Salve, sto cercando dei consigli su come dire a mia sorella di voler più vivere insieme a lei. Io e

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Salve, sto cercando dei consigli su come dire a mia sorella di voler più vivere insieme a lei. Io e mia sorella viviamo insieme al nord da quasi 6 anni, lontane dalla nostra città natale. Io sono fidanzata da 3 anni, lei pure, ma il suo fidanzato vive al sud. Lei non ha amici qui dove viviamo, quindi l'unica persona con cui può passare il suo tempo sono io, e ogni volta che si presenta una situazione (che sia una passeggiata, un aperitivo o semplicemente io che sto con il mio ragazzo)in cui lei non è coinvolta, iniziano i problemi. Quando vado a dormire dal mio ragazzo il fine settimana, lei diventa aggressiva nei miei confronti, mi insulta, mi ripete all'infinito che sta male ed è sola e che io sono un' egoista in quanto penso solo a me stessa. Mi fa sentire in colpa, mi accusa di non essere una brava sorella, di fregarmene di come sta lei e della sua situazione. Cosa dovrei fare? Annullare la mia vita ed essere sempre a sua completa disposizione solo perché lei qui non ha nessuno? Lei pretende che io faccia tutto quello che interessa a lei, che io contini a vivere con lei anche se il rapporto che si è creato tra di noi non è un rapporto sano.
Mi ha fatta allontanare dalle miei amiche perché a lei non andavano a genio, aveva sempre una brutta parola per tutte e anche adesso per tutti quelli che mi stanno vicino.
Anche il rapporto con le ragazze con cui condividiamo l'appartamento non è dei migliori. Io sono stanca di vivere così, in questo ambiente malsano che mi fa sentire sempre triste e depressa! Voglio essere libera di fare cose normali senza dover subire il suo atteggiamento aggressivo, voglio essere libera di stare con chi mi pare senza avere il timore che lei possa allontanarmi da chiunque. I miei genitori non capiscono la gravità della situazione. Non mi danno retta e non capiscono che qui a stare male non è solo lei ma anche io. Io che in tutti questi anni non ho fatto altro che subire in silenzio per non creare dispiaceri a loro, ma adesso sono stanca. Non voglio più vivere con lei e so già che questo argomento la porterebbe ad essere nuovamente cattiva a spregevole con me, arrivando ad insultarmi facendo la vittima. Le cose sono più complesse di così, ma credo di non avere la possibilità di spiegare tutto nei minimi dettagli. Detto ciò, vi prego di consigliarmi l'approccio più giusto per affrontare mia sorella dicendole di non essere più disposta a farle da badante e di voler andare a vivere altrove ma senza di lei.
Grazie per l'ascolto.
Salve, Lei cerca l'approvazione per fare qualcosa che la fa stare bene da persone che Le creano disagio. E' questo il punto su cui interrogarsi. Sono disponibile per un primo colloquio conoscitivo gratuito per approfondire la problematica che Lei espone

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Salve,
Sicuramente in primo luogo dovrebbe riflettere sul perchè sia così difficile per lei prendersi uno spazio di cui ha bisogno. Ovviamente comprendo la situazione complessa che sta vivendo. Affrontare un cambiamento così significativo nel rapporto con sua sorella richiede sensibilità e una comunicazione aperta. Ecco come potrebbe avvicinarsi alla situazione:

Sarebbe importante trovare un momento tranquillo per parlare con sua sorella, cercando di evitare che sia già tesa o arrabbiata. Potrebbe iniziare esprimendo i suoi sentimenti e le sue esigenze in modo chiaro ma gentile, usando il pronome "io" per evitare che si senta attaccata. Ad esempio, potrebbe dire qualcosa del tipo: "Mi sono resa conto che ho bisogno di più spazio per me stessa per crescere e gestire meglio le mie relazioni. Non è facile per me prendere questa decisione, ma è qualcosa di importante per il mio benessere emotivo."

È cruciale anche riconoscere i sentimenti di sua sorella, mostrando empatia per la sua situazione. Potrebbe aggiungere: "Capisco che potrebbe essere difficile per te, e mi dispiace che ti senti sola. Voglio trovare una soluzione che possa funzionare per entrambe."

Offrire soluzioni alternative potrebbe aiutare a rendere la conversazione più costruttiva. Potrebbe suggerire modi per aiutare sua sorella a sentirsi meno isolata, come incoraggiarla a cercare nuove amicizie o attività che la interessano. Questo può mostrare che le sue esigenze sono importanti e che vuole trovare un equilibrio che funzioni per entrambe.

