Salve, vi scrivo per porvi una domanda. Sono una ragazza di 31 anni . Sono sempre stata una persona

19 risposte
Salve, vi scrivo per porvi una domanda.
Sono una ragazza di 31 anni . Sono sempre stata una persona sorridente e divertente. Pensavo sempre al mio futuro, alla mia famiglia...Passavo ogni problema nella mia vita con il sorriso e dopo ogni cosa che mi accadeva riuscivo a rialzarmi subito senza nessun problema. Però...da qualche mese non sono più la stessa persona.. ho preoccupazioni continue, che non riesco a levarmi. Le più grandi? Quelli verso delle malattie, qualunque cosa potrebbe significare morte. Ho tremendamente paura della morte. La morte improvvisa specialmente. Ultimamente sento o leggo sempre più spesso della morte dei giovani ragazzi che se ne sono andati all'improvviso di malattie che tampo fa accadevano solo agli anziani( tipo infarto, ictus ecc.) e dopo mi sento ancora più male e inizio pensare solo a questo. Poco fa ho saputo che anche un mio conoscente a 34 anni sta in ospedale con ictus e in coma e subito la paura della morte e delle malattie gravi e avvenuta. Non riesco più a divertirmi, sto sempre nervosa, ansiosa..non riesco a godermi i bei momenti che passo perche sto sempre con ansia ..vivo malissimo. Non lo so la causa quale sarà però così non si può vivere, vorrei riprendermi però non so cosa aiutarmi. Non ho mai avuto le malattie gravi, sono stata sempre bene di salute(con piccole eccezioni ma sempre risolvibili. Ora da un po' di tempo ho alcuni disturbi, per qui tutti mi dicono che non sono niente di grave, però io evidentemente non ci credo e penso sempre il peggio possibile)..se però continuo così è molto probabilmente di ammalarmi anche se sto bene. Nessuno sa delle mie "paure", nemmeno mio marito..anzi ultimamente con lui molto spesso litighiamo proprio perché non sono più quella persona che ero e lui pensa che mi sto allontanando da lui..ed invece non sa nemmeno il minimo di quello che provo e non posso dirglielo perché non penso che mi capirà. Scusate se sono stata così lunga nel scrivere però sono disperata. Sarò grata a chiunque risponderà. Grazie in anticipo!
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso e l'impatto sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR alla fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Gentile signora, capisco il suo problema e come la cronaca possa avere esacerbato un problema con il quale tutti dobbiamo convivere: il timore delle malattie e della morte. La certezza che tutto andrà bene nessuno ce la può garantire eppure la maggior parte della gente convive quotidianamente senza di essa, anchhe lei, da quello che ci scrive fino a qualche mese fa ci riusciva, poi qualcosa si è rotto. Diventa necessario capire cosa e dalla sua, seppur lunga, lettera questo non si può recuperare. Un percorso terapeutico che la aiuti a capire il motivo di questo doloroso cambiamento, di quale meccanismo nella sua mente le impedisca di vivere il presente senza la garanzia, impossibile, che nulla arriverà a turbarlo, l'aiuterebbe a recuperare la sua serenità Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Purtroppo, come potrà immaginare, non esiste una soluzione a portata di mano ed ogni mio tentativo interpretativo potrebbe risultare inopportuno e poco professionale in questo spazio. Il mio consiglio è quello di iniziare un percorso psicologico, per capire come mai si siano presentate queste paure così intense e come fare per gestirle. Inoltre, sicuramente tenere tutto dentro di Sé non può aiutarla a stare più serena. Ciò genera spesso incomprensioni da parte degli altri, che interpretano poi a modo loro la situazione relazionale, esattamente come sta succedendo a suo marito. Valuti se provare a confidarsi con lui a cuore aperto. Trovare accoglienza nelle nostre difficoltà è importante per poterci alleggerire di un carico pesante. Nel caso in cui volesse iniziare un percorso, rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni.
Buonasera,
dal suo racconto sembra che la notizia del suo conoscente abbia rafforzato dei pensieri che erano già presenti. Purtroppo non parlare di come si sente con le persone che conosce potrebbe aumentare l’ansia e la sensazione di non sentirsi capita. Sembra però che in questo momento per lei non sia possibile farlo. Rimango a disposizione, anche online, per un colloquio. Un cordiale saluto, Dott.ssa Borello
Buonasera,
Capisco che la tua situazione sia molto difficile e che tu stia vivendo un periodo di forte ansia e preoccupazione. È comprensibile che la paura della morte e delle malattie gravi possa avere un forte impatto sulla tua vita e sul tuo benessere emotivo.
Il fatto che tu stia vivendo questi pensieri e questi sentimenti non significa che ci sia qualcosa di sbagliato con te o che tu sia destinata ad ammalarti. Tuttavia, è importante che tu non sottovaluti i tuoi sintomi e che tu cerchi aiuto professionale per affrontare la tua situazione.
Un primo passo potrebbe essere quello di consultare uno professionista per affrontare i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti in modo più profondo e per imparare strategie efficaci per gestire l'ansia.
Non devi affrontare questa situazione da sola e non c'è bisogno che tu nasconda i tuoi sentimenti a coloro che ti stanno vicini. Parlarne con il tuo partner potrebbe essere un primo passo importante per superare questa fase difficile.
Cordiali saluti, dott.ssa Nicoletta Pinna
Buonasera, in effetti il problema della caducità e della morte è una questione che mette ampiamente alla prova le risorse psichiche di ogni essere umano. La capacità di gestire psichicamente i lutti e le perdite dipende dalla modalità in cui sono stati affrontati alcuni passaggi di sviluppo fondamentali, che possono essere ripresi ed affrontati ex novo nella psicoterapia psicoanalitica intensiva. Può essere che alcuni meccanismi di difesa/adattamento utilizzati in precedenza abbiano ad un certo punto per qualche motivo ceduto, mettendola di fonte ad alcune questioni fino a quel momento sepolte nelle parti della mente che non hanno accesso diretto alla coscienza. Inoltre è possibile che per lei il problema della caducità, che riappare in vari modi a tormentare la sua vita, sia un modo della sua mente di rappresentare qualche altro tipo di angoscia, che tramite meccanismi di spostamento prende la forma del problema somatico, o sia il prodotto di un conflitto inconscio riattivatosi in questo momento per qualche motivo. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta psicoanalitico, che è formato per aiutarla a comprendere e risolvere le motivazioni profonde del suo malessere. Cordiali saluti
