salve, sono uno sportivo da sempre, salutista e sempre attento alla salute. Pratico, corsa, calci

9 risposte
salve,
sono uno sportivo da sempre, salutista e sempre attento alla salute.
Pratico, corsa, calcio, bici, boxe, sollevamento pesi. Non più di 3-4 ore a settimana e di normale intensità.

Risonanza Magnetica 2014:
AI LIVELLI L4-L5 E L5-S1, LIEVI PROTUSIONI POSTERIORI DEI DISCHI CHE PRESENTANO INIZIALI SEGNI DI DISIDRATRAZIONE.

Risonanza Magnetica 2020:
PROTRUSIONE DISCALE POSTERO-LATERALE SINISTRA A L4-L5.
ERNIA DISCALE MEDIANA-PARAMEDIANA DESTRA A L5-S1 CON IMPRONTA SUL SACCO DURALE.

Elettromiografia 2021:
SEGNI NEUROGENI MOLTO MODESTI SENZA EVIDENZA DI DENERVAZIONE ATTIVA IN TERRITORIO L5 BILATERALMENTE.

1) Le risonanze le ho fatte durante l'episodio di dolore, non ho mai fatto nulla se non qualche cerotto, FANS o pomata. In tutti questi anni gli episodi saranno stati forse 3-4. Per molti dottori, se non tutti, dovrei praticare solo nuoto, niente corsa, niente salti, niente pesi, ecc, per altri dovrei evitare solo i pesi sopra le spalle. Io ho evitato solo i pesi sopra le spalle come lo squat, perchè sennò dovrebbero eliminare 9/10 discipline olimpiche e aumentare in modo esponenziale le piscine olimpioniche, Quindi vi chiedo, siccome adesso, maggio 2024, ho avuto un episodio di dolore, penso quasi al 99%, dovuto all'inserimento di un esercizio con disco di 20kg poggiato alla gamba destra e poi sinistra, piegamenti del busto laterali, adesso sono a riposo e ho messo pomate e cerotti, è diminuito, non ho piu dolore al gluteo destro ma sento ancora la stanchezza della zona lombare e rigidità, vorrei capire, devo continuare a mettere pomata ecc, devo fare stretching ? come mai questo esericizio mi ha scatenato questa sensazione di affaticamento e rigidità del lombare, sembra come se fosse compresso cosi dal nulla, da che ero perfetto. Inoltre, anche l'esercizio per allenare i lombari, quello che si piega il busto in avanti, bloccando le gambe, è anche questo sconsigliato come le torsioni? questo l'ho sempre fatto da anni.

2) la mia situazione è nella media ? intendo sia la parte inerente ai referti negli anni e sia questi rari episodi di affaticamento rigidità e compressione della colonna ?



grazie
cordiali salut
Salve,
innanzi tutto ci tengo a precisarle che un referto diagnostico non è una diagnosi, detto ciò se presenta sintomatologie inerenti è opportuno eseguire una valutazione fisioterapica, ortopedica o fisiatrica per stabilire il quadro clinico e da li sviluppare un piano terapeutico, qualora serva, o direttamente un lavoro di tipo chinesiologico, tutto ciò per poter definire la sua situazione e successivamente quale esercizio/i sia più o meno opportuno.