In sintesi, una comunicazione aperta e rispettosa, insieme a proposte concrete per migliorare la situazione di entrambe, potrebbe essere il modo migliore per affrontare questo delicato argomento con sua sorella.
Gentile utente, la situazione che descrive è complessa e comprensibilmente frustrante. I temi che riporta sono molteplici e sarebbe interessante esplorarli più nel dettaglio. Mi viene sicuramente in mente il tema dell'indipendenza e del bisogno di un suo spazio, quello più concreto, abitativo, e quello relazionale, che sono due bisogni assolutamente leciti e condivisibili. Potrebbe essere utile per lei approfondire le emozioni che sua sorella le suscita diventando aggressiva nel suo tentativo di separarsi, anche temporaneamente, da lei. Una volta comprese le cause del suo malessere potrebbe essere più semplice affrontare in maniera più assertiva questo discorso con lei, facilitando entrambe a capirvi meglio e a trovare strategie compromessi che possano funzionare. Grazie per aver condiviso un pezzetto della sua storia.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie per la condivisione, capisco che la situazione è realmente complessa e ci sono molti meccanismi emotivi che si attivano in questi momenti di confronto con sua sorella. La consapevolezza che questa situazione sia stressante e malsana per la vostra relazione è il primo passo per lavorarci su. Mi sembra di capire che dall'altra parte ci sia un atteggiamento aggressivo ed è sicuramente difficile unn confronto. Ci sono diverse tecniche comunicative di stampo assertivo che possono esserti d'aiuto, ma prioritariamente lavorerei sulla tua percezione di darti il diritto di dire dei NO e di mettere dei confini, anche se non sempre gli altri lo condivideranno, ma questo NON SIGNIFICA CHE TU SIA SBAGLIATA o che stia sbagliando. Ovviamente questo è solo un pezzettino, per approfondire queste tematiche fare un percorso psicologico. In ogni caso rimango disponibile. grazie ancora
Buongiorno,
dalle sue parole si avverte la sensazione di incastro che vive nella relazione con sua sorella. Ritengo però che, piuttosto che cercare parole "giuste" che possono aiutare la comunicazione, sia prioritario comprendere meglio la difficoltà che sembra avere nel legittimare i suoi spazi e i suoi desideri, proprio quelli che la porterebbero altrove.
Magari è da qui che può partire.
Saluti

Buon pomeriggio, da quello che racconta si comprende che sta vivendo una situazione di disagio che impatta sul suo tentativo di svincolo dal ruolo che finora ha assunto nei confronti di sua sorella. Per trovare la giusta soluzione, bisogna partire dal porsi le giuste domande e probabilmente non è ancora il tempo di chiedersi come affrontare l'altro, ma sarebbe utile partire dal chiedersi come lei stessa vive quest'idea di separazione cercando le risposte nel proprio vissuto e tralasciando quello di sua sorella. Sarebbe già questo uno spazio intimo che si concede, ancor meglio se fatto con un professionista che la sostiene nella ricerca della sua strada.
Buona sera, è in queste circostanze che occorre rapportarsi con l'altro con assertività, ossia avere la capacità di esprimere i propri bisogni e diritti senza per questo offendere o ledere l'altro. Da quanto leggo lei sa benissimo cosa è meglio per lei, e lo esprime in questa frase : " Annullare la mia vita ed essere sempre a sua completa disposizione solo perché lei qui non ha nessuno? Lei pretende che io faccia tutto quello che interessa a lei, che io contini a vivere con lei anche se il rapporto che si è creato tra di noi non è un rapporto sano." Riguardo a cosa dire a sua sorella, utilizzando la modalità assertiva, non può dirle "non voglio più farti da badante" ma semplicemente ho bisogno dei miei spazi, desidero realizzarmi in autonomia e acquisire la mia libertà, d'altronde è proprio quello che lei scrive" Voglio essere libera di fare cose normali senza dover subire il suo atteggiamento aggressivo, voglio essere libera di stare con chi mi pare senza avere il timore che lei possa allontanarmi da chiunque". Cara ragazza l'indipendenza e l'autonomia rientrano tra i diritti fondamentali dell'individuo, dovrà essere sua sorella a lavorare sulla sua dipendenza e sul controllo che esercita attorno a sè. Per affrontare questo momento di transito con serenità e consapevolezza potreste entrambe rivolgervi ad un professionista psicologo che vi aiuterà ad esprimere i vostri bisogni senza cadere in sensi di colpa o accuse reciproche. In bocca al lupo.
Dott.ssa Maria Graziano
Non è colpa sua, cara utente, se sua sorella si comporta in questo modo. Ma è decisamente una sua responsabilità quanto ancora restare in questo circolo di controllo passivo aggressivo. Viva la sua vita e non permetta ad altri di farlo al posto suo. Imparare a dire no e a preservarsi sono cose che vengono più facili con un percorso psicologico e se vuole mi trova certamente disponibile e all'ascolto.
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Buongiorno, è complessa la situazione che vive e sicuramente si ripercuote sulla sua quotidianità. Lei ha il diritto di stare bene quindi esser libera di scegliere e con un sostegno psicologico lo otterrebbe. Rimango a disposizione.
Dr. Grazia Chianetta
Ciao, grazie per la condivisione. Penso che per te debba essere molto doloroso avere a che fare con questi comportamenti aggressivi di tua sorella. A volte i legami familiari sono difficili da gestire e rischiano di diventare lacci che non ci permettono di andare serenamente per la nostra strada più che supporti emotivi e luoghi di confort. Magari tua sorella esprime male il suo affetto e il suo bisogno per te e con questo non la sto giustificando ma provo ad interpretare avendo pochi elementi a disposizione. Sarebbe per te positivo poter affrontare un percorso per trovare un equilibrio in questa situazione delicata e poter andare per la tua strada con maggiore leggerezza e serenità. Ti auguro il meglio. Se hai bisogno di fare un percorso sono a disposizione
Comprendo quanto possa essere complesso il suo stato d'animo in questo momento. La vita ci pone spesso di fronte a sfide che ci sembrano insormontabili, e il legame con una sorella è qualcosa di profondamente radicato nel nostro essere. Tuttavia, il bisogno di libertà e autonomia è una parte fondamentale del nostro percorso di crescita personale. Non deve sentirsi in colpa per questo desiderio. Ogni individuo ha il diritto di vivere in accordo con i propri bisogni e aspirazioni.
Ricordi che il cambiamento fa parte della vita e che potrebbe essere l'inizio di una nuova fase positiva per entrambe.

