Salve tutto e iniziato qualche settimana fa da quando mi è venuto per una forte paura un attacco di
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Salve tutto e iniziato qualche settimana fa da quando mi è venuto per una forte paura un attacco di panico ...
E da allora ho cominciato ad avere dei problemi di ansia
Adesso sto prendendo sereupin e en perché nn riesco a dormire ma nn hanno fatto molto effetto ...nn so che fare !!!!!
E da allora ho cominciato ad avere dei problemi di ansia
Adesso sto prendendo sereupin e en perché nn riesco a dormire ma nn hanno fatto molto effetto ...nn so che fare !!!!!

Buonasera,
le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per unire alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a esplorare origine, sintomi, emozioni e vissuti e a gestire la sintomatologia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Veronica Verbeni
le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per unire alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a esplorare origine, sintomi, emozioni e vissuti e a gestire la sintomatologia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Veronica Verbeni
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Buonasera, la farmacoterapia da sola potrebbe non essere risolutiva senza un percorso di psicoterapia. Infatti, è fondamentale comprendere come mai ha iniziato ad avere questa sintomatologia ansiosa e trovare le giuste strategie per affrontarla. In ogni caso, le suggerisco di discutere con il suo medico/psichiatra rispetto la terapia farmacologica qualora non stesse riscontrando alcun effetto. Un caro saluto.

Buonasera, le consiglio di associare alla terapia farmacologica con Sereupin un trattamento psicologico di matrice cognitivo comportamentale anche online per l'ansia patologica e gli attacchi di panico. Rimango a sua disposizione anche online. Dott. Giuseppe Scuderi.

Salve
certamente un percorso di psicoterapia aiuterebbe a comprendere l'origine del problema. Nell'immediato tuttavia,data la riferita inefficacia dei farmaci,sarebbe utile eseguire con costanza delle pratiche di rilassamento e riequilibrio psicocorporeo per trovare requie e riprendere a dormire,nonché affrontare con strumenti di maggiore consapevolezza il percorso cognitivo di guarigione.
Cordiali saluti
Dr.Lucio M. Arancio
certamente un percorso di psicoterapia aiuterebbe a comprendere l'origine del problema. Nell'immediato tuttavia,data la riferita inefficacia dei farmaci,sarebbe utile eseguire con costanza delle pratiche di rilassamento e riequilibrio psicocorporeo per trovare requie e riprendere a dormire,nonché affrontare con strumenti di maggiore consapevolezza il percorso cognitivo di guarigione.
Cordiali saluti
Dr.Lucio M. Arancio

Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione e comprendo il suo disagio. L'attacco di panico è un evento di grande impatto, che può portare ad un aumento dei livelli di ansia, soprattutto di quella che è definita ansia anticipatoria (detto in altri termini, la persona può avere ansia che le arrivi l'ansia o un altro attacco di panico). In questi casi, i farmaci da soli non bastano, poichè possono solo ridurre il sintomo nell'immediato, mentre non prevengono da ricadute nè garantiscono un effetto al lungo termine. In questi casi, è utile intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla a comprendere l'origine del problema, a lavorare sulla gestione dei propri vissuti emotivi e ad acquisire nuove strategie che possano aiutarla a riacquisire un benessere sia durante il sonno che nella vita quotidiana. Le consiglio quindi di informarsi sui professionisti psicologi che ci sono nella sua zona, e di riportare al medico/psichiatra gli scarsi risultati dei farmaci sul suo sonno, affinchè possa essere eventualmente modificato il dosaggio. Consideri inoltre che l'intervento psicologico ha un ulteriore vantaggio di ridurre o eliminare (a seconda della gravità della sintomatologia) l'uso di farmaci. Mi rendo conto che è difficile rispondere a tutti i suoi dubbi in queste poche righe, pertanto se avesse bisogno di ulteriori informazioni mi può contattare in privato. Sono inoltre disponibile per colloqui, anche online. Con i migliori auguri, porgo cordiali saluti. Dott.ssa Asya Cappalli

Buongiorno,
le consiglio di iniziare un intervento psicoterapico ad orientamento cognitivo-comportamentale, che la può aiutare ad identificare i meccanismi di funzionamento di tali episodi e le modalità per imparare a gestirli nel migliore dei modi.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Rebecca Vellani
le consiglio di iniziare un intervento psicoterapico ad orientamento cognitivo-comportamentale, che la può aiutare ad identificare i meccanismi di funzionamento di tali episodi e le modalità per imparare a gestirli nel migliore dei modi.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Rebecca Vellani

Buonasera, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per esplorare l'origine dei sintomi ansiosi che descrive e per accrescere la consapevolezza di se e di come interagisce con l'ambiente circostante.
Spesso l'ansia non è solo ansia ma nasconde molto di più e per gestirla bisogna disinnescarla.
Resto a disposizione, una buona serata
Spesso l'ansia non è solo ansia ma nasconde molto di più e per gestirla bisogna disinnescarla.
Resto a disposizione, una buona serata

Deve rivolgersi ad uno Psicoterapeuta che tenga di conto sia della salute fisica che psichica, come ad esempio uno Psicoterapeuta Funzionale Corporeo.

