salve sto in trattamento con serequel ma non riesco a dormire sono molto ansioso particolarmente
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salve sto in trattamento con serequel ma non riesco a dormire sono molto ansioso particolarmente in questo cambio di stagione. C'è qualcosa che potrei fare per dormire?.
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive poiché comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con queste difficoltà di sonno. Per quanto riguarda il farmaco, credo sia meglio rivolgersi al proprio medico, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente comunque che le difficoltà di addormentamento possono essere il sintomo di una condizione psicologica di malessere meritevole di attenzione clinica pertanto ritengo utile che lei possa consultare anche uno psicologo per cercare di capire quali fattori psicologici possano intervenire nel mantenere in atto la sintomatologia.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Tenga presente comunque che le difficoltà di addormentamento possono essere il sintomo di una condizione psicologica di malessere meritevole di attenzione clinica pertanto ritengo utile che lei possa consultare anche uno psicologo per cercare di capire quali fattori psicologici possano intervenire nel mantenere in atto la sintomatologia.
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Buonasera caro utente,
Difficile dirle cosa fare per messaggi e con poche informazioni. Ha mai pensato di intraprendere un percorso psicologico per lavorare sull'ansia? Come mai in questo periodo di cambio di stagione si acutizza?
Rimango disponibile
Saluti Elisabetta
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Buonasera ,per quanto riguarda i farmaci deve rivolgersi ad un medico .La componente psicologica nei disturbi del sonno è rilevante le consiglio di chiedere consulenza psicologica ,e approfondire le cause della insonnia.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera Gentile Utente, se pensa che il farmaco non le stia facendo effetto, dovrebbe sentire il medico che gliel'ha prescritto e farglielo presente. Se invece vuol fare un lavoro per quanto riguarda la sua ansia, può prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso psicologico. Il mio consiglio è quello di portare avanti entrambe le cose nel momento in cui sente che sta faticando troppo. Cordialmente, dott. Simeoni
Buonasera,
mi rendo conto del suo fastidio, immagino quanto non avere un sonno ristoratore possa avere degli effetti sulla giornata. Credo che sia importante per lei fare presente al suo medico l'effetto che sperimenta e chiedere se può prendere qualcosa che la aiuti per stare meglio. Le auguro una buona ripresa!
Dott. Riccardo Scalcinati
mi rendo conto del suo fastidio, immagino quanto non avere un sonno ristoratore possa avere degli effetti sulla giornata. Credo che sia importante per lei fare presente al suo medico l'effetto che sperimenta e chiedere se può prendere qualcosa che la aiuti per stare meglio. Le auguro una buona ripresa!
Dott. Riccardo Scalcinati
Gentilissimo, grazie per la sua domanda. Innanzitutto vedo che contrariamente alla maggior parte delle persone, che decidono di ignorare i propri disagi o nascondere le proprie sofferenze, lei sta cercando attivamente una soluzione a una situazione che certamente ha riconosciuto come problematica. Sarebbe per me una soddisfazione poter dare una risposta esaustiva ed efficace al suo quesito, tuttavia, come si renderà conto, nessun serio professionista le potrà rispondere in modo soddisfacente senza aver avuto occasione di conoscerla e approfondire di persona la sua particolare situazione. Dunque, innanzitutto le consiglio di diffidare da chi offre facili soluzioni on-line senza aver avuto la possibilità di capire a fondo le sue specificità. Sembrerà ovvio e scontato, ma per le problematiche mediche e/o psicologiche non esistono risposte on-line. Per tanto, mi creda, l'unica via percorribile è rivolgersi a un professionista (medico e/o psicologo) che le offra uno spazio di ascolto, in cui poter parlare liberamente di sé. A volte, sia per piccoli disagi sia per problemi che appaiono insormontabili, anche un breve intervento di poche sedute può sbloccare la situazione in maniera significativa.
Sperando di esserle stata utile, le auguro il meglio.
Eloisa Iellici
Sperando di esserle stata utile, le auguro il meglio.
