Salve, Ultimamente si sta facendo particolarmente presente una sensazione strana che ho già provato

19 risposte
Salve,
Ultimamente si sta facendo particolarmente presente una sensazione strana che ho già provato ma di cui vorrei avere maggiori chiarimenti. Premetto che sono una ragazza adolescente e questa problematica si é presentata anche in altri periodi della mia vita più difficili. Recentemente, capita spesso che la sera esco con la mia famiglia a fare una assaggiata, come facciamo solitamente in estate, e mentre cammino mi inizio a sentire strana. Inizio a vedere tutto leggermente più sfocato, sento le luci dei lampioni come se fossero fortissime e mi stessero accecando, mi sento la testa come se fosse vuota e percepisco il mondo intorno a me come irreale. Questo avviene all'improvviso per qualche minuto (anche se a volte si ripresenta più di una volta nella stessa serata), così poi inizio a preoccuparmi e subentra la paura di svenire. Inizio ad avere ansia, a causa del possibile svenimento, mi agito e vorrei solo sedermi da qualche parte e riprendermi. Soffro, inoltre, di pressione bassa, perciò le prime volte che mi succedeva potevo pensare fosse un calo di pressione, perché le sensazioni sono simili, ma poi quella sensazione di svenimento e la conseguente ansia mi fanno preoccupare. Succede soprattutto quando esco in famiglia, in particolare in quei momenti (molto frequenti e maggioritari) in cui le persone che sono con me parlano tra loro ed io non ne faccio parte, perché quando mi distraggo, parlando, o facendo altro è molto piu difficile che accada. Non ho mai parlato di questo a nessuno, quindi non ho neanche mai consultato uno specialista, e quando si presentano questi episodi cerco di calmarmi da sola, respirando o concentrandomi su altro, anche se mi spaventa il fatto che succeda mentre cammino. Ho già provato più volte questa sensazione, anche l'anno scorso (in cui sono stata abbastanza male emotivamente) e la questione della testa vuota o dello svenimento mi sono successe persino da più piccola. Pensavo di aver in parte superato il periodo difficile dell'anno scorso, in quanto ora sto meglio, ma questi segnali mi fanno capire che forse non va ancora tutto bene. Mi è anche capitato di sperimentare sporadicamente quelli che ho sempre pensato essere attacchi di panico (dolore al petto, difficoltà a respirare, irrequietezza, giramenti di testa, nausea ed esempio) durante l'ultimo anno, ma non so se i sintomi provati recentemente in merito allo svenimento, soprattutto mentre cammino, possano essere riconducibili all'attacco di panico.
Scusate il disturbo e grazie mille.

Buona giornata e buon lavoro
Salve,
mi spiace che questa sensazione turbi la tua quotidianità e ritengo che sia importante indagarne la cause scatenanti.
Ti consigliere di pensare ai momenti precedenti allo scatenarsi di questa sensazione sgradevole e comprendere quali siano quegli aspetti, sentimenti o azioni che possono portarti a sperimentare tali emozioni negative.
Sei giovane e hai ancora molto da sperimentare, esprimere e provare ed è importante mettere al primo posto la tua serenità e il benessere psicologico, così da poter godere al meglio della tua vita e del tuo futuro.

