Salve, volevo chiedervi un consiglio che mi sta attanagliando l’anima. Purtroppo vivo all’estero ed

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Salve, volevo chiedervi un consiglio che mi sta attanagliando l’anima. Purtroppo vivo all’estero ed ho una bambina di 14 mesi, lei sta con me ogni giorno da quando è nata e poche volte ha visto i nonni in quanto vivono in Italia. Purtroppo sto avendo a che fare con una separazione, l’inizio di un nuovo lavoro e problematiche economiche. Volevo lasciare la mia bambina ai miei genitori per 2/3 mesi, per riprendermi economicamente… oltre che gli orari di lavoro non coincidono con l’asilo e non posso fare affidamento sul mio ex compagno. Quindi mi ritrovo a combattere con la mia coscienza, se stia facendo la scelta giusta, se la bimba è troppo piccola, se potrebbe causare qualcosa o se si dimenticasse di me. Lei è una bambina buonissima che sta con tutti e difficilmente piange per il distacco. Mi rivolgo a voi, sicura che potrei avere delle risposte esaustive, grazie
Buongiorno,

capisco profondamente la sua difficoltà e il peso emotivo della decisione che sta valutando. La separazione, i problemi economici e l’inizio di un nuovo lavoro sono situazioni complesse e stressanti, soprattutto quando si è anche responsabili di una bambina così piccola.

La decisione di lasciare la sua bambina con i nonni per un periodo temporaneo può essere vissuta con senso di colpa, ma non necessariamente deve essere dannosa per la piccola, se ben gestita. A 14 mesi, la bambina sta ancora sviluppando i legami di attaccamento, che possono essere flessibili purché ci sia una continuità affettiva e una relazione stabile con le persone che la circondano, in questo caso i nonni. È importante che i nonni siano figure di riferimento amorevoli e presenti, capaci di mantenere un ambiente sicuro e affettuoso per lei.

Il timore che sua figlia possa dimenticarsi di lei è comprensibile, ma non è fondato: i legami affettivi non si interrompono con un distacco temporaneo, soprattutto se lei trova modi per mantenere una connessione, come videochiamate frequenti o invio di piccoli messaggi che le permettano di sentirsi vicina.

Si chieda anche quali strategie potrebbero aiutarla a ridurre al minimo la durata di questa separazione, ad esempio esplorando soluzioni di supporto locale o cercando risorse nella comunità in cui vive. Potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista per analizzare a fondo i suoi timori e trovare un equilibrio tra le sue necessità pratiche e il benessere emotivo della bambina.

La sua preoccupazione dimostra quanto sia una madre amorevole e attenta. È importante ricordare che prendersi cura di sé e della propria stabilità non è egoismo, ma una forma di amore verso sua figlia, perché le permetterà di garantirle sicurezza e serenità a lungo termine.

Rimango a disposizione se sente il bisogno di approfondire o esplorare questa situazione più nel dettaglio.

Un caro saluto.

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Gentile utente, comprendo profondamente la difficoltà del momento che sta attraversando. Le circostanze che descrive, tra la separazione, il nuovo lavoro e le difficoltà economiche, possono risultare estremamente pesanti da affrontare, soprattutto con una bambina così piccola. È naturale che si interroghi sulla scelta migliore per lei e per sua figlia. La separazione, anche temporanea, a questa età può essere un momento delicato, poiché i bambini sono molto sensibili al legame con le figure di riferimento. Tuttavia, a contare è anche come questa scelta viene vissuta da lei. Se non si sente serena e sicura, è probabile che anche la sua bambina possa percepire questa difficoltà. Non esiste una risposta giusta o sbagliata in situazioni come questa, ma è importante prendersi il tempo per valutare le risorse a sua disposizione. Può essere utile riflettere su eventuali supporti pratici, emotivi e familiari che potrebbero aiutarla a superare questa fase, senza dover rinunciare al suo ruolo di mamma. Potrebbe considerare anche l’idea di affidarsi a un supporto psicologico, non conosco la sua ubicazione, ma molti paesi offrono la possibilità di percorsi brevi gratuiti o ospitano realtà che offrono percorsi anche a costi sostenibili. Un professionista potrebbe aiutarla a chiarire i suoi dubbi e a trovare la serenità necessaria per prendere una decisione consapevole e in linea con i bisogni suoi e della sua bambina.
Le auguro di cuore di trovare presto un equilibrio in questo momento così complesso. Non esiti a cercare aiuto: prendersi cura di sé stessa è il primo passo per prendersi cura anche della sua bambina. Un caro saluto.
Cara utente,

La situazione che stai vivendo è certamente complessa e carica di emozioni contrastanti. È naturale che tu ti stia interrogando sulle conseguenze delle tue scelte e che il benessere di tua figlia sia al centro delle tue preoccupazioni.