Buongiorno, la morte o la paura della stessa è un qualcosa che accompagna tutti noi durante il corso della nostra vita. Questo però non vuol dire che sia da sottovalutare. Il fatto che in questo momento abbia per lei assunto un certo tipo di vissuto cela dei significati che probabilmente hanno un collegamento con altri ambiti della sua vita e il suo modo di vedere e vivere la quotidianità. Un percorso in questo senso potrebbe essere utile nei termini di una scoperta di questi significati e della possibilità di cambiamento in modo tale che lei si possa approcciare diversamente e con più serenità al quotidiano. Cordialmente
Gentilissima, grazie per averci contattato. Se potesse intraprendere un percorso psicoterapeutico su di sé le sarebbe utile per comprendere le ragioni profonde del suo timore nei confronti della morte e su come di conseguenza riuscire a gestirla. Bisognerebbe indagare maggiormente, con il supporto di un professionista, la sua storia di vita, cosa le sta accadendo nella quotidianità dei suoi compiti vitali (lavoro, relazioni affettive e sociali), se ha mai avuto timori simili in passato. Ha bisogno di trovare uno spazio sicuro in cui parlare di queste sue paure per riuscire a gestirle e tornare a vivere con maggiore serenità, che le auguro di ritrovare al più presto. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Buongiorno, capisco quanto possa essere difficile e doloroso vivere la sua quotidianità con queste sue paure , e soprattutto quanto debba essere pesante tenerle dentro senza condividerle con nessuno. La paura della morte è molto comune, ma diventa necessario intervenire su essa quando diventa fonte di malessere tale da compromettere il suo umore e le sue relazioni.
Nonostante ciò, il fatto che lei le abbia condivise in questa pagina è già un importante passo di cura verso se stessa.
È veramente molto difficile poter dare un consiglio senza approfondire dettagli che potrebbero essere utili per comprendere i meccanismi che l’hanno portata a sviluppare
queste paure.
Un contesto terapeutico dove lei possa sentirsi accolta e libera di esprimere le sue paure e affrontarle con l’aiuto di un professionista la aiuterebbe senz’altro a dare un senso a questa paure e lavorandoci, a ritrovare la serenità.
Un caro saluto
Buongiorno, la ringrazio innanzitutto per la sua condivisione. Tutte queste paure di morte e di malattie gravi che descrive rientrano probabilmente in un quadro di disturbo d'ansia, nello specifico potrebbe trattarsi di ipocondria. Quadro che probabilmente si è aggravato dalle conferme esterne che ha ricevuto: notizie di persone giovani che vanno incontro alla morte e questo suo conoscente finito in ospedale a soli 34 anni per via di un ictus. Tutto quello che le ho riportato segue un filo logico che però deve essere approfondito durante un percorso psicologico con uno psicologo/a o uno psicoterapeuta; si avverte nel suo racconto la volontà di stare meglio, quindi il mio consiglio è quello di non far spegnere questo "fuoco" interiore ma di alimentarlo ed iniziare una terapia il prima possibile. Infine, e qui le do un consiglio da persona piuttosto che da professionista, cerchi il modo di confrontarsi con suo marito in quanto è molto importante che ci sia nella coppia lo spazio per condividere questo disagio. E se non dovesse capire, come ha riportato lei, provi ancora, con altre parole o in altri modi. Spero che questi miei consigli possano servirle, in ogni caso rimando a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Facendole un imbocca al lupo per il futuro la saluto.
Cordialmente, dottor Moraschini Mattia.
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio umanistico-esistenziale che affronta proprio queste tematiche come la paura della morte e il disagio esistenziale, che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Gentilissima, grazie per aver condiviso la sua difficoltà. Capisco quanto faccia fatica ad elaborare i suoi vissuti emotivi, ma soprattutto le sue paure che la portano ad una condizione di difficoltà psico-sociale. Le consiglio un percorso psicologico, anche online, dove possa trovare una persona empaticamente accogliente e che possa aiutarla a rielaborare queste spiacevoli emozioni, per aiutarla a ritrovare il proprio benessere. Mi creda, anche se sembra difficile, riuscirà a trovare la forza di cui necessita per il suo cambiamento. Rimango a disposizione, anche online. Saluti, Dott.ssa Pizzinato
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Gentilissima, un sintomo è sempre una "soluzione", mi spiego: quando accade qualcosa che ci perturba troviamo un modo di affrontare la cosa, di resistere al colpo dell'evento perturbante. Da quanto scrive, da un certo punto in poi qualcosa è cambiato, è venuto a mancare, così che lei ha trovato il modo di farvi fronte: tenere a bada la morte. Portando questa domanda da uno psicologo potrà utilizzare la sua paura come motore per superare questo momento e conoscere una parte di sé. le auguro in bocca al lupo. Cordiali saluti
Gentile Signora, buon pomeriggio. Mi spiace molto che stia vivendo questo difficile periodo. Sembra che per qualche motivo il suo senso di sicurezza e protezione sia stato messo in crisi e che le continue notizie di cronaca nonché le vicende che avvengono nel mondo intorno a noi penetrino con tutta la loro forza nel suo intimo. Sarebbe d'aiuto poter approfondire quello che può essere avvenuto o sta avvenendo nella sua storia personale per comprendere meglio il senso dei suoi sintomi ed accogliere il bisogno sottostante, così da alleggerire anche il suo stato di tensione nel quotidiano. Un'iniziale consultazione psicologica sarebbe quello che fa a caso suo così da valutare insieme al professionista il da farsi. Per qualsiasi esigenza rimango a disposizione. Un cordiale saluto
Capisco che stai affrontando un periodo difficile e che le tue paure riguardo alla morte e alle malattie ti stanno causando ansia e preoccupazione costante. È importante capire che molte persone sperimentano queste paure, ma quando diventano così intense da interferire con la tua vita quotidiana, potrebbe essere utile cercare supporto.