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Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Capisco che le sensazioni che riporta sono molto invalidanti e possano portare ad ansia e acnhe vergogna. Sarebbe importante iniziare un percorso per capire l'origine di questo malessere. Io sono disponibile anche online
Dott.sa Elena Bonini
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Ciao, mi permetto di darti del tu, vista la dichiarata adolescenza. Ho letto con attenzione la tua lettera e verrebbe subito da pensare che sono "mali dell'età ingrata" perché, per quanto se ne dica l'adolescenza non è una età felice e spensierata. Ogni fase della vita ha le sue sofferenze e difficoltà, ma questa che stai vivendo è particolarmente densa di difficili compiti da assolvere, non per ultimo quelli tipici della crescita. Quindi non è per niente facile. La tua propensione a cercare dentro di te le risorse per far fronte a queste sensazioni fisiche spiacevoli con il respiro, la distrazione sono indice del desiderio di prenderti cura e cercare di stare meglio, quindi buone risorse. Anche il fatto che scrivi a questa rubrica ne è una prova. Parti da questa motivazione, coltivala e soprattutto trova qualcuno di cui fidarti e a cui affidarti che possa accompagnarti nell'indagare ciò che ti succede e non farti sentire sola nell'affrontare queste difficoltà. Parlane insomma, potrai, sostenuta, trovare la strada per vivere con maggiore serenità questa difficile fase della vita. Te lo auguro
Salve, il fatto di non aver mai parlato di questo a nessuno e non aver neache mai consultato uno specialista non risolve la situazione. Vedo che cerca di calmarsi da sola, respirando o concentrandosi su altro per trovare una soluzione. Rilevo comunque la volontà di voler capire cosa sta accadendo e potrebbe essere molto utile parlarne con i propri genitori e il proprio medico curante per escludere qualche disturbo fisico. Si potrebbe interpellare poi uno psicoterapeuta per gestire gli attacchi d'ansia che si manifestano così soventi. Da qualche parte bisogna pur iniziare e ha fatto molto bene a comunicare con noi.
Auguro una pronta risoluzione della situazione.
Dott.ssa Carla Otilia Sno
Buongiorno, come mai non si è sentita di parlarne in casa? Comunque per avere un quadro chiaro ovviamente è necessario indagare la sintomatologia in modo accurato, ma sembra che alcuni sintomi della pressione bassa stiano innescando questi sintomi ansiosi. E' una cosa piuttosto comune in questo caso, ma per superare questa fase purtroppo è necessaria la psicoterapia. in bocca al lupo
Buongiorno, mi rendo conto del disagio che queste sensazioni possono comportare. Innanzitutto, potrebbe valere la pena comprendere se la sensazione legata alla pressione bassa possa essere trattata a livello medico (prevenendo o tamponando questa condizione), per valutare se queste sensazioni che descrive e che scatenano ansia si presentano nello stesso modo o meno. In secondo luogo, lei stessa riconduce questi sintomi all'ansia, poiché già sperimentati in passato come risposta a condizioni stressanti. In effetti, la sensazione di essere "fuori dalla realtà" rientra nei meccanismi che la nostra mente invia, tramite il nostro corpo, per segnalare che qualcosa non sta andando bene. In questo senso, anche lo svenimento-nel suo caso, il timore di svenire- potrebbe essere un meccanismo che il corpo ha trovato per alleviare la sensazione di tensione emotiva, che infatti sembra sopraggiungere in momenti di vita più faticosi. Il fatto che sia riuscita ad affrontare da sola situazioni di disagio passate è sicuramente un importante segno della presenza di risorse personali, e mi sembra che ci sia già una buona base di capacità introspettiva e analitica. Allo stesso tempo potrebbe pensare di chiedere supporto professionale al fine di comprendere e chiarire da cosa derivi questo "schema" di risposta che mette in atto, per poter sviluppare strategie più funzionali per affrontare le condizioni di stress che si stanno presentando all'interno della sua vita e che potranno presentarsi in futuro. Resto a disposizione per fornire uno spazio di ascolto e comprensione della situazione, e le auguro di poter stare meglio!
Salve, lei si definisce "adolescente" ma sarebbe importante avere altre informazioni sull'età, la scuola o l'ambiente che frequenta ecc. poichè l'adolescenza è un periodo di continuo cambiamento. Nel suo racconto associa questi "disturbi" alla passeggiata o quando "esce" con la sua famiglia. Questi aspetti li riconduce sempre al rapporto con la sua famiglia, anche quando dice di non averne parlato con nessuno (quindi nemmeno ai suoi genitori). Si dovrebbe partire da questo punto: dal tipo di relazione che avete instaurato in famiglia: da come lei si relaziona ai membri della sua famiglia e viceversa. E' importante sentire anche il loro punto di vista. Il consiglio che le posso dare e quello di confidarsi intanto con i suoi genitori. E' possibile che sia sufficiente questo passo a poterla rassicurare. Cordiali Saluti
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Gentilissima,
la ringrazio per aver condiviso la sua problematica, non essendo mai riuscita a parlarne.
Come prima cosa io sentirei il parere del suo medico di base per escludere cause fisiche, dopodiché potrebbe iniziare a riflettere sugli eventi antecedenti a questi episodi, facendo attenzione a individuare gli eventi scatenanti.
Se anche queste azioni non sono risolutive potrebbe contattare uno specialista che sicuramente le sarà d'aiuto.

