Salve! Stavo con un ragazzo da un po' di mesi, lo amavo da morire e all'inizio sembrava essere il ra

21 risposte
Salve! Stavo con un ragazzo da un po' di mesi, lo amavo da morire e all'inizio sembrava essere il ragazzo perfetto. Tuttavia dopo i primi mesi idilliaci cominciai a vedere tutt'altro, aveva atteggiamenti negativi nei miei confronti, tendeva ad isolarmi, non mi considerava più come una volta, voleva essere elogiato continuamente e spesso non mi faceva sentire amata come una volta. A tutto ciò si aggiunse il fatto che venni a sapere che aveva commesso delle cose brutte di cui mi aveva tenuta all'oscuro e in particolare una sera cominciò a provarci con una ragazza sotto i miei occhi. Quella sera cambiò qualcosa dentro di me, cominciai a sentire rabbia nei suoi confronti ma lo amavo molto comunque. Il mio sentimento di rivalsa mi spinse a mandare una richiesta d'amicizia ad un altro ragazzo (che lui vedeva come un possibile "nemico") , lui poi mi costrinse ad eliminarla ma io gliela mandai di nuovo per il puro piacere di non subire più il suo controllo (tuttavia non avevo calcolato che per l'altro sarebbe potuto essere un segnale di un mio interessamento). Adesso il nostro rapporto è finito, lui mi ha lasciata insultandomi e sostituendoli dopo due giorni, tuttavia la mia coscienza mi tormenta con i sensi di colpa per questo stupido giochino attuato con l'altro ragazzo. Nonostante tutte le cose brutte che lui mi ha fatto io mi tormento per i miei errori. Mi chiedo se posso passare per una ragazza poco seria dato che mentre stavo con lui ho mandato ed eliminato (perché costretta dal mio ex) la richiesta a questo ragazzo. Io sono sempre stata eticamente molto corretta ma la rabbia mi ha spinta ad attuare queste stupidaggini ed ora lotto ogni giorno con la mia coscienza. Vivere con il senso di colpa e la paura di essere presa per una poco di buono mi devasta. Vorrei avere un parere esterno. Grazie in anticipo
Salve, credo che per lei sia importante intraprendere un percorso di psicoterapia per chiarirsi alcune idee che al momento la confondono.
Buona giornata. Dott. Fiori

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere stato difficile per lei vivere questa situazione; Tuttavia, anziché concentrarmi sul fatto specifico, ritengo fondamentale indagare Come mai per lei sia inaccettabile la sola idea di poter aver commesso qualcosa di eticamente immorale. Sarebbe Inoltre opportuno, a mio avviso, cercare di capire i pensieri ed i vissuti emotivi connessi Alla situazione attraversata, cercando di capire cosa lei ha provato dinanzi ai comportamenti del suo precedente partner.
Ritengo pertanto importante che lei intraprenda un percorso psicologico Al fine di trovare le risposte che cerca.
cordialmente, dott FDL
Salve,
La ringrazio per la sua condivisione. Nel suo intenso racconto mi ha colpito il fatto che accennasse diverse volte all'idea di perfezione e alla fatica a ripensare a quelli che lei sente come "errori", non solo per l'attenzione che lei stessa volge a sé, ma anche per quella che sente arrivare dall'esterno in merito alla sua reputazione. Le strategie di rivalsa che ha messo in atto sembrano volte in qualche modo a proteggerla, anche se come lei stessa riferisce, poi non si sono rivelate funzionali. Ma le strategie, in tal senso, posso sempre essere migliorate! Ha condiviso tante emozioni: l'iniziale piacere, la solitudine, la rabbia, il senso di colpa. Penso che questo turbinio emotivo, meriti di essere in qualche modo elaborato. Credo si possa ripartire da qui, imparando a far pace anche con i vissuti e le reazioni che meno ci piacciono di noi stessi. Spero possa ritrovare la sua serenità.

