Salve, sono una ragazza giovanissima di 25 anni. Ho una relazione con un ragazzo da più di un anno e

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Salve, sono una ragazza giovanissima di 25 anni. Ho una relazione con un ragazzo da più di un anno e mezzo e viviamo assieme. Premetto che sono stata seguita quando ero adolescente da una psicologa, ho avuto situazioni molto delicate quand’ero più piccola in famiglia, che hanno portato i miei genitori a stare lontani da casa e da me. Ho avuto una relazione con una persona aggressiva che non riuscivo a lasciare (mi è stato detto dalla psicologa un po’ per trauma di abbandono, un po’ per sindrome da croce rossina). Ho notato che più vado avanti più peggioro, ci sono settimane in cui sono felice e va tutto bene, settimane in cui litigo quasi ogni giorno con il mio ragazzo (che è fantastico) per cose che non esistono, come la paura che a lui possa piacere dal nulla un’altra e che mi lasci, visto che lavora con diverse ragazze. Ho sempre pensieri negativi in testa, come il fatto che io sia un problema per tutti, come il fatto che senza di me le persone starebbero meglio, mi butto a terra e mi sono uno schifo a periodi. Ho notato che vado via via peggiorando, nel senso che dubito di qualsiasi cosa io non abbia sotto controllo, penso perennemente che le persone mi usino e che io non sia importante per nessuno. Non voglio mai uscire di casa se non da sola con il mio ragazzo e quando in giro c’è poca gente, mi annoio e sto male quando sono in compagnia di altri, non riesco a stare in mezzo alle persone. Prima di stare con lui magari quando ero un giro bevevo qualcosa in più e questo mi aiutava a stare in mezzo alla gente, ora che non lo faccio più mi sento fuori luogo, non mi piace andare alle feste, sto male con la gente. Insomma voglio solo stare a casa o al massimo fare un giro solo con il mio ragazzo magari nel pomeriggio. Purtroppo ho grossi problemi a gestire l’ansia in generale, ho sofferto di attacchi di panico che ora cerco di controllare, quello che non riesco a controllare è il mio cervello che mi porta ad avere continuamente una visione distorta della realtà contro la mia volontà e che a periodi mi butta a terra facendomi sentire uno schifo, a periodi invece mi fa stare bene, felice ed addirittura con la voglia di uscire e divertirmi (anche se più raramente accade questo). Inoltre prima di addormentarmi soprattutto, ho sempre pensieri negativi sui miei cari, mi inizia a battere forte il cuore perché, pur imponendomi di non farlo, non so come, ma in automatico penso a scene in cui succede loro qualcosa di grave e questo mi porta molta agitazione. Soffro anche di paralisi del sonno, ma non so quanto questo possa c’entrare con tutto il resto delle cose. Cosa mi suggerite?
Attendo vostri pareri, grazie mille.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione in cui è. Ciò che viviamo e che abbiamo vissuto da piccoli influenza ciò che siamo successivamente. In particolare, cosa impariamo nella relazione con i nostri genitori tendiamo a riproporla nelle relazioni successive. Penso sia importante andare a guardare questo aspetto in una psicoterapia. La relazione terapeutica (psicologa/paziente) cambia. Nel rapporto con il/la psicologa si fa esperienza di una relazione sana che è trasformativa e che viene trasposta nelle altre relazioni. Rimango a disposizione per altri chiarimenti o domande. Le auguro il meglio. Dott.ssa Rota
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Buongiorno, posso comprendere come questa situazione sia spaventosa per lei. Spesso la percezione di mancanza di controllo su noi stessi e sulla nostra mente ci mette nella condizione di dubitare e di guardare con sfiducia tutto cio che ci circonda, comprese le persone che amiamo. Alla luce del disagio che ha riportato in riferimento a tale situazione, le suggerirei di prendersi uno spazio, la terapia, che esiste esclusivamente con lo scopo di permetterle di esprimere tale sofferenza in un contesto sicuro e comprensivo. Immagino che sia una scelta complessa da fare, in ogni caso, metto a disposizione il mio tempo qualora lei decidesse di intraprendere un percorso.