Salve come già spiegato dai miei colleghi il farmaco da solo non è sufficiente. Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico!
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Come già suggerito dai miei colleghi spesso la sola farmaco-terapia non basta, le consiglierei di intraprendere una terapia psicologica, in particolare l'orientamento cognitivo-comportametale la aiuterà, relativamente in breve periodo, a gestire la sua ansia con strumenti pratici ed efficienti.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, saluti
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti, saluti

Gentile utente, da quanto scritto deduco che la soluzione farmacologica sia l'unica che gli è stata proposta. è molto importante invece che a questa venga affiancato un percorso terapeutico con uno specialista. soprattutto nei casi di attacchi di panico e ansia il farmaco può essere utile solo in parte: è necessario capire da cosa deriva il malessere per imparare a gestire tali momenti, comprenderli, ed imparare ad uscire dalle difficoltà. Nel caso di bisogno, come molti altri colleghi su questa piattaforma, sono disponibile per maggiori chiarimenti ed eventuali appuntamenti. vedrà che con un aiuto riuscirà ad affrontare ogni cosa. A disposizione, dott.ssa De Bona Denise

Salve,
gli psicofarmaci prima di valutarne l'effetto si attende mediamente un mese e mezzzo.
Inoltre le consiglierei di abbinare alla cura farmacologica una terapia con uno psicoterapeuta.
Il farmaco purtroppo assopisce solo il sintomo ma non la causa, ed una volta interrotto potrebbe ritornare.
Buona giornata.
gli psicofarmaci prima di valutarne l'effetto si attende mediamente un mese e mezzzo.
Inoltre le consiglierei di abbinare alla cura farmacologica una terapia con uno psicoterapeuta.
Il farmaco purtroppo assopisce solo il sintomo ma non la causa, ed una volta interrotto potrebbe ritornare.
Buona giornata.

Salve. Possono esserci molteplici spiegazioni, dalla sincope vaso vagale, che più che un disturbo può essere considerata una caratteristica dell'individuo (diciamo una reattività molto alta, per esempio dovuta ad un tentativo del corpo di preservare le funzioni caridache, e per questo può succedere in caso di forti spaventi), come pure il crollo di un meccanismo di difesa da analizzare psicologicamente. Consideri una visita psicologica per approfondire
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Comprendo il disagio che sta vivendo, ed è positivo che lei abbia cercato aiuto con dei farmaci, tuttavia, potrebbe essere utile discutere con il suo psichiatra dei risultati attuali del trattamento in modo tale che potrebbe essere presa in considerazione un adeguamento delle dosi o un'opzione terapeutica alternativa. Inoltre, riflettere su eventuali fattori scatenanti dell'ansia e discuterne con uno psicologo potrebbe fornire ulteriori approfondimenti e strategie di gestione. Cordialmente dott.ssa Camilla Persico

Gentile utente,
la farmacoterapia è molto utile per gestire i sintomi.
Alcuni farmaci, come il sereupin, impiegano un po di giorni per far sentire il loro effetto benefico.
Assocerei da subito un consulto psicologico per valutare la sua situazione e per avviare un trattamento psicoterapeutico.
Sulla base delle evidenze scientifiche e della mia esperienza clinica posson dirle che l'associazione tra trattamento farmacologico e psicoterapeutico sono molto efficaci per le problematiche di ansia e attacchi di panico.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Carmen Rizzuti
la farmacoterapia è molto utile per gestire i sintomi.
Alcuni farmaci, come il sereupin, impiegano un po di giorni per far sentire il loro effetto benefico.
Assocerei da subito un consulto psicologico per valutare la sua situazione e per avviare un trattamento psicoterapeutico.
Sulla base delle evidenze scientifiche e della mia esperienza clinica posson dirle che l'associazione tra trattamento farmacologico e psicoterapeutico sono molto efficaci per le problematiche di ansia e attacchi di panico.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Carmen Rizzuti

