Salve, sono una studentessa universitaria al secondo anno, ultimamente mi sento di voler mollare tut

19 risposte
Salve, sono una studentessa universitaria al secondo anno, ultimamente mi sento di voler mollare tutto, non ho dato nessun, o almeno uno ma andato male, dovevo riprovarlo ma cosi non è stato, ad ora mi ritrovo che nonostante lo sbaglio fatto per la prova precedente, non ho concluso nulla per la data di gennaio, mi ritrovo a febbraio a poche ore dall'altra data ad aver fatto in pochi giorni il tutto (come è stato anche per la data precedente), e non ricordarmi la maggior parte delle cose e con ancora lacune su argomenti, e non mi sento di ritirarmi dall'esame e provarlo in una data successiva ma avrò anche altri esami da dare e non so più che fare, se lasciare tutto. Cosa posso fare?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto ed altresì scoprire le cause più profonde di tale momento di difficoltà.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, a volte ci sono periodi in cui mettere in discussione ciò che si fa può spaventare tanto da pensare di voler abbandonare i percorsi intrapresi. Per quanto questo possa risultare disorientante, a volte fa parte del processo di crescita e può essere utile ritagliarsi uno spazio di riflessione personale per capire cosa sta succedendo. Rimango a disposizione. Dott.ssa Beatrice Bicchi
Buongiorno,
il banco di prova dell'università è complicato e ci sono sempre delle fasi in cui si entra in crisi. C'è a chi capita all'inizio, a chi capita a metà strada e a chi capita alla fine.
Ci si trova a doversi organizzare lo studio diversamente rispetto alle scuole superiori e a volte si è lontani da casa. Si deve gestire in maggiore autonomia lo studio, facendo dei programmi e auto-monitorando i progressi che si fanno. Questo può essere complicato, anche perché la situazioned i emergenza del Covid ha ridotto notevolmente i contatti e i confronti con gli altri, aggiungendo un isolamento forzato e un minore scambio.
Potrebbe provare a riattivare questi rapporti con gli altri studenti suoi coetanei, in modo da creare un effetto di stimolo e confronto reciproco.
Questo le permetterebbe più in la anche di fare una valutazione rispetto al corso di studi scelto (lasciare? cambiare?). In questo momento che sente l'urgenza dei prossimi esami e di quelli che non ha fatto, non le consiglio di prendere una decisione netta. Penso che sia importante riuscire a creare un 'cuscinetto' tra l'agire sotto la spinta dell'urgenza e il decidere cosa fare in maniera più tranquilla.

