Salve. Vi scrivo per un parere: dopo una distorsione della caviglia abbastanza importante (lato mall
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Salve. Vi scrivo per un parere: dopo una distorsione della caviglia abbastanza importante (lato malleolo peroneale) ho come la sensazione che, camminando o il 2º metatarso sia più passo o il primo metatarso sia più alto. Ho eseguito una rx con piede sotto carico ma non ho nessun cedimento strutturale. Possibile che avendo subito una distorsione così forte (mi causó solo una microfattura del malleolo peroneale con tanto di edema) abbia irrigidito il tendine peroneo lungo? studio fisioterapia (sono al 1º anno) e so che anatomicamente il peroneo lungo ha la sua inserzione sotto la base del 1º cuneiforme e 1º metatarso... possibile che un trauma simile abbia portato ad un problema biomeccanico? Se si con la fisioterapia è possibile andare a ricreare questo equilibrio? Grazie in anticipo
Le distorsioni della caviglia interessano sempre e solo la parte laterale o peroneale . Per quanto alle problematiche esposte la cosa migliore è una visita podologica per valutare e chiarire correttamente quanto richiede . Cordialità .
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Buongiorno, molto spesso le "sensazioni" che si provano in carico possono essere molto diverse da quella che è la reale anatomia del piede, infatti sotto carico si possono originare dei compensi patologici da deformità primitive.
Consiglio visita di approfondimento per stabilire il reale posizionamento delle ossa metatarsali e più in generale dei rapporti articolari di tutto il piede.
Buona giornata
Consiglio visita di approfondimento per stabilire il reale posizionamento delle ossa metatarsali e più in generale dei rapporti articolari di tutto il piede.
Buona giornata
Buonasera, in letteratura non credo ci sia qualcosa a riguardo. Il peroneo lungo ha il compito di plantarflettere il primo raggio aumentandone la rigidità in risposta alle forze di reazione al suolo. Per togliersi la curiosità solo un esame con relativo studio mofologico del tendine può evidenziare quanto da lei sostenuto.
Cordialità
Cordialità
Buongiorno.
In seguito al trauma ha utilizzato un apparecchio gessato, un tutore o un bendaggio funzionale?
E' possibile che l'impossibilità di mobilizzazione della tibiotarsica abbia ridotto il trofismo e l'attività muscolare delle logge posteriori e laterale con conseguente riduzione della capacità di supinazione in carico dinamico, o che semplicemente si sia instaurato un atteggiamento di difesa limitante la supinazione del piede.
In entrambi i casi ne derivererebbe una maggiore pronazione, con insufficienza del primo raggio (spinto in alto dalle GRF) e ipercarico da trasferimento sulla seconda testa metatarsale.
Saluti
In seguito al trauma ha utilizzato un apparecchio gessato, un tutore o un bendaggio funzionale?
E' possibile che l'impossibilità di mobilizzazione della tibiotarsica abbia ridotto il trofismo e l'attività muscolare delle logge posteriori e laterale con conseguente riduzione della capacità di supinazione in carico dinamico, o che semplicemente si sia instaurato un atteggiamento di difesa limitante la supinazione del piede.
In entrambi i casi ne derivererebbe una maggiore pronazione, con insufficienza del primo raggio (spinto in alto dalle GRF) e ipercarico da trasferimento sulla seconda testa metatarsale.
Saluti
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