Buonasera, prima di tutto comprendo la sua urgenza di eliminare tali sintomi ansiosi che le creano malessere e insonnia, le consiglierei di unire alla terapia farmacologica una psicoterapia, online o in presenza, per comprendere meglio i sintomi di cui soffre e le cause di tale sintomatologia. Se ne avesse la necessità sono a sua disposizione per un percorso di terapia di tipo relazionale integrata, con il supporto di varie tecniche personalizzate in base al paziente, ai suoi bisogni ed obiettivi con evidenza scientifica. Dott.ssa Susanna Scainelli

Gentile Utente, mi unisco ai colleghi che Le stanno consigliando di abbinare la farmacoterapia con un percorso psicoterapeutico. Un caro saluto
Dott.ssa Piccardo Demetra
Dott.ssa Piccardo Demetra

Gentile utente,
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Gli attacchi di panico e l'ansia possono essere estremamente debilitanti. È importante sapere che non è solo/a e che esistono molte strategie e trattamenti efficaci. In qualità di psicologo, posso offrirle un supporto personalizzato per affrontare questi problemi. Insieme, possiamo esplorare tecniche di gestione dell'ansia, come la terapia cognitivo-comportamentale, che ha dimostrato di essere molto efficace. Inoltre, possiamo lavorare su tecniche di rilassamento e mindfulness per migliorare la qualità del sonno. La invito a contattarmi per fissare un appuntamento. Sono a sua disposizione per aiutarla a ritrovare il suo benessere.
Cordiali saluti,
Dott. Ivan De Lucia
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Gli attacchi di panico e l'ansia possono essere estremamente debilitanti. È importante sapere che non è solo/a e che esistono molte strategie e trattamenti efficaci. In qualità di psicologo, posso offrirle un supporto personalizzato per affrontare questi problemi. Insieme, possiamo esplorare tecniche di gestione dell'ansia, come la terapia cognitivo-comportamentale, che ha dimostrato di essere molto efficace. Inoltre, possiamo lavorare su tecniche di rilassamento e mindfulness per migliorare la qualità del sonno. La invito a contattarmi per fissare un appuntamento. Sono a sua disposizione per aiutarla a ritrovare il suo benessere.
Cordiali saluti,
Dott. Ivan De Lucia

Buonasera, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per integrare la terapia farmacologica, un percorso di psicoterapia e sostegno psicologico può ridurre gli attacchi di panico. Cordiali saluti Dott.ssa Maria Cristina

Gentile utente,
questo farmaco gliel'ha prescritto un medico? Se sì, è necessario affiancare all'assunzione di una terapia farmacologica anche un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia affinché si lavori sinergicamente sulla sua sintomatologia.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Dott.ssa Curti Beatrice.
questo farmaco gliel'ha prescritto un medico? Se sì, è necessario affiancare all'assunzione di una terapia farmacologica anche un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia affinché si lavori sinergicamente sulla sua sintomatologia.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti,
Dott.ssa Curti Beatrice.

