Salve, volevo chiedere una cosa ad un medico esperto. Sono una ragazza, 30, con lieve disturbo della

16 risposte
Salve, volevo chiedere una cosa ad un medico esperto. Sono una ragazza, 30, con lieve disturbo della personalità borderline e depressione. Mia madre, deceduta quasi un anno fa, era affetta da un orribile disturbo narcisistico rovinandomi la vita per sempre. Mio padre è egocentrico (segno del leone) e il classico "padre" padrone. Il mio fratellastro più grande, figlio di mio padre è un ex tossico. Abbiamo una zia con schizofrenia paranoide. Altri cugini della mia parte uno aspenger una ex tossica. Io in passato ho avuto momenti di psicosi in cu sentivo voci (esterne) che mi chiamavano per nome, e vedevo cose nell'ombra. Attacchi di panico, autolesionismo, bulimia, quasi anoressia, promiscuità,0 relazioni stabili e durature, non mi innamoro per davvero preferisco l'aspetto esteriore, ecc. No alcol o droghe. Il problema è questo. Ho delle dimenticanze.Soffro anche di derealizzazione e depresonalizzazione. E' possibile dimenticare delle cose? Per poi passare pure da bugiarda? Ho completamente dimenticato che l'altro mio fratello mi è stato vicino, alcune volte a scrivermi come stava mia madre, e ho quindi detto di non aver mai ricevuto un suo messaggio, adesso rivedendo i messaggi non è vero ma è possibile? MI sento uno schifo. E non è la prima volta che capita diciamo che dimentico tutto sulle persone poco importanti di me. Spesso capita anche che devo sforzarmi se qualcuno mi chiede che hai fatto ieri? Mia madre era uguale le persone gli parlavano ma se la cosa non gli interessava veramente dimenticava tutto,, anche se per mesi glielo ripetevano...io pensavo che fingesse invece era narcisita grave mai curata. IO , a volte, dimentico anche cose di una certa rilevanza. Cosa posso fare? VI ringrazio molto. Non prendo psicofarmaci perchè non credo di essere cosi grave ma mi prescrissero antidepressivo e stabilizzatore, presi solo una volta e sono stata male.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, leggendo la sua situazione ho pensato subito: “Che zaino pesante si porta sulle spalle questa ragazza!”. Credo che sia veramente faticoso vivere con una eredità simile. Ma può essere proprio Lei ad interrompere questa catena di trasmissione, intraprendendo un percorso di cura. Personalmente le consiglierei una terapia EMDR, che le consentirebbe di intervenire sui numerosi ricordi traumatici legati all’ambito familiare, forse alla base del disturbo depressivo e personologico (questo lo valuterà il suo terapeuta in fase di consultazione). Le faccio i miei migliori auguri…non perda la speranza nella possibilità di una rinascita!
Dott.ssa Sara Tezza
Buongiorno, mi sembra si sia già data una risposta: dimentica ciò che non è importante per lei, il che significa probabilmente che è molto centrata su se stessa e/o attenta a se stessa.
Buongiorno, ha elencato una serie di problematiche davvero pesanti. Spetta a lei decidere se vuole stare meglio. Io la invito a rivolgersi ad un professionista al più presto per evitare un aggravamento dei suoi sintomi. Si prenda cura di sè e del suo benessere. Auguri
Salve, credo che alla sua età sia davvero presto per rassegnarsi al caos. La situazione che descrive, evidentemente, può predisporre la mente a ricercare strategie difensive per provare a tenere ordine dentro di sé e le sue "dimenticanze", farebbero pensare a questo. Sarebbe utile approfondire queste dinamiche in una relazione psicoterapeutica dunque, non si faccia scrupoli a contattare un professionista. Sono certo che potrete insieme trovare una chiave di lettura di questa complessità. Se ritiene che io le possa essere utile, non esiti a contattarmi in privato. Le auguro buone cose
Cara ragazza, grazie per aver condiviso con noi così tanti vissuti. Mi dispiace molto per come si sente e comprendo la confusione e le preoccupazioni che può sentire in questo momento. Credo che il modo migliore per aiutarsi è rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta che possa darle lo spazio di cui ha bisogno e trovare insieme a lei la strada giusta per iniziare a "risalire". Se ha bisogno sono qui.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Tutte/i noi ricordiamo meglio i fatti o le situazioni che hanno un impatto emotivo (piacevole o spiacevole che sia) rispetto a momenti "scarichi" di emozioni. C è poi, per ognuna/o di noi, il proprio modo in cui il cervello immagazzina le informazioni, ma questo andrebbe ibdagato con una/o professionista. Un caro saluto
gentilissima grazie per la sua condivisione; credo dalla rilevanza degli elementi che lei scrive, che il significato del dimenticare o del ricordare possa essere cercato approfondendo alcune dinamiche che lei ha scritto; ricordare e dimenticare spesso hanno un significato anche legato alla dimensione emotiva del nostro stare nelle situazioni, in base a come viviamo l'esperienza; le consiglierei di affidarsi ad un professionista per guardare meglio questi aspetti.
