Salve, vi scrivo cercando di descrivervi un disturbo che in certi periodi dell'anno vivo e che mi cr
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Salve, vi scrivo cercando di descrivervi un disturbo che in certi periodi dell'anno vivo e che mi crea molti disagi.
Mi capita che in pratica il mio cervello va in un sorta di loop mentale e penso sempre alla stessa cosa che quasi sempre è un gesto di controllo del mio corpo che per stare meglio poi sono costretto a fare realmente.
Quasi sempre il tutto parte da un disturbo fisico (sono parecchio ipocondriaco) che io reputo come grave anche se quasi sempre non lo è.
Questo mi costringe a controllarmi ripetutamente il mio problema fisico peggiorando solo la situazione.
Ad esempio, ultimamente soffro di emorroidi (nulla di grave, ho fatto anche una visita e il dottore mi ha tranquillizzato).
Io però continuo a pensarci ipotizzando malattie più gravi e la mia mente mi "costringe" continuamente a toccarmele controllando l'ano per verificarne lo stato spesso anche penetrandomi con il dito l'ano per controllare dentro.
Questo infinite volte perché quando smetto il cervello continua a pensarci per stare meglio lo devo fare realmente.
Ovviamente tutto questo non fa che peggiorare il disturbo fisico.
Secondo voi soffro davvero di DOC?
Vi prego aiutatemi a capire cosa ho davvero devo farmi vedere da qualcuno?
La cosa assurda è che passati questi periodo (magari di mesi) sto benissimo e non ho nessun disturbo.
Grazie molte
Mi capita che in pratica il mio cervello va in un sorta di loop mentale e penso sempre alla stessa cosa che quasi sempre è un gesto di controllo del mio corpo che per stare meglio poi sono costretto a fare realmente.
Quasi sempre il tutto parte da un disturbo fisico (sono parecchio ipocondriaco) che io reputo come grave anche se quasi sempre non lo è.
Questo mi costringe a controllarmi ripetutamente il mio problema fisico peggiorando solo la situazione.
Ad esempio, ultimamente soffro di emorroidi (nulla di grave, ho fatto anche una visita e il dottore mi ha tranquillizzato).
Io però continuo a pensarci ipotizzando malattie più gravi e la mia mente mi "costringe" continuamente a toccarmele controllando l'ano per verificarne lo stato spesso anche penetrandomi con il dito l'ano per controllare dentro.
Questo infinite volte perché quando smetto il cervello continua a pensarci per stare meglio lo devo fare realmente.
Ovviamente tutto questo non fa che peggiorare il disturbo fisico.
Secondo voi soffro davvero di DOC?
Vi prego aiutatemi a capire cosa ho davvero devo farmi vedere da qualcuno?
La cosa assurda è che passati questi periodo (magari di mesi) sto benissimo e non ho nessun disturbo.
Grazie molte
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott FDL
Cordialmente, dott FDL
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Salve, non si può fare una diagnosi così su due piedi. Quello che le posso dire è che, di sicuro, lei descrive un disagio che merita di essere ascoltato e approfondito. Qualora decidesse di prendersi cura di se, mi rendo disponibile per dei colloqui di valutazione.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Salve, le sono vicina per il disagio che sta sperimentando. Dalle sue parole mi sembra di intuire che ci sono diversi momenti dell'anno in cui queste difficoltà la bloccano e non la lasciano libera, immagino sia frustrante e doloroso. Il modo migliore per liberarsi da queste difficoltà sarebbe quello di iniziare a prendersi cura di sé tramite un percorso psicologico con un professionista. Qualora volesse approfondire e migliorare la sua condizione sono qui. Cordialmente, Simona Mazzola.