In generale, separarsi temporaneamente da un figlio può essere un'esperienza difficile sia per il genitore che per il bambino. Tuttavia, le bambine della sua età, soprattutto se hanno una buona capacità di adattamento, come sembra essere il caso di tua figlia, possono affrontare bene anche situazioni di breve distacco, a patto che siano circondate da figure di riferimento affettuose e stabili, come i nonni.

Ci sono alcuni aspetti da considerare per aiutarti a prendere questa decisione:

Il legame tra te e tua figlia : Anche se fisicamente distanti, mantenere un contatto regolare, ad esempio tramite videochiamate, può rassicurare la bambina e preservare il vostro legame.
La stabilità emotiva dei nonni : È importante che siano in grado di garantire un ambiente sereno e rassicurante per lei.
Il tuo benessere personale : Riprenderti economicamente e organizzativa potrebbe migliorare la tua capacità di prenderti cura di tua figlia in modo più sereno e stabile in futuro.
Tuttavia, questi sono solo alcuni punti generali, e la scelta finale dipende da molte variabili specifiche della tua situazione. Sarebbe utile e consigliato confrontarsi con uno specialista per approfondire meglio le dinamiche emotive e pratiche di questa decisione, così da affrontarla con maggiore serenità.

Un caro saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa






Buonasera. Capisco quanto sia difficile per lei affrontare questa scelta, ed è evidente che sta facendo tutto il possibile per prendere una decisione che sia nel migliore interesse di sua figlia. A 14 mesi, il legame tra madre e figlia è molto forte, ma i bambini hanno una grande capacità di adattamento, soprattutto se lasciati in un ambiente amorevole e sicuro, come quello che i suoi genitori potrebbero offrirle. È assolutamente normale avere timori, come la paura che sua figlia possa sentirsi abbandonata o dimenticarla, ma il vostro legame è profondo e non si cancella facilmente.

Un periodo di separazione, se gestito con attenzione e mantenendo un contatto regolare (tramite videochiamate o foto), potrebbe aiutarla a recuperare energie, riorganizzarsi economicamente e garantire a sua figlia una maggiore stabilità a lungo termine. Si ricordi che prendersi cura di sé è una parte fondamentale del suo ruolo di madre. Non esiste una scelta perfetta in situazioni come questa, ma la sua consapevolezza e l’amore che dimostra per sua figlia evidenziano che sta facendo tutto il possibile per il suo benessere. Se desidera un confronto più approfondito o supporto emotivo, non esiti a contattarmi.
Cara mamma,
La tua situazione è molto delicata, e i dubbi che hai dimostrano quanto ami tua figlia. Lasciare la bambina ai nonni per qualche mese può essere una scelta valida, a patto che tu senta che questo ti aiuterà a riprendere controllo della tua vita.
A 14 mesi, i legami con i genitori sono forti e non si spezzano facilmente. Se tua figlia è abituata ad adattarsi facilmente, potrebbe trovarsi bene con i nonni, che potranno offrirle amore e stabilità. Per mantenere il legame, cerca di sentirla spesso tramite videochiamate, così da rimanere una presenza costante per lei.

Non sentirti in colpa: una mamma serena è una mamma migliore. Questa è una scelta temporanea per il suo bene e il tuo. Se puoi, cerca supporto da professionisti per elaborare meglio questa decisione. Fai ciò che senti giusto per costruire un futuro più stabile per voi due.
Cordialmente Dott.ssa Klarida Rrapaj
Buonasera gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso il suo malessere. Per quanto possa essere un cambiamento significativo la separazione temporanea tra lei e la sua bambina, questo non significa in nessun modo che possa essere causa di un successivo problema o del fatto che la bambina si dimentichi di lei. Mi sento di suggerirle di portare questi suoi dubbi in un percorso psicologico in modo da approfondirli. Cordialmente, dr.ssa Melodia
Posso comprendere quanto sia difficile per lei affrontare contemporaneamente una separazione, nuove responsabilità lavorative e problematiche economiche, mentre si prende cura della sua bambina. È normale che, in un momento come questo, si facciano strada dubbi e sensi di colpa riguardo alle decisioni che potrebbe prendere.

