Salve. Sono uno studente universitario specializzando. Ho da affrontare una materia in cui il profes

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Salve. Sono uno studente universitario specializzando. Ho da affrontare una materia in cui il professore è particolarmente esigente, rimproverando e dando in escandescenza quando non si sanno le risposte. Da parte mia c è da dire che non sono neanche un genio e oltre a ciò soffro in generale di ansia, motivo per cui la maggior parte degli esami sostenuti sono stati, in termini di voti, scadenti proprio per via di questa ansia. Adeso che ho a che fare con queato docente ho un ansia ingestibile, prendo xanax tre volte al giorno ma non so come riuscire a gestire tutto ciò. È una situazione invalidante. Non so a chi rivolgermi e con chi parlarne. Cosa suggerite?
Buongiorno,
Capisco perfettamente la difficoltà della situazione che sta affrontando. È evidente che il comportamento del professore e la pressione accrescano significativamente il suo livello di ansia. È comprensibile che lei si senta invalidato e frustrato, specialmente considerando anche la sua lotta contro l'ansia generale, che influisce negativamente sulle sue performance accademiche.
Innanzitutto, è importante capire che l'ansia che sta sperimentando è una reazione naturale a un ambiente stressante e a pressioni elevate. L'ansia può compromettere le sue capacità cognitive e la sua capacità di esprimere le conoscenze che ha acquisito. La situazione è resa ancor più difficile dal fatto che il professore sembra non essere empatico o comprensivo riguardo alle difficoltà degli studenti. Parlare con qualcuno potrebbe essere un passo positivo per affrontare questa situazione. Non esiti a cercare il supporto di professionisti e a confidarsi con qualcuno di fiducia riguardo alle sue difficoltà. Ricordi che non è solo e ci sono risorse e persone disposte ad aiutarla a superare questa fase difficile.

Le auguro il meglio per il suo percorso universitario!

Un caro saluto,
Dott.ssa Allario Federica

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Gentile studente buongiorno,
l’ansia nasce sempre da valutazioni, credenze, pensieri in generale, che la nostra mente ci propone. Spesso nemmeno ci accorgiamo di ciò che essa ci dice, ma ci crediamo ciecamente e ad essa ci uniformiamo. “Farò una figuraccia tremenda”, “non sono abbastanza in gamba da soddisfare i suoi standard” o chissà quali altri pensieri, lei guarda la sua realtà attraverso di essi e da essi si lascia condizionare. Come sarebbe la situazione se lei riuscisse a non farsi schiacciare da questi timori? Prendiamo l’ipotesi peggiore: sarò bocciato e sarà terribile, non lo potrò sopportare. A parte il fatto che potrebbe andare bene ma questa ipotesi le è difficile da contemplare; anche andasse male sarà davvero il disastro che crede? Sarà sgradevole, senza dubbio, ma potrebbe anche insegnarle come affrontare meglio l’esame la prossima volta, potrebbe scoprire che per quanto il professore sia sgradevole, lei ha le spalle abbastanza larghe da sopportarlo. Questo non per dirle che sarà bocciato e se ne faccia una ragione, ma per spiegarle che il rapporto che instauriamo con ciò che la nostra mente ci dice influenza potentemente la nostra vita. Si tratta di cambiare il rapporto e di conseguenza cambia anche la nostra vita. Per questo motivo, a parte suggerirle tecniche di rilassamento per affrontare questo momento particolarmente stressante, un lavoro di scoperta su come funziona la sua mente e come condiziona la sua esistenza sarebbe un aiuto importante per affrontare il resto della sua vita con maggiori risorse e leggerezza. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve,

La situazione che descrive è davvero difficile e capisco come l'ansia possa rendere tutto ancora più complicato. È importante riconoscere che i suoi sentimenti sono validi e che molti studenti affrontano ansie simili, specialmente in ambienti accademici esigenti.