Cordialmente
Dott.ssa Di Martino Maira
Buonasera,
ritengo che in amore, come in tante altre cose, si possano commettere "errori" contrari alla propria razionalità, del resto come diceva Pascal: "il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce". Quegli stessi errori, una volta compresi, possono esserci utili per migliorare nella relazione con se stessi e gli altri. Questo episodio può essere un punto di inizio di un percorso da seguire, qualora lo ritenesse opportuno, con qualche collega della sua zona.
Un cordiale saluto
Buonasera, come giustamente ha notato il rapporto tra lei e il suo ex presentava già delle criticità e forse questo "giochino" può essere stato per lei un modo di manifestare il suo disappunto rispetto al gesto del suo ex, sommato forse al disagio provato nei cambiamenti di rapporto.
Partendo dal suo senso di colpa magari potrebbe, assieme ad uno psicologo, rileggere la relazione da poco conclusa e prendersi cura dei suoi bisogni attuali.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente.
Dott. Claudio Cucina
Buonasera, vorrei dirle che lei probabilmente ha avuto, come diceva Gandhi, "il dono della rabbia", ovvero quella propulsione al cambiamento necessaria a nutrire la giusta energia vitale, quella che le ha consentito di togliersi da una situazione e da una frequentazione altamente tossica per lei.
Certo, lei stessa ha sperimentato che la strategia comportamentale che è derivata da questa rabbia - contattare sui social un eventuale rivale - è sicuramente migliorabile, ma il senso di colpa non la aiuta, in questo momento, a trarre il miglior apprendimento dai suoi errori, anzi: la appesantisce.
Quindi la esorterei a lasciare andare questi sensi di colpa che le impediscono, o comunque non le facilitano la possibilità di trarre il meglio da questa esperienza dolorosa: ad esempio esercitare la creatività che le consente di sperimentare nuove strade per proteggersi da comportamenti ingiusti nei suoi confronti, per mantenere saldi i confini tra sé e l'altro, soprattuto quando è in gioco una relazione sentimentale.
Mi perdonerà l'estrema sintesi e l'inevitabile approssimazione delle mie riflessioni, un caro saluto.

Walter Sammi
Salve.
Nel malessere che descrive non è chiaro se sta male per la fine di una relazione che non si è rivelata ciò che sembrava, o se sta male perché si giudica poco corretta e perché la possano considerare poco seria. Poco seria perché? Perché ha mandato una richiesta di amicizia ad un altro? Le sarebbe utile fare un pó di chiarezza su ciò che lei vuole dalla vita e sul perché ha bisogno di sentirsi corretta e irreprensibile. Distinti saluti
Salve, concordo con i colleghi, credo sia opportuno approfondire i temi in un colloquio con un professionista in modo da cogliere gli elementi del malessere e lavorare sui suoi punti di forza.
Saluti
Massimiliano
Buongiorno, la situazione che ha descritto mi porta a consigliarle di prendere in considerazione l'idea di un percorso psicologico per poter dare un significato a quello che è accaduto e alle sue emozioni in questo momento, in particolare il senso di colpa per non essere abbastanza buona. Purtroppo da poche righe e con così poche informazioni non mi è possibile darle alcuna opinione al riguardo, ma sono certa che se intraprenderà un percorso più completo molte cose le saranno più chiare.
Le auguro il meglio, resto a sua disposizione.
Dott.ssa Elisa Brembilla
Buongiorno,
Nel Suo racconto mi colpiscono due aspetti: da un lato il fatto che, come già Le hanno fatto notare i due colleghi, questa situazione abbia generato da parte Sua molteplici sensi di colpa rispetto ad una idea di perfezione; dall'altro, il fatto che queste emozioni abbiano rappresentato per Lei in quel momento la Sua "ribellione" rispetto a dei comportamenti del Suo ex fidanzato che percepiva come svalutanti e controllanti. Credo che i due temi meritino di essere trattati entrambi, poichè penso che La aiutino a contestualizzare e leggere il Suo vissuto alla luce della relazione che aveva instaurato. Cordiali saluti.Dott.ssa Savarese
Alle volte quando sentiamo che i nostri sentimenti potrebbero ferire gli altri (cominciavo a sentire rabbia nei suoi confronti ma lo amavo molto comunque) applichiamo un meccanismo di retroflessione, ovvero: facciamo a noi ciò che vorremmo fare all'altro.
Sembra che lei si stia facendo "scontare" da sola, la pena che avrebbe voluto infliggere a lui, sul cui atteggiamento lei sente di avere molto da ridire... insomma, dice di sè ciò che vorrebbe dire a lui!
Per quanto questo meccanismo possa "proteggere" l'altro, ci lascia confusi, senza energie e, paradossalmente, senza protezione.
Spero di esser stata chiara :) un saluto
Deve essere molto difficile convivere con il senso di colpa e con la preoccupazione di aver dato agli altri un'immagine sbagliata di sé. Mi pare però di cogliere che la situazione sia nata da alcune modalità di relazione già poco funzionali. Vale forse la pena allora lavorare per avere gli strumenti necessari a instaurare nel futuro una relazione più positiva. Coglieresti da questa che ti sembra una sconfitta una grande opportunità.
Beh vedi, cara ragazza, tutte le storie sono idilliache nei primi tempi. Il problema è che le relazioni presentano a volte grandi difficoltà che solo con la collaborazione di entrambe le parti possono essere superate. Tu in questo caso ti sei trovata da sola ad affrontare una relazione a senso unico, dove chi tirava le redini del calesse non voleva un passeggero al suo fianco durante il tragitto. Quindi se ti può essere di conforto posso solo dirti che, dati tutti i segnali che lui ti mandava e di cui hai parlato, la fine della relazione è soltanto un bene per te, in quanto non era la persona che voleva condividere qualcosa di duraturo con te. Per quanto riguarda la tua preoccupazione nell'essere "una poco di buono" c'è molto da lavorarci su in quanto le cose non collidono in base al tuo racconto, perchè il semplice mandare una richiesta di amicizia due volte, anche se solo per dispetto ad una persona che ti fa solo del male è il minimo che può fare una persona dotata di buon senso.
Buongiorno, sicuramente è in una situazione molto dolorosa. Può essere importante provare a capire, magari con un adeguato supporto terapeutico, le proprie modalità di funzionamento emotivo e relazionale non solo per affrontare questo difficile momento, ma per ridurre la possibilità che si ripresentino le stesse criticità in futuro
Buonasera,
mi sembra che lei sia molto severa con se stessa. Evidentemente in quel momento è stata spinta ad agire in quella maniera mossa da qualche bisogno. Quale? è interessante cercare di capire cosa muove il nostro agire, anche quando facciamo qualcosa di cui non andiamo fieri. Provi a giudicarsi di meno, e ad incuriosirsi di più! Questa storia di sofferenza per lei può essere un'occasione di scoperta su se stessa.
Le mando un saluto
Buonasera,
come consigliato anche dai miei colleghi, sicuramente un percorso psicologico potrebbe esserle molto d'aiuto.