Salve, rivolga questa domanda prima di tutto al suo medico di base, per avere più informazioni possibili.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Certamente un nuovo percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Salve, è stato chiaro nell'esporre il suo malessere, tuttavia per definire un DOC sono necessari degli approfondimenti psicodiagnostici. Le sue problematiche, a prescindere dall'etichetta diagnostica, appaiono essere disfunzionali e gravano sulla sua giornata in vari momenti dell'anno in modi differenti, provo a chiederle se c'è qualcosa che accomuna questi periodi dell'anno, qualche ricorrenza o qualche evento particolarmente stressante. Questo potrebbe essere un primo passo, ma datala ciclicità e le caratteristiche descritte, come i miei colleghi le consiglio un percorso psicologico al fine di trovare un modo per uscire da questa cronicità. A disposizione Dott.ssa delle Fave
Salve, le mostro la mia vicinanza per la difficoltà che sta vivendo in questo momento. Certamente questo disagio le crea particolare preoccupazione e frustrazione, per questo motivo le consiglierei di prendere in considerazione l'inizio di un percorso di terapia personale, che potrebbe giovarle; inoltre, purtroppo non è possibile determinare una psicopatologia o definire in modo specifico una problematica senza aver avuto un contatto e senza aver discusso insieme in modo più dettagliato la sua storia di vita personale. Resto a sua disposizione
Cordialmente
Cordialmente
Buonasera Gentile Utente, non è possibile fare una diagnosi di doc in questo spazio, anche se i suoi sintomi sembrano essere riconducibili alla sfera ossessiva. Non spetta a me dirle se iniziare o meno un percorso terapeutico: se sente che questa cosa la fa soffrire e ne avverte il bisogno, può contattare un professionista. La terapia è una cosa molto personale, il mio consiglio può essere quindi solo quello di ascoltare ciò di pensa di aver bisogno. Cordialmente, dott. Simeoni
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera, mi dispiace per la situazione e capisco il disagio espresso. E' possibile che il disturbo si presenti in determinati periodi dell'anno, ed è ipotizzabile che coincidano con periodi di aumentato stress, anche solo ambientale (cambi di stagione, inverno, ecc). Dalla breve descrizione fornita, è sicuramente raccomandabile che lei si rivolga ad uno specialista psicologo/psicoterapeuta che la aiuterà a capire meglio i meccanismi sottostanti al disturbo e a trovare una soluzione più funzionale. Rimango a disposizione e le auguro una buona serata. Eleonora Orena
Buonasera,
non è possibile eseguire una diagnosi in questo modo, e forse nemmeno troppo utile in ogni caso. Sarebbe importante capire cosa le accade in questi periodi dell'anno in cui si affaccia il disturbo. C'è un motivo se in alcuni periodi di vita sta meglio che in altri, quali possono essere ? Cosa la tiene in equilibrio e cosa al contrario la sbilancia ? Come i colleghi le consiglio di intraprendere un percorso.
Un saluto !
non è possibile eseguire una diagnosi in questo modo, e forse nemmeno troppo utile in ogni caso. Sarebbe importante capire cosa le accade in questi periodi dell'anno in cui si affaccia il disturbo. C'è un motivo se in alcuni periodi di vita sta meglio che in altri, quali possono essere ? Cosa la tiene in equilibrio e cosa al contrario la sbilancia ? Come i colleghi le consiglio di intraprendere un percorso.
Un saluto !
Salve, la storia clinica è chiara in parte e nonostante ci siano abbastanza elementi per formulare un’ipotesi, si rende necessario un approfondimento dell’emozione di base, dei sintomi riportati e delle modalità di espressione degli stessi. Nel caso in cui stesse vivendo un forte disagio potrebbe esserle utile consultare uno specialista. Cordiali saluti, Mariarosaria Russo
Gentile utente, prenda in considerazione l’idea di effettuare un colloquio di consulenza con uno psicoterapeuta. Otterrà le risposte alle sue domande, e nell’unica sede opportuna (e fortemente consigliata). Cordialità dottoressa mariagrazia fanciulli
Buongiorno,
tanto la sua ipocondria che questa compulsione meritano uno spazio di ascolto: come sa, fare diagnosi in base a poche righe scritte su internet non sarebbe professionale! Tuttavia la sua situazione deve essere approfondita, per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Ne avrà sicuramente giovamento.
con i migliori auguri
dr. Ventura
tanto la sua ipocondria che questa compulsione meritano uno spazio di ascolto: come sa, fare diagnosi in base a poche righe scritte su internet non sarebbe professionale! Tuttavia la sua situazione deve essere approfondita, per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Ne avrà sicuramente giovamento.
con i migliori auguri
dr. Ventura
Buongiorno, mi dispiace per la situazione e capisco il disagio che sente. La invito a pensare di dedicargli un spazio apposito, dove poterlo analizzare, elaborare e affrontare, che possa essere un periodo di supporto psicologico. Rimango a disposizione.
