Salve, sono una ragazzina di 16 anni. Sono stata diagnosticata con una vulvodinia l’anno scorso e h
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Salve, sono una ragazzina di 16 anni.
Sono stata diagnosticata con una vulvodinia l’anno scorso e ho iniziato nell’estate una terapia con rivotril e laroxyl.
A settembre ho cominciato a percepire uno strano fastidio all’interno dell’alluce sinistro, ma nel giro di una settimana se ne è andato.
Durante gli ultimi mesi questo problema si è riproposto più volte in maniera lieve e di breve durata (qualche ora).
A febbraio ho interrotto l’assunzione dei medicinali ( in modo abbastanza graduale), e da più di una settimana ( ora è aprile) mi è tornato il fastidio, molto più forte e duraturo ( tutto il giorno, faccio fatica anche ad addormentarmi) e ora interessa anche il pollice sinistro.
E’ un fastidio simile a un prurito interno/ bruciore/ raro formicolio. Negli effetti collaterali del Laroxyl compaiono “parestesie alle estremità” e “neuropatie periferiche”.
Ora, inizialmente ero sicura che fosse tutto legato alle medicine e che col tempo si sarebbe risolto, ma comincio a dubitarne: ho paura che si tratti di disturbi del sistema nervoso gravi, e che questo fastidio andrà solo peggiorando. Pensavo che non prendendo più medicinali non avrei avuto problemi, invece al contrario mi sento peggio. Questo fastidio ( so che può sembrare una stupidaggine) è davvero forte e non riesco a concentrami su altro; ho paura che andrà avanti minimo per mesi.
Le dosi che assumevo erano abbastanza basse comunque.
Secondo voi è tutto legato ai medicinali ?
Passerà col tempo senza bisogno di visite?
Potrebbe permanere per mesi/ anni/ sempre, o dovrebbe alleviarsi nel giro di settimane?
Grazie mille per le risposte .
Alice.
Sono stata diagnosticata con una vulvodinia l’anno scorso e ho iniziato nell’estate una terapia con rivotril e laroxyl.
A settembre ho cominciato a percepire uno strano fastidio all’interno dell’alluce sinistro, ma nel giro di una settimana se ne è andato.
Durante gli ultimi mesi questo problema si è riproposto più volte in maniera lieve e di breve durata (qualche ora).
A febbraio ho interrotto l’assunzione dei medicinali ( in modo abbastanza graduale), e da più di una settimana ( ora è aprile) mi è tornato il fastidio, molto più forte e duraturo ( tutto il giorno, faccio fatica anche ad addormentarmi) e ora interessa anche il pollice sinistro.
E’ un fastidio simile a un prurito interno/ bruciore/ raro formicolio. Negli effetti collaterali del Laroxyl compaiono “parestesie alle estremità” e “neuropatie periferiche”.
Ora, inizialmente ero sicura che fosse tutto legato alle medicine e che col tempo si sarebbe risolto, ma comincio a dubitarne: ho paura che si tratti di disturbi del sistema nervoso gravi, e che questo fastidio andrà solo peggiorando. Pensavo che non prendendo più medicinali non avrei avuto problemi, invece al contrario mi sento peggio. Questo fastidio ( so che può sembrare una stupidaggine) è davvero forte e non riesco a concentrami su altro; ho paura che andrà avanti minimo per mesi.
Le dosi che assumevo erano abbastanza basse comunque.
Secondo voi è tutto legato ai medicinali ?
Passerà col tempo senza bisogno di visite?
Potrebbe permanere per mesi/ anni/ sempre, o dovrebbe alleviarsi nel giro di settimane?
Grazie mille per le risposte .
Alice.
Buonasera.
Il sintomo descritto è altamente improbabile che sia legato ai gfarmaci. E' necessario rivalutare globalmente la sua condizione clinica. Necessaria una visita neurologica.
Cordialità
Il sintomo descritto è altamente improbabile che sia legato ai gfarmaci. E' necessario rivalutare globalmente la sua condizione clinica. Necessaria una visita neurologica.
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Buongiorno.
Sicuramente la sintomatologia non è correlata alle terapie come da Lei ben spiegato: erano presenti prima della terapia, sono migliorati con la terapia e sono nuovamente peggiorati dopo la sospensione.
Una valutazione prognostica (quanto durerà...) dipende ovviamente dalla corretta interpretazione diagnostica.
Da quanto racconta sono presenti due problemi distinti ma entrambe classificabili come dolore neuropatico ed in tal senso suggerirei indirizzare gli accertamenti che potrebbero variare in funzione oltrechè dei sintomi descritti, anche in funzione dell'esame neurologico per cui le ribadisco l'utilità di una visita specialistica.
Sicuramente la sintomatologia non è correlata alle terapie come da Lei ben spiegato: erano presenti prima della terapia, sono migliorati con la terapia e sono nuovamente peggiorati dopo la sospensione.
Una valutazione prognostica (quanto durerà...) dipende ovviamente dalla corretta interpretazione diagnostica.
Da quanto racconta sono presenti due problemi distinti ma entrambe classificabili come dolore neuropatico ed in tal senso suggerirei indirizzare gli accertamenti che potrebbero variare in funzione oltrechè dei sintomi descritti, anche in funzione dell'esame neurologico per cui le ribadisco l'utilità di una visita specialistica.
Buongiorno Gentile Signore Le consiglio di attivare la consulenza neurologica on line che è aperta in questi giorni di chiusura degli ambulatori a causa dell'Emergenza Coronavirus Per e-mail e per WhatsApp è possibile inviare gli esami i referti i tracciati e i CD delle Tac e delle RM per la visione dello specialista
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