Parlare con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o un consulente universitario, potrebbe essere molto utile. Questi esperti possono aiutarla a sviluppare strategie per gestire l'ansia e migliorare il suo rendimento accademico. Molte università offrono servizi di consulenza gratuita o a basso costo per gli studenti.

Inoltre, imparare e praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo, può ridurre significativamente i livelli di ansia. Anche una buona pianificazione dello studio può alleviare l'ansia legata alla preparazione degli esami. Suddividere il materiale in segmenti gestibili può rendere lo studio meno opprimente.

Se possibile, parlare direttamente con il professore potrebbe essere utile. Spieghi la sua situazione e chieda se ci sono modi per aiutarla a gestire l'ansia durante le lezioni e gli esami. Alcuni professori possono essere più comprensivi di quanto ci si aspetti. Partecipare a gruppi di studio con altri studenti può essere un modo efficace per affrontare il materiale in modo collaborativo e ridurre l'ansia. Può essere rassicurante sapere che non è solo e che altri studenti condividono le sue stesse difficoltà.

È importante discutere con il medico che le ha prescritto lo Xanax sulla sua attuale situazione. Potrebbe essere necessario rivedere il dosaggio o considerare alternative terapeutiche. Il medico può anche fornire ulteriori suggerimenti su come gestire meglio l'ansia.