Innanzitutto, vorrei rassicurarla su un punto importante: i bambini, anche se molto piccoli, sono dotati di una grande capacità di adattamento, soprattutto quando si trovano in un ambiente amorevole e sicuro come quello che i suoi genitori possono offrirle. Passare del tempo con i nonni, circondata da affetto, non significa che la sua bambina si dimenticherà di lei. Il legame tra madre e figlio è molto forte e, nonostante la distanza temporanea, rimarrà intatto. Quando tornerà da lei, si riadatterà alla vostra quotidianità, riconoscendola come il suo punto di riferimento principale.

È anche comprensibile che questa scelta possa far emergere timori legati all’idea di separarsi da sua figlia, ma ciò non implica che sia una cattiva madre. Al contrario, il fatto che stia riflettendo profondamente sulle sue decisioni e stia cercando una soluzione per garantire un futuro migliore a entrambi dimostra il suo grande senso di responsabilità e amore nei suoi confronti.
le ricordo che prendersi cura di sé, anche se richiede decisioni difficili, non significa trascurare sua figlia. Al contrario, è un modo per garantirle una mamma più serena e forte, pronta ad affrontare il futuro con maggiore stabilità.
Se sente il bisogno di ulteriore supporto per elaborare questi sentimenti o per affrontare le sfide attuali, potrebbe essere utile rivolgersi a un professionista che possa accompagnarla in questo percorso.
È importante che lei non si senta sola in questa situazione.
Le auguro il meglio per lei e la sua bambina, resto a disposizione per eventuale colloquio.
Un caro saluto.
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Viste le difficoltà di questa situazione le propongo una prima call gratuita dove avviene una prima raccolta anamnestica a cui far seguire un percorso terapeutico. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buona sera cara Mamma, comprendo perfettamente il dilemma che sta vivendo. La decisione di affidare la bimba ai suoi genitori per un periodo così lungo e sicuramente complessa e piena di emozioni contrastanti. Le consiglio di ascoltare oltre ai suoi istinti materni, anche uno psicoterapeuta dell’infanzia, che potrebbe aiutarla a chiarire i suoi dubbi e a prendere una decisione consapevole. Resto a disposizione per qualsiasi domanda, un cordiale saluto, dott.ssa Cristina Sinno.
Salve,
Indubbiamente sta vivendo un periodo difficile e intenso. Il bisogno di aiuto è naturale. La sua bimba è sicuramente un suo punto di forza per migliorare la sua situazione di vita generale in modo da potergli offrire una vita serena… Ma come la sua bimba é una forza per Lei, anche Lei è una forza per la sua bimba.
Perché non andare entrambe dalla sua famiglia? Perché privare la bimba della mamma in un momento di vita fondamentale, in un tempo che poi non torna più ?

Cordialmente
Salve, le dico con tutta sincerità che secondo la teoria dell'Attaccamento e la mia esperienza clinica, un distacco così improvviso e di lunga durata dalla figura di riferimento principale, per una bambina di quell'età potrebbe essere traumatico. La bambina subirebbe due separazioni-abbandoni, uno da lei e poi l'altro dai nonni, quando lei la potrà riprendere con sè. Purtroppo la vita con è così lineare e semplice, la realtà spesso è complessa per cui ci si ritrova a fare scelte per sopravvivere. Mi spiace per la situazione in cui si trova, spero che possa intraprendere la migliore scelta possibile per lei e la bambina. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Cara paziente,

Mi rendo conto che ciò che stai vivendo sia un periodo estremamente delicato e ricco di emozioni contrastanti. La tua richiesta riflette un profondo conflitto interiore, che è perfettamente comprensibile. Non è facile affrontare una separazione, l’inizio di un nuovo lavoro e le difficoltà economiche, mentre al contempo si cerca di tutelare il benessere della propria bambina. Il desiderio di fare la scelta giusta per lei e per te è assolutamente naturale.
Lasciare tua figlia di 14 mesi con i nonni per un periodo così lungo può certamente suscitare delle preoccupazioni, e comprendo il timore che questa separazione possa lasciare cicatrici, o che lei possa dimenticarsi di te. Tuttavia, ci sono anche degli aspetti positivi da considerare. I nonni possono essere un punto di riferimento molto importante, e tua figlia sembra essere già abbastanza serena nell'interagire con altre persone. Questo è un buon segno della sua capacità di adattarsi e della sua sicurezza emotiva. Inoltre, il tempo trascorso con loro potrebbe arricchirla in modi che oggi non possiamo nemmeno immaginare, permettendole di crescere in un ambiente affettuoso e protetto.

