Salve, vado in terapia ormai da qualche mese. Durante le prime sedute mi sentivo attratto dalla tera

17 risposte
Salve, vado in terapia ormai da qualche mese. Durante le prime sedute mi sentivo attratto dalla terapista, ma con il passare del tempo quest'attrazione è svanita, lasciando posto ad un legame per me molto forte, ma privo di qualunque aspetto sessuale.
L'altro giorno durante la seduta guardavo alcune parti del suo corpo sentendomene attratto, in un modo in cui non avevo mai fatto.
Questo può essere d'intralcio alla terapia? Grazie
Salve, credo che questo possa effettivamente essere un problema Tuttavia dipende anche da quanto sia impattante sul suo modo di aprirsi alla terapia pertanto Ritengo comunque utile affrontare il discorso con la terapeuta, figura professionale in grado di supportarla anche in questa situazione.
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Buongiorno, non penso sia un problema se ne parla con la terapista e insieme cerate di capire come mai le parti del corpo della terapista hanno un significato per lei e se è diverso da quello sessuale. Se ce una prospettiva futura oppure dovete interrompere. Saluti Dott ssa Silvana Zito
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Si, potrebbe essere un problema se il suo interesse crea disagio nella terapista, no se non crea disagio nella terapista.
Insomma, il problema è della terapista, non suo Se si fida di lei, lo risolverà.
Un caro saluto
Gentile utente, il mio suggerimento è quello di parlarne e affrontare la questione con la sua terapeuta. Un saluto, dott.ssa Marcella Boscolo
Buonasera, le consiglio di parlarne con la terapeuta, sarà una occasione utilissima per entrambi, per la terapeuta per conoscere meglio il suo funzionamento psichico e per lei per capire che in terapia non bisogna aver paura di esprimersi. Quello che si sente nella relazione terapeutica dice molto di come funzioniamo a livello profondo, della nostra storia relazionale, potrebbe essere una occasione di conoscenza più che di intralcio.
Dott.ssa Rachele sales
Buonasera. A mio avviso potrebbe essere molto importante e prezioso per il suo percorso terapeutico poter condividere questi sentimenti con la sua psicoterapeuta, in quanto questo potrebbe permetterle di esplorarli ed elaborarli all'interno del suo spazio terapeutico e di avere maggiore consapevolezza di sé stesso. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, ne parli con la sua terapeuta e cercate di capire assieme che significato ha per lei ciò che la attrae. Soltanto la terapeuta potrà dire se ciò costituisce un problema per lei, se potete continuare o se è il caso di cambiare.
Un saluto
dott.ssa Miculian
Salve,
Anch io le suggerirei di parlarne con la sua terapeuta.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno, come già altri colleghi le hanno risposto, le consiglio anche io di parlarne con la sua terapeuta. Affrontare con apertura e franchezza i contenuti e le sensazioni che emergono in psicoterapia rappresenta un'ottima occasione di crescita.
Gentile utente di mio dottore,

l'innamoramento verso lo specialista durante il processo terapeutico è fenomeno assai frequente. La relazione tra paziente e terapeuta è quella attraverso la quale tendono ad attivarsi cambiamenti significativi, proprio quelli sperati dalla terapia.
Continui il suo percorso, magari convivendo questi aspetti col suo terapeuta, saranno spunti importanti su cui lavorare.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, può rappresentare un problema se l'attrazione che prova diventa più forte della motivazione necessaria alla terapia. Può essere anche un problema se la terapeuta si trovasse in imbarazzo per questo. Dovreste parlarne ed ognuno valutare la sua parte.
Gentile Utente, l’attrazione non è un problema nella misura in cui viene condivisa e significata tra terapeuta e paziente. Non di rado, l’attrazione sessuale è figlia di un’esperienza di ascolto intimo, di comprensione, di una vicinanza tra le menti che chiama con sè anche la vicinanza tra i corpi, ma che non ha che fare con la sessualità in senso stretto. Poi magari questa donna le piace punto, ma in ogni caso è fondamentale parlarne, solo tacendolo potrebbe diventare un problema. Un caro saluto
Gentile utente, questa attrazione non è di per sé un intralcio, anzi può far parte del cosiddetto amore di transfert di cui parlare con la terapeuta. Ormai si è affievolito, per cui potrebbe trattarsi di un'attrazione dovuta alla sintonia con la sua terapeuta. Difficile da dire con precisione di una situazione a mala pena descritta. In linea generale nulla è di ostacolo e tutto può essere slancio di crescita purché venga rielaborato nel setting terapeutico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utete, le suggerisco di parlare con la sua terapeuta di questo particolare transfert che si è generato, non è raro "innamorarsi" del proprio psicoterapeuta, anzi spesso l'esplorazione di circostanze simili offrono importanti spunti al lavoro svolto in terapia. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza
Gentile utente, credo che quello che potrebbe aiutarla nella relazione ed alleanza con il suo terapeuta è provare a parlare con lo specialista di quello che prova, in modo da dare insieme un significato all'interno del vostro rapporto.
cordialmente, AV
Salve, io direi che potrebbe essere invece un vantaggio.
Ne parli con il suo psicoterapeuta, potrebbero scaturirne delle riflessioni interessanti.
Un saluto, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
potrebbe riferire in psicoterapia questi stessi pensieri che qui scrive. In questo senso può essere un intralcio: esprime altrove (cioè qui) qualcosa che ha a che vedere con un lavoro che sta svolgendo, impendendosi di comprendere aspetti di sé che la riguardano. SG

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