Salve una domanda ma il pensiero ossessivo compulsivo intrusivo si può guarire senza farmaci facendo
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Salve una domanda ma il pensiero ossessivo compulsivo intrusivo si può guarire senza farmaci facendo solo psicoterapia attendo la sua risposta gentilmente grazie mille
Sì, ma dipende dalla gravità del suo sintomo, cioè se i suoi pensieri intrusivi hanno una durata, intensità e frequenza che alterano il suo ciclo sonno-veglia o sono talmente pervasivi che non le permettono di svolgere le normali attività quotidiane (lavoro, studio, hobby, etc.). In caso contrario è necessario un intervento farmacologico che è sempre perfetto perchè ristabilisce il suo assetto psicobiologico e le permette di intraprendere un percorso psicoterapeutico con il fine di comprendere le cause dei suoi pensieri intrusivi.
Cordiali saluti
PL
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Buonasera, la sua domanda non ha una risposta netta sì o no, in quanto serve un'attenta analisi da parte del terapeuta prima di poter affermare che i farmaci sono necessari o che, viceversa, i farmaci non sono necessari. In entrambi i casi, un percorso con uno psicologo è altamente consigliato in quanto i farmaci da soli non hanno un potere di risoluzione completa del disturbo. Spero di essere stata chiara ma sono disponibile per rispondere a ulteriori dubbi!
Salve, attraverso un percorso terapeutico si può sicuramente andare a ridefinire un sintomo, cercando di comprenderne le cause e questo può aiutare, col tempo, ad imparare a gestirlo e superarlo.
Tuttavia quando il pensiero ossessivo è molto pervasivo e limita la propria quotidianità, è molto più utile fare sia una cura farmacologica che dei colloqui psicologici, poichè il farmaco di per sè aiuta a sentirsi meglio, ma non ad individuare le cause.
Le consiglio un primo colloquio psicologico per potersi orientare meglio su come muoversi, per condividere anche eventuali perplessità sui farmaci e poter essere supportato in questo momento di cambiamento e di scelte importanti, per poter vivere meglio.
Rimango a sua disposizione,
cordialmente. Dott.ssa Giulia Pastorino
Tuttavia quando il pensiero ossessivo è molto pervasivo e limita la propria quotidianità, è molto più utile fare sia una cura farmacologica che dei colloqui psicologici, poichè il farmaco di per sè aiuta a sentirsi meglio, ma non ad individuare le cause.
Le consiglio un primo colloquio psicologico per potersi orientare meglio su come muoversi, per condividere anche eventuali perplessità sui farmaci e poter essere supportato in questo momento di cambiamento e di scelte importanti, per poter vivere meglio.
Rimango a sua disposizione,
cordialmente. Dott.ssa Giulia Pastorino
Sì, la terapia psicologica può essere molto efficace nel trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). La psicoterapia, in particolare la terapia comportamentale e cognitiva (TCC), può aiutare a identificare e modificare i pensieri e comportamenti ossessivi e a ridurre la ansia associata. Tuttavia, in alcuni casi, i farmaci possono essere prescritti per gestire i sintomi del DOC. La combinazione di terapia e farmaci può essere molto efficace nella gestione del disturbo. L'importante è che il trattamento sia personalizzato e adattato alle esigenze individuali del paziente. Qualora volesse mi rendo disponibile a rispondere a eventuali preoccupazioni o paure riguardo alla terapia. I vantaggi che lei potrebbe ottenere con questo percorso sono rappresentati di un evidente miglioramento del benessere emotivo, avendo la capacità di gestire lo stress, la depressione e l'ansia.
La terapia la aiuterà a identificare e risolvere i problemi che causano stress o insoddisfazione.
Svilupperà abilità di coping per gestire le difficoltà della vita quotidiana. Inoltre il miglioramento delle relazioni interpersonali aumenterà al sua autoconsapevolezza e la capacità di comprendere meglio se stesso.
Resto a sua disposizione dott.ssa Bachiorri Sara
La terapia la aiuterà a identificare e risolvere i problemi che causano stress o insoddisfazione.