Nonostante ciò, so che il distacco può essere doloroso per entrambi. L’età di 14 mesi è un momento molto speciale, in cui i legami affettivi sono intensi e profondi. La separazione, anche se temporanea, potrebbe essere un’esperienza di stress per lei, che avrà bisogno di un po’ di tempo per adattarsi. Ma è anche importante sapere che i bambini, se supportati con amore e rassicurazioni, riescono ad affrontare queste separazioni e a riadattarsi alla presenza della madre senza conseguenze durature, soprattutto se il ritorno avviene in modo delicato e graduale.

Mi sento di dirti che, qualunque decisione tu prenda, è fondamentale che tu ti prenda cura anche di te stessa. Sei una madre preziosa per tua figlia, ma per essere la madre che desideri essere, è importante che tu possa ritrovare un po’ di serenità e risorse, anche per affrontare la vita quotidiana e le sfide che ti aspettano. E per fare ciò, potrebbe essere utile concederti il tempo di cui hai bisogno per rimetterti in carreggiata, con la consapevolezza che questo non ti rende meno presente o meno amata agli occhi di tua figlia.
Sappi che non esistono scelte perfette, ma solo scelte fatte con amore e consapevolezza. Ogni famiglia è unica, e ogni situazione porta con sé delle opportunità di crescita, anche se inizialmente non sembrano evidenti. Ti auguro di trovare la strada che ti permetta di sentirti in pace con te stessa, e di riuscire a vivere questo momento con la serenità che meriti. Se in qualsiasi momento senti il bisogno di un supporto, non esitare a cercarlo, perché il tuo benessere è altrettanto importante.

