Salve tutto e iniziato qualche settimana fa da quando mi è venuto per una forte paura un attacco di

26 risposte
Salve tutto e iniziato qualche settimana fa da quando mi è venuto per una forte paura un attacco di panico ...
E da allora ho cominciato ad avere dei problemi di ansia
Adesso sto prendendo sereupin e en perché nn riesco a dormire ma nn hanno fatto molto effetto ...nn so che fare !!!!!
Dott.ssa Veronica Verbeni
Psicologo, Neuropsicologo
Porcari
Buonasera,
le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per unire alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a esplorare origine, sintomi, emozioni e vissuti e a gestire la sintomatologia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Veronica Verbeni

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Dott.ssa Giulia Antognoli
Neuropsicologo, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buonasera, la farmacoterapia da sola potrebbe non essere risolutiva senza un percorso di psicoterapia. Infatti, è fondamentale comprendere come mai ha iniziato ad avere questa sintomatologia ansiosa e trovare le giuste strategie per affrontarla. In ogni caso, le suggerisco di discutere con il suo medico/psichiatra rispetto la terapia farmacologica qualora non stesse riscontrando alcun effetto. Un caro saluto.
Dott. Giuseppe Scuderi
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Trapani
Buonasera, le consiglio di associare alla terapia farmacologica con Sereupin un trattamento psicologico di matrice cognitivo comportamentale anche online per l'ansia patologica e gli attacchi di panico. Rimango a sua disposizione anche online. Dott. Giuseppe Scuderi.
Dott. Lucio Marco Arancio
Psicologo, Neuropsicologo
Crema
Salve
certamente un percorso di psicoterapia aiuterebbe a comprendere l'origine del problema. Nell'immediato tuttavia,data la riferita inefficacia dei farmaci,sarebbe utile eseguire con costanza delle pratiche di rilassamento e riequilibrio psicocorporeo per trovare requie e riprendere a dormire,nonché affrontare con strumenti di maggiore consapevolezza il percorso cognitivo di guarigione.
Cordiali saluti
Dr.Lucio M. Arancio

Dott.ssa Asya Cappalli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Parma
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione e comprendo il suo disagio. L'attacco di panico è un evento di grande impatto, che può portare ad un aumento dei livelli di ansia, soprattutto di quella che è definita ansia anticipatoria (detto in altri termini, la persona può avere ansia che le arrivi l'ansia o un altro attacco di panico). In questi casi, i farmaci da soli non bastano, poichè possono solo ridurre il sintomo nell'immediato, mentre non prevengono da ricadute nè garantiscono un effetto al lungo termine. In questi casi, è utile intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla a comprendere l'origine del problema, a lavorare sulla gestione dei propri vissuti emotivi e ad acquisire nuove strategie che possano aiutarla a riacquisire un benessere sia durante il sonno che nella vita quotidiana. Le consiglio quindi di informarsi sui professionisti psicologi che ci sono nella sua zona, e di riportare al medico/psichiatra gli scarsi risultati dei farmaci sul suo sonno, affinchè possa essere eventualmente modificato il dosaggio. Consideri inoltre che l'intervento psicologico ha un ulteriore vantaggio di ridurre o eliminare (a seconda della gravità della sintomatologia) l'uso di farmaci. Mi rendo conto che è difficile rispondere a tutti i suoi dubbi in queste poche righe, pertanto se avesse bisogno di ulteriori informazioni mi può contattare in privato. Sono inoltre disponibile per colloqui, anche online. Con i migliori auguri, porgo cordiali saluti. Dott.ssa Asya Cappalli
Dott.ssa Rebecca Vellani
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Modena
Buongiorno,
le consiglio di iniziare un intervento psicoterapico ad orientamento cognitivo-comportamentale, che la può aiutare ad identificare i meccanismi di funzionamento di tali episodi e le modalità per imparare a gestirli nel migliore dei modi.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Rebecca Vellani
Dott.ssa Enrica Garibaldi
Psicologo, Neuropsicologo, Sessuologo
Catania
Buonasera, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per esplorare l'origine dei sintomi ansiosi che descrive e per accrescere la consapevolezza di se e di come interagisce con l'ambiente circostante.