Spero che questi consigli possano esserle utili e le auguro il meglio per i suoi studi e per la sua salute mentale. Se desidera ulteriori informazioni o supporto, sono qui per aiutarla.
Buongiorno, sicuramente gli esami universitari sottopongono ad un forte stress emotivo e può essere normale, se non addirittura d'aiuto, provare un po' di ansia quando ci si appresta a sostenere gli esami. Quando l'ansia diventa però eccessiva può essere invalidante e far sì che tutti i sacrifici impiegati nello studio ed i tentativi di memorizzazione vadano in fumo... questo non significa essere poco capaci, ma ci dice sicuramente qualcosa rispetto alla necessità di lavorare al fine di evitare tutto questo. Per questo motivo le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a comprendere come gestire le sue emozioni in queste circostanze e ad imparare a vivere più serenamente la vita universitaria. Se lo desidera, sono a sua disposizione anche online. Cordialmente, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Buongiorno la sua ansia non le permette di affrontare al meglio gli esami e ad ottenere un risultato migliore anche l'atteggiamento del professore non la aiuta in questo . Le consiglio oltre all'assunzione del farmaco che assume anche di intraprendere un percorso di psicoterapia che la aiuterà a gestire al meglio la sua ansia e ad avere un rendimento migliore agli esami o in qualsiasi altra situazione di forte stress. Le auguro una buona giornata
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Gentile utente, mi sembra di capire che quello che descrive è un malessere generalizzato e non soltanto legato allo specifico evento potenzialmente ansiogeno (esame).
Per curare l'ansia, quella invalidante, quella che le fa assumere anche dei farmaci, è necessario rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta che la aiuterà a comprendere cosa questo disagio in realtà le sta comunicando.
Inoltre spero che lo xanax lo stia prendendo sotto prescrizione di un medico specialista, in caso contrario le consiglio di rivolgersi a questa figura professionale per stabilire insieme un programma terapeutico fatto su misura per lei. Cordiali saluti Dott.ssa Simona Spiezia
Gentile utente, mi spiace apprendere della situazione di malessere che sta affrontando. Ciò che mi sento di suggerirle è di intraprendere un percorso psicologico, così da poter acquisire gli strumenti giusto per fronteggiare l'ansia - dentro e fuori il contesto universitario. Resto a disposizione per un colloquio, anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri
Salve, il suo stato è comune a molti studenti universitari per questo sono state istituite presso le Facoltà delle figure specifiche a cui rivolgersi per delle consulenze gratuite o a costi contenuti per studenti. Lo Xanax è stato prescritto dal suo medico curante? il mio suggerimento è di parlare del suo stato con il medico che glielo ha prescritto chiedendo di essere indirizzato verso un professionista specializzato nella gestione dell'ansia, vi sono diverse tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, la mindfullness.
Per affrontare in modo proficuo gli esami si iscriva a dei corsi dedicati a studenti per potenziare la capacità di apprendimento e pianificare il programma di studio, in tal modo aumentando la preparazione diminuirà l'ansia da prestazione in prossimità degli esami. Le suggerisco di esporre queste sue difficoltà anche al docente, parlare apertamente potrebbe essere utile spiegare che il suo approccio aggressivo non aiuta gli studenti, ponga fiducia nei professori e cerchi l'appoggio di altri colleghi universitari. Spesso vengono formati dagli studenti gruppi di studio, affrontare il materiale di studio e gli esami in condivisione e in modo collaborativo aiuta a ridurre notevolmente l'ansia. Spero di esserle stata di aiuto con questi piccoli suggerimenti , se ha bisogno di ulteriore supporto può contattarmi, le auguro buon proseguimento dei suoi studi e una buona ripresa psicofisica.
Dott.ssa Maria Graziano
Caro Utente, capisco quanto tutto ciò le possa generare una profonda angoscia, dopotutto occorre partire dal presupposto che gli esami, specie quelli universitari, rappresentano una "prestazione" e che il docente è visto spesso come giudice. Tuttavia, quest'ansia è possibile gestirla e soprattutto è possibile imparare a gestirla; in tal senso per lei potrebbe essere di grande giovamento cominciare un percorso di terapia indirizzato a questa dimensione. Oltre a questo le consiglio di cominciare a frequentare per puro diletto attività di teatro o corsi di public speaking (essendo ambienti dove la "prestazione" è molto ridimensionata e "affrontabile"), questi sono corsi che se fatti anche a livello amatoriale le potrebbero fornire gli strumenti ed essere un allenamento per affrontare meglio situazioni ansiogene e stressanti nel futuro e in diverse situazioni.
Con l'augurio di averla aiutata, resto a sua disposizione.
Cordialmente Dott. Edoardo Ciancaglini
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni. La situazione che descrive è abbastanza comune, l'ansia da prestazione è difficile da affrontare ma è possibile gestirla con l'aiuto di uno specialista. Se lo desidera, io sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini
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Gentile utente, è comprensibile che il suo stato d'ansia sia notevolmente aumentato a causa di un ambiente molto stressante. Interessante notare la figura autoritaria del docente, egli potrebbe rappresentare un "oggetto" che rimanda ad un trascorso probabilmente traumatico o ostile vissuto durante il periodo infantile o successivo. Per gestire l'ansia e comprendere quali siano le dinamiche che portino ad un stress tale sarebbe opportuno iniziare un percorso psicologico per garantire consapevolezze e benessere psicofisico. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Si faccia aiutare con una psicoterapia.
Gentilissimo,
le problematiche di ansia possono essere e/o diventare molto invalidanti, il fatto di aver riconosciuto il problema e che esso impatta in qualche modo nella sua vita è fondamentale. L'ansia è un'emozione normale e parte della vita, il problema si crea quando essa impedisce di effettuare le attività normali della vita quotidiana. Tuttavia, questo non implica che non sia necessario agire prima per prevenire, anzi, tutt'altro, individuata la problematica e la causa con l'aiuto di un professionista si può e deve cercare di prevenire che l'ansia diventi invalidante ed eccessiva, per cui la risposta alla sua domanda è che sia necessario un incontro con uno psicologo, probabilmente anche psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere le cause di questa ansia, a comprenderla, e a gestirla.
Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Gentile utente, l’ansia può essere un processo utile per affrontare certe situazioni, ma in alcuni casi diventa molto forte e può avere effetti spiacevoli come per esempio inibire, per natura, il ragionamento focalizzato che può servire per sostenere un esame. Le propongo di affrontare questa sua ansia in termini di origini, conseguenze e altri aspetti salienti, all’interno di un percorso psicologico, in quanto è importante comprendere come funziona. Mi sembra che il professore non sia percepito bene e che questo possa influire sul senso che lei ha di sé e sulla sua prestazione. Lei ha un’idea di sé che sembra cattiva, dice: “c’è da dire che non sono neanche un genio”. Da dove viene questa idea? Ha un ruolo nella dinamica dell’ansia di cui parla? Lei probabilmente ha le possibilità di superare l’esame, è uno specializzando, giusto? Si tratta di riconoscere questo, ed un esperto può guidarla a tal proposito. Sono disponibile per eventuali ulteriori informazioni, dott.ssa Sharon Bocca
Gentile Studente, spero che l'assunzione di Xanax le sia stato prescritto dal medico specialista, nel caso contrario contatti subito il suo medico curante che potrà esserle d'aiuto. Tornando agli esami universitari, effettivamente possono mettere in difficolta portando tensione ed ansia, come molte altre prove della vita. Ma è anche vero che si può imparare ad utilizzarle come carburante a proprio vantaggio. Ecco perché le consiglio una consulenza psicologica, magari ad indirizzo umanistico esistenziale con il/la Professionista che sceglierà per essere aiutato. Il colloquio psicologico è quello spazio personale dove potrà approfondirsi, fare chiarezza dentro di se, trovando l'origine di questi suoi stati e riscoprire una modalità funzionale per poterli sfruttare a suo vantaggio durante le prove che la mettono più in difficoltà.
Augurandole di superare anche questa nuova prova.