Le auguro una buona giornata.
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Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo chiaramente quanta difficoltà vi sia dietro questa situazione, soprattutto rispetto alla mancanza di controllo che la porta in una situazione critica con l'ambiente circostante.
Le consiglio un consulto psicologico, anche online, per poter chiarire meglio i suoi vissuti e poter far luce sulle sue sensazioni. In questo modo potrebbe recuperare il benessere che sente di aver perso, per sè stessa. Il consulto psicologico le permetterebbe anche di sfogarsi e di avere uno spazio non giudicante ed empatico che le permetterebbe di poter riflettere su sè stessa ed esprimere liberamente la sua sofferenza.
Ci pensi.
Rimango a disposizione, anche online, per qualsiasi cosa, anche nel caso in cui decidesse d'intraprendere un percorso psicologico online. Buona giornata, Dott.ssa Pizzinato Erika
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Buongiorno, mi spiace per le difficoltà che sta vivendo e la comprendo. Penso che in questo caso sia importante svolgere un lavoro psicoterapeutico in modo da analizzare ed acquisire consapevolezza circa gli schemi di funzionamento relazionali che ha descritto e che la portano a provare ansia e disagio. Per quanto riguarda il non riuscire a controllare i propri pensieri e i propri stati emotivi le posso consigliare di provare a cambiare approccio; spesso tendiamo a controllare qualcosa che per natura non lo è, il lavoro che andrebbe fatto è quello di riuscire ad accettarlo e patendo da questo cambiare ed assumere comportamenti più adattivi ed in linea con i propri valori di vita.
Rimango a disposizione, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Chiara Jasparro
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. La situazione che ci descrive fa trasparire tantissima sofferenza da parte sua, si percepisce bene il disagio e quanto quest'ultimo condizioni in negativo la totalità della sua vita. Non mi espongo su possibili diagnosi o quadri psicopatologici ma sarò molto diretto nel mio consiglio: si rivolga ad uno psicologo/a o psicoterapeuta. Queste sono le uniche figure professionali con le quali può cercare di spezzare questo circolo di tormento e sofferenza che la sta attanagliando. Ha parlato di essere già stata seguita da una psicologa in passato e spero che le sia rimasta una buona impressione, ma se anche non fosse deve farsi coraggio e carico delle sue sofferenze per il suo bene in primis e per il bene delle persone a cui tiene.
Spero vivamente che deciderà di seguire il mio consiglio; cordialmente, dottor Moraschini.
Salve,
grazie per aver condiviso con noi la sua situazione.
Sicuramente ci riporta una grande sofferenza che ha delle radice molto profonde.
Ho pochi elementi per esprimere un parere, ma di solito le situazioni in cui si fatica ad uscire e ad interagire con gli altri sono associate ad una forte paura del giudizio e/o a grandi aspettative, che non si riescono a soddisfare. Non so se questo le risuona familiare.
Lei si presenta come giovanissima, eppure si sta facendo carico del grosso peso di dover tenere tutto sotto controllo.
Le consiglio di riprendere un percorso di psicoterapia poiché non può farsi carico da sola di tutta la sofferenza.
Potrebbe ricontattare la sua psicoterapeuta passata, oppure se sente di voler cambiare può consultare l'applicazione per trovare il professionista che può aiutarla in questo momento.
Io rimango a disposizione anche online.
Le auguro di stare meglio presto
D.ssa Simona Torrente - Torino.