Spesso l'ansia non è solo ansia ma nasconde molto di più e per gestirla bisogna disinnescarla.

Resto a disposizione, una buona serata
Dott.ssa Mariagrazia Sbragia
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Pisa
Deve rivolgersi ad uno Psicoterapeuta che tenga di conto sia della salute fisica che psichica, come ad esempio uno Psicoterapeuta Funzionale Corporeo.
Dott.ssa Carmela Renzo
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Milano
Salve come già spiegato dai miei colleghi il farmaco da solo non è sufficiente. Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico!
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Dott.ssa Roberta Stasi
Psicologo clinico, Neuropsicologo, Psicologo
Torino
Come già suggerito dai miei colleghi spesso la sola farmaco-terapia non basta, le consiglierei di intraprendere una terapia psicologica, in particolare l'orientamento cognitivo-comportametale la aiuterà, relativamente in breve periodo, a gestire la sua ansia con strumenti pratici ed efficienti.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, saluti
Dott.ssa Denise De Bona
Psicologo, Neuropsicologo
Torino
Gentile utente, da quanto scritto deduco che la soluzione farmacologica sia l'unica che gli è stata proposta. è molto importante invece che a questa venga affiancato un percorso terapeutico con uno specialista. soprattutto nei casi di attacchi di panico e ansia il farmaco può essere utile solo in parte: è necessario capire da cosa deriva il malessere per imparare a gestire tali momenti, comprenderli, ed imparare ad uscire dalle difficoltà. Nel caso di bisogno, come molti altri colleghi su questa piattaforma, sono disponibile per maggiori chiarimenti ed eventuali appuntamenti. vedrà che con un aiuto riuscirà ad affrontare ogni cosa. A disposizione, dott.ssa De Bona Denise
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve,
gli psicofarmaci prima di valutarne l'effetto si attende mediamente un mese e mezzzo.
Inoltre le consiglierei di abbinare alla cura farmacologica una terapia con uno psicoterapeuta.
Il farmaco purtroppo assopisce solo il sintomo ma non la causa, ed una volta interrotto potrebbe ritornare.
Buona giornata.
Dr. Alessio Fogliamanzillo
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Casagiove
Salve. Possono esserci molteplici spiegazioni, dalla sincope vaso vagale, che più che un disturbo può essere considerata una caratteristica dell'individuo (diciamo una reattività molto alta, per esempio dovuta ad un tentativo del corpo di preservare le funzioni caridache, e per questo può succedere in caso di forti spaventi), come pure il crollo di un meccanismo di difesa da analizzare psicologicamente. Consideri una visita psicologica per approfondire
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Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Comprendo il disagio che sta vivendo, ed è positivo che lei abbia cercato aiuto con dei farmaci, tuttavia, potrebbe essere utile discutere con il suo psichiatra dei risultati attuali del trattamento in modo tale che potrebbe essere presa in considerazione un adeguamento delle dosi o un'opzione terapeutica alternativa. Inoltre, riflettere su eventuali fattori scatenanti dell'ansia e discuterne con uno psicologo potrebbe fornire ulteriori approfondimenti e strategie di gestione. Cordialmente dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Carmen Rizzuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Roma
Gentile utente,
la farmacoterapia è molto utile per gestire i sintomi.
Alcuni farmaci, come il sereupin, impiegano un po di giorni per far sentire il loro effetto benefico.
Assocerei da subito un consulto psicologico per valutare la sua situazione e per avviare un trattamento psicoterapeutico.
Sulla base delle evidenze scientifiche e della mia esperienza clinica posson dirle che l'associazione tra trattamento farmacologico e psicoterapeutico sono molto efficaci per le problematiche di ansia e attacchi di panico.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Carmen Rizzuti
Dott.ssa Susanna Scainelli
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Albino
Buonasera, prima di tutto comprendo la sua urgenza di eliminare tali sintomi ansiosi che le creano malessere e insonnia, le consiglierei di unire alla terapia farmacologica una psicoterapia, online o in presenza, per comprendere meglio i sintomi di cui soffre e le cause di tale sintomatologia. Se ne avesse la necessità sono a sua disposizione per un percorso di terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli
Dott.ssa Demetra Piccardo
Psicologo, Neuropsicologo
Celle Ligure
Gentile Utente, mi unisco ai colleghi che Le stanno consigliando di abbinare la farmacoterapia con un percorso psicoterapeutico. Un caro saluto
Dott.ssa Piccardo Demetra
Dott. Ivan De lucia
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ovada
Gentile utente,

Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Gli attacchi di panico e l'ansia possono essere estremamente debilitanti. È importante sapere che non è solo/a e che esistono molte strategie e trattamenti efficaci. In qualità di psicologo, posso offrirle un supporto personalizzato per affrontare questi problemi. Insieme, possiamo esplorare tecniche di gestione dell'ansia, come la terapia cognitivo-comportamentale, che ha dimostrato di essere molto efficace. Inoltre, possiamo lavorare su tecniche di rilassamento e mindfulness per migliorare la qualità del sonno. La invito a contattarmi per fissare un appuntamento. Sono a sua disposizione per aiutarla a ritrovare il suo benessere.

Cordiali saluti,

Dott. Ivan De Lucia
Dott.ssa Maria Cristina Genovese
Psicologo clinico, Neuropsicologo, Psicologo
Gela
Buonasera, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per integrare la terapia farmacologica, un percorso di psicoterapia e sostegno psicologico può ridurre gli attacchi di panico. Cordiali saluti Dott.ssa Maria Cristina
Dott.ssa Beatrice Curti
Neuropsicologo, Psicologo, Psicologo clinico
Lodi
Gentile utente,
questo farmaco gliel'ha prescritto un medico? Se sì, è necessario affiancare all'assunzione di una terapia farmacologica anche un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia affinché si lavori sinergicamente sulla sua sintomatologia.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Dott.ssa Curti Beatrice.
Dott.ssa Flavia Maria Longo
Neuropsicologo, Psicologo clinico, Psicologo
Napoli
Salve,

mi dispiace sapere che sta attraversando un periodo così difficile. L’ansia e gli attacchi di panico possono essere destabilizzanti, ma con il giusto approccio è possibile migliorare. Vediamo insieme cosa potrebbe aiutarla:

1. Farmaci e trattamento
Sereupin (paroxetina): Questo farmaco appartiene alla classe degli SSRI ed è efficace per ansia e panico, ma potrebbe richiedere 2-4 settimane per iniziare a mostrare i primi effetti significativi. Se lo sta assumendo da poco, è importante essere pazienti e attendere il pieno effetto.
En (delorazepam): È utile per i sintomi acuti, ma non è una soluzione a lungo termine. Se il sonno resta problematico, potrebbe essere utile discuterne con il medico per valutare un eventuale aggiustamento della terapia o altre opzioni (come tecniche per migliorare il sonno).
Parli con il suo medico o psichiatra per un monitoraggio regolare della terapia e per valutare eventuali aggiustamenti o combinazioni più efficaci.

2. Psicoterapia
La terapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), è uno dei trattamenti più efficaci per l’ansia e gli attacchi di panico. Può aiutarla a:

