Salve, Volevo rivolgermi ad un gruppo di specialisti più vasto, così da avere maggiori riscontri po

19 risposte
Salve,
Volevo rivolgermi ad un gruppo di specialisti più vasto, così da avere maggiori riscontri possibili. Sono una ragazza adolescente e mi sta capitando e mi è capitato di provare situazioni riconducibili agli attacchi di panico. Volevo chiedervi quali sono le strategie migliori per contrastare questo episodio nell'immediato. So che, solitamente, si consiglia una giusta respirazione diaframmatica, che sicuramente aiuta, ma non sempre, motivo per cui volevo sapere se ci fossero altri metodi, anche più particolari. Sono consapevole è una questione molto soggettiva (io ad esempio provo un forte dolore al petto ed una grande irrequietezza) e, soprattutto, non si risolve così la comparsa di questi attacchi nel lungo periodo, ma vorrei, più che altro, capire meglio con gestirli nel momento in cui si presentano.
Vi ringrazio davvero tanto per il lavoro che fate ogni giorno per tutti gli utenti e scusate il disturbo.
Buona giornata
Salve esistono vari modi per affrontare gli attacchi di panico. L’aspetto comune di ciascuna tecnica è di fare in modo di riattivare la capacità di autoregolazione fisiologica, questo si può fare come hai detto attraverso il respiro ed attraverso degli esercizi di che aiutano a rilassarsi, ad esempio la mindifulness è una pratica utile in tal senso. Un po’ come tutte le attività si possono apprendere queste tecniche con dei training con la supervisione di un esperto, sia individualmente che in percorsi di gruppo. E proprio come tutte le attività un po’ di dedizione e perseveranza nel provare ad applicarle, senza scoraggiarsi se le prime volte non si riesce abbastanza, più si pratica, più si diventa bravi nel gestirli.
Oltre a questo tipo di training finalizzato alla gestione pratica dell’attacco di panico, però è importante affiancarne uno che vada ad individuare le cause che hanno portato a sviluppargli, in base a ciò che emerge dall’analisi di tali cause poi si può strutturare un percorso terapeutico mirato a risolverle ed a far si che non si ripresentino più. Se poi sei interessata ad approfondire, possiamo fissare un clloquio così sono in grado di darti delle risposte maggiormente mirate alla tua situazione specifica

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Buongiorno carissima utente, capisco che gli attacchi di panico possono essere debilitanti e spaventosi, come già hai accennato la respirazione potrebbe essere una strategia fondamentale inspirando lentamente per diversi minuti. Ma se il sintomo continua e non riesci a gestirlo è importante cercare l'aiuto di uno psicoterapeuta che possa aiutarti a capire e cambiare i pensieri negativi che contribuiscono ad alimentare questo disturbo. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o chiarimenti non esitare a contattarmi, sono disponibile anche online. Un caro saluto, dott.ssa Cristina Sinno
Save,

Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Capisco quanto possano essere spaventosi e debilitanti gli attacchi di panico. È importante avere delle strategie efficaci per gestirli nell'immediato. Ecco alcuni metodi che potresti trovare utili, oltre alla respirazione diaframmatica:

Radicamento (Grounding): Il grounding è una tecnica che può aiutarti a ritornare al momento presente. Puoi provare a descrivere dettagliatamente cinque cose che puoi vedere, quattro cose che puoi toccare, tre cose che puoi sentire, due cose che puoi annusare e una cosa che puoi gustare. Questo ti aiuta a spostare l'attenzione dai tuoi pensieri ansiosi alla realtà tangibile intorno a te.

Tecnica del Respiro 4-7-8: Questa tecnica di respirazione può aiutarti a calmarti rapidamente. Inspira attraverso il naso per 4 secondi, trattieni il respiro per 7 secondi ed espira lentamente attraverso la bocca per 8 secondi. Ripeti questo ciclo alcune volte fino a sentire una riduzione dell'ansia.

Utilizzare Oggetti di Conforto: Avere con te un oggetto che ti dà conforto, come una pallina antistress, un peluche o un ciondolo, può aiutarti a sentirti più sicura e centrata durante un attacco di panico.