Le auguro una buona giornata
Gianpaolo Bocci
Gentile utente, l'università è un luogo di grandi fatiche, bachi di prova, investimenti emotivi. Tutto ciò può farci sentire sopraffatti, attivare dei pensieri e delle paure o preoccupazioni che alle volte diventano talmente invadenti di farci sentire totalmente annichiliti.
Sarebbe importante per lei esplorare tali vissuti, indagare i suoi stati emotivi, pensieri e vissuti, al fine di poter affrontare tale momento di fatica e sofferenza.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
Io mi sento di consigliare quello che dico a tutti i miei clienti che sono studenti universitari, si butti e vada a provare l’esame, così potrà capire cosa le manca per superarlo e cosa invece ha già nel suo bagaglio di conoscenze
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo ( anche la difficoltà nell'affrontare un esame) è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Buongiorno,
credo possa essere utile approfondire la questione del "mollare tutto", legata alla difficoltà che esprime, con calma e più informazioni. Un consulto psicologico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Buonasera, penso che dietro alla suo desiderio di "mollare tutto" ci sia altro.
Sarebbe consigliato un percorso di psicoterapia sistemico relazionale per capire cosa faccia da sfondo al suo momento difficile.
Buona giornata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buongiorno, intraprendere un percorso universitario di per sé non è semplice e la paura di non farcela o l'ansia da prestazione possono inondare la concentrazione e lo studio nell'affrontare gli esami, è una situazione abbastanza comune. Quando però tutto ciò diventa invalidante, è consigliabile rivolgersi a un professionista per comprendere le cause più profonde che fanno scatenare i sintomi che ha descritto. Prima di prendere una decisione definitiva sul suo percorso di studi le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per ricevere un supporto e affrontare questo periodo, potendo così avere più chiarezza anche sulle sue eventuali decisioni da intraprendere. Rimango a disposizione, un caro saluto.
Buonasera, dalle sue parole sembra che lei stia attraversando un momento molto difficile e forse il non riuscire a concentrarsi nello studio è solo una conseguenza di ciò. Le consiglio di fermarsi e comprendere cosa le fa pensare di "mollare tutto" e andare in profondità nei suoi sentimenti.
Cara utente, mi dispiace molto per la sua situazione. L'università può essere una prova durissima, e immagino che in questi ultimi due anni sia stato ancora più difficile. Si tratta di un cambiamento che può accrescere lo spazio individuale e talvolta svelare fragilità personali che non si potevano conoscere ancora. Dalla sua descrizione sembra trovarsi in una sorta di blocco, ma lei si chiede se lasciare tutto. Il mio consiglio è quello di fermarsi a riflettere e ripensare ai desideri e alle ragioni che hanno guidato la sua scelta di intraprendere questo percorso di studi. Valuti anche la possibilita di incontrare qualcuno che la aiuti a rimettersi in moto. Verso dove, poi, lo scoprirà lei. Un caro saluto. Dott.ssa Angela Ricucci
Gentile utente, credo che lei stia affrontando un blocco della performance che non le permette di gestire al meglio questo stato di stallo.
Non poso consigliarle tecniche specifiche di risoluzione in quanto avrei bisogno di farle delle domande e avere maggiori informazioni. Qualora voglia provare a superare questo blocco, sono a disposizione. In poche sedute potremmo sicuramente avere dei miglioramenti e anche delle soluzioni pratiche.
Rimanendo a disposizione, cordialmente, dott.ssa De Matteis
Buongiorno,
bisogna capire che cosa le impedisce di studiare con regolarità e di assimilare le informazioni. E' un problema di concentrazione o di ansia? Valuti se chiedere una consulenza psicologica per poter chiarire meglio la sua difficoltà e trovare delle risorse che l'aiutino.
Resto a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca vocaturi
Buongiorno, innanzitutto può capitare di vivere dei momenti di difficoltà durante il percorso universitario. Tuttavia mi sembra che lei avverta un disagio più profondo, come una sorta di blocco o disorientamento che certo impattano negativamente sul suo percorso di studi. Molte università offrono uno spazio di counseling gratuito, altrimenti potrebbe provare a cercare qualche professionista nella sua zona con cui fare un consulto. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Un caro saluto
Salve comprendo che per lei questo sia un periodo difficile che la mette a dura prova. Oltre all'aspetto emotivo le consiglierei di rivedere il suo metodo di studio per capire quanto possa essere efficace. Da quello che lei racconta traspare una difficoltà organizzativa nel gestire date e contenuti da studiare. Le consiglio di confrontarsi con un tutor universitario. In bocca al lupo.
Salve,
l'università può essere veramente complessa. Devi imparare in fretta a essere autonoma, a organizzarti da sola, e non puoi più contare sulla figura dell'insegnate di classe. Anche il professore più sciatto e incompetente di una scuola superiore ha un vantaggio notevole sul docente universitario più attento e empatico: il professore è sempre lì, settimana dopo settimana, anno dopo anno. Si impara a conoscerlo, e diventa una figura familiare. Questa familiarità viene cancellata del tutto quando si passa all'università. Si tratta di un duro colpo per molti studenti.
Inoltre la vita dello studente universitario può essere molto solitaria. Nessuno ti obbliga a fare "vita di classe", ma studiare (sempre) da soli può essere un grosso errore.
Ecco quindi alcuni consigli che mi sento di darti:

a) keep in touch: vai all'università. Anche se non sei pronta, anche se sei indietro, anche se non hai niente da fare. Tieniti al passo con i corsi, non trascuare la burocrazia, mangia in mensa. Se non hai lezioni da seguire o esami da dare, va' in biblioteca. Iscriviti a qualche gruppo studentesco, frequenta i gruppi di interesse organizzati. Siici. La tua classe adesso è enorme, grande quanto tutta la tua facoltà.