Cordiali Saluti

AS
Gentile utente di mio dottore,
cosa vuol dire per Lei essere il “ragazzo perfetto?”...un po’ come dire che anche lei dovrebbe essere e mostrarsi come una ragazza perfetta. Sento che vive la Relazione con L’ Altro con profondi sensi di colpa, laddove sembra che si possa sentire e vivere le emozioni per categorie giusto/sbagliato e dove sembra forte il senso del “sembra brutto”.
Cosa succede se prova a far sentire la sua voce, a dar voce ai suoi fantasmi?
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dottore Diego Ferrara
Gentile ragazza, mi dispiace per il disagio che stai vivendo. A mio parere sarebbe una buona occasione partire da questa esperienza dolorosa per intraprendere un percorso terapeutico che ti aiuti ad elaborare la rottura di questa relazione ed i sentimenti ad essa connessi, come il senso di colpa e la paura di essere considerata "una poco di buono" che ti porti dietro. E' comprensibile provare rabbia se si viene maltrattati, tanto più da chi ci dovrebbe far sentire amati. La rabbia è un'emozione, spesse volte difficile da gestire e ci conduce a dei comportamenti che non sempre ci permettono di raggiungere il traguardo desiderato, tuttavia, è un'emozione, che se ascoltata, ci dice tanto di noi. Di certo è più interessante del senso di colpa che non ti porta a nulla, se non ad addolorarti ulteriormente. Parti da quella sera in cui hai sentito "cambiare qualcosa" e prosegui nel tuo viaggio di scoperta e cambiamento. Io non credo che tu abbia fatto nulla di male, se non cercare di tutelarti come meglio hai potuto.
Un saluto,
Rosella Pettinari
Buongiorno, ha affrontato una situazione molto difficile. La relazione di cui parla sembra averle portato un grande carico di sofferenza, rabbia e sensi di colpa. Potrebbe aiutarla intraprendere una psicoterapia per ridare legittimitá a quello che sente e che ha sentito e per fare maggiore chiarezza dentro di sè.
Saluti,
Dott.ssa Giancarli
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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