Salve, vi scrivo per un parere riguardo alla situazione di mia madre ( 60 anni, ipotiroidismo e tiro

19 risposte
Salve, vi scrivo per un parere riguardo alla situazione di mia madre ( 60 anni, ipotiroidismo e tiroidite hashimoto per cui prende tiroxina). Soffre di ansia e a volte di attacchi di panico da anni, ha sempre preso il tavor ( 1 mg o più )Ultimamente sembrava non avere più effetto, ci siamo rivolte allo.psicoterapeura che ha inserito il daparox. Prima 1 goccia al giorno per 10 giorni,poi 10 gocce per altre 2 settimane e ad ora siamo a due settimane con 12 gocce e in caso di attacchi di ansia forte tavor oro. La situazione non è migliorata se non nella stabilità ed equilibrio. Anzi avverte bruciori allo stomaco, calore diffuso, testa vuota e pesante,confusa e dolori muscolari. Il medico ha aggiunto 1 mg tavor alle 12 gocce di daparox. Potrebbe essere che il daparox non vada bene per lei e che quelli che sente siano effetti collaterali? Grazie mille.
Buongiorno caro utente, le consiglio di porre queste importanti questioni al medico di medicina generale di sua madre o, ancora meglio, allo specialista che le ha prescritto la terapia. È importante avere un confronto diretto in quanto questo permette al collega un corretto dosaggio del farmaco e un monitoraggio opportuno considerando effetti desiderati ma anche indesiderati. Purtroppo ognuno di noi risponde al farmaco in modo diverso,grazie a molti fattori che entrano in gioco ( peso,sesso, età, presenza di altre patologie, uso di altri farmaci,caratteristiche fisiche personali) quindi è importante che lo specialista sia a conoscenza di tutti questi effetti e la potrà aiutare a comprendere meglio il tutto. Le auguro di trovare presto una risposta.
Le auguro buone feste,
Cordiali saluti
Dr.ssa oltolini