Tecniche di Distrazione: Trova un'attività che possa distrarti dai sintomi dell'attacco di panico. Potrebbe essere ascoltare la tua canzone preferita, disegnare, leggere un libro, fare un puzzle o qualsiasi cosa che richieda la tua attenzione.

Mantra o Affermazioni Positivi: Ripetere mentalmente frasi positive può aiutarti a calmarti. Ad esempio, puoi dire a te stessa: "Questo è solo un attacco di panico, passerà presto" o "Sono al sicuro e posso superare questo momento."

Movimento Fisico: Fare un po' di movimento fisico leggero, come una passeggiata o qualche esercizio di stretching, può aiutare a ridurre l'ansia. Il movimento aiuta a rilasciare l'energia nervosa e può migliorare il tuo stato emotivo.

Idratazione: Bere un bicchiere d'acqua lentamente può aiutarti a calmarti. Focalizzarti sul bere lentamente può aiutarti a distrarti dai sintomi dell'attacco di panico.

Ricorda che, mentre queste tecniche possono aiutarti a gestire i sintomi nell'immediato, è importante affrontare le cause sottostanti degli attacchi di panico. Parlarne con un terapeuta può essere molto utile per sviluppare strategie a lungo termine e per lavorare su eventuali fattori scatenanti.

Non esitare a cercare aiuto professionale e a parlare con qualcuno di cui ti fidi riguardo a ciò che stai vivendo. Se desideri maggiori informazioni o supporto, sono qui per aiutarti.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso di gestione degli attacchi di panico e spero che tu possa trovare serenità e forza interiore.