Salve, la sua serie di problemi emotivi e psicologici la stanno facendo soffrire molto e devono essere risolti per non farle vivere queste equazioni a ripetere. La sua storia sembra essere caratterizzata da una serie di eventi traumatici e relazioni difficili, e tutto questo ha probabilmente contribuito alla tua situazione attuale. Vorrei sviluppare strategie per gestire le sue emozioni in modo più sano e positivo. È importante creare un canale di comunicazione attivo con il suo ragazzo per affrontare la vostra situazione e i vostri problemi. La vorrei aiutare a identificare i modelli di pensiero negativi e irrazionali che potrebbero essere alla base dei tuoi problemi emotivi. Le insegnerei a riconoscere questi schemi e a sostituirli con modi di pensare più positivi ed equilibrati.
Le vorrei dare degli strumenti che le permettano di gestire l'ansia, come la visualizzazione guidata. Queste tecniche possono aiutarti a calmare la mente e il corpo quando sei agitata o ansiosa. Esploreremo i suoi schemi di relazione, a identificheremo le sue paure e le sue difficoltà nell'instaurare relazioni sane e positive, e a lavorare su queste questioni. Svilupperemo la capacità sia dell’autostima sia di auto-apprezzamento sano e realistico, accettando se stessa e come apprezzare le tue qualità, i tuoi talenti e i tuoi successi. Identificheremo i suoi obiettivi nella vita, a sviluppare un piano d'azione per raggiungerli e a superare eventuali ostacoli che potrebbero impedirle di raggiungere i suoi obiettivi.


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Salve, dalle informazioni che riporta emerge la presenza di diversi fattori che possono influenzare il suo stato emotivo. Inoltre, sembra che abbia difficoltà a fidarsi dei suoi pensieri e delle sue percezioni. Tuttavia, come anche altri colleghi hanno sottolineato, i dettagli forniti sono troppo pochi per permettere una diagnosi accurata. Per comprendere meglio la sua situazione, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo per una valutazione più approfondita e per intraprendere un percorso terapeutico personalizzato. In questo modo, potrà lavorare insieme a un professionista per esplorare le cause dei suoi problemi emotivi e imparare strategie per affrontarli in modo efficace. Rimango a sua disposizione per ulteriori approfondimenti. Cordiali saluti, DM.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve,
dal suo racconto emerge molta sofferenza psicologica, che inevitabilmente sta condizionando la sua vita portandola anche ad evitare attività piacevoli.
In questo momento, avrebbe bisogno di intraprendere un percorso psicologico che la aiuti a fare chiarezza circa la situazione che descrive (capire di cosa si tratta e quali sono i meccanismi sottostanti) e, di conseguenza, imparare a gestire la costante preoccupazione, la sensazione di essere sempre in uno stato di agitazione e il rimuginio che ne deriva.
Il fatto di essere consapevole di quello che le succede è già un ottimo punto di partenza e con un aiuto da parte di un professionista potrebbe riprendere in mano la sua vita.
Resto a disposizione per un colloquio conoscitivo online e una prima valutazione.
Cordiali Saluti
Cara utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto e la tua storia, dalle tue parole si percepisce che stai attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, darti un'indicazione non è facile in quanto non conosco approfonditamente la situazione.
Se ti va, possiamo parlarne in consulenza, sarei felice di aiutarti a trovare le risposte che stai cercando e di sostenerti. Ti aspetto con piacere e se posso esserti d’aiuto resto a tua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Carissima, le suggerisco di valutare bene se non sia il caso di riprendere un percorso psicologico per affrontare i suoi stati ansiosi (trovando in breve tempo, è possibile, il modo di ottenere una remissione dei sintomi prima parziale e poi totale) e affrontare le questioni relazionali che mi sembrano più collegate alla sua storia di vita e potrebbero necessitare di un tempo di elaborazione più lungo per portarle ad un livello di piena consapevolezza, non solo di pensiero ma soprattutto emotiva. Sono a sua disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Salve, il quadro che lei descrive è uno stato ansioso. In questi casi, quando il sintomo è così severo tanto da presentarsi anche durante la notte, e da non permetterle di uscire di casa liberamente, fare un percorso la aiuterebbe nell'immediato ad alleviare intanto il sintomo così da poter riprendere una normale attività quotidiana, ma soprattutto a riconoscere quali sono i motivi che l'hanno portata ad avere costante bisogno di una figura accanto e a far emerge maggiore consapevolezza rispetto ai suoi bisogni. I motivi che nel presente ci spingono a fare alcune azioni o pensieri si possono spesso trovare in schemi appresi nel passato dalla famiglia o dalle figure di attaccamento.