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Gentile Utente, è importante che riferisca tutto questo allo specialista che ha in carico sua mamma, per eventualmente modificare, se lo riterrà opportuno, la terapia farmacologica. Se sua madre fosse disponibile potrebbe essere utile associare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che le potrebbe essere d’aiuto per una maggiore comprensione degli stati ansiosi e per apprendere nuove strategie di gestione.
Un cordiale saluto
salve,
concordo con la collega, poichè lo specialista che l ha visitata o il medico di base hanno sicuramente una conoscenza più ampia e approfondita di sua madre e della situazione.
Le auguro buone feste,
dott.ssa Laura Monacò
Sono un medico specialista in psicologia clinica, omeopata e psicoterapeuta; un uso prolungato e/o improprio degli psicofarmaci, provoca sempre una serie di effetti collaterali negativi. le consiglio e le propongo, per la situazione di sua madre, un Counseling psicologico o una psicoterapia che si fondano su due presupposti fondamentali: 1) i sintomi e i segni derivanti dalla sofferenza non sono nemici da sopprimere, ma segnali da accogliere, decifrare e comprendere; 2) una visione dell'essere umano come sistema globale (a questo proposito non sono da sottovalutare gli effetti di una tiroide squilibrata sulla psiche). Partendo da ciò posso riequilibrare tutto l'organismo ( sia da un punto di vista psicosomatico che somatopsichico) attraverso colloqui psicologici integrati dalla prescrizione personalizzata di terapie naturali e innocue: Floriterapia di Bach, la Psicoprobiotica, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica e la Fitoterapia che mi permettono di offrire al paziente un sistema di cura completo e sinergico. Un sistema che produce i seguenti reali benefici: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero di forze e dell'equilibro emozionale. Sono a sua disposizione per informazioni telefoniche. Qualora lei abitasse lontano da Roma sono possibili colloqui on line. Cordiali saluti!
Salve, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia, non qui.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buongiorno, lei ha parlato di psicoterapeuta ma immagino sia uno psichiatra, visto segue sua mamma nei farmaci. Le consiglio di rivolgersi ad un neurologo specializzato in ansia e attacchi di panico.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Buongiorno, sicuramente la situazione è complessa, io valuterei di far si che sua mamma si occupi di sé con il suo professionista di riferimento, lei come figlia la può sostenere, starle vicino ma non sostituirsi; se sente la fatica di questa situazione può chiedere un consulto per sé stessa, è sempre una buona prassi.
Saluti
Massimiliano
Buonasera, sono d'accordo con i colleghi sulla necessità di affidarsi al medico di fiducia per la gestione dei farmaci ed è utile che sua mamma valuti la possibilità di un percorso psicoterapeutico che la sostenga in questo momento difficile. Lei come figlia può sostenerla e darle conforto ma, come altri colleghi hanno sottolineato, è importante che la mamma si prenda cura di sè. Lei da figlia, se sente la necessità, può avvalersi di un percorso di supporto psicologico per sè che possa supportarla e sostenerla per attenuare un eventuale sovraccarico emotivo. Resto a diposizione se ha bisogno di una consulenza, anche online. Un cordiale saluto. Dott.ssa Maria Cristina Giancarli
Buonasera, bisognerebbe far valutare il quadro terapeutico a un medico. Per la gestione dell’ansia potrebbe rivolgersi a uno psicoterapeuta che non può prescrivere farmaci, a meno che non si tratti di un medico.
Un saluto
Gentile utente, per quanto riguarda la terapia farmacologica sarebbe opportuno farsi consigliare dallo psichiatra di riferimento, chiarendo dettagliatamente sintomi e sensazioni. L'ansia e il panico andrebbero poi trattati tramite un percorso psicoterapeutico, per comprenderne il significato e apprendere le strategie di gestione più efficaci. Un caro saluto
Gentile utente, le consiglio di porre le stesse domande al medico che ha prescritto la terapia a sua madre. Un caro saluto
Buongiorno. È necessario riferire la sintomatologia al medico che ha prescritto la terapia farmacologica. Suggerisco di scegliere un solo professionista psichiatra a cui affidarsi.
Cari saluti
Buongiorno per qua to riguarda la terapia farmacologica le consiglierei di avere un confronto con lo specialista che le ha prescritto la terapia, sarà importante informarlo dei pochi risultati.
Per quabto riguarda invece la psicoterapia, se sua madre fosse disponibile sarebbe utile affiancare tale percorso a quello già intrapreso. Spesso l'ansia è associata a separazioni importanti avute nella propria storia. Potrebbe essere necessario rielaborare tali esperienze.
Cordiali saluti
Caro utente,
come hanno già indicato i colleghi le consiglierei di porre le domande al medico che segue sua madre. In più se gli stati d’ansia dovessero persistere cercherei una consultazione psicoterapeutica per elaborare il problema. A volte i farmaci non bastano.
Cordialmente, resto a disposizione. Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente di mio dottore,

in merito ai problemi di sua madre da lei descritti sarebbe opportuno che alla terapia farmacologica vi si affiancasse un percorso di psicoterapia al fine di poter guardare ad un benessere piu a lungo termine. Con la psicoterapia sarebbe possibile guardare alla radice della sintomatologia ed al significato relazionale di quest'ultima.
Il mio cosiglio è di procedere così dando così occasione a sua madre nel tempo di poter stare meglio.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, purtroppo la sua richiesta è di pertinenza medica, non le posso essere di aiuto
Buonasera! Sì è possibile che i farmaci non siano a lei congeniali, per cui deve chiedere al medico che li ha prescritti di fare una valutazione del caso.
In bocca al lupo
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

Buongiorno. Sono d'accordo con i colleghi sulla necessità di affidarsi al medico di fiducia per la gestione dei farmaci e allo psichiatra di riferimento.
Consiglio alla mamma di identificare i fattori personali, familiari e di contesto che la portano a reagire con ansia ad eventi stressanti. Il farmaco aiuta a tenere sotto controllo l'ansia, ma vogliamo invece liberarcene?
Un in bocca al lupo per tutto. Cordiali saluti,

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