Cordialità
Dott. Maurizio Di Benedetto
Bisognerebbe aiutarti ad affrontare gradualmente questa ansia che presenti.
Prova a far riferimento ad una psicologa/o in modo tale da sbloccare il problema.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile Utente,
Da ciò che Lei racconta è davvero visibile la fatica che sta vivendo.
Da un lato il professore esigente, dall'altro la poca fiducia che ha in se stesso, la portano ad una condizione ingestibile.
Credo che uno spazio sicuro dove poter condividere questi suoi vissuti, la possano aiutare a comprendere e ad affrontare al meglio la situazione che attualmente sente invalidante. Resto a disposizione qualora ne avesse bisogno.
Un caro saluto
dott.ssa Roberta Romiti
Ciao
Capisco, e mi dispiace che tu stia attraversando un momento così difficile. Affrontare un professore esigente e gestire l'ansia può apparire addirittura impossibile. Innanzitutto vorrei mettere in chiaro la differenza tra autorità e autorevolezza: ti riporto questa frase che ho letto sui social, molto significativa “l'autorità ha la ragione della forza, l'autorevolezza invece, ha la forza della ragione”. Insegnare una materia non dovrebbe fare leva sull’autorità… fatta questa doverosa precisazione, provo a darti alcuni spunti:

Prova a dedicare qualche minuto ogni giorno a esercizi di respirazione profonda o mindfulness. Queste tecniche possono aiutarti a calmare la mente e ridurre l'ansia.

Cerca di mantenere una routine di sonno regolare e di seguire una dieta equilibrata. Un corpo sano può aiutare a sostenere una mente sana.

Parlare con un professionista può essere molto utile. Può offrirti strategie specifiche per gestire l'ansia e affrontare le situazioni stressanti.

Potrebbe essere utile sviluppare nuove tecniche di studio che ti aiutino a sentirti più preparato e sicuro durante le lezioni e gli esami (non mi riferisco a quei dubbi corsi “studia 500 pagine in 2 ore!”, ma mi riferisco a qualche metodo magari anche ideato da te in persona, infondo solo tu conosci il tuo funzionamento).

Non sottovalutare l'importanza di parlare con amici, familiari o compagni di corso. A volte, condividere le proprie preoccupazioni può alleviare una parte del peso che stai portando.

Ricorda che non sei solo in questa situazione. Ci sono molte risorse e persone pronte ad aiutarti. Prendersi cura della tua salute mentale è fondamentale per il tuo benessere, in primis, e per il tuo successo. Se senti che l'ansia è troppo difficile da gestire da solo, non esitare a cercare aiuto professionale. Dott. Andrea Boggero

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