Eloisa Iellici
Gentile utente di mio dottore,
in merito alla posologia farmacologica è consigliato far riferimento al medico prescrivente. Aggiungo che visto il suo stato di agitazione ed il suo malessere sarebbe indicato affiancare la psicoterapia al trattamento farmacologico, con lo scopo di ricevere un supporto psicologico rispetto al suo stato emotivo. Non perda altro tempo e contatti anche uno psicoterapeuta, è la strada più giusta da seguire.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
in merito alla posologia farmacologica è consigliato far riferimento al medico prescrivente. Aggiungo che visto il suo stato di agitazione ed il suo malessere sarebbe indicato affiancare la psicoterapia al trattamento farmacologico, con lo scopo di ricevere un supporto psicologico rispetto al suo stato emotivo. Non perda altro tempo e contatti anche uno psicoterapeuta, è la strada più giusta da seguire.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Gentile utente, le consiglio di rivolgere questa domanda al medico che le ha prescritto il farmaco, può valutare, inoltre, di iniziare un percorso di psicoterapia per comprendere l’origine dell’ansia e le strategie più funzionali per gestirla ed elaborarla. Un cordiale saluto Dott.ssa Paola Trombini
Salve, le consiglio di confrontarsi con il suo medico sull'andamento della terapia farmacologica e di affiancare ad essa un percorso psicologico che le permetta di valutare il suo stato ansioso e di elaborarne i vissuti.
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Buonasera, i farmaci sono uno strumento utile ma non l'unico. Il sonno risente sempre di ciò che ci accade durante la nostra vita. Nessuna soluzione generica è adatta, solo un confronto con un professionista può aiutarla a capire quale sia la soluzione. Si affidi al medico per il farmaco e ad uno psicoterapeuta per l'ansia.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, quando si tratta di richeste sui farmaci, è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di base o psichiatra. Potrebbe esserle di aiuto abbinare un percorso psicologico a quello farmacologico. Le auguro una buona serata. Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera, da quando prende questa terapia? Se come dice la situazione è ciclica, già ha dato una buona informazione e se vuole lo riferisca anche al suo medico di fiducia, in modo che potrà seguire l'evolversi per tutte le stagioni. Come si manifesta oltre il sonno? È tanto in attività durante il giorno, non riesce a dormire o si sveglia durante la notte? Beh tante domande su cui possiamo confrontarci. Saluti dott.ssa Lombardo
Gentile utente, l'ansia può causare disturbi del sonno e il farmaco da solo non sempre riesce a tamponare la situazione. Per curare l'ansia è necessario rimuovere le cause, per cui le suggerirei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per una valutazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Utente,
innanzitutto le consiglio di consultare il medico curante che le ha prescritto il Serequel, per verificare se ha bisogno di correzioni, integrazioni o altro alla terapia.
L'insonnia può avere diverse cause, è quindi difficile dare un suggerimento specifico per la situazione, poiché non ci dice molto di più.
In generale occorre curare la regolarità degli orari, senza rimanere a letto al mattino se non abbiamo dormito a sufficienza durante la notte. Non faccia pisolini il pomeriggio, e se non riesce a dormire non stia a letto: si dedichi a qualsiasi attività finché non sente sonno, e solo in quel momento si rechi a dormire.
Eviti di bere troppa acqua la sera per evitare i risvegli notturni per andare al bagno.
Si dedichi agli esercizi in nella prima parte della giornata, al massimo fino alle 16, prediligendo esercizi aerobici che innalzino la sua temperatura e la facciano sudare.
Limiti te e caffè, e ricorra a una buona tisana calmante la sera, o anche a un po' di valeriana.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
innanzitutto le consiglio di consultare il medico curante che le ha prescritto il Serequel, per verificare se ha bisogno di correzioni, integrazioni o altro alla terapia.
L'insonnia può avere diverse cause, è quindi difficile dare un suggerimento specifico per la situazione, poiché non ci dice molto di più.