Concludo ricordandole che in questo momento potrebbe essere indicato un supporto psicologico per esplorare al meglio la sua situazione

Cordialmente

Salve, le devo subito chiedere come mai è così rinunciataria rispetto ai suoi diritti.
Lei esiste come esiste sua sorella.
Ciascuna delle due ha bisogni diversi, lei ha il dovere di tutelare i suoi.
Se non ci riesce e permette a sua sorella di fare il bello ed il cattivo tempo allora le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuterà imparare ad affermarsi diversamente.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno Signora, posso immaginare la sua frustrazione e il suo dispiacere per la situazione che si è creata. Sicuramente andrebbe approfondita la questione ma ciò che si potrebbe consigliare in questi casi è quello di avere un dialogo aperto con sua sorella e definirsi in modo autentico con sua sorella , probabilmente lei ha bisogno di essere rassicurata e di avere anche un supporto in una eventuale ridefinizione del vostro rapporto. In pratica dovrebbe comprendere che non la sta abbandonando ma che ha bisogno, come lei di avere una sua autonomia e permettere una vostra differenziazione. Se ha bisogno sono disponibile. Dr. Angelini Omar
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Ciao, capisco che la tua situazione con tua sorella sia molto difficile e che tu stia cercando un modo per comunicarle i tuoi sentimenti. È importante stabilire confini sani nelle relazioni familiari. Ti consiglierei di avere una conversazione onesta e rispettosa con tua sorella, esprimendo i tuoi bisogni e desideri in modo chiaro. Sottolinea che la tua decisione non è una mancanza di affetto, ma una necessità per il tuo benessere emotivo. Sii aperta all'ascolto e cerca di trovare un terreno comune per un dialogo costruttivo. Rimango a disposizione per ulteriori dettagli. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Salve,
immagino che, come dice lei, le cose siano molto più complesse di quanto ha potuto riassumere in queste righe. Da quello che scrive, comunque, sembra che sua sorella si sia aggrappata a lei e per tenerla stretta utilizzi dei metodi un po’ aggressivi e manipolatori che, chiaramente, rovinano la relazione e non sono funzionali a nessuna delle due. Dalle sue parole emerge anche la sua volontà e determinazione a mettere un punto a questa dinamica e non subire più. Non so come mai questa “ribellione” non le sia scattata prima, forse doveva ancora maturare dentro di sé il grado di nocività di questo rapporto che avrà sicuramente tantissime implicazioni psicologiche visto che stiamo parlando di un membro della sua famiglia e non di una semplice coinquilina. Ma la cosa importante è che ora non è più disposta a sottomettersi e a stare in silenzio. Come suggerimento posso dirle di non focalizzarsi, durante il discorso, sulle modalità relazionali sbagliate di sua sorella, perché questo potrebbe farla sentire sotto accusa e scatenare una serie di reazioni che vanno dagli insulti ai tentativi di farla sentire in colpa. Piuttosto metterei l’accento sul suo bisogno di autonomia e di ricerca di una sua propria strada, sottolineando che la separazione sarà difficile anche per lei, visto il legame che c’è con sua sorella, ma che lo ritiene un passo necessario per la sua crescita e sviluppo personale. Aggiungerei, inoltre, che considerato il clima che purtroppo si è creato tra di voi, dovuto a differenti caratteri e punti di vista (quindi anche qui senza dare colpe a nessuno), ritiene che sia utile, anzi necessaria, una separazione per evitare che il rapporto ne venga ulteriormente danneggiato. Mi concentrerei quindi su questi due punti, uno personale che riguarda le sue scelte di vita e di crescita e sulle quali nessuno ha il diritto di sindacare, l’altro relazionale che mira a preservare questo importante legame che se non si contiene adesso rischia seriamente di rompersi in futuro in modo forse irreparabile.
Porti avanti le sue ragioni, mantenendo ferme le sue decisioni davanti ad una possibile reazione difficile da parte di sua sorella. Non deve essere stato semplice per lei maturare questa decisione, quindi cerchi di rispettare innanzitutto il processo che ha maturato dentro e che le ha permesso di arrivare a questo.
Se ha bisogno di approfondire io sono qui.
In bocca al lupo.
Un caro saluto
Dott.ssa Simona Di Napoli
Salve,

