Salve , vi scrivo perché da tempo mia figlia cinque anni a breve , soffre la mancanza del padre ( la
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Salve , vi scrivo perché da tempo mia figlia cinque anni a breve , soffre la mancanza del padre ( lavora praticamente dalla mattina alla sera e ha pochissimo tempo da dedicarci) al punto che diventa nervosa , si toglie le pellicine dalle dita e mi dice che non mi vuole.
Cosa fare ?
Grazie
Cosa fare ?
Grazie
Ciao,
Perché dice che “soffre della mancanza del padre”? Lo dice la bimba? Lo pensa lei?
Così mi verrebbe da proporle una giornata tra il papà e lei; ma onestamente indagherei sul “nervosismo” della bimba.
Resto a disposizione
Perché dice che “soffre della mancanza del padre”? Lo dice la bimba? Lo pensa lei?
Così mi verrebbe da proporle una giornata tra il papà e lei; ma onestamente indagherei sul “nervosismo” della bimba.
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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo sua figlia merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di osservare quando ed in che contesto si manifestano questi comportamenti e parlarne con uno psicologo/a per poter comprendere cosa accade e come migliorare la condizione di sua figlia.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Il disagio che sta vivendo sua figlia merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di osservare quando ed in che contesto si manifestano questi comportamenti e parlarne con uno psicologo/a per poter comprendere cosa accade e come migliorare la condizione di sua figlia.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera ,si rivolga come genitore con suo marito da un terapeuta esperto di età evolutiva.In genere prima di vedere il bambino i terapeutii dell' età evolutiva fanno sempre un percorso psicologico preliminare con le figure genitoriali.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Salve, contattate uno specialista per esporre maggiori dettagli e cercare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Cordialmente, dott FDL
Gentile signora, mi spiace per l’accaduto e sicuramente la situazione merita approfondimenti adeguati. Penso possa esservi d’aiuto interfacciarvi con uno psicoterapeuta che possa supportarvi in un percorso in quanto coppia genitoriale
Gentile signora, la prima cosa che mi viene da chiederle è se questa "mancanza" è stata dalla bambina verbalizzata o se è una sua lettura rispetto a quanto accade alla sua bambina. Sicuramente la situazione andrebbe approfondita per comprendere al meglio da dove si origina il malessere della bambina.
MI sento però di dirle che alle volte non conta la quantità di tempo che si trascorre con i propri figli ma la qualità. Potreste pensare insieme al padre di costruire una routine ove ci sia un piccolo momento ogni giorno di vicinanza con papà e la figlia o un momento vostro di famiglia.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
MI sento però di dirle che alle volte non conta la quantità di tempo che si trascorre con i propri figli ma la qualità. Potreste pensare insieme al padre di costruire una routine ove ci sia un piccolo momento ogni giorno di vicinanza con papà e la figlia o un momento vostro di famiglia.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile Utente, il nervosismo di bambini così piccoli può avere mille origini, ed è importante comprenderne l’origine resistendo all’impulso ad interpretare. Ciò detto, potrebbe avere ragione, e i bambini scendono meno a compromessi rispetto agli adulti, e se hanno un problema, lo dichiarano attraverso i sintomi più diversi. Chi deve fare qualcosa non può essere ovviamente la bambina, ma il papà, che deve farsi carico di un bisogno di vicinanza che sta lasciando suo malgrado insoddisfatto. È certo che lavori molto per necessità e non per scelta, ma sarà importante che cerchi un modo per essere più presente, o per migliorare la qualità della propria presenza quando può comcederla. Lei ha un ruolo strategico, in quanto mamma e moglie può favorire la ripresa di uno scambio tra loro, che la piccola percepisce fragile e mancante. Un caro saluto
Buongiorno,
sarebbe opportuno coinvolgere anche il papà in tale discorso. E' molto probabile che la bambina risenta della sua assenza. Ha mai pensato di proporre a suo marito un percorso di psicoterapia familiare col quale poter modificare i vostri equilibri interni, affinché questa famiglia tutta e non solo la bambina possa vivere con maggior serenità? Ci pensi, un percorso di questo tipo potrebbe aiutare tutti voi, magari anche la relazione tra lei e suo marito.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
sarebbe opportuno coinvolgere anche il papà in tale discorso. E' molto probabile che la bambina risenta della sua assenza. Ha mai pensato di proporre a suo marito un percorso di psicoterapia familiare col quale poter modificare i vostri equilibri interni, affinché questa famiglia tutta e non solo la bambina possa vivere con maggior serenità? Ci pensi, un percorso di questo tipo potrebbe aiutare tutti voi, magari anche la relazione tra lei e suo marito.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve per prima cosa è utile che la coppia genitoriale condivida queste informazioni e che concordi sulla necessità di contattare uno psicoterapeuta specializzato nell'età evolutiva. Solo dopo un consulto sarà possibile stabilire le portata della situazione, le possibili cause e le necessarie o eventuali attività. Un cordiale saluto
Gentile Signora, comprendo quanto lei possa sentirsi in difficoltà. Sicuramente, può indagare quanto questo disagio sia circoscritto alla mancanza del papà o ci sia dell'altro. E' opportuno agire nel presente individuando dei momenti a fine giornata ad esempio, dove può sentire e vedere il papà (anche solo tramite videochiamata). Si rivolga comunque a un professionista dell'età evolutiva per avere una maggiore visione d'insieme.