Dott.ssa Ilaria Viganò
Buongiorno, capisco quanto sia difficile per lei affrontare una situazione così complessa e prendere una decisione che coinvolge il benessere di sua figlia. L'idea di separarsi temporaneamente dalla sua bambina può essere emotivamente devastante per una madre, soprattutto quando ci si sente combattuti tra il bisogno di garantirle una stabilità economica e logistica e la paura di compromettere il legame affettivo.
A questa età, i bambini sviluppano forti legami di attaccamento con le figure primarie di riferimento, ma ciò non significa che un periodo limitato con i nonni, se ben gestito, può causare danni irreparabili. Anzi, i nonni possono rappresentare una fonte di amore e sicurezza, offrendo un ambiente accogliente in un momento in cui lei sta cercando di riorganizzare la sua vita.
La sua preoccupazione dimostra quanto lei tenga al benessere di sua figlia e ciò è già una garanzia importante per affrontare questa situazione nel miglior modo possibile. È essenziale, però, che lei si prenda cura anche del suo equilibrio emotivo, perché una madre serena è una madre che può offrire più sicurezza alla sua bambina.
Le consiglio vivamente di confrontarsi con un professionista, come uno psicologo perinatale o infantile, per esplorare più a fondo i suoi timori e ricevere supporto nel prendere la decisione che ritiene più adatta per lei e sua figlia. Con il giusto aiuto, potrà superare questa fase e ritrovare serenità per entrambe.
Gentilissima,
Comprendo la sua situazione per nulla semplice.
Rispondendo alla sua domanda, posso dirle che l'età di sua figlia è un'età molto delicata in cui si strutturano svariate dimensioni come lo stile di attaccamento, i modelli operativi interni, ad esempio; Se i genitori si trasferissero da lei, per quel periodo di tempo, sarebbe certamente una soluzione più adatta.
La saluto augurandole un grande in bocca al lupo per tutto.
Buona giornata.
Ciao buongiorno, innanzitutto mi dispiace molto per la tua situazione, arriva tanta sofferenza anche solo da questo scritto. Sicuramente sarebbe importante focalizzarsi sul sentimento di colpa che ti attanaglia, perchè di certo un'assenza di pochi mesi non potrà modificare o comunque influire sul tuo ruolo di genitore. E' altresì fondamentale, per te e anche per la bambina, che tu riesca in primis a prenderti cura di te, per poi dare al meglio tutto l'amore di cui ha bisogno tua figlia. In questo senso se credi che questa decisione possa servire a raggiungere quest'obiettivo, per quanto sicuramente possa essere una scelta sofferente e altamente complessa, probabilmente è giusto prenderla. Fidati di più di te stessa!
Salve.
Mi dispiace per la situazione complicata che sta vivendo e comprendo quanto sia difficile per un genitore destreggiarsi tra problemi di vario genere, il lavoro e l'accudimento di un bambino piccolo, soprattutto quando la propria famiglia è lontana. Vorrei poterla alleggerire prima dai sensi di colpa portando la sua attenzione sul fatto che lei si sta interrogando e sta cercando di trovare una soluzione che possa portare al benessere di entrambe. Una bimba di 14 mesi è ancora molto piccola e non è in grado di sopportare una separazione tanto prolungata dalla madre, lasciarla 2/3 mesi dai suoi genitori non è una decisione che mi sento di consigliarle. Mi pare di capire che anche il nido per lei non è un'opzione da considerare per diversi motivi. Le sue parole mi trasmettono un forte senso di solitudine e, come ha scritto, di mancanza di qualcuno su cui poter fare affidamento. Il consiglio che posso darle è quello di fare una ricerca sui servizi territoriali (compresi servizi sanitari e associazioni) che si rivolgono a genitori con bambini piccoli (fascia 0-2 o 0-3 anni), in modo tale da poter ottenere un aiuto pratico e costruire intorno a lei e alla piccola una rete sociale che possa darvi supporto su più livelli (mettendola ad esempio in contatto con una babysitter o un'altra mamma che possano, gratuitamente o a costi agevolati, essere disponibili a tenerle la bimba mentre lei è a lavoro).
Spero di esserle stata in parte d'aiuto, le auguro di poter ritrovare al più presto stabilità e serenità.
Un cordiale saluto.
Gentile utente,
sono scelte molto difficili da fare, non ce n'è una giusta. Essere genitore implica anche dover fare quello che serve quando serve. Valuti le possibilità che ha, cosa che non deve fare necessariamente da sola, può cercare un professionista che la supporti, e prenda le decisioni di conseguenza, sapendo che ha fatto quanto di meglio poteva fare.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.
dott. Carlo M. R. Flamini
Capisco profondamente il tuo turbamento e la tua preoccupazione: prendere una decisione così delicata riguardo al benessere della tua bambina non è facile. È un momento di grande difficoltà per te, con tante sfide personali e professionali, e la tua priorità è sicuramente il suo benessere.

Ecco alcune riflessioni che potrebbero aiutarti a orientarti in questa situazione complessa:

Il legame con i nonni: Il fatto che tua figlia abbia una buona relazione con i nonni è un aspetto molto positivo. I nonni possono offrire un ambiente familiare sicuro, affettuoso e amorevole, che potrebbe aiutare a ridurre lo stress della separazione da te. A 14 mesi, i bambini hanno una forte capacità di adattarsi a nuove situazioni, specialmente se circondati da persone che amano e si prendono cura di loro. La separazione da te sarà difficile per lei, ma non è detto che causi danni irreversibili, soprattutto se la situazione è temporanea e la relazione tra te e tua figlia rimane solida.

Importanza della stabilità emotiva: Nonostante la bambina possa adattarsi, è importante che tu non ti senta in colpa per la tua decisione, ma piuttosto che tu sia consapevole che stai facendo questa scelta per garantire una stabilità economica e un futuro migliore per entrambi. Se questa separazione temporanea ti aiuterà a riorganizzarti, a stabilizzarti dal punto di vista finanziario e a concentrarti sul tuo lavoro, alla lunga potrebbe essere vantaggioso per entrambi. Una mamma serena e in grado di provvedere alle necessità della famiglia è una risorsa fondamentale per una crescita sana e stabile.

Le modalità della separazione: Un altro aspetto importante da considerare è come organizzare questa separazione in modo che tua figlia possa sentirsi rassicurata. Potresti, per esempio, cercare di mantenere un contatto quotidiano tramite videochiamate o telefonate, in modo che lei senta la tua presenza anche da lontano. Inoltre, assicurati che i nonni siano ben preparati a gestire le sue esigenze quotidiane, mantenendo routine che la facciano sentire sicura.

