Salve vi scrivo per per raccontarvi del mio quadro clinico ... sono una ragazza di 30 e da anni soff

Necessaria un'indagine allergologica e dei t

Buongiorno, per escludere una rinite allergica è consigliabile eseguire sia i prick test che gli esami su sangue (ricerca IgE specifiche per gli allergeni più probabili in base ai sintomi). Se i disturbi persistono a distanza di qualche anno, è bene rifare i controlli allergologici e la visita otorino, questo perché un unico test potrebbe risultare falsamente negativo. In caso di rinopatia non allergica, la terapia farmacologica potrà alleviere i sintomi più che guarirla e quindi andrà eseguita secondo le indicazioni dell’otorino, per esempio in modo ciclico. Cordiali saluti. Dott.ssa Nicora

la rinopatia allergica o vasomotoria ( varie definizioni ) fa parte del suo corredo genetico.
oltre alla terapia, da gestire nel tempo cercando sempre di ottenere il massimo risultato con il dosaggio più basso, bisogna seguire stili di vita adeguati, allontanamento di fattori scatenanti etc etc

La sintomatologia descritta dalla signora e l'esito degli accertamenti riferiti dalla paziente orientano a ipotizzare che sia stata diagnosticata una rinite eosinofila non allergica (NARES). Suggerisco comunque di rivalutare (ed eventualmente ampliare) le indagini di tipo allergologico volte ad individuare una eventuale fonte allergenica quale causa dei sintomi infiammatori della mucosa nasale. Qualora gli accertamenti e la citologia nasale confermassero diagnosi di rinite cronica eosinofila non allergica, sarà necessario proseguire la terapia farmacologica prescritta dall'otorino e/o dall'allergologo, proprio con l'obiettivo di stare bene, ma senza attendersi - perlomeno in tempi brevi - una risoluzione "definitiva" del problema senza terapie. Come in generale si verifica per le malattie croniche, l'approccio terapeutico dovrà infatti essere mantenuto nel tempo ed effettuati controlli clinici periodici.

Concordo con i colleghi su quanto detto sopra e sottolineo la necessità di effettuare una diagnosi adeguata mediante test cutanei ed ematici anche ripetuta nel tempo. E' inoltre importante trovare comunque la terapia locale più adatta a lei ed eliminare il più possibile eventuali agenti irritanti o fattori scatenanti.