. Sarebbe utile che chiedesse un consulto con un collega psicoterapeuta per chiari questo tipo di aspetti e quelli che potrebbero essere i suoi bisogni. Cordialmente.
Gentile utente, forse dovrebbe cercare di capire il perchè avviene, anziché concentrarsi su come fare per modificare la situazione. Spesso i pensieri intrusivi e fastidiosi sono il sintomo di una sofferenza ben più profonda e radicata, che sarebbe opportuno approfondire all'interno di una psicoterapia. Un caro saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Salve, la sua richiesta richiede una comprensione più ampia della sua persona, il nostro organismo è complesso e non lineare, quindi per rispondere bisogna comprendere come funziona la sua complessità.
Saluti
Massimiliano
Saluti
Massimiliano
Ciò che lei racconta è certamente relativo a qualche disagio che riguarda la sua vita in generale e il suo rapporto con il lavoro in particolare. Le consiglio, dunque, di rivolgersi a uno psicoterapeuta per comprendere, collocare e superare il senso di malessere che prova.
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