Un caro saluto
Un caro saluto
Carissima,
cosa le fa dire che la bimba 'soffra la mancanza del padre'? E' una cosa che verbalizza? I bambini dell'età di sua figlia hanno una percezione del tempo diversa dalla nostra; questo per dire che non necessariamente il nervosismo (anche attraverso la somatizzazione del mangiarsi le pellicine) è una diretta conseguenza del poco tempo che il papà è a casa. Da quanto esprime con le sue parole sembra che anche lei mamma, senta tanto la mancanza del 'tempo' del papà. Potreste provare a rivolgervi insieme ad un terapeuta per condividere questo disagio e capire di cosa ha davvero bisogno la vostra famiglia. Cari saluti
Marianna Pasello
cosa le fa dire che la bimba 'soffra la mancanza del padre'? E' una cosa che verbalizza? I bambini dell'età di sua figlia hanno una percezione del tempo diversa dalla nostra; questo per dire che non necessariamente il nervosismo (anche attraverso la somatizzazione del mangiarsi le pellicine) è una diretta conseguenza del poco tempo che il papà è a casa. Da quanto esprime con le sue parole sembra che anche lei mamma, senta tanto la mancanza del 'tempo' del papà. Potreste provare a rivolgervi insieme ad un terapeuta per condividere questo disagio e capire di cosa ha davvero bisogno la vostra famiglia. Cari saluti
Marianna Pasello
Buonasera,
comprendo quello che lei sta portando. Ma è un comportamento che lei sente essere attribuibile con sicurezza a quell’assenza? Come si sente lei quando è con sua figlia? È quell’assenza la sente anche lei?
Resto a disposizione per un percorso psicologico.
Dott. Riccardo Scalcinati
comprendo quello che lei sta portando. Ma è un comportamento che lei sente essere attribuibile con sicurezza a quell’assenza? Come si sente lei quando è con sua figlia? È quell’assenza la sente anche lei?
Resto a disposizione per un percorso psicologico.
Dott. Riccardo Scalcinati
Salve, capisco che il genitore si preoccupi per il benessere del proprio figlio e che noti ogni minimo cambiamento. Se il padre per motivi lavorativi non è molto presente, potrebbe pensare di organizzare dei momenti tra padre e figlia oppure tutti insieme per fare qualcosa di piacevole e che sia l'occasione per condividere del tempo comune. Non è facile incastrare i mille impegni quotidiani, ma la qualità nella relazione affettiva è più importante della quantità.
Qualora si rende conto che sua figlia la vede diversa, nervosa e irritabile sarà molto utile e importante rivolgersi ad uno psicologo che si occupa di età evolutiva per comprendere la causa del disagio.
Spero che si risolva tutto, in bocca al lupo!
Per dubbi e domande mi può contattare, sarà mia premura risponderle.
Buona serata
Qualora si rende conto che sua figlia la vede diversa, nervosa e irritabile sarà molto utile e importante rivolgersi ad uno psicologo che si occupa di età evolutiva per comprendere la causa del disagio.
Spero che si risolva tutto, in bocca al lupo!