La paura della morte è una preoccupazione comune, ma può diventare problematica se inizia a dominare i tuoi pensieri e a influenzare negativamente la tua qualità di vita. È positivo che tu stia cercando aiuto per affrontare questa situazione.

Ti suggerisco di parlare con una persona di fiducia, come un familiare, un amico o un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Parlando delle tue paure e delle tue ansie, potrai esprimere ciò che provi e trovare un sostegno emotivo. Un professionista potrà aiutarti a esplorare le tue paure in modo più approfondito, a identificare le loro cause e a sviluppare strategie per affrontarle in modo più positivo.

È comprensibile che possa essere difficile parlare delle tue paure con tuo marito, ma la comunicazione aperta è importante per mantenere un rapporto sano. Se ti senti pronta, potresti provare a condividere con lui ciò che stai affrontando, spiegandogli che stai cercando di affrontare queste paure e che il tuo atteggiamento potrebbe non riflettere i tuoi sentimenti verso di lui. Un sostegno e una comprensione reciproci possono aiutare a superare questa fase difficile insieme.

Nel frattempo, ci sono alcune strategie che puoi provare ad adottare per ridurre l'ansia. La pratica di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga potrebbe aiutarti a trovare un senso di calma. Cerca di concentrarti sul presente e sulle cose positive nella tua vita, piuttosto che permettere alle paure future di dominare i tuoi pensieri. Prenditi cura di te stessa, mantieni uno stile di vita sano con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e abbastanza riposo.

Ricorda che ogni persona è unica e che ogni percorso di guarigione è diverso. Ci vorrà tempo, ma con il sostegno adeguato e la tua volontà di affrontare le tue paure, sei sulla buona strada per ritrovare la serenità e la gioia nella tua vita.

