Salve, vi racconto la cronologia del.mio infortunio e cosa dintorni è stato fatto e i forti dubbi ch
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Salve, vi racconto la cronologia del.mio infortunio e cosa dintorni è stato fatto e i forti dubbi che ho al riguardi e per i quali vi chiedo un parere e un consiglio.
Giorno 1 dicembre mi sono fratturato in maniera marcatamente scomposta e spiroidea il V metacarpo della mano destra. In PS mi fanno una riduzione della frattura, mi mettono il gesso e mi dicono che necessito di operazione. Dopo 2 giorni mi chiamano e mi dicono che il 13 dicembre mi operano in day hospital. Il 13 mi tolgono il gesso, mi operano inserendo 2 fili di kirschner e mi immobilizzano il tutto con la stecca di zimmer. Dopo 37 giorno ed esattamente il 19 gennaio mi levano tutto. Dalla lastra che mi hanno fatto prima di togliere i fili leggo " capi di frattura lievemente angolati". La mano è gonfia e fortemente edematosa. La dottoressa mi prescrive 10 sedute fi fisiokinesiterapia. Vado dalla fisioterapista e dopo 5 sedute in cui provo un dolore allucinante durante le manipolazioni, non vedo alcun miglioramento anzi ogni volta vado via con la mano ancora più gonfia e dolorante di quando entro e rossa. La dottoressa nel frattempo mi rivede e mi dice di continuare con fkt e mi prescrive anche 10 tecar. Ne ho fatte 2 fin'ora. La mano la sento meno dolente ma sempre gonfia, forse leggermente meno. Quello che mi preoccupa è il mignolo che a differenza dell'anulare è del tutto bloccato all'altezza della nocchia. Mi spiego, mentre per l'andare che cmq sento rigido e dolente, un minimo di movimento c'è, per il mignolo questo non esiste. Sembra come ci fosse un blocco, un qualcosa dentro che mi impedisce la chiusura e l'estensione. Non vorrei so fosse anchilosato o roba del genere. Cosa ne pensate? Qual'è secondo voi la giusta fisioterapia da seguire? Io ad oggi dopo 5 fkt e 2 tecar non noto neanche un minimo di movimento in più per il mignolo e mi sembra molto strano. Ah, vorrei aggiungere che 3 anni fa mi è stata diagnosticata l'artrite psoriasica alla caviglia sx.
Giorno 1 dicembre mi sono fratturato in maniera marcatamente scomposta e spiroidea il V metacarpo della mano destra. In PS mi fanno una riduzione della frattura, mi mettono il gesso e mi dicono che necessito di operazione. Dopo 2 giorni mi chiamano e mi dicono che il 13 dicembre mi operano in day hospital. Il 13 mi tolgono il gesso, mi operano inserendo 2 fili di kirschner e mi immobilizzano il tutto con la stecca di zimmer. Dopo 37 giorno ed esattamente il 19 gennaio mi levano tutto. Dalla lastra che mi hanno fatto prima di togliere i fili leggo " capi di frattura lievemente angolati". La mano è gonfia e fortemente edematosa. La dottoressa mi prescrive 10 sedute fi fisiokinesiterapia. Vado dalla fisioterapista e dopo 5 sedute in cui provo un dolore allucinante durante le manipolazioni, non vedo alcun miglioramento anzi ogni volta vado via con la mano ancora più gonfia e dolorante di quando entro e rossa. La dottoressa nel frattempo mi rivede e mi dice di continuare con fkt e mi prescrive anche 10 tecar. Ne ho fatte 2 fin'ora. La mano la sento meno dolente ma sempre gonfia, forse leggermente meno. Quello che mi preoccupa è il mignolo che a differenza dell'anulare è del tutto bloccato all'altezza della nocchia. Mi spiego, mentre per l'andare che cmq sento rigido e dolente, un minimo di movimento c'è, per il mignolo questo non esiste. Sembra come ci fosse un blocco, un qualcosa dentro che mi impedisce la chiusura e l'estensione. Non vorrei so fosse anchilosato o roba del genere. Cosa ne pensate? Qual'è secondo voi la giusta fisioterapia da seguire? Io ad oggi dopo 5 fkt e 2 tecar non noto neanche un minimo di movimento in più per il mignolo e mi sembra molto strano. Ah, vorrei aggiungere che 3 anni fa mi è stata diagnosticata l'artrite psoriasica alla caviglia sx.