Salve,
mi dispiace sapere che sta attraversando un periodo così difficile. L’ansia e gli attacchi di panico possono essere destabilizzanti, ma con il giusto approccio è possibile migliorare. Vediamo insieme cosa potrebbe aiutarla:
1. Farmaci e trattamento
Sereupin (paroxetina): Questo farmaco appartiene alla classe degli SSRI ed è efficace per ansia e panico, ma potrebbe richiedere 2-4 settimane per iniziare a mostrare i primi effetti significativi. Se lo sta assumendo da poco, è importante essere pazienti e attendere il pieno effetto.
En (delorazepam): È utile per i sintomi acuti, ma non è una soluzione a lungo termine. Se il sonno resta problematico, potrebbe essere utile discuterne con il medico per valutare un eventuale aggiustamento della terapia o altre opzioni (come tecniche per migliorare il sonno).
Parli con il suo medico o psichiatra per un monitoraggio regolare della terapia e per valutare eventuali aggiustamenti o combinazioni più efficaci.
2. Psicoterapia
La terapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), è uno dei trattamenti più efficaci per l’ansia e gli attacchi di panico. Può aiutarla a:
Identificare i pensieri negativi o catastrofici che alimentano l’ansia.
Apprendere tecniche pratiche per gestire il panico e prevenire nuovi episodi.
Migliorare la gestione delle emozioni e ridurre la dipendenza dai farmaci.
3. Tecniche pratiche per gestire l’ansia
Tecniche di respirazione profonda: Quando sente che l’ansia aumenta, provi a respirare lentamente: inspiri per 4 secondi, trattenga il respiro per 4 secondi, poi espiri per 6 secondi.
Attività fisica leggera: Camminare, fare stretching o yoga può ridurre i livelli di stress e favorire il rilassamento.
Routine serale rilassante: Prima di dormire, eviti schermi luminosi, caffeina e situazioni stimolanti. Provi con una tisana rilassante o un bagno caldo.
4. Supporto emotivo
Parli con persone di fiducia, come familiari o amici, per condividere ciò che sta vivendo.
Consideri l’idea di unirsi a un gruppo di supporto per l’ansia, dove potrà confrontarsi con altre persone che affrontano situazioni simili.
5. Cosa fare ora
Prosegua con il farmaco come indicato dal suo medico, ma continui a monitorare i sintomi. Se dopo qualche settimana non nota miglioramenti, ne parli con il medico per valutare altre opzioni.
Valuti di iniziare un percorso psicoterapeutico, che può aiutarla a trovare strumenti duraturi per affrontare l’ansia.
Non si colpevolizzi per la situazione: l’ansia è un problema comune e gestibile con il giusto supporto.
Se desidera, sono a disposizione per offrirle un supporto psicologico personalizzato o guidarla verso le strategie più efficaci per gestire questa situazione. Non esiti a contattarmi. Le auguro tanta forza!
mi dispiace sapere che sta attraversando un periodo così difficile. L’ansia e gli attacchi di panico possono essere destabilizzanti, ma con il giusto approccio è possibile migliorare. Vediamo insieme cosa potrebbe aiutarla:
1. Farmaci e trattamento
Sereupin (paroxetina): Questo farmaco appartiene alla classe degli SSRI ed è efficace per ansia e panico, ma potrebbe richiedere 2-4 settimane per iniziare a mostrare i primi effetti significativi. Se lo sta assumendo da poco, è importante essere pazienti e attendere il pieno effetto.
En (delorazepam): È utile per i sintomi acuti, ma non è una soluzione a lungo termine. Se il sonno resta problematico, potrebbe essere utile discuterne con il medico per valutare un eventuale aggiustamento della terapia o altre opzioni (come tecniche per migliorare il sonno).
Parli con il suo medico o psichiatra per un monitoraggio regolare della terapia e per valutare eventuali aggiustamenti o combinazioni più efficaci.
2. Psicoterapia
La terapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), è uno dei trattamenti più efficaci per l’ansia e gli attacchi di panico. Può aiutarla a:
Identificare i pensieri negativi o catastrofici che alimentano l’ansia.
Apprendere tecniche pratiche per gestire il panico e prevenire nuovi episodi.
Migliorare la gestione delle emozioni e ridurre la dipendenza dai farmaci.
3. Tecniche pratiche per gestire l’ansia
Tecniche di respirazione profonda: Quando sente che l’ansia aumenta, provi a respirare lentamente: inspiri per 4 secondi, trattenga il respiro per 4 secondi, poi espiri per 6 secondi.
Attività fisica leggera: Camminare, fare stretching o yoga può ridurre i livelli di stress e favorire il rilassamento.
Routine serale rilassante: Prima di dormire, eviti schermi luminosi, caffeina e situazioni stimolanti. Provi con una tisana rilassante o un bagno caldo.
4. Supporto emotivo
Parli con persone di fiducia, come familiari o amici, per condividere ciò che sta vivendo.
Consideri l’idea di unirsi a un gruppo di supporto per l’ansia, dove potrà confrontarsi con altre persone che affrontano situazioni simili.
5. Cosa fare ora
Prosegua con il farmaco come indicato dal suo medico, ma continui a monitorare i sintomi. Se dopo qualche settimana non nota miglioramenti, ne parli con il medico per valutare altre opzioni.
Valuti di iniziare un percorso psicoterapeutico, che può aiutarla a trovare strumenti duraturi per affrontare l’ansia.
Non si colpevolizzi per la situazione: l’ansia è un problema comune e gestibile con il giusto supporto.
Se desidera, sono a disposizione per offrirle un supporto psicologico personalizzato o guidarla verso le strategie più efficaci per gestire questa situazione. Non esiti a contattarmi. Le auguro tanta forza!

Salve, mi spiace per la situazione che sta vivendo. Anche se la terapia farmacologica aiuta sicuramente a migliorare le condizoni emotive generale, suggerirei un percorso psicologico mirato su quello che sta accadendo, per identificare soluzioni che la possano aiutare a superare il problema (non ci sono soluzioni valide per tutti purtroppo).
Resto a disposizione
Buona serata
Resto a disposizione
Buona serata

Buon pomeriggio
La cosa migliore contatti uno psicologo per indagare come sta le cause di questo attacco di panico ..
La cosa migliore contatti uno psicologo per indagare come sta le cause di questo attacco di panico ..

