Salve, Volevo porre una domanda abbastanza particolare, ma a cui volevo una risposta da diverso tem

24 risposte
Salve,
Volevo porre una domanda abbastanza particolare, ma a cui volevo una risposta da diverso tempo. Per una persona che ha già sperimentato uno o più attacchi di panico, è normale che vedere altre persone che stanno avendo un attacco di panico o addirittura un attacco di cuore (persino in video, film, serie tv, ecc...), ne possa scatenare uno, nello spettatore? Come se, si provasse ansia alla sola vista di questo episodio. Scusate il disturbo. Grazie mille e buona giornata
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Salve,

Capisco la tua preoccupazione, ed è una domanda del tutto legittima. È abbastanza comune per le persone che hanno sperimentato attacchi di panico o ansia intensa essere sensibilizzate a vedere altre persone in situazioni simili. Questa reazione può derivare da un meccanismo di empatia e identificazione, che può attivare i ricordi e le sensazioni legate alle proprie esperienze di panico o ansia.

Quando si vede qualcun altro che ha un attacco di panico, il cervello può interpretarlo come un segnale di pericolo, attivando una risposta ansiosa. Questo è particolarmente vero se le esperienze passate di panico sono state molto intense o traumatiche. Vedere queste scene in video, film o serie TV può agire come un trigger, scatenando una risposta simile a quella sperimentata durante un vero attacco di panico.

Per gestire questa reazione, è utile praticare tecniche di rilassamento e di gestione dell'ansia, come la respirazione profonda, la meditazione o altre tecniche di grounding. Inoltre, affrontare questi trigger in modo graduale e controllato, magari con l'aiuto di un terapeuta, può aiutare a desensibilizzare la risposta ansiosa.

Se questa situazione ti sta causando disagio significativo o sta interferendo con la tua vita quotidiana, ti consiglio di discuterne con un professionista della salute mentale. Una terapia mirata può aiutarti a sviluppare strategie efficaci per gestire e ridurre l'ansia associata a questi trigger.

Se desideri approfondire ulteriormente questo argomento e ricevere un supporto personalizzato, sono disponibile per discutere di questi aspetti in un incontro. Potrebbe essere utile esplorare insieme le tue esperienze e trovare modi per migliorare la tua gestione dell'ansia.

Cordiali saluti.

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Dott.ssa Francesca Facetti
Psicologo, Psicoterapeuta
Cinisello Balsamo
Buongiorno, a volte gli attacchi di panico possono essere scatenati da qualcosa di cui si ha paura, per cui potrebbe essere che venga un attacco di panico se si ha paura nel vedere una persona che sta avendo un attacco di panico o un attacco di cuore oppure se si è spaventati da queste patologie. Potrebbe essere utile per la persona in questione approfondire le emozioni, i pensieri e i vissuti che possono essere alla base di questi attacchi di panico.
Per qualsiasi necessità sono disponibile, anche online.
Un cordiale saluto, dott.ssa Francesca Facetti
Dott. Francesco Pellino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Buongiorno. Non è molto diffuso vivere questo sentire " per imitazione " il consiglio è di esplorare quello che sta vivendo con un professionista e di interrogarsi sulla paura di morire e della morte come suggestione invalidante per una vita felice e c he si concentri sul qui ed ora per non perdere tutte le cose belle che si sta negando attualmente. Se dovesse servire mi trova certamente disponibile.
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Dott.ssa Fabiola Russo
Psicologo clinico, Psicologo
Casavatore
Salve, è una domanda assolutamente legittima e soprattutto volta a capire. Non conosco la sua storia e ciò che l'ha portata a sperimentare attacchi di panico nè se ci ha mai lavorato in terapia o pensato di farlo ma in ogni caso può essere del tutto naturale che assistere a situazioni simili alla sua facciano riemergere un suo vissuto e spaventarla. Bisognerebbe capire in primis l'origine di questo sintomo che penso sia parecchio invalidante soprattutto nelle modalità da lei sopra descritte. Per ulteriori chiarimenti resto a completa disposizione.
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, è probabile che alcune situazioni possano essere causa di attacchi di panico. Lei dice che li aveva ma se sperimenta ancora queste situazioni, probabilmente non sono stati trattati nel modo corretto.
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere bene ciò che ha descritto.
Se ne avesse voglia, può scrivermi per una prima seduta completamente gratuita.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buon pomeriggio,
alcun disturbo, anzi grazie della domanda.
Si, è possibile perchè chi convive con gli attacchi d'ansia ha una sensibilità elevata per cui anche stimoli che solitamente possono essere bypassati possono avere eco.
Buon proseguimento, saluti
Dott. Simone Festa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Qualora lei conoscesse una persona che può avere questa vulnerabilità, si assicuri che non sia sola davanti a certe situazioni (film o vita reale) particolarmente angosciose. La presenza di qualcuno, potrebbe addirittura portare all'amplificazione del sintomo o alla sua remissione. Sarebbe da provare.

Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
Dott.ssa Raffaella Sorrentino
Psicologo, Psicologo clinico
Scafati
Salve! Molte volte può essere sufficiente un evento scatenante, apparentemente neutro per innescare tale dinamica, come la visione di un film.
Una consulenza psicologica potrebbe inquadrare in modo appropriato la problematica.
Resto a sua disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.sa Raffaella Sorrentino
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Dott.ssa Licia Cutaia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Palermo
Salve,
gli attacchi di panico sono delle reazioni emotive a stimoli ansiogeni.
L'osservare persone in stato di malessere e percepire anche una condizione di impotenza, può generare una reazione ansiosa e conseguentemente anche un attacco di panico.
Resto a disposizione su ulteriori chiarimenti sul funzionamento dei comportamenti ansiosi e relazionali.
Cordiali saluti
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
é del tutto normale dal momento che solitamente, chi ha vissuto esperienze di attacchi di panico ricorda di aver vissuto momenti davvero sgradevoli, fuori dal proprio controllo, in cui spesso si associa addirittura la percezione di "morte imminente". Il meccanismo di empatia normalmente presente in ogni essere umano le permette di identificarsi con chi sta sperimentando un attacco di panico e, dunque, ciò potrebbe riattivare in lei i medesimi meccanismi che sperimentava in passato, con le sensazioni di angoscia associate.
Il fatto che si sia riusciti a superare gli attacchi di panico, tipicamente tramite l'ausilio di tecniche CBT, non garantisce che in lei si siano create anche quelle sicurezze tali da vivere serenamente tali situazioni di angoscia. Un percorso di psicoterapia breve potrebbe garantirle di completare quest'ultimo step, necessario ai fini di un benessere completo ed equilibrato.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Alba Caruso
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Cagliari
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Può capitare, sì, perché si vive con la continua paura di avere un attacco di panico in pubblico, quindi ci si identifica o si vede comunque messa in atto una propria paura molto forte. Non è certo il meccanismo più frequente che porta ad avere un attacco di panico, ma è possibile che si scateni in una situazione simile. Un caro saluto.
Dott.ssa Giuseppina Simona Di Maio
Psicologo, Psicologo clinico
Casavatore
Gentile utente grazie per la sua domanda.
Non chiarisce se è (oppure è stato) seguito con un percorso psicologico e/o farmacologico per i suoi attacchi di panico. Il suo dubbio merita un duplice piano di riflessione; da un lato una persona che soffre di ansia (specialmente se altamente invalidante) ha una attivazione fisiologica più rapida e immediata: per dirla in maniera molto semplicistica, il corpo reagisce a quelli che vengono definiti trigger (degli attivatori), in maniera automatica. Questi trigger possono per esempio funzionare per linee associative (inconsce, per esempio) nel senso che un evento traumatico che non è stato correttamente elaborato, viene attivato da un elemento che in quel momento (in una sorta di secondo tempo), riattiva quel certo trauma che nel caso specifico viene esperito e vissuto come un attacco di panico.
Il secondo spunto di riflessione concerne la possibilità che questa attivazione avvenga anche soltanto visionando un contenuto video. Molto probabilmente (qui ci muoviamo nel campo meramente ipotetico), vive una paura molto forte che non è riuscito ancora a circoscrivere quindi ad affrontare. Si può essere persone altamente sensibili senza che tale sensibilità prenda il sopravvento (che si tratti di sensibilità emotiva o legata alla visione di un certo contenuto). La invito pertanto, se ancora non lo ha fatto, a poter considerare la possibilità di seguire un percorso psicologico così da poter cercar di comprendere cosa la fa stare male -così tanto- e cosa le causa malessere -così tanto- da dover fuoriuscire senza il minimo controllo anche mentre sta visionando un film.
Buona giornata, saluti.
Dott. Stefano Pepe