Un caro saluto
Salve, per gestire gli attacchi di panico esistono tante altre tecniche oltre alla respirazione diaframmatica. Nella bioenergetica, ad esempio, si utilizza molto la tecnica del grounding che, attraverso il contatto con la terra, permette di concentrarsi sul proprio corpo e ritrovare l’equilibrio; si può camminare a piedi nudi cercando di sentire tutte le sensazioni legate al contatto dei piedi sul suolo; si può utilizzare il movimento fisico, ad esempio danzare o saltare, per liberare l'energia bloccata nel corpo; si possono toccare con le mani oggetti solidi, percependone la superficie, la consistenza, la forma.
Queste sono solo alcune delle tante tecniche che potresti utilizzare durante gli attacchi e che agiscono sia sull’aspetto cognitivo, perché portano a distrarsi dall’ansia e a distogliere l'attenzione dai pensieri catastrofici, sia sull’aspetto percettivo, perché inducono a concentrarsi sulle sensazioni fisiche, quindi a rimanere connessi col proprio corpo e di conseguenza con le proprie emozioni.
In ogni caso, sarebbe opportuno agire non soltanto sul momento critico, ma anche e soprattutto sulle radici di questi attacchi, che sono un segnale che il tuo corpo ti sta dando per richiamare l’attenzione su un qualcosa di irrisolto che, probabilmente, stai ignorando.
Un caro saluto
Dott.ssa Simona Di Napoli
Buongiorno, mi spiace per la sua situazione. I colleghi qui sopra le hanno già consigliato tecniche utili nell'immediato, con le quali concordo essendo io specializzata in Mindfulness applicata all'età evolutiva. Quindi vorrei aggiungere un piccolo tassello che va oltre la sua richiesta: gli attacchi di panico sono già un sintomo abbastanza strutturato ed avanzato, tanto più se non si tratta di un singolo episodio ma di episodi ripetuti. Lavorare sul sintomo è sicuramente importante per permettere a chi lo sperimenta di giovarne nell'immediato, ma il rischio di placare il sintomo senza avere alle spalle una terapia che ne affronti le cause è che il corpo trovi un modo ancora più efficace per farsi sentire, alzando l'asticella e gridando più forte.
Se lei ha, per esempio, mal di pancia dopo aver mangiato tanto può prendere un farmaco specifico, ma se i suoi mal di pancia fossero ricorrenti o di origine sconosciuta, allora credo che si rivolgerebbe ad uno specialista che ne indaghi le cause e strutturi la terapia migliore insieme a lei.
Non sottovaluti questo sintomo, si faccia sostenere in questo percorso.
Resto a disposizione.
Un saluto, dott.ssa Alice Dinicastro
Buonasera, la terapia breve strategica è considerata una terapia di elezione per la soluzione degli attacchi di panico. Si basa sul cambiamento della percezione della realtà minacciosa. Il percorso è breve circa 10/12 incontri ogni 15 giorni uno dall'altro. Fin dal primo incontro si focalizza l'attenzione su come il problema funziona e si mantiene nel presente e su quali strategie disfunzionali vengono messe in atto per affrontarlo. La persona viene indirizzata mediante esperienze guidate dal terapeuta a costruire quelle abilità e capacità individuali che permettono di gestire il problema per superarlo efficacemente e definitivamente. Saranno prescritti dei compiti cuciti ad hoc sul problema. Si forniscono quindi degli strumenti alla persona per affrontare e superare la problematica. Un caro saluto
Gentilissima, grazie per aver condiviso la tua esperienza e per la fiducia. Gli attacchi di panico possono essere davvero spaventosi e disturbanti, ma ci sono diverse tecniche che puoi provare per gestirli nell'immediato. La respirazione diaframmatica è sicuramente utile, ma come hai detto, non sempre è sufficiente. Alcune strategie che potrebbero aiutarti nell'immediato sono: il conto alla rovescia, scegli un numero alto e inizia a contare all'indietro lentamente. Questo esercizio distrae la mente e può aiutare a ridurre l'ansia; la visualizzazione di un luogo sicuro: immagina un luogo sicuro o un ricordo felice e concentrati sui dettagli. Questa pratica può calmarti e distrarre la mente dagli effetti fisici del panico; self-talk positivo: ripeti a te stessa frasi rassicuranti come "Questo è temporaneo" o "Sono al sicuro, passerà presto". Parlare positivamente con te stessa può aiutare a ridurre l'intensità dell'attacco; tecnica del ghiaccio: tieni un cubetto di ghiaccio o un oggetto freddo nella mano. La sensazione fredda può aiutare a riportarti al presente e a distogliere la mente dai sintomi fisici. Riduci gli Stimoli: Spegni le luci forti, allontanati da rumori forti o metti la musica rilassante. Creare un ambiente più tranquillo può aiutare a calmare i sensi sovraccaricati. Oltre alle tecniche immediate che ti ho scritto e che puoi provare da sola, è importante considerare anche approcci a lungo termine per gestire e prevenire gli attacchi di panico, rivolgendoti ad un professionista.
Cordialità, Dott. Gianluca Zazzi



Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente - come lei stessa suggeriva - degli esercizi di respirazione possono essere utili per attenuare la sintomatologia ansiosa nel "qui ed ora", ma non ne sono la soluzione ultima. Sarebbe bene approfondire meglio quanto da lei descritto per capire se si tratta effettivamente di veri e propri attacchi di panico. Ad ogni modo per liberarsene, è necessario identificare i pensieri che non l'aiutano a fronteggiare l'ansia e che molto spesso portando ad un suo aumento. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico grazie al quale dare il giusto spazio alla sua sofferenza. Resto a disposizione per un colloquio - anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri
Buon pomeriggio,
grazie per aver condiviso il suo disagio.
Credo che l'attacco di panico sia un episodio che inficia la nostra quotidianeità ma che in realtà ci sta anche salvando: in tal senso è un campanello psicofisico che ci può dare l'opportunità di comprendere cosa stiamo celando, cosa non stiamo ascoltando ..
Esistono varie ed utili tecniche di respirazione come quella diaframmatica o tecniche per autocentrarsi e ri-connettersi con il proprio mente-corpo come la pratica yoga o altre pratiche.
In generale però credo che i sintomi ci offrano una possibilità di cambiamento concreto.
Il coraggio di cogliere ed affrontare il disagio che proviamo attraverso un percorso terapeutico, può indicarci strade che esistono, ma che sono offuscate dal nostro malessere e che aspettano di essere percorse.
La terapia può essere un momento di grande scoperta o rinascita del Sè.
Il mio consiglio è quindi di attraversare il senso di vuoto che prova nella pancia per riscoprirne i desideri che contiene.
Un caro abbraccio
E.Battista
Buona sera, intanto grazie per la condivisione. Non è facile esporsi pubblicamente, soprattutto rispetto a vissuti di sofferenza. Gli approcci in psicologia sono numerosi e al di là dell'aiuto concreto nell'immediato dato da tecniche di respirazione e rilassamento, sarebbe utile comprendere la causa che ha originato il malessere e soprattutto la funzione che ha questa "risposta" del tuo corpo.
Se ti va sono a disposizione per parlarne.
Forza e coraggio!
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Gentilissima, le tecniche per gli attacchi di panico possono essere molteplici, ma vanno specificate sulla persona. Inoltre sarebbe importante capire cosa stanno comunicando queste sensazioni psico-corporee, in quanto il corpo utilizza un suo linguaggio per comunicare quello che sta avvenendo dentro nel suo profondo, anche se non sempre ce ne accorgiamo. Ecco perché è consigliabile una consulenza psicologica con un Tecnico, così da essere accompagnata in questo approfondimento personale. Ritrovando così la sua serenità. A disposizione Dott. Maurizio Di Benedetto
Gentilissima utente, grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi. Gli attacchi di panico possono essere molto spaventosi e stressanti, ma è importante sapere che ci sono diverse strategie che possono aiutare ad affrontarli. Oltre alla respirazione diaframmatica, che è sicuramente utile, ci sono altre tecniche che potresti provare nel momento in cui ti senti in preda all'attacco.
Una tecnica comune è la visualizzazione: prova a immaginare un luogo o una situazione che ti tranquillizzi e concentrati su di essa mentre respiri profondamente. Puoi anche provare a contare lentamente fino a dieci mentre respiri in modo da distrarre la tua mente dall'attacco di panico.
Altre strategie che potrebbero aiutare sono la mindfulness, che ti aiuta ad essere consapevole del momento presente senza giudizio, e la distrazione attraverso attività che ti piacciono e che ti rilassano.
Ricorda che ognuno ha un'esperienza diversa con gli attacchi di panico; quindi, potresti dover sperimentare diverse strategie per trovare quella che funziona meglio per te. In ogni caso, se gli attacchi di panico si presentano con frequenza e ti causano disagio, ti consigliamo di parlare con un professionista della salute mentale per ricevere un supporto e una guida personalizzata. Grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi e non esitare a contattarci nuovamente se hai bisogno di ulteriori informazioni o supporto. Buona giornata. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione anche online.
Dott. Cordoba
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Valuti quali sono le presenze e le assenze che le mettono ansi, oltre alle circostanze e ai luoghi. Dopo aver fatto questo più che un respiro sarebbe utile la parola. Le interazioni umane hanno il grande potere di innescare processi ansiosi, ma anche di placarli. Come è vero che al di là del tipo di parere, più persone che le rispondono e si interessano a lei sono già un buon rimedio che lei stessa ha scelto.

Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
Gentile utente, premettendo che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche, cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico. L'attacco di panico tipicamente si presenta per la prima volta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo anche in momenti di calma apparente. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. A fronte di queste paure avviene un aumento sempre maggiore della percezione di pericolosità verso i sintomi interni. L'aumento della paura innesca a sua volta una ipervigilanza sempre maggiore verso ogni cambiamento percepito nel corpo e tale cambiamento non fa che alimentare la paura. Si crea quindi un circolo vizioso del panico. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure e imparare a gestirle. Quando si parla di disturbo di panico è importante capirne il meccanismo al fine di imparare a gestire gli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla innanzitutto a capire se si tratta effettivamente di ansia e/o di panico.
Nell'ansia, a differenza del panico, la paura è rivolta verso l'esterno (non verso l'interno cioè il nostro corpo). L'ansia non è di per sè qualcosa di negativo o pericoloso, bensì è un meccanismo fisiologico del tutto normale. Tuttavia, anche l'ansia, se eccessiva, diventa invalidante e intacca la qualità della nostra vita e diventa importante imparare a gestirla. Talvolta l'ansia si presenta perchè non ci sentiamo all'altezza delle aspettative e si crea un gap troppo grande tra la nostra aspettativa e la nostra percezione di poterla raggiungere. E' quindi importante lavorare sulla fiducia in noi stessi e nelle nostre risorse imparando ad affrontare la vita e le difficoltà facendo appello a tutte le nostre capacità.
Uno psicoterapeuta può fornire gli strumenti per comprendere che cosa sono l'ansia e il panico e come imparare a gestirli. Ci sono diverse tecniche di rilassamento, respirazione, meditazione e mindfulness ma prima di passare alle tecniche è importante sviscerare la natura del sintomo, che è sempre la voce di un malessere che merita di essere ascoltato. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico. Lei è giovane, ha tutta la vita davanti a sè e merita di viverla in uno stato di serenità e benessere. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Gentile utente
La respirazione potrebbe essere una buona strategia, ma le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che la aiuti a comprendere le cause degli attacchi di panico fornedole un percorso adeguato e sicuro.
Resto a disposizione
Dott. Ssa Angela Donadio
Ciao, grazie di aver condiviso la tua esperienza innanzitutto! Ciò detto, come psicologa e mental coach, adotto un approccio centrato sulle azioni concrete che possono dare un significato diverso e dunque modificare alcune risposte/comportamenti disfunzionali. Se vuoi parlarne, possiamo farci due chiacchere a tal proposito.
In ogni caso, ti auguro di trovare la via adatta a te in questo momento della tua vita.
Con affetto, dott.ssa Alice Catino
Gentile utente, prima di tutto grazie per aver condiviso il suo disturbo. Comprendo il disagio che questi attacchi devono causarle e il suo desiderio di trovare un modo per gestirli. Prima di rispondere direttamente alla sua domanda, mi sento in obbligo di premettere, anche se si tratta forse di un pensiero che ha già considerato, che gli attacchi di panico hanno pressoché sempre una radice psicologica profonda, con ogni probabilità da ricondursi a vissuti traumatici remoti, tale per cui una soluzione permanente richiede necessariamente un lavoro più profondo con un professionista empatico. Detto questo, rispetto a come gestirli nell'immediato nel momento in cui si manifestano, è importante esercitarsi nel riconoscere, prima di tutto, quali sono gli stimoli, interni od esterni, che innescano tali attacchi, in modo da poterli prevenire. Nel momento in cui si avvertono le avvisaglie dell'attacco, è importante rimanere presenti, fare lenti e profondi respiri e permettere all'attacco di passare. Il ché può comprensibilmente apparire molto difficile, vista la natura violenta che talora questi attacchi possono assumere. Ma è importante in quei momenti ricordare che, per quanto invasivi possano apparire, tali attacchi sono sempre passeggeri e mai letali. Dunque, ricordi questo a se stessa in quei momenti e semplicemente permetta all'attacco di fare il suo corso. Spero di averle dato una risposta utile e, rimanendo a sua disposizione, le auguro il meglio.
Un cordiale saluto,
Dott. Alessandro Pittari
Buonasera gentile utente,
Comprendo quanto gli attacchi di panico possono incidere sulla sua quotidianità dato che la loro insorgenza non è prevedibile.
Avere delle strategie da adottare nel momento in cui avvengono è molto importante, ma parallelamente a questo consiglio comunque di intraprendere un percorso di supporto terapeutico.
Rivolgersi a un professionista potrebbe aiutarla a :
- comprendere il vero motivo di questi attacchi
- Fronteggiare le possibili ansie e paure
- possibilità di identificare la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha innescato il primo attacco
- Se “vive” con la paura costante di averne uno e quali sono i pensieri relativi a questo
- Strategie per debellarli/ fronteggiarli
Sotto ogni sintomatologia c’è sempre una motivazione più o meno evidente.

Cordialmente
Dott.ssa Pisani Alessia

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