Quello che sta vivendo è comprensibile e molto comune: un attacco di panico può lasciare un forte senso di vulnerabilità e innescare un circolo vizioso di ansia anticipatoria, che porta a temere nuovi episodi e a sentirsi sempre in allerta. Il fatto che i farmaci non abbiano ancora dato un effetto significativo potrebbe dipendere dal tempo di azione dato che certe medicine richiedono tempo per raggiungere il pieno effetto.
Oltre alla terapia farmacologica, sarebbe utile affiancare un percorso psicologico per lavorare sulle cause e sui meccanismi dell’ansia. L’obiettivo non è solo ridurre i sintomi, ma aiutarla a recuperare un senso di controllo, imparando a riconoscere e gestire le emozioni che stanno amplificando il disagio.
Concludo dicendole che l’ansia è una risposta naturale del nostro corpo, ed anche se può sembrare strano, è progettata per proteggerci. Quando ci troviamo di fronte a un pericolo, reale o percepito, il nostro sistema nervoso attiva una "modalità di emergenza", chiamata risposta di lotta o fuga. È un meccanismo automatico che prepara il corpo a reagire rapidamente. Nessun è mai morto di ansia o di un attacco di panico. Anche se i sintomi che si avvertono sono molto intensi (battito accelerato, senso di soffocamento, i capogiri, i tremori, sudorazione, etc.), non sono pericolosi. Non porteranno a un infarto, alla perdita di controllo o alla "pazzia", anche se possono essere molto spaventosi in quel momento.
Oltre alla terapia farmacologica, sarebbe utile affiancare un percorso psicologico per lavorare sulle cause e sui meccanismi dell’ansia. L’obiettivo non è solo ridurre i sintomi, ma aiutarla a recuperare un senso di controllo, imparando a riconoscere e gestire le emozioni che stanno amplificando il disagio.
Concludo dicendole che l’ansia è una risposta naturale del nostro corpo, ed anche se può sembrare strano, è progettata per proteggerci. Quando ci troviamo di fronte a un pericolo, reale o percepito, il nostro sistema nervoso attiva una "modalità di emergenza", chiamata risposta di lotta o fuga. È un meccanismo automatico che prepara il corpo a reagire rapidamente. Nessun è mai morto di ansia o di un attacco di panico. Anche se i sintomi che si avvertono sono molto intensi (battito accelerato, senso di soffocamento, i capogiri, i tremori, sudorazione, etc.), non sono pericolosi. Non porteranno a un infarto, alla perdita di controllo o alla "pazzia", anche se possono essere molto spaventosi in quel momento.

Salve, il medico che le ha prescritto questi farmaci la dovrebbe monitorare nei loro effetti per calibrare la terapia. Inoltre, dovrebbe abbinare una terapia psicologica con uno psicoterapeuta all'uso dei farmaci. Vedrà che così starà meglio. In bocca al lupo, un caro saluto.

Un attacco di panico è un’esperienza intensa che lascia il segno, perché il cervello inizia a percepire l’ansia stessa come una minaccia (si parla infatti di ciclo dell'attacco di panico). È per questo che continua a sentirsi in allerta, come se stesse per accadedre sempre qualcosa di brutto. Il corpo poi fa il resto reagendo con sintomi come tachicardia, respiro corto e tensione, alimentando ancora di più la paura.
I farmaci che sta assumendo possono aiutare a ridurre l’ansia, ma hanno bisogno di tempo per agire e, soprattutto, da soli non risolvono il problema. È fondamentale imparare a interrompere il circolo vizioso tra paura e sintomi, e per questo un sostegno psicologico è certamente utile.
Capire come funziona l’ansia e imparare a gestirla è sempre il primo passo per riprendere il controllo. Se ha piacere, possiamo lavorarci insieme.
Dott. Dario Papa
I farmaci che sta assumendo possono aiutare a ridurre l’ansia, ma hanno bisogno di tempo per agire e, soprattutto, da soli non risolvono il problema. È fondamentale imparare a interrompere il circolo vizioso tra paura e sintomi, e per questo un sostegno psicologico è certamente utile.
Capire come funziona l’ansia e imparare a gestirla è sempre il primo passo per riprendere il controllo. Se ha piacere, possiamo lavorarci insieme.
Dott. Dario Papa
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