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, la sua domanda è del tutto normale e comprensibile visto che l’attacco di panico di un’ altra persona può far riemergere ricordi, emozioni e sensazioni del passato . D’altro canto questo fenomeno può accadere ma non per forza e’ detto che si ripeta visto che il contesto e le emozioni sono completamente differenti dagli attacchi di panico che lei ha vissuto .
Dott.ssa Ginevra Guerrera
Psicologo, Psicologo clinico
Lurate Caccivio
Salve, comprendo la sua preoccupazione e la ringrazio per aver condiviso questa domanda. È assolutamente normale che una persona che ha già sperimentato attacchi di panico possa provare ansia o addirittura avere un altro attacco di panico alla vista di altre persone che stanno vivendo situazioni simili, anche se si tratta solo di scene in video, film o serie tv. Questo fenomeno è legato alla risposta del nostro cervello che può essere ipersensibile a stimoli che ricordano esperienze passate traumatiche o di forte disagio. Quando vede qualcuno che sta avendo un attacco di panico o un attacco di cuore, il suo cervello può interpretarlo come una minaccia imminente, scatenando una reazione di ansia intensa. È come se il suo sistema di allarme interno si attivasse automaticamente. Questo è un meccanismo di difesa naturale, ma può diventare molto scomodo e invalidante. La cosa importante da ricordare è che non c'è nulla di sbagliato in lei e che non è sola in questo. Molte persone che hanno vissuto attacchi di panico possono avere reazioni simili. Se che questo problema influisce sulla sua vita, potrebbe essere utile parlare con un professionista della salute mentale. Un terapeuta può aiutarla a sviluppare strategie per gestire queste reazioni e lavorare sulla desensibilizzazione verso questi stimoli. Nel frattempo, potrebbe essere utile cercare di evitare situazioni che sa possono scatenare questi episodi o, se non è possibile, prepararsi mentalmente e utilizzare tecniche di rilassamento per ridurre l'impatto emotivo. Tecniche di respirazione profonda, mindfulness e grounding possono essere particolarmente utili in questi momenti. Sperando di averle dato qualche spunto per la sua situazione, buon proseguimento, Dott.ssa Ginevra Guerrera
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, è assolutamente possibile. Scene viste in tv possono fungere da stimolo attivante per lei, intensificando l'ansia e la probabilità di avere attacchi di panico.
Inoltre, nelle persone con tali tratti ansiosi, è comune l'utilizzo di strategie di coping come il rimuginio, che rappresenta una modalità di pensiero ripetitivo per cercare di gestire l'ansia (modalità controproducente) anticipando il pericolo, ad esempio si potrebbe attivare un meccanismo che porta la sua mente a chiedersi "e se guardando questa scena mi venisse un attacco di panico?"; questo porta tuttavia ad una preoccupazione cronica che le fa percepire ogni immagine che vede come qualcosa di pericoloso e incontrollabile.
Tutto ciò può essere trattato attraverso un ciclo di psicoterapia, non si preoccupi. Se avesse bisogno, resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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Dott.ssa Sara Mallamaci
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, grazie per la sua domanda. È possibile come meccanismo e come fenomeno e risulta normale cercare risposte. Può essere importante approfondire queste difese e le sue reazioni, riflettendo sulla situazione in un percorso di supporto psicologico individuale, al fine di lavorare sulle sue preoccupazioni e affrontare questa difficoltà.
Sono a disposizione, eventualmente anche da remoto.
Dottoressa Sara Mallamaci
Dott.ssa Simona Ilardo
Psicologo, Psicologo clinico
Bagnoli
Buonasera ,
la sua domanda è più che legittima oltre che molto interessante.
Al di là che l'ansia sia un fenomeno fortemente "contagioso", mi sento ulteriormente di delucidare sulla questione dei "neuroni specchio" .
Come lei chiedeva ,può accadere che una persona provi questa sensazione anche durante un video etc
Si ,perchè noi siamo dotati di un particolare tipo di neuroni che si attiva proprio quando guardiamo gli altri impegnati in una attività .
I cosiddetti neuroni specchio, che poi sono alla base fisiologica dell'empatia .
Quindi ad esempio,quando vado a vedere uno spettacolo di danza in me si attivano questi neuroni .