cordialmente
dott.ssa Nicoletta Balestra
Salve, in primo luogo le faccio le mie condoglianze per la perdita di sua madre. Leggendo la sua storia emerge la fatica e il grande carico che lei ha dovuto sostenere nella sua vita. Penso che con quel carico familiare sia quasi fisiologico dimenticare alcune cose; gli elementi per fare una valutazione accurata sono pochi, se avrà voglia si potrà approfondire, ma mi azzardo a formulare comunque una lettura: forse la sua mente ha talmente tante cose a cui pensare che per economizzare alcune le mette in secondo piano e vi presta poca attenzione. Oppure alcuni contenuti seppure importanti sono emotivamente troppo dolorosi per essere affrontati nell'immediato. Queste sono due ipotesi che andrebbero comunque approfondite e valutate meglio. Se però ci si ritrova e le risuonano, quello che può fare è davvero affidarsi a un professionista che l'aiuti a fare chiarezza.
Spero di esserle stata d'aiuto e rimango a disposizione
Cordialmente Dott.ssa Rossana Meloni
Buongiorno, le consiglio vivamente di prendere un appuntamento con uno psicoterapeuta. Ha assolutamente bisogno di essere “rieducata”. Ovviamente è una provocazione per dire che le cose possono anche essere diverse da come si pensa. Se crede, la aspetto in studio.
Cordialità.
Dr Elena Santomartino
Gentilissima, davvero una storia affettiva / relazionale molto importante e ingombrante... Lei potrebbe, se sceglie di farlo, spezzare l ' incantesimo
" familiare" e decidere di riparare queste sue fragilità dovute indubbiamente a diverse emozioni ferite che si porta dentro sicuramente fin dalla prima infanzia. Mi sento di consigliarLe un buon percorso di psicoterapia associato ad una terapia EMDR. Un caro saluto.Dott.ssa Giuseppina Cavallo
Salve, ho letto con attenzione e il suo vissuto è davvero importante e comprendo tutte le difficoltà. Non mi dilungo in nozionismi che non le darebbero nessun conforto e aiuto ma le suggerisco fortemente di rivolgersi a uno psicologo per iniziare una terapia affiancata dal sostegno farmacologico che le sarà di aiuto in prima battuta. Non esiti e vedrà che che potrà avere una vita decisamente migliore come merita. Cordiali saluti . Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi la sua storia familiare caratterizzata da disturbi di personalità. I comportamenti all'interno della famiglia di origine sono spesso la causa del nostro malessere. Lei è molto giovane e intraprendendo un percorso di psicoterapia può riuscire a comprendere se stessa e scegliere per lei un copione di vita differente da quello familiare. La invito pertanto ad affidarsi ad uno specialista che possa accogliere la sua angoscia ed aiutarla ad elaborare un nuovo modo di stare al mondo. Può diventare una donna felice. La ringrazio Dr.ssa Francesca Luongo
buonasera,
mi dispiace per quello che sta vivendo e che ha vissuto.
Credo che sia assolutamente in tempo per provare a vivere meglio la sua vita ; per fare questo penso , però, che sia indispensabile farsi prendere in carico da un professionista la fine di essere accompagnata in un percorso di cura ed elaborazione dei suoi vissuti.
Un saluto
Dr. Alessandro Rossi
Salve, cerchi l'aiuto di un terapeuta per fare chiarezza nel suo mondo interno e non si trascuri. La sua situazione, se non affrontata , potrebbe causarle guai indesiderati e ulteriori sofferenze. Cerchi di analizzare i traumi che ha vissuto insieme a qualcuno che la possa supportare e soprattutto non si scoraggi di fronte alle prime difficoltà che eventualmente incontrerà.
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Gentilissima, grazie della condivisione.Con questo ambiente familiare problematico intorno, la prima cosa che viene da chiedermi è:" e a questa ragazza chi l'ha vista? Chi si è preso cura di lei?" Dici che tua mamma ti ha rovinato la vita, e lo credo. Hai idea di quanta roba c'è dentro la tua mente? Sai che intasamento di ricordi più o meno coscienti, emozioni, pensieri? Tutti sparsi e in disordine. C'è spazio per altre informazioni? o è un po' troppo pieno, come il cestino del computer.? La nostra mente non si svuota con un clic, ha bisogno di tempo ed elaborazione. Allora, vengo alla conclusione: innanzi tutto ditti brava tutti i giorni, per avercela fatta da sola e aver scritto qui. Ora per il tuo bene futuro, dovresti intraprendere una psicoterapia, alla quale affidarti per poter lavorare sugli aspetti disfunzionali, elaborare questioni familiari e ritrovare una centratura. Puoi rivalutare con lo specialista l'aspetto farmacologico. Ci sono tanti farmaci che non danno alcun effetto collaterale. Va solo preso sotto il controllo medico.
Io resto a disposizione e se ti va possiamo avere un incontro conoscitivo. Tanti saluti, con simpatia dott.ssa Silvia Ragni
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