Il legame con te non si romperà: A 14 mesi, i bambini hanno una memoria affettiva molto forte. Nonostante la separazione temporanea, tua figlia non “ti dimenticherà”, e il legame che avete sarà molto forte, specialmente se il tuo ritorno nella sua vita avverrà in modo graduale e amorevole. Una volta che tu sarai pronta a riunirsi con lei, il tempo trascorso lontano potrà essere recuperato.

Supporto psicologico e sociale: Se ti senti sopraffatta dalla situazione, potrebbe essere utile parlare con un professionista, come uno psicologo o un terapeuta per genitori, che possa aiutarti a gestire il peso emotivo di questa decisione e a elaborare i tuoi timori. Anche se viviamo in un mondo con molte sfide, avere un supporto professionale può darti strumenti per prendere decisioni più serene e consapevoli.

Infine, ricorda che la maternità è fatta di mille scelte difficili, ma nessuna è mai perfetta. Stai facendo del tuo meglio per garantire una vita migliore a tua figlia, e questo è ciò che conta di più. Se senti che questa separazione temporanea ti aiuterà a ristabilire equilibrio e serenità, questa è probabilmente la scelta migliore per entrambe.

Se hai bisogno di supporto, sono qui per aiutarti.
Gentile signora,

comprendo profondamente la sua angustiante situazione. Affrontare una separazione, un nuovo lavoro e le sfide economiche, mentre si è responsabili di una bambina così piccola, è un compito estremamente difficile e carico di emozioni.

In primis, vorrei rassicurarla: la sua preoccupazione per il benessere della sua bambina è naturale e dimostra quanto tenga a lei. È importante considerare che i bambini, anche in tenera età, hanno la capacità di adattarsi a nuovi ambienti e relazioni, specialmente quando sono circondati dall'affetto dei nonni.

Tuttavia, prima di prendere una decisione, le suggerisco di riflettere su alcuni aspetti. Potrebbe essere utile parlare con un professionista, come uno psicologo infantile, che possa aiutarla a esplorare le possibili implicazioni emotive di questa scelta. Inoltre, valutare un periodo di prova, magari di alcune settimane, potrebbe permetterle di vedere come la sua bambina si adatta alla nuova situazione senza un impegno a lungo termine.

In parallelo, le consiglio di cercare supporto sociale nella sua attuale comunità, che potrebbe offrirle risorse o anche semplicemente un orecchio amico. A volte, condividere le proprie difficoltà può alleviare il peso che si porta.

Infine, ricordi che la sua felicità e stabilità sono fondamentali per la sua bambina. Se sentirà di avere il supporto necessario, potrà affrontare questa transizione con maggiore serenità.

Resto a disposizione per ulteriori consigli e supporto. Le auguro il meglio in questo percorso, un caro saluto
Salve, posso immaginare quanto questa decisione sia dolorosa e complicata per lei. La situazione che descrive è davvero complessa, e vedo con quanta cura e amore stia cercando di trovare la soluzione migliore per sua figlia, nonostante le difficoltà che sta affrontando. È importante riconoscere la forza che sta dimostrando nel considerare ciò che è meglio per lei e per la sua bambina, anche in un momento così impegnativo della sua vita. Separarsi dalla propria figlia, anche solo temporaneamente, è una scelta che porta con sé molte emozioni: senso di colpa, paura, ma anche il desiderio di garantirle un futuro stabile. È naturale domandarsi se stia facendo la cosa giusta e temere che la bambina possa soffrire per questa distanza. Tuttavia, vorrei rassicurarla su un punto importante: a 14 mesi, i bambini possono adattarsi bene ai cambiamenti, soprattutto se sono circondati da amore, sicurezza e attenzioni. Se i nonni sono figure amorevoli e affidabili, sua figlia potrà ricevere il supporto necessario anche durante questo periodo. È comprensibile che abbia paura che la bambina si possa "dimenticare" di lei, ma le relazioni di attaccamento con i genitori sono forti e resilienti. Anche se dovesse esserci un breve periodo di adattamento iniziale, la connessione che ha costruito con sua figlia non svanirà. Quando tornerà insieme a lei, ritroverete rapidamente il vostro legame speciale. Allo stesso tempo, è essenziale valutare le sue risorse emotive. Fare un passo indietro temporaneo può essere un atto d’amore, perché le permetterà di prendersi cura di sé stessa e della sua situazione economica, per poter offrire alla bambina una vita più stabile in futuro. Per affrontare meglio questa separazione temporanea, potrebbe essere utile mantenere un contatto regolare, ad esempio attraverso videochiamate, in modo che sua figlia continui a vedere il suo volto e sentire la sua voce. Questo non solo rassicurerà lei, ma aiuterà anche sua figlia a mantenere viva la sua presenza nella quotidianità. Mi sento di dirle che la colpa che sente è una reazione normale, ma non significa che stia facendo qualcosa di sbagliato. Si sta prendendo cura di sua figlia nella maniera che ritiene possibile in questo momento, e questo è già un grande gesto d’amore. Se può, si conceda anche uno spazio per esplorare questi sentimenti con uno psicologo, che potrebbe aiutarla a navigare questo periodo difficile con maggiore serenità. Le sono vicino in questa decisione, e credo fermamente che la sua consapevolezza e il suo amore per sua figlia la guideranno nella direzione migliore. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Cara Anonima,