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Salve
Avrei necessità di avere maggiori informazioni. Potrebbe inviarmi il suo numero di telefono da questo sito?Senza impegno economico.
grazie
Buongiorno, per quanto la sua domanda sia dettagliata mancano ancora delle informazioni chiare per poterle rispondere in maniera ottimale. Non sono chiare le caratteristiche della sintomatologia, la suddivisione degli allenamenti e altre informazioni. Purtroppo questo è lo svantaggio di fare domande scritte rispetto alle proprie condizioni di salute. È difficile essere completi... In ogni caso le posso dire che prendere decisioni sulla base di esami strumentali non è affatto saggio. Gli esami radiologici sono una fotografia, una panoramica della struttura. Ma da soli questi elementi non bastano. Nel suo caso è importante analizzare la gestione del carico, gli esercizi proposti e così via. Chi le indica di evitare questo o quell'esercizio a prescindere sbaglia... La letteratura scientifica dice chiaramente come non vi sia un esercizio giusto e uno sbagliato. L'importante è caricare la struttura nel modo corretto, senza esagerare e con un approccio graduale. Ma per quanto sembri semplice modulare i carichi di allenamento non è lavoro facile. Pertanto, le consiglio di rivolgersi a un fisioterapista.
Buon giorno,
senza visitarla, valutare la sua postura i suoi movimenti e fare degli appositi test è difficile dare una risposta esaustiva.
Detto questo la RM segnala si una sofferenza neurale ma nel complesso lei riesce ancora ad allenarsi e l'elettromiografia è abbastanza buona.
Le consiglio degli integratori a base di vitamina B per sostenere il nervo e di svolgere degli esercizi in palestra di core stability e rinforzo addominale per sostenere la schiena.
Non deve assolutamente fare solo nuoto o sospendere la corsa o la palestra ma deve integrare degli esercizi specifici di stretching e rinforzo per superare il suo problema.
Cordiali saluti
Gentilissimo, prima cosa la invito ad una visita medico-specialistica, in quanto con i soli esami strumentali si avrebbe una valutazione funzionale parziale. Inoltre le consiglio un’approfondimento attraverso una visita posturale-informazionale, cosí da evidenziare e rieducare eventuali compensazioni disfunzionali posturali, che chiaramente si rifletterebbero anche nel gesto atletico. Si ricordi che il corpo riflette come noi siamo in quel momento. quindi anche nel suo utilizzo (come utilizziamo/guidiamo il nostro corpo/auto.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Salve. È necessaria una visita con un fisioterapista. Io le posso dire che troppo spesso molti clinici tendono a vietare movimenti e sport in modo assoluto e categorico e questi divieti poi rimangono anche a distanza di anni. Un'ernia o una protrusione non sono una condanna a morte, i momenti di dolore si possono gestire e poi quando il dolore passa si può ricominciare a fare sport secondo le proprie passioni. Non esistono esercizi giusti o sbagliati in maniera assoluta, magari doveva provare con carichi minori in quanto prima volta che lo svolgeva.. ma non fa nulla, si può sempre riprovare.
Ben trovato, da un punto di vista clinico andrebbero fatti alcuni test per verificare se queste ernie e protrusioni le limitano qualche movimento degli arti inferiori prima di scatenarle del dolore.
Tuttavia se negli anni precedenti, nonostante la situazione mostrata dalle risonanze, non ha riscontrato problemi di natura sportiva, la causa possiamo ricercarla nell'esecuzione dell'esercizio.
1) Stretching pre e post allenamento, ghiaccio DOPO allenamento e (in casi di dolore di natura infiammatoria) pomata calda/antinfiammatoria prima di coricarsi, sarebbero una prassi da adottare SEMPRE per chi si allena costantemente.
2) mantenere allenati addominali, lombari e glutei non fa mai male in quanto sono i principali aiutanti del sostegno lombare
3) la scelta degli esercizi va determinata con carichi graduali e movimenti LENTI e CONTROLLATI, nessuno scatto e nessuna ripetizione forzata; ricordandoci che il feedback assoluto è il DOLORE: se un esercizio è fatto con le precauzioni e modalità sopraindicate e non le causa dolore o fastidio allora può praticarlo. Ovviamente ci sono esercizi più a rischio a seconda delle diverse situazioni: in presenza di ernie ad esempio il più pericoloso è lo squat con bilancere appoggiato sulle spalle.
4)la sua situazione non è diversa da moltre altre, ma ogni infortunio deve insegnare a prestare sempre maggiore attenzione a cosa possiamo migliorare
Personalmente non dico mai di interrompere un'attività che piace, porta benessere psicologico e contribuisce ad uno stile di vita sano, ma più che altro AGGIUSTARE le performance, la frequenza e le modalità di allenamento senza MAI trascurare il riposo e soprattutto imparando ad ASCOLTARE il proprio corpo.
Buongiorno,
la sua è una domanda interessante ed articolata: cercherò di risponderle nella maniera più esaustiva possibile.
Innanzitutto un paio di domande: di quale tipo di dolore si tratta? Solamente lombare o irradiato lungo uno o entrambi gli arti inferiori?
Chiedo questo perchè le protrusioni discali e/o le ernie hanno rilevanza clinica solo e soltanto se sono congruenti con il dolore percepito: altrimenti vengono considerate asintomatiche e parafisiologiche.

Venendo al dunque: trovo che il trattamento che ha sempre svolto per risolvere gli episodi dolorosi sia stato efficace ma non completo.
Lo sport e l'attività fisica in generale non sono mai da sconsigliare a meno di gravissime compromissioni fisiche (fratture, mielopatie, gravi patologie neurologiche), pertanto ritengo che non abbia nulla da temere nell'esecuzione di alcuna attività fisica, che sia svolta con pesi o che comprenda salti.
Il concetto veramente importante in questi casi è la capacità di carico e di tolleranza allo sforzo del proprio corpo: il fisico va allenato gradualmente e costantemente, magari con il supporto di un bravo fisioterapista o preparatore atletico (a seconda che la fase sia di dolore o meno) per ottenere ottimi risultati in termini di riduzione dei sintomi e ottenimento di benefici a lungo termine.

Passando all'episodio doloroso di maggio: ipotizzo semplicemente il suo corpo non fosse ancora pronto ad un carico di quel genere, probabilmente il sintomo è stato scatenato da questo e non dall'esercizio in sè in quanto (se svolto correttamente) innocuo.
Inoltre i segmenti coinvolti da reazioni dolorose tendono ad irrigidirsi e ad indebolirsi se non vengono attuate strategie di trattamento attivo per recuperare mobilità e forza, quindi è probabile che abbia sforzato un segmento più rigido e meno forte di quanto percepisse.

In conclusione: nulla di grave.
E sì, è sicuramente nella media: i disturbi lombari sono piuttosto diffusi.

Le consiglio di rivolgersi ad un bravo fisioterapista in questa fase e di cominciare ad eseguire un trattamento multimodale: elettromedicale, manuale e, ovviamente, di attivazione e rinforzo muscolare!
Buonasera, previa valutazione ortopedica o fisiatrica, non mi baserei troppo sul referto della risonanza magnetica, ma interpellerei un fisioterapista esperto in problematiche lombosacrali.
Attraverso una valutazione posturale e del sistema neurale saprà certamente consigliarle il percorso più adeguato per risolvere il suo problema.
Saluti

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