La tua situazione è davvero complessa e capisco quanto possa essere difficile gestire le dinamiche con tua sorella, specialmente quando coinvolgono sentimenti profondi di colpa, responsabilità e affetto. Il tuo desiderio di trovare un equilibrio tra le tue esigenze personali e il bisogno di tua sorella di avere qualcuno accanto è assolutamente legittimo.

Dal punto di vista psicodinamico, è importante riconoscere che il legame tra te e tua sorella non è solo determinato dalle circostanze attuali, ma anche dalle esperienze condivise e dai ruoli che avete assunto l'una per l'altra nel corso della vita. La sua dipendenza emotiva da te e la tua sensazione di dover essere sempre presente per lei potrebbero avere radici profonde nel vostro passato comune.

Per affrontare la situazione, potrebbe essere utile partire da un luogo di comprensione e compassione per entrambi. Riconosci il suo dolore e la sua solitudine, ma anche la tua necessità di spazio personale e di vivere una vita equilibrata e sana. Quando parli con lei, cerca di esprimere i tuoi sentimenti in modo aperto e sincero, ma anche con fermezza. Puoi dire qualcosa come: "Capisco quanto sia difficile per te stare lontana dal tuo fidanzato e non avere molti amici qui. Anch'io sento il peso di questa situazione e ho bisogno di trovare un modo per vivere in modo più equilibrato."

Sottolinea che la tua decisione non è un rifiuto di lei, ma una necessità per la tua salute mentale e il tuo benessere. Prova a proporre soluzioni alternative che possano aiutarla a sentirsi meno sola, come incoraggiarla a cercare nuove amicizie o coinvolgerla in attività che la interessano. Puoi anche suggerire di cercare supporto psicologico per entrambe, in modo da affrontare insieme queste dinamiche familiari complesse.

Infine, è fondamentale che tu ti conceda il permesso di mettere i tuoi bisogni al primo posto. La tua felicità e il tuo benessere non sono meno importanti di quelli di tua sorella. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare ulteriormente i tuoi sentimenti e a sviluppare strategie per gestire questa situazione in modo costruttivo. Se desideri, possiamo fissare un consulto per approfondire e trovare insieme il modo migliore per affrontare questa delicata questione.

M.G.
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Gentile utente, mi dispiace per la sua situazione di stallo: vorrebbe andare via e ha tutte le ragioni per farlo, ma non vuole ferire sua sorella. Temo però che questo sia impossibile. Lei deve prendere le sue decisioni consapevole che questo causerà dolore a sua sorella, ma consapevole anche che quello che sta facendo è giusto. Se lo desidera potrebbe valutare un percorso con uno specialista per affrontare la situazione e imparare a gestire le sue scelte di autonomia senza il senso di colpa di deludere gli altri. Resto a disposizione. Dott.ssa Roberta Maccarone

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