Non esitare a cercare l'aiuto di un professionista per affrontare le tue preoccupazioni e trovare le strategie adatte a te. Auguro che tu possa trovare il supporto di cui hai bisogno per superare questa fase e ritrovare la tua gioia di vivere.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Carissima, dal suo racconto arriva tutta la sua preoccupazione. Ciò che descrive sembra essere molto pesante da portare dentro per timore della condivisione. Credo che le sue ansie, emozioni e sensazioni meritino la dovuta attenzione in uno spazio dedicato attraverso l'aiuto di un professionista (psicologo/psicoterapeuta), che possa accompagnarla nella risoluzione e comprensione di questa forte paura della morte. La possibilità è anche quella di riuscire a capire la maniera migliore per lei di condividere con le persone a lei care questi pensieri, che sono assolutamente legittimi e meritano comprensione. Resto a disposizione per qualsiasi necessità. Un caro saluto
Buongiorno gentile Utente. Ciò che descrive sembra essere una paura ossessiva. Non sempre queste si sviluppano partendo da un momento o una causa ben precise ma si dovrebbe intervenire sullo sblocco del sintomo, innanzitutto, e dopo con un percorso di autoconsapevolezza per capire cosa di lei ha generato questo meccanismo in modo da evitare il ripetersi in futuro. Comprendo anche che il suo umore sarà sempre più deflesso in quanto, giustamente, non sa come affrontare un problema che non conosce e che quindi teme. Le suggerisco di condividere il peso della sua preoccupazione con suo marito. Probabilmente non capirà cosa davvero le succeda (cosa che è normale perché non è uno specialista del settore) ma avrà sicuramente premura di aiutare sua moglie e sostenerla verso una comprensione di questo disturbo. Ovviamente il consiglio principale è quello di farsi seguire il prima possibile da uno psicologo. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Saluti, Marco Casella.
Buongiorno,
grazie per la sua condivisione, a maggior ragione se fino ad ora non ha sentito di avere uno spazio o qualcuno con cui poter condividere le sue paure. Indubbiamente la possibilità di tirarle fuori, dando loro una voce, rappresenta un primo passo essenziale verso la comprensione del significato che queste possono avere nel suo contesto di vita e per affrontare il senso di solitudine che probabilmente avverte in questo momento in cui non sente di poter condividere tali aspetti nemmeno con le persone a lei più care. Il tema della morte è un tema delicato, che può rappresentare un aspetto traumatico, e che caratterizza il vissuto di ognuno di noi differenziandosi in ogni storia rispetto al modo in cui reagiamo ad esso e nel modo in cui le notizie vengono elaborate. Non sempre l'elaborazione di queste tematiche risulta semplice e funzionale, spesso l'impatto mediatico di ciò che si apprende crea uno stato di tensione e paura in cui risulta complicato destreggiarsi e che piano piano ci disattiva o ci porta a sentirci incastrati.
Per poter cercare di sviscerare questo stato emotivo in cui si ritrova attualmente, potrebbe essere necessario poter osservare, sotto la guida di un professionista, quali sono gli eventi che in qualche modo possono aver segnato il passaggio da una modalità tale per cui le difficoltà e le paure venivano precedentemente affrontate in modo resiliente, ad una modalità in cui queste stesse paure diventano un limite, andando poi a rappresentare un blocco generale in tutti gli ambiti e contesti della sua vita: professionale, sociale, relazionale e così via. Poter volgere uno sguardo prima di tutto sul significato di queste paure e su ciò che le attiva, potrebbe rappresentare la chiave futura per sviluppare nuove strategie o recuperarne di più funzionali per poter tornare nuovamente ad affrontare le difficoltà e le notizie più attivanti dal punto di vista della paura, non più con la chiusura bensì attraverso una modalità più funzionale che le permetta di recuperare serenità e produttività.
Per qualsiasi altra domanda o necessità, resto a disposizione. Non esiti a contattarmi, Dott.ssa Cafarelli Cristiana.
Gentile utente, purtroppo prima o poi capita che all'improvviso ci rendiamo conto della nostra mortalità. Spesso questo si trasforma in un periodo di grande ansia relativa a possibili malattie terminali, anche in giovane età, e a pensieri costanti sulla morte. Il tema della morte è collegato al senso della vita, che proprio perchè breve è importante che sia per noi significativa. Le consiglio un percorso di psicoterapia per poter esplorare al meglio queste tematiche esistenziali e riuscire anche a trovare una strategia efficace per comunicare il suo malessere a suo marito, in modo da poter condividere questo delicato momento. La vorrei però rassicurare che nonostante la disperazione che prova ora, è normale sentirsi così male nel momento in cui realizziamo che la morte ci riguarda in prima persona, ma con il sostegno giusto possiamo riappropriarci della nostra vita che proprio grazie a questa esperienza sarà molto più piena. Resto a disposizione Dott.ssa Roberta Maccarone

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