mi dispiace leggere della situazione e capisco quando scrive che il dover prendere una decisione sta pesando profondamente sul suo animo: è naturale che abbia un impatto emotivo significativo per una mamma e la sua domanda dimostra quanto tenga al benessere della sua bambina. Detto questo, purtroppo, non credo esista una risposta univoca che qualcun altro possa darle ma alcuni aspetti chiave che solo lei puoi valutare.

Quale impatto avrebbe nel lungo periodo affrontare il nuovo lavoro rinunciando all’aiuto dei suoi genitori? Che tipo di rapporto ha con loro? Esistono delle questioni irrisolte che potrebbero influenzare la situazione? Condividete lo stesso stile educativo? Sarebbero felici di occuparsi della bambina e disposti a seguire le sue indicazioni in questo periodo? Entrambi?

Nel caso optasse per usufruire dell’aiuto dei suoi genitori, sarà comunque necessario considerare di trascorrere un tempo sufficiente tutti insieme nel momento del trasferimento per aiutare la bimba a familiarizzare con il nuovo ambiente e con la presenza dei nonni. Altri accorgimenti utili in questo caso: mantenere le routine quotidiane di sua figlia, specialmente quelle legate al sonno e all’alimentazione; videochiamate brevi e ad orari regolari, possibilmente quando la bambina è riposata; lasciare con lei oggetti familiari che ricordino casa e la mamma; concordare in anticipo con i nonni una comunicazione aperta sul suo stato emotivo e su come gestire eventuali momenti di difficoltà. Inoltre, è sempre fondamentale monitorare eventuali cambiamenti significativi nel sonno o nell'alimentazione, regressioni nelle capacità già acquisite e manifestazioni inusuali di tristezza o apatia.

Mi permetto in ultimo di suggerirle di esplorare a fondo, se non lo ha già fatto, tutte le possibili alternative nel paese in cui vive, ad esempio reti di supporto locale attraverso associazioni di genitori o comunità di expat.

Ricordi che, qualunque decisione lei prenda, per aiutare davvero sua figlia dovrà pensare al benessere di entrambe con una prospettiva di lungo periodo.
Spero che queste riflessioni possano esserle di supporto.

Le auguro il meglio,

Sara
Buongiorno, comprendo la sua situazione ma per una bimba così piccola 2 o 3 mesi sono un periodo troppo lungo. Non la dimenticherebbe, ma non sarebbe facile gestire un distacco così protratto. Io glielo sconsiglio. Scusi la sincerità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Carissima, una bambina di 14 mesi richiede molte attenzioni: vigilare, accudire, intuire e contenere la sua emotività, anticipare i suoi bisogni. La relazione interpersonale della bimba è soprattutto non verbale, dunque più difficile da comprendere. In questa fase del ciclo di vita i piccoli sviluppano
abilità emotive e cognitive che si influenzano reciprocamente attraverso processi relazionali in cui le cure prossimali e le interazioni tra bambino e figura di riferimento hanno un ruolo fondamentale. Questa relazione affettiva è definita “attaccamento”; rappresenta la pietra miliare dello sviluppo infantile; si evolve attraverso una serie di stadi a partire dai primissimi mesi; si completa intorno ai due anni di età. Dai 24 mesi in poi il legame madre-figlio è reciproco e il bambino è in grado di adattarsi alle esigenze del genitore accettando anche “periodi brevi” di separazione poiché in lui è maturata la capacità che Piaget chiama “permanenza dell’oggetto”, cioè, che le persone esistono anche quando non si possono vedere. Le suggerisco di non lasciare la sua bimba per tutto il tempo che ha pensato, ma di farsi affiancare nelle cure affettive e pratiche dai nonni o da altre persone fidate; in alternativa potrebbe ricorrere ai servizi educativi per l’infanzia presenti nel suo territorio. Voglio salutarla con una frase di S. Nelli: “Il cuore di una madre è un contenitore senza tempo e senza limite di spazio. (….) Lei non rimpiange mai il tempo che dona ai suoi figli e non chiede mai nulla in cambio”. Allora, coraggio!!! Ascolti il suo cuore. Sono certa che troverà le risposte alle sue domande. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Chiara Lagi