Un saluto Paola Tucci
Un saluto Paola Tucci
Buongiorno,
Come prima cosa io le consiglio di rivolgersi al suo medico per “curare” i sintomi fisici, poi sicuramente sarebbe opportuno un percorso psicologico.
Come prima cosa io le consiglio di rivolgersi al suo medico per “curare” i sintomi fisici, poi sicuramente sarebbe opportuno un percorso psicologico.
Salve, potrebbe esserle sicuramente di aiuto un percorso psicologico ad indirizzo cognitivo-comportamentale. E' così sgradevole avere pensieri intrusivi che non ci danno tregua. Ci spingono a mettere in atto azioni che al momento sembrano farci stare meglio, ma che non fanno altro che ingigantire il problema. Un percorso psicologico la aiuterà certamente ad alleviare questa sofferenza.
Cordialmente
Dott.ssa Margherita Murolo
Cordialmente
Dott.ssa Margherita Murolo
Salve, Lei ha descritto esattamente un disturbo ossessivo compulsivo che, nel caso specifico, assume le tematiche dell'ipocondria. L'ossessione è il pensiero intrusivo che si presenta così all'improvviso e che Lei sa provenire da Lei stesso e non da fonti altre da sé; la compulsione è l'anancasmo, l'atto che "è costretto" a compiere al fine di esorcizzare il tema ossessivo. E tuttavia dire DOC è solo una descrizione nosografica che - sganciata dall'analisi di una personalità e delle cause profonde che determinano l'ossessione stessa - è solo un'etichetta vuota e non carica di senso. Per questo Le consiglio un processo diagnostico accurato e una eventuale psicoterapia. Resto a Sua disposizione. I miei migliori auguri. Dott. Vincenzo Crupi
Buongiorno, sarebbe importante conoscere ulteriori informazioni, per esempio quali sono questi periodi specifici nei quali inizia ad avere questi pensieri? Accadono in concomitanza a situazioni particolari? da quanto tempo le succede? Concordo con i colleghi nel consigliarle di parlarne con uno psicologo, in modo da svolgere un anamnesi accurata e comprendere come poterla aiutare ad affrontare questo suo disagio che comprendo sia invalidante per alcuni aspetti della sua vita.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Gentile utente,
quello che racconta è già espressione di malessere e di un disagio che va contenuto ed elaborato.
Il carattere intermittente che attribuisce alla sua sintomatologia non ne smorza la sofferenza proprio perché, come lei racconta, diventa ricorrente fino a presentarsi in diversi periodi dell’anno.
Come ipocondriaco, come lei si definisce, compie diverse indagini fisiche e mediche che, come spesso accade, confermano il suo essere in buona salute.
Mi chiedo e le chiedo come mai non abbia seguito un percorso psicoterapico volto ad approfondire i suoi vissuti e i suoi stati interni.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
quello che racconta è già espressione di malessere e di un disagio che va contenuto ed elaborato.
Il carattere intermittente che attribuisce alla sua sintomatologia non ne smorza la sofferenza proprio perché, come lei racconta, diventa ricorrente fino a presentarsi in diversi periodi dell’anno.
Come ipocondriaco, come lei si definisce, compie diverse indagini fisiche e mediche che, come spesso accade, confermano il suo essere in buona salute.
Mi chiedo e le chiedo come mai non abbia seguito un percorso psicoterapico volto ad approfondire i suoi vissuti e i suoi stati interni.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Salve, ritengo che possa esserle utile intraprendere un percorso psicologico in cui approfondire quanto riporta, dato che riconosce che è la sua attenzione a focalizzarsi sul corpo e a fare dei controlli su di se'. Resto a disposizione per questa eventualità, cordialmente, dott.ssa Vigani Viola
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