Svilupperà abilità di coping per gestire le difficoltà della vita quotidiana. Inoltre il miglioramento delle relazioni interpersonali aumenterà al sua autoconsapevolezza e la capacità di comprendere meglio se stesso.
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Buonasera gentile utente, purtroppo sono poche le informazioni disponibili per poter dare una risposta, sicuramente un percorso psicologico con uno specialista può essere affiancato ad un trattamento farmacologico per attenuare il sintomo. Sono a disposizione, anche online. Buona serata, dottoressa Nibbioli.
Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico Connesso con la genesi della Sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, occorrerebbe fare dei colloqui conoscitivi per poterlo comprendere.. a disposizione!
AV
AV
Salve, purtroppo solo con queste informazioni non è possibile darle una risposta soddisfacente: occorre prima valutare la sua situazione con dei colloqui conoscitivi, solo così sarebbe possibile fornire una risposta.
Resto a disposizione,
dottoressa Alessia Foronchi
Resto a disposizione,
dottoressa Alessia Foronchi
Salve, comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Buongiorno e grazie per averci esposto i suoi dubbi. In linea generale le direi di sì, ma molto dipende dalla severità del sintomo. In alcuni casi è possibile lavorare solo psicologicamente, mentre in altri è utile abbinare al percorso su di sè anche un trattamento farmacologico. Penso sarebbe importante avere un colloquio con uno specialista così da poter studiare il trattamento migliore. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Gentile utente, è difficile poter dare una risposta unilaterale a questa domanda. Ogni situazione di disagio psicologico può avere livelli di intensità più o meno elevati per consentire l'avvio di uno spazio psicoterapeutico; grazie all'ausilio del farmaco è possibile lavorare in modo più produttivo sul malessere percepito. Potrebbe esserle utile effettuare una consulenza per comprendere al meglio il proprio stato e valutare insieme con un professionista quale è l'intervento più adatto. Resto a disposizione, un caro saluto, dott.ssa Consales.
Buongiorno, generalmente è possibile, ma va valutata la situazione caso per caso. Spesso la terapia farmacologica è parallela alla psicoterapia e fa la sua parte nella risoluzione del problema. Una presa in carico con una terapia cognitivo comportamentale è comunque il trattamento d'elezione per questo genere di problematiche.
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Buonasera,
la psicoterapia può essere molto efficace nel trattamento di pensieri intrusivi di carattere ossessivo-compulsivo.
Tuttavia ci sono molto fattori da valutare per raggiungere un risultato utile a garantire il benessere psichico del paziente, benessere che in molti casi è dato anche dall'uso di un'adeguata terapia psico-farmacologica. Date le poche informazioni da lei riportare, sarebbe opportuno proseguire con un consulto per valutare meglio la situazione.
Rimango a disposizione, Dott.ssa La Rocca
la psicoterapia può essere molto efficace nel trattamento di pensieri intrusivi di carattere ossessivo-compulsivo.
Tuttavia ci sono molto fattori da valutare per raggiungere un risultato utile a garantire il benessere psichico del paziente, benessere che in molti casi è dato anche dall'uso di un'adeguata terapia psico-farmacologica. Date le poche informazioni da lei riportare, sarebbe opportuno proseguire con un consulto per valutare meglio la situazione.
Rimango a disposizione, Dott.ssa La Rocca
Gentile utente, non è possibile dare una risposta completa ed esaustiva alla sua domanda. Sarebbe auspicabile effettuare una valutazione in sede di colloquio con un professionista della salute mentale. Saluti
Buongiorno, la risposta è: dipende. Dipende dalla sua storia clinica e dalla gravità della sintomatologia. Tutti aspetti che sarebbe importante approfondire in colloquio. A volte il trattamento farmacologico è supportivo per il percorso psicoterapeutico perché permette di tenere sotto controllo i sintomi più invalidanti e allenare le funzioni cognitive superiori, tra cui la capacità di riflettere sui propri stati mentali. Se il disturbo non è invalidante, previo consulto con uno psichiatra, l’indicazione può essere solo la psicoterapia. La psicoterapia cognitivo comportamentale ha ampiamente studiato e validato scientificamente tecniche di intervento per il Disturbo Ossessivo Compulsivo. Rimango a sua disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Certamente,
in particolar modo con la terapia breve strategica sono registrati degli alti casi di successo.