Identificare i pensieri negativi o catastrofici che alimentano l’ansia.
Apprendere tecniche pratiche per gestire il panico e prevenire nuovi episodi.
Migliorare la gestione delle emozioni e ridurre la dipendenza dai farmaci.
3. Tecniche pratiche per gestire l’ansia
Tecniche di respirazione profonda: Quando sente che l’ansia aumenta, provi a respirare lentamente: inspiri per 4 secondi, trattenga il respiro per 4 secondi, poi espiri per 6 secondi.
Attività fisica leggera: Camminare, fare stretching o yoga può ridurre i livelli di stress e favorire il rilassamento.
Routine serale rilassante: Prima di dormire, eviti schermi luminosi, caffeina e situazioni stimolanti. Provi con una tisana rilassante o un bagno caldo.
4. Supporto emotivo
Parli con persone di fiducia, come familiari o amici, per condividere ciò che sta vivendo.
Consideri l’idea di unirsi a un gruppo di supporto per l’ansia, dove potrà confrontarsi con altre persone che affrontano situazioni simili.
5. Cosa fare ora
Prosegua con il farmaco come indicato dal suo medico, ma continui a monitorare i sintomi. Se dopo qualche settimana non nota miglioramenti, ne parli con il medico per valutare altre opzioni.
Valuti di iniziare un percorso psicoterapeutico, che può aiutarla a trovare strumenti duraturi per affrontare l’ansia.
Non si colpevolizzi per la situazione: l’ansia è un problema comune e gestibile con il giusto supporto.
Se desidera, sono a disposizione per offrirle un supporto psicologico personalizzato o guidarla verso le strategie più efficaci per gestire questa situazione. Non esiti a contattarmi. Le auguro tanta forza!
Dott. Jonathan Trobia
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, mi spiace per la situazione che sta vivendo. Anche se la terapia farmacologica aiuta sicuramente a migliorare le condizoni emotive generale, suggerirei un percorso psicologico mirato su quello che sta accadendo, per identificare soluzioni che la possano aiutare a superare il problema (non ci sono soluzioni valide per tutti purtroppo).
Resto a disposizione
Buona serata
 Filomena Lopez
Neuropsicologo
Roma
Buon pomeriggio
La cosa migliore contatti uno psicologo per indagare come sta le cause di questo attacco di panico ..
Dott. Gian Marco Bevitori
Psicologo, Neuropsicologo
Ravenna
Quello che sta vivendo è comprensibile e molto comune: un attacco di panico può lasciare un forte senso di vulnerabilità e innescare un circolo vizioso di ansia anticipatoria, che porta a temere nuovi episodi e a sentirsi sempre in allerta. Il fatto che i farmaci non abbiano ancora dato un effetto significativo potrebbe dipendere dal tempo di azione dato che certe medicine richiedono tempo per raggiungere il pieno effetto.

Oltre alla terapia farmacologica, sarebbe utile affiancare un percorso psicologico per lavorare sulle cause e sui meccanismi dell’ansia. L’obiettivo non è solo ridurre i sintomi, ma aiutarla a recuperare un senso di controllo, imparando a riconoscere e gestire le emozioni che stanno amplificando il disagio.

Concludo dicendole che l’ansia è una risposta naturale del nostro corpo, ed anche se può sembrare strano, è progettata per proteggerci. Quando ci troviamo di fronte a un pericolo, reale o percepito, il nostro sistema nervoso attiva una "modalità di emergenza", chiamata risposta di lotta o fuga. È un meccanismo automatico che prepara il corpo a reagire rapidamente. Nessun è mai morto di ansia o di un attacco di panico. Anche se i sintomi che si avvertono sono molto intensi (battito accelerato, senso di soffocamento, i capogiri, i tremori, sudorazione, etc.), non sono pericolosi. Non porteranno a un infarto, alla perdita di controllo o alla "pazzia", anche se possono essere molto spaventosi in quel momento.
Dott.ssa Mirea Colantuono
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Marano di Napoli
Salve, il medico che le ha prescritto questi farmaci la dovrebbe monitorare nei loro effetti per calibrare la terapia. Inoltre, dovrebbe abbinare una terapia psicologica con uno psicoterapeuta all'uso dei farmaci. Vedrà che così starà meglio. In bocca al lupo, un caro saluto.
Dott. Dario Papa
Psicologo, Neuropsicologo
Caserta
Un attacco di panico è un’esperienza intensa che lascia il segno, perché il cervello inizia a percepire l’ansia stessa come una minaccia (si parla infatti di ciclo dell'attacco di panico). È per questo che continua a sentirsi in allerta, come se stesse per accadedre sempre qualcosa di brutto. Il corpo poi fa il resto reagendo con sintomi come tachicardia, respiro corto e tensione, alimentando ancora di più la paura.
I farmaci che sta assumendo possono aiutare a ridurre l’ansia, ma hanno bisogno di tempo per agire e, soprattutto, da soli non risolvono il problema. È fondamentale imparare a interrompere il circolo vizioso tra paura e sintomi, e per questo un sostegno psicologico è certamente utile.
Capire come funziona l’ansia e imparare a gestirla è sempre il primo passo per riprendere il controllo. Se ha piacere, possiamo lavorarci insieme.

Dott. Dario Papa

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