Salve. Volevo chiere la tachicardia parossistica e quella sinusale sono la stessa cosa? La tachicard
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Salve. Volevo chiere se la tachicardia parossistica e quella sinusale sono la stessa cosa? La tachicardia sopraventricolare insorge anche avendo un prolasso mitralico? La tachicardia parossistica è pericolosa se si presenta solo nelle ore nottrune? Mi è stato refertato una tachicardia sinusale di 150 bpm nelle ore notturne. A questo punto potrebbe non essere sinusale? Se non prendo i beta bloccanti puo peggiorare?
Gentile utente,
La tachicardia sinusale è semplicemente un aumento in frequenza (oltre i 100 battiti al minuto) del normale ritmo cardiaco, che origina dal nodo seno-atriale (da qui il nome di sinusale).
In genere è dovuto a condizioni extra-cardiologiche, in cui il cuore risponde alle aumentate richieste metaboliche dell’organismo aumentando la frequenza per garantire una portata cardiaca sufficiente. Alcuni esempi: le infezioni, l’anemia, i disturbi della ghiandola tiroide.
Il termine di tachicardia parossistica indica invece qualcosa di ben diverso: si tratta di una parola generica per identificare delle aritmie rapide dovute a delle anomalie elettriche o anatomiche che vanno ben identificate attraverso una corretta anamnesi e precisi esami strumentali. Uno di questi è l’holter ECG, che consente una registrazione del ritmo cardiaco nell’arco delle 24 ore, identificando così eventuali aritmie.
Riguardo al prolasso mitralico, determinate caratteristiche anatomiche specifiche che il cardiologo vede all’ecocardiografia si associano con più frequenza ad eventi aritmici anche di rilevante entità. È sempre opportuna una valutazione in tal senso.
Riguardo al referto, dubito che di notte la frequenza cardiaca che sale a 150/min nel sonno sia dovuta a tachicardia sinusale: chiederei al collega che ha refertato spiegazioni su questo specifico punto.
Infine, la terapia con beta-bloccanti è solo una delle numerose terapie farmacologiche a disposizione del clinico per trattare molte forme di cardiopatia e di tachi-aritmia. Tale terapia va valutata con attenzione e individualizzata in modo che ‘’calzi’’ perfettamente su di lei, con riguardo alla specifica condizione cardiologica e tenendo conto di eventuali patologie associate ed altri farmaci assunti.
Un caro saluto
FP
La tachicardia sinusale è semplicemente un aumento in frequenza (oltre i 100 battiti al minuto) del normale ritmo cardiaco, che origina dal nodo seno-atriale (da qui il nome di sinusale).
In genere è dovuto a condizioni extra-cardiologiche, in cui il cuore risponde alle aumentate richieste metaboliche dell’organismo aumentando la frequenza per garantire una portata cardiaca sufficiente. Alcuni esempi: le infezioni, l’anemia, i disturbi della ghiandola tiroide.
Il termine di tachicardia parossistica indica invece qualcosa di ben diverso: si tratta di una parola generica per identificare delle aritmie rapide dovute a delle anomalie elettriche o anatomiche che vanno ben identificate attraverso una corretta anamnesi e precisi esami strumentali. Uno di questi è l’holter ECG, che consente una registrazione del ritmo cardiaco nell’arco delle 24 ore, identificando così eventuali aritmie.
Riguardo al prolasso mitralico, determinate caratteristiche anatomiche specifiche che il cardiologo vede all’ecocardiografia si associano con più frequenza ad eventi aritmici anche di rilevante entità. È sempre opportuna una valutazione in tal senso.
Riguardo al referto, dubito che di notte la frequenza cardiaca che sale a 150/min nel sonno sia dovuta a tachicardia sinusale: chiederei al collega che ha refertato spiegazioni su questo specifico punto.
Infine, la terapia con beta-bloccanti è solo una delle numerose terapie farmacologiche a disposizione del clinico per trattare molte forme di cardiopatia e di tachi-aritmia. Tale terapia va valutata con attenzione e individualizzata in modo che ‘’calzi’’ perfettamente su di lei, con riguardo alla specifica condizione cardiologica e tenendo conto di eventuali patologie associate ed altri farmaci assunti.
Un caro saluto
FP
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