In generale occorre curare la regolarità degli orari, senza rimanere a letto al mattino se non abbiamo dormito a sufficienza durante la notte. Non faccia pisolini il pomeriggio, e se non riesce a dormire non stia a letto: si dedichi a qualsiasi attività finché non sente sonno, e solo in quel momento si rechi a dormire.
Eviti di bere troppa acqua la sera per evitare i risvegli notturni per andare al bagno.
Si dedichi agli esercizi in nella prima parte della giornata, al massimo fino alle 16, prediligendo esercizi aerobici che innalzino la sua temperatura e la facciano sudare.
Limiti te e caffè, e ricorra a una buona tisana calmante la sera, o anche a un po' di valeriana.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, per quanto riguarda i farmaci, senta esclusivamente un parere medico.
Saluti
MT
Saluti
MT
Salve, mi dispiace che l'ansia sia ingestibile, capisco che uno stato di attivazione elevato non è piacevole da sperimentare. Rispetto i farmaci non posso aiutarla in quanto come psicologa non mi occupo dell'aspetto farmacologico. Al contrario, rispetto lo stato emotivo di ansia la posso rassicurare sul fatto che si può imparare a gestirla, grazie all'acquisizione di specifiche tecniche cognitivo-comportamentali. Capisco bene che l'ansia può veramente far sentire la persona senza il controllo sul proprio corpo, ma non è una situazione irreversibile, anzi!
Sono sicura che con l'aiuto di un professionista si sentirà meglio.
In bocca al lupo!
Rimango a diposizione per dubbi e domande
Buona serata
Sono sicura che con l'aiuto di un professionista si sentirà meglio.
In bocca al lupo!
Rimango a diposizione per dubbi e domande
Buona serata
Buonasera il seroquel è un ottimo farmaco... Se permangono stati di ansia provi a prendere contatto con uno psicologo per capire meglio da dove viene questa ansia! Infine nella fase serale eviti attività che la sovraeccitano.. Cordiali saluti dr Fabio Bruno
Buonasera, in primo luogo potrebbe migliorare la qualità del sonno a partire dallo stile di vita, che spontaneamente porta benefici nel ritmo sonno-veglia. E’ bene, quindi, alimentarsi correttamente, fare attività fisica ed evitare alcol, caffeina e nicotina. L’insonnia si contrasta anche grazie ai buoni ritmi giornalieri: coricarsi e svegliarsi alla stessa ora favorisce abitudini salutari per corpo e mente. In ciò che riguarda i farmaci, consulti il suo medico di famiglia.I farmaci forniscono un’ottima cura del sintomo, ma non agiscono direttamente sulle cause psicologiche, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo sulla piattaforma.
Cordialmente, D.ssa Violeta Raileanu
Cordialmente, D.ssa Violeta Raileanu
Salve, bisogna che ne parla con chi le ha dato il serequel
Buongiorno, capisco bene la frustrazione di ritrovarsi a lottare con l’ansia e la difficoltà a dormire, soprattutto in un periodo di transizione come il cambio di stagione, che può acuire sintomi già presenti e portare a un senso di scombussolamento. È una fase in cui molte persone percepiscono un aumento dell’ansia e della fatica a riposare profondamente. Nel suo caso, il trattamento con Seroquel può certamente aiutare a gestire alcuni sintomi, ma è importante considerare che ogni persona risponde in modo diverso. La difficoltà a dormire, infatti, potrebbe non essere legata solo al farmaco ma anche a fattori esterni e interni, come la routine giornaliera, i pensieri ricorrenti e i cambiamenti stagionali che influiscono sui nostri ritmi naturali. La prima cosa che potrebbe fare, anche parlando con il suo medico, è verificare se il dosaggio o il momento della giornata in cui assume il farmaco possano essere leggermente adattati. Talvolta piccoli cambiamenti possono avere un effetto positivo, e un parere medico è essenziale per assicurarsi che il trattamento sia il più efficace possibile. Oltre alla gestione farmacologica, ci sono strategie pratiche e quotidiane che possono contribuire