b) costruisci il tuo gruppo. Collabora con i compagni di corso. Chiedi gli appunti che non hai preso. Offriti di copiarli in bella o di fotocopiarli. Chiedi se puoi studiare con loro, anche solo stare nella stessa aula studio. Confrontati sui corsi a scelta. Offriti di condividere il tuo materiale. Cerca di non fare nulla da sola, perchè studiare da soli è sempre un errore. Si fa il doppio della fatica per metà del risultato con il triplo dello stress. Se i tuoi compagni ti stanno antipatici, trovatene di simpatici e ricomincia il processo. Va' ai loro esami a fare il tifo. Cerca di essere utile a loro, e loro saranno utili a te.

c) fai un check del tuo orientamento universitario. Nella tua uni dovrebbe esserci uno sportello di orientamento in ingresso, trovalo e facci due chiacchere. Se non lo trovi, cerca uno sportello di ascolto di qualunque tipo. Quando hai scelto la tua facoltà eri più giovane e sapevi meno cose su te stessa... e soprattutto non sapevi ancora come funziona l'Università! Poniti seriamente la questione del tuo orientamento, perchè se deciderai che è meglio cambiare, sarà più facile farlo il prima possibile, mentre invece se deciderai di continuare sul tuo percorso, sarai più convinta.

Un'ultima osservazione: hai fatto questa domanda su una piattaforma di psicologi e psicoterapeuti. Io ti ho dato delle risposte concrete, pratiche. Mi chiedo però se il tuo porti questo problema come un problema psicologico e non di metodo non sia significativo. Sistemate tutte le parti pratiche, due chiacchere con un collega potrebbero fare al caso tuo.

Buona fortuna!
Gentile studentessa,
da ex studentessa dell'Università devo confidarle che innanzitutto la sua richiesta mi riporta alle preoccupazioni ed alle fatiche che gli studi ed i ritmi che impongono.
A volte si fa davvero fatica a comprendere quale metodo di studio adottare, come calendarizzare gli esami, come organizzare la "montagna" di materiale con il quale ci si trova ad aver a che fare a pochi mesi dal diploma.
Quindi, se da un lato la sua fatica è comprensibile (almeno alla gran parte di coloro che hanno frequentato l'ambiente universitario), dall'altro la sua richiesta solleva alcuni interrogativi: come ha intrapreso il suo percorso universitario? Come si sente quando si trova ad affrontare le materie di studio? Cosa ne pensa la sua famiglia del suo percorso? Ha esposto a loro questa sua fatica?... Ed infine: come si immagina al termine degli studi che ha intrapreso? Queste sono solo alcune delle domande che potrebbero aiutare a far chiarezza tra i suoi mille, comprensibili, dubbi.
Restando a disposizione, nel frattempo le auguro di ritrovare la motivazione e la serenità che le serve per affrontare un percorso di studi che possa essere per lei profondamente appagante, nutriente.
Un grandissimo in bocca al lupo!
Buonasera, innanzitutto grazie della condivisione.

L'università è un contesto complesso che ci mette alla prova quotidianamente con forti carichi di stress, lunghi periodi di apprendimento, scadenze, difficoltà organizzative. Spesso capita che un esame crei un blocco, anche emotivo, sulla prosecuzione del percorso. Lavorare sulla propria motivazione, sul rilassamento, sulle proprie risorse e il proprio benessere può davvero aiutare a superare questo blocco. Nel contempo può sicuramente confrontarsi con qualcuno per capire se è il percorso più adatto a Lei, per quelle che sono le sue aspirazioni e per farla stare bene.

Saluti
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Gentile utente,
prima di tutto grazie per aver condiviso con noi questa sua difficoltà. Si avverte il suo senso di smarrimento in merito a ciò. L'inizio del percorso universitario è sempre più complesso, vi è un passaggio da uno schema scolastico più strutturato ad un che è più legato all'autonomia nello studio, per cui vi sono continue difficoltà ma altrettanto soddisfazioni.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista da poter lavorare sulla sua motivazione e ad evidenziare quali sono le sue risorse al fine di incanalarsi al meglio in università e comprendere anche se è il percorso che fa per lei.
Resto a sua disposizione.
Un caloroso abbraccio

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