Le auguro un buon pomeriggio
Chiara Scotti

Buongiorno, il sintomo è, escluse cause biologiche, sempre "sintomo" di qualche cosa che il nostro mondo interno vuole dirci, ma non sa come fare. Mentalizzare vuole dire portare alla coscienza, e quindi rendere pensabile, ciò che da soli ci è impossibile pensare. Non azzardo ipotesi diagnostiche, ma credo che sarebbe importante che lei potesse rivolgersi ad uno/a specialista con cui esplorare che cosa accade "dentro". La paura è naturale perché episodi come questo le mostrano l'impossibilità di controllare il proprio corpo in ogni situazione, ma la risposta a fatica potrà essere una "autodiagnosi" e una "autocura". La mente che genera il sintomo ha bisogno di essere aiutata da un'altra mente a comprenderne le cause. Perciò la invito caldamente a vivere quello che le sta accadendo come una opportunità per fare un viaggio dentro sé stessa, adeguatamente accompagnata. Un saluto
Salve, innanzitutto le suggerirei di parlare con il medico di base per escludere sintomi di origine organica. In seguito, potrebbe essere opportuno rivolgersi ad uno psicologo per comprendere la natura di tali sintomi e per utilizzare delle strategie di risoluzione. La sua motivazione alla cura si evince dallo scrivere qui, perciò sarebbe bello se continuasse ad avere alta questa motivazione e prendersi cura di lei rivolgendosi a degli specialisti. Se è minorenne è ovviamente necessario il consenso dei genitori ma esprimere i propri disagi, per quanto difficile, non è mai segno di debolezza.
Buongiorno, in primis grazie per aver esposto la tua storia. Mi dispiace Avverto la fatica, ma allo stesso tempo la voglia di essere ascoltata. Non è da sola, capisco la paura e l'agitazione che tutto questo provoca. Probabilmente come primo passo sarebbe buono parlare con i suoi genitori. Le auguro il meglio.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.

Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Carissima buongiorno, i disturbi che riferisce potrebbero essere connessi ad un attacco di panico, però bisogna indagare a fondo per capire cosa stia succedendo, cosa provoca tale sofferenza, per cui le consiglierei di iniziare un percorso psicologico per poter individuare i fattori scatenanti e la gestione della sintomatologia.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Raffaella Sorrentino
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Salve, da ciò che emerge dal suo racconto è riconducibile ad un'ansia che poi scaturirebbe in panico se non gestita. Tratto pazienti con le sue stesse sensazioni e mi rendo conto che per lei diventa invalidante. Bisognerebbe capire la causa scatenante ed arrivare a capire il Come, il Quando e il con Chi. Sicuramente il tutto le avviene a livello inconscio ma con un professionista può renderlo conscio in modo da poterci lavorare su.
Non si spaventi non è la sola , può risolverlo.
Cordiali saluti
Dottoressa Alessia Ballanti
Gentile utente, grazie per la condivisione! Qualora non lo abbia ancora fatto, le suggerirei di parlare con il suo medico di famiglia in modo da poter indagare la natura di questi sintomi che riferisce.
In ogni caso, il suo sintomo sta cercando di comunicarle qualcosa, soprattutto se teniamo conto del fatto che emerge con una certa frequenza ed in determinate situazioni. L'aiuto di un professionista può sicuramente aiutarla a "tradurre" questa comunicazione in modo da renderla comprensibile e lavorarci su.
Un caro saluto
Gentilissima, la descrizione dei sintomi è precisa e puntuale. Mancano informazioni della tua vita e riporti che non hai mai detto a nessuno questi disturbi, neanche ai tuoi genitori. Mi viene spontaneo chiederti come mai? Avrai dei motivi. Procederei per gradi: ne parlerei con il medico curante per escludere eventuali problematiche organiche, escluse quelle consulterei uno psicologo/a per comprendere che cosa ti comunicano questi sintomi, su cosa vogliono che tu metta la tua attenzione. Alludi a momenti della tua vita difficili. Forse è il momento di prenderti cura di te, per stare bene e costruirti il futuro. Brava che ti sei fatta avanti su questa rubrica, è il primo passo. Rimango a disposizione, ti saluto cordialmente dott.ssa Silvia Ragni
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Le sensazioni che descrivi potrebbero essere correlate ad attacchi di panico, considerando i sintomi fisici e l'ansia associata. È importante parlare con un professionista per una valutazione accurata e un supporto adeguato. L'ansia può manifestarsi in modi diversi e trattarla precocemente è essenziale per il benessere emotivo. Non esitare a cercare aiuto. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno cara sensitiva adolescente,
accanto al dato della pressione bassa che va seguito da un medico, sarebbe senz'altro molto interessante approfondire la natura dei momenti difficili così come la necessità di distrarti.
Se vuoi esplorare questi aspetti, contattami.
Un caro saluto
Dott. Claudio Cianci
Gentile,
il tuo desiderio di capire cosa sta succedendo è già di per sé una porta che si apre su un nuovo cammino. I sintomi che riferisci potrebbero far pensare ad un disturbo d'ansia e di panico, ma sarebbe utile andare ad esplorare più a fondo il contesto in cui nascono e si muovono. Sicuramente escludere cause fisiologiche sarebbe necessario per poter iniziare, con dedizione, un percorso di consapevolezza nel tuo mondo interiore.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Alessia De Lucia

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