Ma ha svolto sedute di fisioterapia classica e rieducazione funzionale ?
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Buongiorno. Vista la complessità della sua situazione è difficile esprimersi. Dando per corrette le modalità di intervento della collega fisioterapista, la cosa più “preoccupante” è la persistenza del gonfiore e la mancanza (anche leggera) di abbassamento del dolore. Bisognerebbe capire l’effettivo stato di guarigione ossea e lo stato dei tessuti traumatizzati. Credo che la collega stessa si sti ponendo questa domanda quindi la invito a parlarne con lei ed a chiedere un ulteriore consiglio. In ogni caso per fratture complesse (anche nel caso di interventi andati bene) il decorso può essere lento. Cordiali saluti.
salve, le consiglio di fare una un indagine più approfondita , visto che ha tolto i fili proverei con una risonanza magnetica anche per vedere se c è una infiammazione iatrogena post intervento chirurgico. inoltre mi rivolgerei ad un chirurgo specializzato nella cura della mano, non credo sinceramente sia utile continuare con la fisioterapia senza sapere cosa provoca il gonfiore ed il dolore. cordiali saluti.
Buonasera, le consiglierei intanto un visita da un chirurgo ortopedico specialista di mano, il quale probabilmente le chiederà una lastra della mano in 3 proiezioni. La riabilitazione della mano nel post-operatorio non è cosa semplice.
La pazienza sicuramente serve e le consiglierei anche (dopo visita ortopedica specialistica) qualche seduta dall'osteopata.In riabilitazione la combo Fisioterapia-Osteopatia è la cosa migliore.
Saluti.
La pazienza sicuramente serve e le consiglierei anche (dopo visita ortopedica specialistica) qualche seduta dall'osteopata.In riabilitazione la combo Fisioterapia-Osteopatia è la cosa migliore.
Saluti.
Salve, le consiglierei delle indagini più appronfondite da parte di un ortopedico specialista della mano. Valutare in questo modo la sua situazione risulta abbastanza difficile, in parte perchè le sedute fatte sono ancora poche, e poi perchè non ci è dato sapere che tipo di movimenti/consigli possa averle dato il fisioterapista da attuare a casa.
Buongiorno, le fratture non hanno sempre un decorso, a livello di recupero, uguale. Ci possono essere tanti fattori che incidono sul recupero o meno della stessa. Personalmente mi è capitato una volta di dover riabilitare una frattura di carpo e per recuperare la piena mobilità ci sono volute ben 40 sedute e la paziente, fortunatamente molto paziente e comprensiva, ha sopportato il dolore e collaborato appieno nel corso della riabilitazione. Al termine del lungo ciclo riabilitativo ha ripreso a vivere normalmente, nonostante la paura iniziale. Premetto che la frattura era molto brutta e fare meglio di quanto abbiamo fatto era molto difficile, considerando anche l'età e lo stile di vita della paziente. Perchè anche questi fattori possono influire, e non poco.
Per qualsiasi cosa resto a disposizione
Per qualsiasi cosa resto a disposizione
gentilissimo, le suggerisco di rivolgersi ad un ortopedico esperto della mano per approfondire i suoi dubbi. sono certa che il suo fisioterapista stia seguendo in maniera corretta i protocolli riabilitativi. bisogna indagare bene sull'esito di questa frattura con indagini strumentali e diagnosi medica..
buona fortuna!
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Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi contatti telefonicamente, senza impegno.
Cordialmente
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