Quindi mi sentirò particolarmente stanco fisicamente ,come se avessi ballato io . Stessa cosa se guardo qualcuno avere un attacco di panico o un infarto .
Inoltre ricordi,che alcuni di noi, hanno una predisposizione più o meno sviluppata a provare empatia .
Siamo sempre nel raggio della normalità .
Spero di essermi spiegata in maniera esaustiva .
Resto a disposizione anche online
Dott.ssa Grazia Chianetta
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie per aver condiviso questa sua domanda.
L'attacco di panico, che sembra alcune volte arrivare senza un'apparente motivo, in realtà arriva per dei motivi profonde.
Quindi se si dovesse scatenare alla vista di un attacco di panico altrui, sarebbe bene indagare con uno specialista sulle causa.
Non esiti a contattarmi se lo ritiene.
Buona giornata
Dr.Grazia Chianetta
Dr. Alessandro Matteuzzi
Psicologo, Psicoterapeuta
San Casciano in Val di Pesa
si, in effetti abbiamo i famosi neuroni specchio, che ci permettono di provare empatia.
Se vedo qualcuno che soffre, dentro sento una minima parte di quel dolore (poi dipende dalle diverse sensibilità).Alle persone che ne soffrono che io aiuto, suggerisco sempre di partire dalla base di quella che è la nostra agrressione primaria, cioè respirare.
Se vuole ne parliamo.
Saluti.
A. M.
Dott. Vincenzo Capretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, grazie per la sua domanda e per aver condiviso questa esperienza. Quello che descrive è un fenomeno che può accadere e si collega a un aspetto dell’ansia legato alla memoria emotiva e alla sensibilità personale.
Per chi ha sperimentato attacchi di panico, vedere situazioni simili, anche in contesti virtuali come film o serie TV, può attivare un meccanismo di risposta emotiva intensa. Questo accade perché il cervello associa l’esperienza vissuta a un segnale di pericolo, anche se razionalmente si sa che non c’è una minaccia reale. Si tratta di un riflesso legato alla paura condizionata. Questa reazione è comprensibile, ma può essere affrontata. È possibile lavorare su queste risposte automatiche con l’aiuto di un professionista, come uno psicologo, che può utilizzare tecniche per ridurre l’ansia associata a questi stimoli e aiutare a rielaborare le esperienze passate in modo più sereno. Se questa situazione le causa disagio frequente o limita la sua vita quotidiana, le consiglio di considerare un percorso di supporto. Può essere un’occasione per ritrovare un maggiore senso di controllo e tranquillità. Cordialità.
Dott. Gianluigi Torre
Psicologo clinico, Psicologo
Terracina
Gentile. In quanto esseri umani siamo di natura in grado di rispecchiare e proiettare, a volte senza rendercene bene conto, il nostro vissuto nei confronti degli altri e di vivere le sensazioni altrui come se fossero nostre. Posso immaginare il dolore psicologico che le hanno provocato questi attacchi tanto da sentire quelli altrui come i suoi. Più che sapere se sia normale o meno, cercherei di esplorare il significato dei suoi attacchi in un percorso con uno psicologo.
Saluti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Salve,
è assolutamente comune che assistere a scene di panico o malore, anche solo tramite video o film, possa attivare ansia o sintomi simili in chi ha già vissuto attacchi di panico.
Questo fenomeno è una forma di “richiamo” emotivo che il corpo associa al pericolo percepito; imparare a riconoscerlo come segnale e non come minaccia reale può essere un primo passo per ridurne l’impatto.
Può essere utile lavorare su tecniche di ancoraggio al presente o evitare temporaneamente quei contenuti per prendersi cura di sé.
Resto a disposizione,
Francesca Gottofredi
Dott.ssa Monica Mugnai
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Montevarchi
Gentile Utente, l’attacco di panico è la catastrofizzazione di sintomi fisici, spesso attivati dall’emozione dell’ansia. Vedere altre persone che stanno avendo un attacco di panico può quindi suscitare un’attivazione ansiosa su cui focalizza la propria attenzione e, di conseguenza, generare pensieri negativi che sfociano in panico. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti o chiarimenti, Dottoressa Monica Mugnai

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