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Buona serata
Buonasera signora, forse circola parecchia ansia tra voi per via di questa assenza paterna. Mi occupo di problematiche relative all'età evolutiva. Mi contatti pure per una consulenza on line. Grazie
Buongiorno, la sua richiesta di aiuto merita maggiore attenzione e raccolta di informazioni. Come coppia genitoriale sarebbe opportuno rivolgersi ad un esperto in età evolutiva per capire la situazione e i fattori di mantenimento che stanno causando i disagi che ha riferito. Se vuole sono a disposizione anche per un consulto online. Cordialmente. Dott.ssa Debora Manoni
Buonasera, sarebbe da capire meglio la situazione. I comportamenti che nota in sua figlia sono necessariamente legati all’assenza del papà per tante ore al giorno? E la bimba a dirglielo?
Le suggerirei di consultare uno psicologo dell’età evolutiva per esporre la situazione con maggiore dettaglio e valutare insieme se intraprendere un percorso con la bambina. Mi sembra di intuire che anche lei abbia il desiderio di dare voce ai suoi bisogni… Una consultazione psicologica potrebbe essere occasione di confronto anche per lei.
Le faccio i miei migliori auguri.
Cordialmente,
Dott.ssa Zena Ballico
Le suggerirei di consultare uno psicologo dell’età evolutiva per esporre la situazione con maggiore dettaglio e valutare insieme se intraprendere un percorso con la bambina. Mi sembra di intuire che anche lei abbia il desiderio di dare voce ai suoi bisogni… Una consultazione psicologica potrebbe essere occasione di confronto anche per lei.
Le faccio i miei migliori auguri.
Cordialmente,
Dott.ssa Zena Ballico
Buongiorno signora, innanzitutto ha fatto bene a rivolgersi a noi. Mi preme chiederle se il nervosismo che ha attentamente notato nella bimba è in qualche modo verbalizzato da lei. La bimba esprime a parole la sofferenza per la mancanza del papà? Oppure è una sua supposizione? Le chiedo questo perché i bambini sono molto sensibili e attenti alle dinamiche famigliari e non sempre le cause del loro malessere sono individuabili in modo semplice. Servirebbero molte più informazioni per poterla aiutare al meglio. Qualora lei o entrambi voi genitori vogliate approfondire il malessere manifestato dalla piccola, resto a disposizione anche online. Un caro saluto.
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Cosa le fa pensare che il nervosismo di sua figlia sia esclusivamente riconducibile all'assenza del padre? Dice che suo marito ha poco tempo da dedicarvi e dunque il problema riguarda anche lei da vicino. Quando sua figlia le dice che non la vuole, le domanda il motivo? Ma se questo padre ha così poco tempo da dedicarle come fa a mancarle tanto alla bambina?
Buonasera, perché associa tali comportamenti alla mancanza del padre? Quando inizia ad avere i comportamenti descritti? Ovvio che in questa sede non si può fare una diagnosi, ma le suggerisco un paio di comportamenti che, in ogni caso, giovano ai più piccoli. Intanto dare molta prevedibilità a tutto ciò che accade durante la giornata e al momento in cui il padre andrà via. Significa descrivere alla bimba cosa accadrà ogni giorno e rendere prevedibile l'allontamento collegandolo alla nanna serale, a dopo il pranzo etc... Occorrono quanti più riferimenti concreti. Un secondo aspetto di cui tenere conto è che i bambini non sanno leggere le proprie emozioni, è l'adulto che deve tradurle in parole. Esempio: " so che ti dispiace molto che papà ora deve andare a lavoro, anche lui vorrebbe rimanere qui con te ma non può farlo. Va via perché deve andare a lavorare"
Frasi del genere sottolineano che il genitore si allontana non perché la bimba abbia qualcosa che non va, ma per altri motivi. Se però questi comportamenti dovessero estendersi ad altri ambiti o perdurare per qualche mese, vi consiglio di contattare una psicoterapeuta che valuti vostra figlia e ascolti anche voi genitori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Frasi del genere sottolineano che il genitore si allontana non perché la bimba abbia qualcosa che non va, ma per altri motivi. Se però questi comportamenti dovessero estendersi ad altri ambiti o perdurare per qualche mese, vi consiglio di contattare una psicoterapeuta che valuti vostra figlia e ascolti anche voi genitori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile paziente, le consiglio di rivolgersi a un professionista specializzato in età evolutiva.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
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Dottor Mauro Vargiu
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