Nel caso in cui volesse approfondire, sono a suo disposizione!
Cordiali saluti, dott.ssa Salvati
Buongiorno e grazie per la fiducia che rivolge verso questo spazio. Dal Suo racconto emerge una situazione di sofferenza praticamente costante che colpisce molto. Ovviamente vi sarebbe bisogno di approfondire ognuna delle sfaccettature che Lei ha evidenziato e sono sicuro che ve ne sono molte altre che emergerebbero. Ansia, paura, insicurezza, alimentano un circolo vizioso che è necessario interrompere per riprendere possesso pieno della propria vita senza il condizionamento negativo di quelle emozioni ed è qualcosa che si può fare con l'aiuto di uno o più professionisti, cosa che tra l'altro Lei ha giustamente già intrapreso. La saluto con affetto rimanendo ovviamente a disposizione per qualsiasi necessità.
Salve, comprendo che stia affrontando molte difficoltà emotive e mentali. Alla luce di ciò che ha descritto, sembra che possa essere utile cercare un supporto psicologico professionale. Un professionista potrà aiutarla ad esplorare le sue esperienze passate, le dinamiche relazionali attuali e i pensieri negativi che la tormentano. La terapia potrebbe fornirle strumenti per gestire l'ansia, migliorare l'autostima e sviluppare strategie per affrontare i pensieri distorti. Inoltre, potrebbe essere utile esaminare l'incidenza della paralisi del sonno come parte della valutazione complessiva. La consulenza psicologica può offrirle un ambiente sicuro per esplorare i suoi sentimenti e trovare modi più sani per affrontare le sfide che sta vivendo. Consiglio vivamente di cercare un professionista qualificato che possa supportarla nel suo percorso di guarigione.

A disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Salve.
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo in questo momento.
Dalla descrizione che fa, mi sembra di capire che stia vivendo questa sofferenza senza condividerla. Mi sembra sola in questa lotta contro il controllo.
Penso sia importante che lei cerchi aiuto in uno professionista psicoterapeuta che la possa sostenere in questo momento così delicato.

Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Nel suo messaggio è riuscita a comunicare il suo vissuto di sofferenza. Lo stato di ansia con cui vive le relazioni importati della sua vita sembrano parlare di un desiderio di controllo su quegli aspetti della vota che in realtà sono fuori dal nostro controllo. Anche se avverte il contrario quando dice: ...."non riesco a controllare è il mio cervello che mi porta ad avere continuamente una visione distorta della realtà contro la mia volontà e che a periodi mi butta a terra facendomi sentire uno schifo, a periodi invece mi fa stare bene, felice ed addirittura con la voglia di uscire e divertirmi (anche se più raramente accade questo)..." può in realtà fare un importantissimo lavoro per uscire da questo senso di impotenza e riconoscersi il potere che ha sulla sua vita. Un percorso psicologico può sicuramente aiutarla in questo e sostenerla nei vissuti dolorosi ed ansiosi che al momento non la lasciano in pace. A sua disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Monica D'Ettorre
Buongiorno, grazie per la sua domanda. La situazione che lei delinea con grande precisione è probabilmente una situazione che meriterebbe un confronto clinico con uno psicoterapeuta. L'ansia in generale può essere affrontata e gestita ma è difficile farlo da soli. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base per invio in una struttura pubblica o, se preferisce il privato, di verificare su questo portale lo psicoterapeuta più adatto alle sue esigenze. Cordiali saluti,

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