a migliorare la qualità del riposo. Una delle prime cose che le suggerirei è di costruire una routine serale rilassante e prevedibile. In situazioni di ansia, la nostra mente spesso si abitua a un’iperattivazione, e senza una routine che la aiuti a distendersi, può faticare a “spegnere” l’energia accumulata nel corso della giornata. Provare a ripetere alcune attività tranquille nelle ore prima di coricarsi può inviare al cervello segnali che predispongono al rilassamento. Per esempio, ascoltare musica rilassante, leggere un libro leggero o fare una doccia calda possono diventare piccoli rituali che la aiutano a distendere il corpo e la mente. Sarebbe ideale, inoltre, evitare l’uso di dispositivi elettronici, come telefoni e tablet, almeno un’ora prima di andare a letto: la luce blu emessa dagli schermi digitali interferisce con la produzione della melatonina, l’ormone che regola il nostro ciclo sonno-veglia, e può stimolare eccessivamente il cervello. Quando l’ansia è intensa, tende ad accumularsi e a manifestarsi proprio nei momenti in cui cerchiamo di rilassarci, e non è raro che i pensieri diventino più invasivi proprio prima di dormire. Questo fenomeno è conosciuto come “rimuginio/ruminazione”. Proprio in queste situazioni, può trovare utile impiegare qualche minuto per praticare tecniche di respirazione profonda o rilassamento muscolare progressivo. La respirazione diaframmatica, ad esempio, si basa su respiri lenti e profondi che coinvolgono l’addome piuttosto che il petto. Quando si respira in questo modo, si invia al cervello un segnale di calma che aiuta a regolare il sistema nervoso e a ridurre l’attivazione ansiosa. Un’altra tecnica, il rilassamento muscolare progressivo, prevede di contrarre e poi rilasciare lentamente i muscoli del corpo, partendo dalle dita dei piedi fino alla testa, per allentare la tensione fisica. Questi esercizi non solo favoriscono il rilassamento ma allenano il corpo e la mente a distendersi, promuovendo una condizione più adatta al sonno. In parallelo, può essere molto utile lavorare sui pensieri ansiosi stessi. Molte persone trovano utile adottare una pratica di “distanziamento” dai pensieri prima di andare a letto, come dedicare qualche minuto a scrivere su un foglio le preoccupazioni o i pensieri ricorrenti. Scrivere ciò che la preoccupa e mettere da parte il foglio rappresenta una sorta di “parcheggio mentale”, che le permette di riconoscere i pensieri senza portarseli a letto. Questo piccolo rituale può dare un senso di “chiusura” alla giornata, permettendo alla mente di alleggerirsi da quei pensieri che potrebbero riaffiorare. Naturalmente, l’ansia è un’emozione che può emergere anche durante la giornata. Prendersi momenti di pausa per dedicarsi a qualcosa che le piace, fare attività fisica moderata e regolare o semplicemente trascorrere del tempo all’aperto possono ridurre i livelli di ansia generale. Infatti, migliorare la gestione dell’ansia nelle ore diurne può avere un impatto positivo anche sulla qualità del sonno. Se possibile, dedichi un po’ di tempo a queste pratiche durante il giorno, perché aiutano a distendersi e a recuperare l’energia, facilitando il rilassamento serale. Se nonostante tutto il problema persiste, potrebbe essere utile considerare un percorso di terapia cognitivo-comportamentale. Questo approccio terapeutico è particolarmente efficace per trattare l’ansia e per modificare quei pensieri e comportamenti che possono ostacolare il sonno. Con il supporto di un terapeuta, potrebbe approfondire strategie per gestire l’ansia in modo personalizzato, ritrovando un equilibrio che le permetta di affrontare serenamente il momento del riposo. Con il giusto supporto, è possibile sviluppare strumenti efficaci per migliorare sia la qualità del sonno che il benessere generale. Resto a disposizione. Le auguro il meglio. Dott. Andrea Boggero
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