Le consiglio di provarla.
Rimango a disposizione per dubbi o domande.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
in particolar modo con la terapia breve strategica sono registrati degli alti casi di successo.
Le consiglio di provarla.
Rimango a disposizione per dubbi o domande.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, non è possibile rispondere qui a questa domanda. Ogni persona è a sè, i suoi sintomi vanno contestualizzati nella sua storia, nel suo vissuto, nelle sue percezioni.
Se le è più semplice, parta da un consulto psicologico e si affidi al professionista sul modo in cui proseguire
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Buongiorno gentile utente e grazie per la sua domanda. Purtroppo non c'è una risposta univoca poiché dipende dalla gravità del disturbo e dalla compromissione che esso provoca nella vita quotidiana. La valutazione di questi aspetti è fondamentale e solo in seguito è possibile pensare un piano di trattamento. Laddove vi sia un'elevata intrusività dei pensieri ossessivi e il paziente impieghi una notevole quantità di tempo in compulsioni tale da risultare la sua sintomatologia significativamente invalidante, è necessario valutare il supporto farmacologico anche al fine di rendere più predisposto il paziente al lavoro di psicoterapia. Qualora, invece, il caso in questione fosse più lieve, ad uno stadio iniziale e il disturbo non risulti particolarmente invalidante, si può ipotizzare di intraprendere solamente un percorso psicoterapico e valutare il sostegno farmacologico in base ai risultati terapeutici e alle preferenze espresse dal paziente. Rimango a disposizione nel caso avesse ulteriore bisogno d'aiuto. Cordialmente, dott.ssa Camilla Centanni
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è una condizione complessa, e la risposta alla tua domanda può variare a seconda della gravità dei sintomi e delle risposte individuali al trattamento. Ecco alcune informazioni che potrebbero aiutarti a comprendere meglio la situazione:
Possibilità di guarigione senza farmaci
Psicoterapia:
Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC): Questa forma di terapia è particolarmente efficace per il DOC. La TCC aiuta a identificare e modificare i pensieri disfunzionali e le credenze irrazionali che alimentano le ossessioni e le compulsioni. Inoltre, include tecniche di esposizione e prevenzione della risposta, che possono aiutarti a confrontarti gradualmente con le tue paure senza ricorrere alle compulsioni.
Altre forme di terapia: Altre tecniche terapeutiche, come la terapia comportamentale dialettica (DBT) o la terapia psicodinamica, possono essere utili per alcuni individui, ma la TCC è generalmente considerata il trattamento di prima linea per il DOC.
Supporto e strategie di coping:
Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto può offrire un senso di comunità e comprendere che non sei solo nella tua esperienza.
Tecniche di rilassamento: Tecniche come la meditazione, la mindfulness e la respirazione profonda possono aiutarti a gestire l'ansia e lo stress associati al DOC.
Considerazioni sulla farmacoterapia
Farmaci: Sebbene sia possibile ottenere miglioramenti significativi attraverso la psicoterapia, alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da farmaci come gli antidepressivi (in particolare gli inibitori della ricaptazione della serotonina, o SSRI) in combinazione con la terapia. In casi più gravi, i farmaci possono essere particolarmente utili per ridurre i sintomi e rendere la terapia più efficace.
Importanza della personalizzazione del trattamento
Ogni persona è diversa, e quello che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. È fondamentale lavorare con un professionista della salute mentale per sviluppare un piano di trattamento personalizzato che si adatti alle tue esigenze specifiche.
Conclusioni
È possibile ottenere miglioramenti significativi nel DOC attraverso la psicoterapia, in particolare la TCC.
Tuttavia, in alcuni casi, l'aggiunta di farmaci può accelerare il processo di guarigione e migliorare i risultati.
È importante discutere le tue opzioni di trattamento con un professionista della salute mentale che possa guidarti verso il percorso più adatto a te.
Se hai domande o dubbi, non esitare a parlarne con il tuo terapeuta o un professionista della salute mentale. La tua salute mentale è importante e meriti di ricevere il supporto adeguato.
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