Salve, volevo chiedere perché una persona già in stato di coma naturale può venire sottoposta ulteri

3 risposte
Salve, volevo chiedere perché una persona già in stato di coma naturale può venire sottoposta ulteriormente al coma farmacologico. È una buona notizia? Significa che il coma di partenza può essere reversibile? O è una cattiva notizia, si sta facendo il possibile, ma il coma può comunque essere definitivo ed è solo un tentativo di salvezza?
È impossibile rispondere alla sua domanda, intanto perché uno stato di coma naturale non esiste ma soprattutto perché è necessario conoscere il motivo del coma di cui la persona è affetta. Immagino che il paziente sia ricoverato in una terapia intensiva, le consiglio di rivolgersi al personale sanitario del reparto.
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La notizia non è nè buona nè cattiva. La pratica di porre in coma indotto o farmacologico una persona che è già in coma naturale è in genere determinata dal fatto che si desidera preservare il cervello da ulteriori danni. Questo spesso accade quando si ha una problematica cerebrale (tipo ictus ischemico o emorragico) o un trauma cranico grave. In questo caso il coma è determinato dal fatto che alcune parti del cervello non funzionano bene, tra cui quelle che danno lo stato di veglia. Tuttavia molte altre parti del cervello funzionano normalmente e quindi queste tendono a consumare più ossigeno e richiedere una maggiore quantità di sangue. L'entrata del sangue in un paziente con un problema grave cerebrale è cruciale, perchè lo spazio dentro la scatola cranica è limitato. Di conseguenza più un cervello consuma e più richiede sangue e quindi più lo spazio limitato dentro la scatola cranica viene occupato dal sangue e ve ne è meno per le cellule del cervello, che di conseguenza sono compresse dalla pressione esterna e soffrono ancora di più. E' lo stato di "ipertensione endocranica". Per evitarlo si mettono a riposo artificialmente tutte le parti del cervello, anche quelle ben funzionanti, in modo che consumi di meno e in modo da ridurre anche di poco la pressione dentro la scatola cranica, per preservare al massimo le parti del cervello non danneggiate ed evitare che quelle già oggetto di lesione possano peggiorare ulteriormente.
Buongiorno, lo stato di coma può essere dovuto a molteplici fattori (traumatici, metabolici, emorragici, anossici) che ne definiscono la gravità e la possibilità di prognosi rispetto alla risoluzione o irreversibilità stessa. Inoltre l'utilizzo di alcuni farmaci è a scopo protettivo delle funzioni cerebrali ove presenti. Differente è la dichiarazione di coma irreversibile o di morte cerebrale.

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