Gentile,
grazie per aver condiviso la sua situazione così delicata e comprensibilmente difficile. È evidente quanto amore e senso di responsabilità abbia nei confronti della sua bambina, e il fatto che stia riflettendo così profondamente sulla scelta da fare dimostra quanto tenga al suo benessere.
Affidare temporaneamente sua figlia ai suoi genitori può essere una soluzione valida in un momento di grande difficoltà, se questo le permette di riorganizzarsi e creare una base più stabile per il futuro. È importante considerare che una separazione temporanea non equivale ad un abbandono, soprattutto se la bambina viene affidata a figure familiari che le danno sicurezza e affetto. La sua preoccupazione dimostra che il legame con sua figlia è forte e che continuerà a esserlo, anche a distanza.
A 14 mesi i bambini sono in grado di riconoscere figure familiari e di creare legami di attaccamento. È vero che la sua bambina potrebbe percepire il distacco, ma è altrettanto importante ricordare che i bambini sono resilienti e capaci di adattarsi, soprattutto se inseriti in un ambiente sicuro e amorevole. I nonni possono rappresentare una fonte di affetto e cura che la aiuterà a sentirsi protetta anche durante la sua assenza. Inoltre, il fatto che la bambina sia serena con gli altri è un segnale positivo, perché indica che è abituata a socializzare e si adatta facilmente a nuove situazioni.
È naturale temere che un distacco possa incidere sul legame che avete costruito, ma questo rischio è molto basso se si mantiene un contatto costante. Anche a distanza, grazie alla tecnologia, potrà continuare a far parte della sua quotidianità attraverso videochiamate, messaggi o registrazioni della sua voce. Sentire la sua presenza, anche se virtuale, aiuterà la bambina a mantenere il legame emotivo con lei.
È importante ricordare che il suo benessere è strettamente collegato a quello di sua figlia. Affrontare la separazione, avviare un nuovo lavoro e gestire difficoltà economiche sono sfide impegnative, ed è comprensibile che abbia bisogno di tempo e spazio per riorganizzarsi. La sua decisione non è una rinuncia al ruolo di madre, ma un atto di responsabilità per garantire a sua figlia un futuro più stabile e sereno.
Se decide di affidare temporaneamente la bambina ai nonni, potrebbe essere utile, se possibile, trascorrere qualche giorno con sua figlia dai nonni per abituarla gradualmente alla nuova situazione.
Definisca momenti regolari per videochiamate o per inviare messaggi e foto. Questo aiuterà la bambina a mantenere un senso di continuità.
È importante che sua figlia percepisca serenità e sicurezza. Anche se la situazione è difficile, cerchi di trasmettere fiducia ai nonni e a lei, spiegandole in modo semplice (compatibilmente con la sua età) che tornerà presto.
Prima di prendere una decisione definitiva, potrebbe anche valutare altre soluzioni pratiche:
- Esplorare possibilità di sostegno economico o sociale nel paese in cui vive.
- Cercare un supporto locale, come una babysitter o un sistema di assistenza per genitori lavoratori.
- Confrontarsi con il suo datore di lavoro per valutare se esistano opzioni flessibili per conciliare i suoi orari con l’asilo.
In situazioni come questa, non esistono decisioni “giuste” o “sbagliate”. Ogni scelta ha i suoi pro e contro, ma ciò che conta è che sia fatta con amore e con la volontà di garantire il meglio per sua figlia e per sé stessa. Lei conosce meglio di chiunque altro la sua bambina e la sua situazione, e sa cosa è più opportuno fare per il bene di entrambe.
Un caro saluto
Dott.ssa Pinella Chionna
Salve,

una bambina cosi piccola che non vede la madre per diversi mesi potrebbe risentirne. Cerchi insieme col suo ex compagno di trovare degli accordi ragionevoli, ne vale dell'integrità psicologica di vostra figlia.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara

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